sabato 2 aprile 2011

Lo sport non ha età


la platea -silvietta93-@libero.it
Sala Palladio - Fiera di Vicenza
L'amico Sergio CESTONARO, insegnante di educazione fisica presso l'Istituto Bartolomeo MONTAGNA di Vicenza e factotum in vari ambiti dell'insegnamento e dell'atletica leggera, mi ha invitato mercoledì 23/03 come relatore a un'assemblea di istituto che aveva come tema "Lo sport non ha età". Dopo la proiezione di un film attinente all'argomento sono iniziate le presentazioni delle diverse esperienze da parte degli intervenuti. In apertura un prologo ben documentato del Dott. RAGAZZI, medico del Vicenza calcio.

Dopo aver ascoltato il canottiere Rossano GALTAROSSA mi sono chiesto "cosa faccio qui?". Ci guardava dall'alto dei suoi 2m di altezza, ben correlati ai 100kg di muscoli necessari per spingere l'imbarcazione, e delle sue 5 partecipazioni olimpiche dove ha raccolto 4 medaglie, fra cui anche il metallo più prezioso a Sidney 2000. Cosa volere di più? La sesta partecipazione: è in rampa di lancio per Londra 2012. A 40 anni ce la può fare. Ha ben raccontato la sua storia di "canottiere per caso" che si è trasformata nella valorizzazione della sua vita sportiva e umana.

il palco -silvietta93-@libero.it
Poi è stato il turno di Stefan SCHWOCH, grande attaccante del Vicenza nel primo decennio del 2000, e qui l'assemblea si è trasformata nella curva sud: gli è stata riservata un'ovazione da stadio, nonostante non giochi più da qualche anno. In questi aspetti si apprezza la grande differenza del gioco del calcio rispetto agli sport. Ha raccontato della lunga e impegnativa qualificazione del suo talento (quella che di solito non è vista dai tifosi), della sua longevità agonistica e dell'attuale funzione di dirigente sportivo nel Vicenza, che lo coinvolge ancor più di prima.

Dario RAPPO ha raccontato la sua storia di buon talento che non ha avuto occasione di esprimersi al meglio in gioventù - c'era tanto da lavorare! - e che è stato riscoperto per una via traversa quando, già in pensione, ha ricominciato a correre per provare a combattere il diabete che lo tormentava da anni (nel link si trovano alcuni numeri). Non solo ha sconfitto la malattia, ma è emerso a livello nazionale e mondiale: record e medaglie come se piovesse. Eccezionale!

Poi è la volta di Laura BORDIGNON, ottima lanciatrice del disco a livello internazionale e capofila nazionale da anni. La conosco da una vita in quanto si allena da sempre a Marostica. Mi impressiona ugualmente la descrizione della sua evoluzione con l'unico sogno da coronare, obiettivo e spinta di ogni atleta, ovvero l'Olimpiade. Per i ferrei criteri federali servono un paio di metri in più rispetto ai suoi attuali limiti. Ce la farà? Forza e cattiveria non le mancano.

i relatori con gli organizzatori -silvietta93-@libero.it
Ora tocca a me. Avevo cercato di condensare in cinque minuti 30 anni di vita. Troppo viscosi. Cosa aggiungere di nuovo a quanto già raccontato alla giovane assemblea? Tre cose tre che mi potevano caratterizzare: come l'attività sportiva si sia sempre incastrata con gli studi scolastici fino alla laurea; come uno sport individuale, qual è l'atletica, possa riunirsi in risultati di squadra (fin dalla vittoria ai Giochi della Gioventù del 1982 con la scuola media di Marostica), come la corsa di maratona trasformi le città in una festa a cielo aperto (facile con le immagini di NYC che erano state proiettate durante l'introduzione) e induca i cittadini a riflettere sull'opportunità di fare attività fisica.

A chiudere c'è Ottavia CESTONARO che a 16 anni (primo anno categoria allieve) ha già ottenuto diversi titoli italiani nonché primati di categoria e plurime maglie azzurre giovanili (salto triplo e prove multiple). Parla ai suoi coetanei ed è un po' in imbarazzo. In verità se la cava molto bene perché la favella non le difetta e gli argomenti pure. Il futuro è suo.

PS oggi è il compleanno di Gelindo BORDIN: auguri per i 52 anni! Come faccio a ricordarmelo? Accadde che fu ospite a una trasmissione di Mike BONGIORNO e tutto serio disse "non corro più! mi ritiro!" e Mike fu il primo a cercare di dissuaderlo. Interpellarono anche il suo allenatore Lucio GIGLIOTTI che disse "io non ne so niente!". Nessuno guardò il calendario. Il giorno successivo Gelindo festeggiò continuando ad allenarsi. Un pesce d'aprile ben riuscito!

6 commenti:

CHICO68 ha detto...

Bel pesce d'aprile di Gelindo!

Enrico VIVIAN ha detto...

non ci sono più personaggi così

a me manca tanto

Matteo Vivian ha detto...

Testa da quarantenne su un fisico da ventenne, tutti campioni con un mix del genere.

Enrico VIVIAN ha detto...

@ matteo: combinazione difficilmente riproducibile; forse nella prossima vita

Anonimo ha detto...

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Enrico VIVIAN ha detto...

stupito degli ultimi due commenti: dovrò cominciare a scrivere in inglese? o è solo spam?

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