mercoledì 5 ottobre 2011

w39/2011 - piace vincere

###   contiene due succose digressioni in corsivo: saltare se l'argomento disturba   ###

ready to celebrate!
twenty sec after finish line
Foto Ottica Mauro
A chi mi chiedeva nei giorni precedenti "cosa vuoi fare domenica?" io rispondevo "voglio vincere!". Non avevo guardato la lista degli iscritti e pur avendo in mente lo schema già proposto ai miei adepti (vd. precedente post 29/09), avrei preferito la vittoria a un tempo di valore su una distanza spuria.

Era previsto ancora caldo e a tutti avevo consigliato di aggiungere 5"/km al ritmo gara. L'anno scorso a Maranello sono stato vestito fino all'ultimo per il fresco, sono stato favorito dalla lunga discesa verso Modena e sono stato sostenuto da ben altra condizione fisica. La differenza di 10"/km nei lavori in soglia anaerobica sono perfettamente ribaltatati nelle due prestazioni di gara. In precedente post 20/09 stimavo una differenza ben inferiore valutata sui 5-6" rispetto al 2010, che qui si sono amplificati per le situazioni non favorevoli presenti alla Maratona di Carpi.

Ho così cominciato con la sintesi che molti si sarebbero aspettati in fondo. D'altronde scrivo queste note tre giorni dopo gli accadimenti e tanti pensieri mi sono girati per la testa, ma la mia preoccupazione è focalizzata sulla caviglia sinistra, causa vera del rallentamento finale (34'38" - 36'05" - 36'42" le tre frazioni ufficiali ogni 10km nel sito TDS, millimetrico il posizionamento dei tappeti di rilevazione).

con gli organizzatori - sembriamo disorientati
non sapendo in quale obiettivo guardare (Canon 7D)
Foto Ottica Mauro
Chi se ne è accorto? Nessuno. Non certo chi mi incitava lungo la strada e nemmeno la numerosa staffetta di [moto]ciclisti che mi anticipava lungo la via. Quando mi sono accorto della sofferenza? Quando la pendenza si è invertita da Altivole verso Vedelago per incassare nel finale quel paio di decine di metri di dislivello messi a credito da Castelfranco Veneto a Riese Pio X (nei link si leggono le quote delle case comunali, ottimo riferimento da centro a centro). Una leggera brezza trasversale da Riese ad Altivole mi aveva piacevolmente frenato, facendomi sopportare la temperatura crescente. Perché rallentavo in condizioni di doppio favore, pendenza e vento? Perché ho cominciato a correre male! Eppure all'inizio mi sembrava di passeggiare a 3'28"/km, sensazione confermata anche dagli avversari che mi avevano visto scivolare via. "Sembravi volare!" è il commento di uno che mi ha accompagnato sul podio con cui mi sono confrontato anche in altre gare recenti.

da un anno sono bravo a ricompormi
sotto il portale di arrivo
Foto Ottica Mauro
Si lo so! Mi sono sentito bene fino a tutto il passaggio per Castelfranco, esaltante piazza Giorgione che si apre sul lato nord delle mura e sarebbe facilmente riempibile per l'occasione con una qualsiasi proposta sportiva per le scuole della città (idem per gli altri centri attraversati). Poi è iniziata la lieve salita verso Riese, il leggero rallentamento è stato confortato dal mantenimento delle pulsazioni. Sopportabile! Pensavo. Nel frattempo bevevo la maggior parte dell'acqua dalla bottiglia che prelevavo da ogni ristoro. Reintegratori e tè stavano in bicchieri, belli da vedere in fila sui tavoli, facili da versare con la presa al volo, difficili da indirizzare in gola. Mi ero ripromesso "sola acqua" e sola acqua è stata. Tanto per applicare uno dei tanti insegnamenti di Giorgio CALCATERRA (vd. precedente post 08/02). Un ciclista dell'organizzazione intendeva aiutarmi passandomi una bottiglia. Io gli ho detto "metti nel portaborraccia e te la chiedo più avanti". La bottiglia è arrivata fino all'arrivo al suo posto.

Ogni riferimento a quanto organizzato dalle nostre top runner alla maratona di Berlino è fortemente voluto. Tanti hanno sollecitato una mia opinione sul ginepraio che si è espanso in podisti.net nella presentazione di Stefano MORSELLI (da me apprezzato fin dal primo post) e nella involuta e sgrammaticata difesa di Tommaso TICALI, dopo aver goduto del video di Patrick MAKAU. Se i regolamenti, l'etica e l'estetica non sono deterrenti sufficienti a diseducative messe in scena, almeno sia di stimolo l'occasione agonistica per vivere in anticipo la gestione di gara in autonomia da ripetere sulle strade olimpiche di Londra. Berlino è stata una scelta tecnica? Si, perché insieme a Parigi è l'ultima delle grandi maratone a concedere tanta promiscuità.

nella piazza e sulla maglia un unico marchio, sulla portiera e in testa un unico mantra:
Start the Focus ... to NYC! per me come per Vittorino (vd. precedente post 20/09)
follow Seth GODIN: don't think about it ... just start ... keep starting! 

Attendo una medaglia per il riscatto! E fra un mese domanderò a Stefano BALDINI "scambieresti una delle cinque medaglie internazionali in maratona con un minuto in meno nel primato personale? ... forse due? ... e fossero anche tre?". Poi giriamo la domanda a Paula RADCLIFFE "cederesti un paio di minuti del tuo record del mondo per un oro olimpico che avresti passeggiato già due volte?" ... oooops, ci ha già pensato la IAAF ad appesantirlo, pur rimanendo ampiamente suo. Ora Mary KEITANY avrà vita più facile. Nei link dei due atleti le schede IAAF per quantificare.




Su Valeria STRANEO sospendo ogni commento, non essendo informato sui fatti. Certo che a leggere certi comunicati stampa nel sito FIDAL.it si rimane perplessi. Cosa avevi nella pancia, ALIEN? Certe dichiarazioni suonano come excusatio non petita. Se l'atleta dice qualcosa che non dovrebbe, è compito dell'addetto tagliare. Se l'atleta non dice qualcosa che dovrebbe, è compito dell'addetto aggiungere. Neanche una parola di ringraziamento da parte di Anna INCERTI verso il marito Stefano SCAINI?

sx Matteo 2h05'37" = 41'43" + 42'11" + 41'43"
mid Luigi 2h03'56" = 42'06" + 41'47" + 40'03"
dx Davide 2h16'56" = 45'29" + 46'17" + 45'10"
tutti e tre più bravi di me nella distribuzione
Torno alla Maratona della Castellana e parlo anche di altri. Ebbene si! C'eravamo tutti e quattro fratelli e tutti hanno fatto una degna prestazione, in linea con le previsioni. Matteo era un po' abbattuto (qualcuno era proprio arrabbiato!) perché Luigi ha effettuato il previsto sorpasso (vd. precedente post 14/09): è stato bravissimo in sole tre settimane a estendere la velocità dai 21,1 ai 30km; ce la farà fino alla maratona? Dura! In soli tre mesi di preparazione e soli tre allenamenti a settimana! Ma con un'interpretazione in maratona simile a queste due gare può scendere tranquillamente sotto le 3h all'esordio, come fatto da Andrea RIGO a suo tempo con un analogo approccio amatoriale. Matteo gli farà compagnia, anzi, conoscendolo, proverà ad anticiparlo. Può riuscirci se smette di biscottarsi il cervello correndo a mezzogiorno. Rimane Davide: tranquillo, tranquillo, tiene il suo ritmo quando è ora di gareggiare e fra una prova e l'altra si lamenta. Sempre con dignità e circospezione. Alla fine la soddisfazione di finisher è uguale per tutti. Ripropongo la stessa domanda del precedente post 29/09 guardando la foto di Matteo GALVAN e Michael TUMI: se uno non ci conosce, chi potrebbe indovinare la classifica?

è l'ora del brindisi! le bottiglie buone nel ghiaccio
Arrivo al finale: consigli per gli organizzatori! Qui c'è poco da dire: la pluridecennale esperienza si vede nella cura di tutti i particolari che permettono di realizzare un impianto di gara che può reggere l'urto di una partecipazione decuplicata (143 maratoneti + 368 trentisti = 511 classificati @ TDS), considerato che si tratta della stesa area che ospitava comodamente i tremila e più partenti della Maratona di Sant'Antonio. Anzi, ho vissuto quasi una desolazione agorafobica di fronte a tanto spazio non utilizzato e, in vena di flashback, ho ripercorso la canonica via per le strade interne fino a quella che allora era la zona di consegna delle sacche, oggi non più necessaria. Nostalgia di riempimento! Ce la faremo: magari cambiando il motto della manifestazione che fa il verso a quello della provincia, forse inventato dalla giunta di Luca ZAIA. Cosa significa "se la corri ti innamori"? Capisco se uno deve provare un prosecco "se lo bevi ti innamori", ma con i runner non funziona così. Quando si parla di "correre nel solco della tradizione" allora i valori devono essere comunicati e condivisi. Ripeto, io sono di casa, ho corso guardando un profilo leggermente diverso del monte Grappa e dell'Altopiano, ma l'onda del coinvolgimento deve suonare altre melodie per orecchi sempre più sofisticati. Allora sono superabili le inevitabili sovrapposizioni di calendario, anche se in regione andrebbero gestite con maggiore attenzione. Siamo già pronti per il prossimo anno? Qui vedo un'importante assegnazione (vd. comunicato FIDAL; scendere direttamente al terzo paragrafo per evitare le contorsioni burocratiche e regolamentari dei primi due ... se leggi ti viene il mal di testa).

una botta di vita per la mia caviglia sinistra: Campi Elettro Magnetici Pulsati a bassa frequenza @ Studio RX




PS cosa c'entra il video di Jennifer LOPEZ con la Maratona della Castellana? C'è chi la aspetta da più di quattro mesi (vd. precedente post 27/05). Allora avevo in mente di inserire il video "On the Floor" (che ovviamente quando corro diventa "On the Road") per il suo ritorno in grande stile (tamarro) firmato Pitbull. Io avrei preferito collaborare con Pharrel. Oggi si ripropone con il video "Papi", forse ispirato dal nostro premier, e ben sponsorizzato dalla bandiera automobilistica italiana nel mondo.


inaugurazione DIESEL VILLAGE @ Breganze
il papa del denim pontifica di fronte ai devoti
l'ignoto autore dello scatto deve essere speciale
Ferrari? No, FIAT. Dai morbidi e ricchi ritmi dei primi album (vd. "Love Don't Cost a Thing") J-Lo ha fatto down shifting come Simone PEROTTI (vd. precedente post 17/09) e adesso scorrazza su una FIAT 500, la stessa auto che mi ha accompagnato fino a Castelfranco Veneto, verniciata rosa, ma non c'era lei a guidarla. Forse Sergio MARCHIONNE la vuole proporre come nuovo presidente di Confindustria? Sarebbe un bell'acquisto per l'immagine italiana nel mondo. O suvvia, Emma sciogliti un pochino: hai solo quattro anni più di J-Lo e sembri la zia inamidata! Non c'è margine se anche all'inaugurazione del DIESEL VILLAGE la massima concessione sono stati gli zepponi accompagnati da borsa d'ordinanza LV. Invece il mio coetaneo Luca ZAIA rispolvera antichi ardori da PR in discoteca ... un look degno di Palazzo BALBI (vd. precedente post 07/07). I problemi italiani rimangono gravi indipendentemente dalle scarpe che porti. Anzi, se sono comode magari aiutano a trasformarli in opportunità.

4 commenti:

Pinuz010 ha detto...

Che dire?

complimenti per la vittoria! promette bene (a parte la caviglia malconcia) per NYC no?:)

Forza EnVi!

PS: in america non hanno preso tanto bene l'adv con J-Lo sulla 500c...

m.jalopnik.com/5839502/fiats-j+lo-ad-succeeds-in-angering-fiat-500-shoppers

Enrico VIVIAN ha detto...

grazie Pinuz! per la caviglia mi affido ad Alessia: se utilizzasse pratiche e parole meno tecniche e più esoteriche, potrebbe presentarsi come una maga

più che all'artista e alla donna che non mi ha mai ispirato, guardo a J-Lo come a un brand che attira molti collaboratori; dalla primavera all'autunno ha già fatto down shifting nei marchi presentati: è passata da BMW/Swaroski esibiti in "On the Floor" a FIAT/BlackBerry mostrati in "Papi"

Anonimo ha detto...

Come mai nelle belle foto di voi atleti in maglia arancione AV, c'è qualcuno che fa il calimero ??? Matteo, perché ?

A.D.

Enrico VIVIAN ha detto...

ognuno si affeziona alle sue invenzioni e il set completo in nero è una realizzazione di Matteo per tutti gli amici 21-42 in vista NYC 2009

le maglie arancio sono arrivate l'anno successivo e l'attuale canotta ha esordito alla Mezza del Brenta settembre 2010 (vd. post 09/06 http://enricovivian.blogspot.com/2011/06/tempo-simpatico-e-meno-simpatico.html)

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