lunedì 1 aprile 2013

Lo Sport del Doping, vince il Silenzio del Doping?

Sono perplesso perché in quasi due settimane dalla pubblicazione nel post 19/03 il video di Alessandro DONATI a Vicenza (vd. post 09/03) ha raccolto meno di 40 visualizzazioni: al momento dell'inserimento ne contava 62, ora arriva a 98. Interessa? Di sicuro l'onda regge finché il Maestro gira come una trottola per l'Italia (vd. @atleticanet_26/03). Poi il rischio è che la stessa si infranga nei rivoli della cronaca quotidiana fino al prossimo caso eclatante che sveglierà per un poco l'attenzione: per esempio, come sta continuando il caso CIPOLLINI (vd. post 25/02)?

A tanti amici che avevo sentito infervorati sull'argomento ho chiesto "scrivetemi che pubblico", anche per fornire ai lettori un punto di vista diverso. Sfogliando Facebook ho trovato lo sfogo sanguigno dell'amico Marco BOFFO datato 13/12/2012, quando io dovevo ancora prendere in mano il libro ...

Nei quasi 40 giorni di degenza forzata a letto, ho avuto la possibilità di leggere un bel po' ...
Avevo sentito parlare di un libro intitolato LO SPORT DEL DOPING che era stato presentato recentemente alla stampa. Questo libro è stato scritto dal dottor ALESSANDRO DONATI, uno dei preparatori atletici più competenti in Italia (e non solo...) da sempre impegnato REALMENTE alla lotta al doping.
In pochissimi giorni sono riuscito a procurarmelo.
Beh! Non mi era mai capitato di leggere un libro di 300 pagine in un giorno e mezzo.
Tutto ciò che ha scritto è RACCAPRICCIANTE.
Immaginavo, supponevo, intuivo che lo sport ad alto livello fosse strettamente implicato con il doping, ma non pensavo che fosse davvero tutto così marcio.
Vent'anni fa (ma anche meno...) l'Italia era come la DDR, la Bulgaria, la Russia, il doping era DOPING DI STATO.
Campioni per cui abbiamo fatto il tifo erano "pieni" fin sopra le orecchie, con ematocriti ad oltre 54 e con autoemotrasfusioni fatte come se fossero bere un bicchiere d'acqua.
E la cosa peggiore è che tutto era avvallato dal CONI e dalle varie FEDERAZIONI SPORTIVE (Fidal compresa ...).
Dirigenti che sapevano tutto e che avvallavano tutto.
Di più ... Spingevano gli atleti a doparsi perché le loro medaglie in eventi internazionali portavano successo e soldi soprattutto a loro e questo gli permetteva di ricandidarsi.
Parliamo degli stessi dirigenti che comandano il CONI tutt'ora (gira e rigira sono sempre gli stessi da oltre vent'anni con ruoli diversi ...).
Con motivazioni "assurde" riuscivano persino a sovvenzionare conconi (non riesco a definirlo "dottore" e lo scrivo volutamente in minuscolo ...) e a farlo arricchire con i soldi pubblici.
Perché bisogna sapere che i nostri "atleti azzurri", si sono dopati per anni servendosi di conconi che riceveva soldi sia dal Coni che dalle Federazioni.
Si dopavano quindi con i nostri soldi dato che il Coni è un Ente pubblico e che vive quindi con i soldi pubblici.
conconi riceveva persino soldi dal Cio per trovare il sistema di rintracciare l'Epo durante gli esami antidoping.
Era come chiedere ad un prestigiatore di svelare i suoi trucchi. E la cosa peggiore è che sapevano che lui non avrebbe mai trovato nulla (ma intanto lo pagavano ... con soldi pubblici si intende).
Il laboratorio dell'Acquacetosa serviva solo per informare gli atleti di eventuali positività.
Se un atleta aveva dei valori "fuori norma", veniva informato in modo tale che non prendesse parte ad alcuna gara perché rischiava di essere trovato positivo (da qui ritiri sospetti di alcuni "azzurri" in alcune manifestazioni internazionali ...).
Ma ovviamente per questo non scattava alcuna squalifica.
La lotta al doping è anni luce dietro al doping. Basta modificare una infinitesima molecola che compone quel prodotto dopante, che quel prodotto non può più essere rintracciato.
È così che molti "campioni disonesti" sono riusciti a superare centinaia di controlli.
campioni (lo scrivo volutamente minuscolo...) che, grazie ai loro successi sportivi artefatti dal doping, ora siedono in parlamento o che hanno cariche sia politiche che sportive all'interno di Coni e Federazioni (e che continuiamo a pagare noi ...).
Tutto ciò viene raccontato con prove e atti giudiziari raccolti da varie procure (...spesso anche loro corrotte dai dirigenti di turno che avevano amicizie politiche molto influenti ...).
Dopo questa lettura non crederò più a nulla, non mi esalterò più per prestazioni sportive di alcun tipo, non crederò mai più alla buona fede di un atleta (in realtà questo non l'ho mai fatto ...), e mai come ora propendo per la radiazione istantanea di chi viene trovato positivo (... è difficilissimo esser trovati positivi, soprattutto se si è forti, seguiti da medici e farmacisti preparati e magari paraculati da qualcuno ...).
Schwazer è stato solo il più pollo e se non si fosse rivolto al discepolo di conconi (sempre in minuscolo...), ferrari (tolgo anche qui il dottor e la maiuscola...) che era controllato, l'avrebbe fatta franca e magari vinto una medaglia a Londra, con grandi feste da parte del Coni e della Fidal che non lo hanno mai controllato prima (è stata la Wada a trovare Schwazer positivo ...).
Se penso che mi ci sono anche dovuto confrontare in gara con questa gentaglia (e che magari indossavano anche la maglia azzurra come me...), mi viene da vomitare.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

QUoto, sono d'accordo totalmente con Te, preso il libro anche grazie al tuo blog(che leggo ),letto tutto dun fiato.
Il coni , lo sport marcio come la politica, stesse facce da almeno trentanni, doping di statocome la DDR, Scampioni io gli chiamerei.Parlando dei locali atleti, qlc domanda alla Dorio ci starebbe eccome!
Complimenti Enrico
Simon

Enrico VIVIAN ha detto...

smaltito l'orrore della scoperta, bisogna passare all'azione e avere il coraggio di mantenerla

Gabriella è una delle tante presenze, tra l'altro nemmeno sanzionabile: chissà quanti dei suoi 103 giovani tutorati all'ultimo raduno pasquale (vd. @FIDAL_28/03) hanno letto il libro di DONATI, chissà se qualcuno ha alzato la mano per chiedere "come funzionava un tempo? come funziona adesso?"

Gianmarco Pitteri ha detto...

Secondo me interessa: poi bisogna vedere quanto per la morbosa curiosità di scoprire "chi" e "che cosa" e quanto per comprendere il fenomeno a 360° e quindi cercare di combatterlo o almeno di NON accettarlo (la famosa frase "Tanto a quei livelli lo fanno tutti")... cosa che secondo me cerca di fare (il combatterlo) Donati nei suoi libri e tu nel tuo blog.

Enrico VIVIAN ha detto...

alla fine non ci sono tanti nomi nel libro, ma schemi riconoscibili e applicabili ai nuovi conconi e ai nuovi fuentes che ancora non conosciamo

tanta gente (invitata più volte a esprimersi) potrebbe scrivere meglio di me e con maggiore cognizione di causa: non capisco perché scelgano l'ombra

Siro ha detto...

Sto ancora finendo di leggere il primo libro...
basta! il resto del commento l'ho cancellato. Diventava lungo e meritava di diventare articolo

Anonimo ha detto...

la stampa locale, sempre pronta a parlare della Dorio anche solo se partecipa a qualche manifestazione di dubbia importanza,non ha niente da chiederle? le famose domande che in tanti vorremo ascoltare...e soprattutto, le risposte!

Enrico VIVIAN ha detto...

ciao Anonimo, chi vuoi che ci legga qui sotto, un mese dopo la pubblicazione?

più che della stampa e dell'opinione pubblica, io mi preoccupo dei giovani atleti (avranno letto il libro?): guardati bene il comunicato @FIDALveneto_21/04 ... osservata la foto?

ho già indicato la strada per andarla a trovare (vd. post 20/02): cosa vuoi chiederle?

Anonimo ha detto...

solo di essere sincera e onesta per poter guardare negli occhi i ragazzi con cui lavora..e le persone che le hanno sempre creduto

Enrico VIVIAN ha detto...

BENE!

puoi quindi emergere dall'Anonimato e porle tu stesso/a la domanda

dall'alto del suo oro olimpico ormai trentennale Gabriella ricorda ai ragazzi di “mantenere viva la gioia per quello che fanno: a quel punto, anche i sacrifici non sono più tali

BUON PRIMO MAGGIO!

e adesso volo ai Giardini a Bassano passando davanti alla casa di Gabriella ...

Anonimo ha detto...

Si E vero non ci sono tanti nomi..ma chi E appassionato di corsa come me sá che parlando di conconi e di ferrara....i maratoneti del tempo..magnani pizzolato bettiolscaunich foglie poi il gruppo di cova...bernardini panetta gozzano....i nomi chi seguiva al tempo l'atletica sono questi...o sbaglio?

Enrico VIVIAN ha detto...

è il tuo primo pensiero dell'anno? scrivi un bel post (firmato) che pubblico volentieri

BUON 2014

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