martedì 31 luglio 2012

Oddone TUBIA, impegno per un quadriennio in Veneto

Running for CRV
«Scendo in campo e ci metto la faccia. Scendo in campo non contro qualcuno, ma a favore dell’atletica. Scendo in campo non perché me lo chiedono i vertici ma perché me lo chiede il territorio. Scendo in campo perché c’è tanto da fare. Scendo in campo per dare ancora una speranza alle decine di ragazzini che vedo ogni giorno al campetto dietro casa. Perché possano avere la possibilità di continuare a praticare il loro sport preferito nell'impianto del paese, che rischia di chiudere perché non a norma, lasciando aperte invece le cattedrali nel deserto che una programmazione non mirata ha generato. Per tutto questo, scendo in campo».

Questo è l'incipit del comunicato stampa dopo la conferenza di sabato 28 a Treviso in cui Oddone TUBIA si candida alla guida dell’atletica veneta con l'obiettivo di "Tenere unito il Veneto". Presidente provinciale della FIDAL trevigiana, 59 anni, , atleta e tecnico federale, lancia la sua candidatura alla guida del Comitato Regionale Veneto.

Oddone TUBIA non appartiene a nessuna cordata né a quella che sostiene l’attuale presidenza nazionale né a quella che si proporrà come alternativa ad essa. È espressione del territorio e a questo fa e farà riferimento. Non è coinvolto né interessato ai “giochi di Palazzo”.
«Il mio principale obiettivo è tenere unito il Veneto – spiega TUBIA – perché solo così la nostra regione, il nostro movimento, le nostre società, piccole e grandi, potranno contare veramente nel panorama nazionale e far sentire la loro voce, senza dover aspettare inutilmente caritatevoli atti di clemenza o generosità di cui, francamente, col valore dimostrato e con il sudore speso, non abbiamo bisogno».

maratona Carpi 2002
TUBIA ha steso un programma di lavoro sintetizzato in 7 punti, che tiene conto dei rapporti tra il Comitato veneto e il territorio (con i comitati provinciali e le società), quelli tra federazione e scuola, l’attività promozionale (che necessita di ulteriore sostegno); dell’attività degli atleti di vertice e delle altre categorie (che necessita di rilancio); il programma parla di ristrutturazione organica del settore Master, cura la riorganizzazione del settore tecnico, dei dirigenti e dei giudici di gara, si occupa dei rapporti tra federazione e enti di promozione sportiva, che vanno qualificati, in special modo per quanto riguarda l’attività su strada.

Oddone TUBIA è nato a Villorba il 27 febbraio 1953, residente a Farra di Soligo, dipendente Usl, è sposato con Adriana Bressan, ex atleta e tecnico, papà di Afra, è innanzitutto un atleta ancora in attività: da 47 anni pratica l’atletica leggera. Vanta, tra l’altro, lusinghieri personali:
# maratona 2h24’13
# mezza maratona 1h05’48
# 5000m 14’28’07
# 3000m 8’19
# 1500m 3’51”03
# 800m 1’53”08
Ha vinto una Cinque Mulini under 23 nel 1975 e ha conquistato come atleta Master 16 titoli italiani in Maratona, Cross, Pista, Corsa in montagna. Si è piazzato al secondo posto ai campionati Europei Master di Maratona nel 1995.  
Dal 1987 è tecnico federale, consigliere provinciale della Fidal dal 1997 al 2004, consigliere provinciale del Coni (rappresentante degli atleti) dal 1987 al 2000; da febbraio 2005 presidente provinciale della Fidal di Treviso.

Fin qui il comunicato stampa della presentazione della candidatura di Oddone. Come scrivevo due settimane fa (vd. post 16/07) "chissà che emerga qualcosa di nuovo": ecco il terzo candidato! Questo blog è aperto a qualsiasi contributo in vista delle prossime elezioni.

lunedì 30 luglio 2012

Simone MORO, La Voce del Ghiaccio - presentazione @ Palazzo ROBERTI 27/07/2012

una vetrina a Palazzo ROBERTI
Se posso non mi lascio scappare le presentazioni di eccellenze italiane che passano a Bassano. Sono andato per ascoltare dal vivo quello che avevo guardato in TV (vd. intervista @LeInvasioniBarbariche del 16/03/2012), affrontare quella voce che mi sembrava angosciante e si è dimostrata trascinante: un eccezionale monologo di tre quarti d'ora, equilibrato e deciso. Nel video c'è quasi tutto. Per fortuna Daria BIGNARDI lo ha fatto parlare a sufficienza, ma ha lasciato aperto il capitolo del futuro lavoro di Simone come elicotterista di alta quota ... sembra che con le pale in aria sia bravo come con mani e piedi sulle pareti rocciose.

una parola per tutti
Tanti i paralleli con la presentazione di Guido MARTINETTI per la storia di GROM (vd. post 12/07 e 18/07):
# l'orgoglio di aver scritto il libro da sé
# l'ispirazione per un "sogno quasi impossibile" dove tutto si gioca sul quasi (interpretazione e conversione)
# l'importanza dell'educazione ricevuta dai genitori
# il senso civico che fa apparire eccezionali scelte che dovrebbero essere comuni
# l'attuale periodo positivo (quando per il resto del mondo non sembra andare bene)

GdV 25/07/2012
Alcune note rapide
# la lezione dei grandi scalatori italiani come Riccardo CASSIN, Walter BONATTI e Reinhold MESSNER che hanno fatto tanta storia dell'alpinismo mondiale
# il riconoscimento del talento assoluto di Manolo (qui l'intervista barbarica sempre con Daria BIGNARDI 08/04/2011): Simone si è fatto un mazzo tanto ...
# il profondo feeling con polacchi, russi, kazaki ... duri e sinceri: gli ricordano gli italiani di una volta, quelli che non si lamentavano
# la scelta delle scalate invernale per ridare pieno senso a parole come esplorazione e avventura
# la scelta dello stile alpino per un rapporto autentico con la scalata
# nelle disgrazie in montagna c'è un 20% di sfortuna e un 80% di imprudenza (lo dice uno che ha ancora tutte le falangi al proprio posto)
# il coraggio di rinunciare quando si annusa pericolo, ancora prima di vederlo perché di solito è troppo tardi
# 25'000 copie vendute del libro (alla quarta ristampa) praticamente senza presentazioni (quella di Bassano era la terza)
# un intercalare rafforzativo ormai normale che usa anche nel testo ... a presto per il resoconto del libro!

domenica 29 luglio 2012

It's a Long Way to Go to Venice

tabella per Venice Marathon
Due settimane dopo la presentazione di una tabella per Berlino (vd. post 14/07), ecco un qualcosa di più semplice per arrivare a Venezia sotto le 4 ore: nessun frazionato, solo corsa continua e variazioni nella corsa continua, più due-tre gare per entrare nel clima agonistico, senza mai dimenticarsi le esercitazioni di forza - come già scrivevo nel post 14/07 - l'unica compagna da mantenere fino all'ultimo, meglio se in allenamento separato, altrimenti come riscaldamento per l’allenamento di giornata. È lo stile che preferisco, senza troppi smanettamenti con crono e GPS. Meglio lavorare con il cardio, almeno nei lavori più specifici per verificare gli adattamenti nel tempo.

sabato 28 luglio 2012

Pat PORTER, mezzofondista caduto dal cielo

Pat PORTER e Lynn JENNINGS
Poco conosciuto in Italia, negli USA è stato un riferimento assoluto, avendo vinto 8 titoli consecutivi di corsa campestre dal 1982 al 1989, tanto che NIKE lo utilizzava come testimonial nelle pubblicità insieme alla ben più nota Lynn JENNINGS, tre volte campionessa del mondo (1990 Aix-les-Bains FRA, 1991 Anversa BEL, 1992 Boston USA).

Pat PORTER è caduto pilotando il suo aereo, con lui il figlio e un amico del figlio nel paradiso di Sedona, AZ ... Rest In Peace! Come elogio funebre è stato pubblicato il video integrale del Campionato del Mondo di Corsa Campestre del 1984 (vd. @en.wikipedia), nell'ippodromo di Meadowlands NJ (vd. @maps.google), dall'altra parte del fiume Hudson rispetto al Central Park di NYC. Purtroppo non è incorporabile nel blog. Prendetevi mezz'ora per lo show.

Dopo 10" c'è un primo piano su Alberto COVA e Gelindo BORDIN, quando il vicentino provava a fare il mezzofondista e doveva ancora esordire in maratona. Poi c'è il solito front running di Pat, inseguito da altri due coraggiosi come Steve JONES e Tim HUTCHINGS. Dopo metà gara è arrivato Carlos LOPES che ha messo il turbo verso il 10km. Uno spettacolo vincente che avrà modo di esibire ancora a Los Angeles, nella maratona olimpica dello stesso anno, e a Lisbona, nel successivo mondiale di corsa campestre. Nell'allargamento della visuale a 11km si vede anche il sorpasso di Francesco PANETTA sul capitano con i baffi, quando si era da poco tagliato i capelli e aveva iniziato a usare lenti a contatto al posto dei pesantissimi occhiali.

molto meglio nel cross
A me è rimasto nel cuore quel mondiale, visto in differita nella notte, l'ultimo con un poker di visi pallidi prima dell'arrivo dell'onda nera, quattro che sarebbero competitivi anche dopo trent'anni. Pat non era nato fenomeno, non al college (4'29" nel miglio), ma è stato costruito pazientemente da Joe VIGIL con tanto lavoro all'Adams State University in Alamosa, Colorado (ci passa sopra la freccia da Albuquerque, New Mexico verso nord nella cartina del viaggio 2002 - vd. post 03/08/2011). Ormai erano chiari i principi di allenamento (vd. ultima puntata "una generazione di giovani coraggiosi" - post 09/04/2011) uniti all'altura e a un campus che aveva tutto ciò che serviva per correre. Aggiungiamoci l'interesse del primo marchio nazionale (vd. "la rinascita del mezzofondo USA" - post 24/03/2011), nato proprio nel running e all'inizio della grande diversificazione.

Altri link interessanti
# la notizia della morte di Pat PORTER su @letsrun, dove si apre un mondo di thread;
# il sito della moglie Trish PORTER, una carriera di coaching legata al passato atletico e tuttora una delle migliori saltatrici in alto nelle categorie master (più volte campionessa del mondo);
# il video del Mondiale di Cross 1983 (+ altre considerazioni) nel post 24/03/2011;
# i due post dedicati ad Alberto COVA, protagonista assoluto nel cross e nel mezzofondo nello stesso periodo di Pat PORTER (vd. post "Questione di Stile" 30/01 e 01/02).

venerdì 27 luglio 2012

L'Avvenire di Pippo POZZATO

in gabbia
È lui o non è lui? Anche stavolta il dubbio mi è sovvenuto come nel precedente incontro (vd. post 09/07). Ieri mattina indossava un completo scuro per compensare il cambio di bici da quella all-black a una color argento (forse quella che si vede nel post 18/06). Anche stavolta ci troviamo a un semaforo, quello di Marostica, provenienti da direzioni opposte, avviati in versi opposti.

Che faccio? Provo a inseguirlo e a salutarlo? Non ce la farò mai. A lui sono sufficienti due colpi di pedale e non lo vedo più. Parte lento con rapporto agile, forse si sta ancora scaldando o forse sta solo passeggiando. Due giorni dopo c'è la prova olimpica e lui è a casa. Ancora un mese e mezzo prima di uno straccio di sentenza.

tandem riesumato
Io non posso spingere più di tanto, di certo non alzarmi sui pedali: ho esagerato con la ginnastica e mi fanno male le ginocchia. Sindrome femoro-rotulea o al peggio tendinite. Sto curando e passerà anche questa: la strada del recupero non è mai dritta. Nel frattempo inseguo l'ombra scura che non si avvantaggia, anche perché è disturbata dal telefono. Lo ripone in fretta nella tasca e poco dopo torna ad armeggiarlo: approfitta dello slargo di ingresso di un capannone per fermarsi a parlare con calma.

Che faccio? Disturbo o non disturbo? Provo ad aspettare che finisca la comunicazione, ma si prolunga. Più aspetto e più mi vergogno: mi avvicino, mi saluta, gli allungo la mano e gli dico "tien duro". Riprendo la via con il mio cancello a due ruote. Ad accompagnare le pedalate tarde e lente mi risuonano le parole di Edoardo BENNATO dall'album La Torre di Babele (1976), ispirate dall'unico scatto, rubato e discreto ...

Venderò la mia rabbia
a tutta quella brava gente
che vorrebbe vedermi in gabbia
e forse allora mi troverebbe divertente.

Poi rileggendo il testo in calce al video (solo armonica, voce e chitarra) trovo anche
Venderò la mia sconfitta
a chi ha bisogno di sentirsi forte
e come un quadro che sta in soffitta
gli parlerò della mia cattiva sorte.
Con l'occasione risfoglio i tweet di Pippo: scopro che era in partenza per Nairobi (forse ho assistito all'intervista pubblicata oggi da L'Avvenire - vd. articolo di Massimiliano CASTELLANI) e che Don Marco POZZA ha scritto un bel pezzo Sulla Strada di Emmaus ... "la vittoria in un'apparente sconfitta". Che strani intrecci sulla pedemontana vicentina!

giovedì 26 luglio 2012

Storie di Capelli Lunghi

Evan JAGER @ US Trials
Al massimo li ho lasciati crescere per un inverno. Cercando troverei ancora qualche foto delle ultime campestri del 1984 con la chioma ondeggiante nel vento, da guardare magari con nostalgia fra qualche anno. Personalmente, quindi, non ho molta voce, ma ci ha pensato mio fratello Luigi a rendere tollerante l'ambiente familiare per i capelli lunghi anche al maschile: al momento non è molto differente dalle foto pubblicate alla Maratonina del Graticolato (vd. post 14/09/2011) e alla Maratona Castellana (vd. post 05/10/2011). Ogni tanto ha un colpo de mona e se li taglia corti corti, ma di solito vive così, con la folta criniera ancora tutta bruna.

Sarà per l'effetto Sansone, ma nemmeno Evan JAGER ha voglia di tagliarsi i capelli, non prima delle Olimpiadi. Poi ci penserà, nonostante il suo allenatore Jerry SCHUMACHER sia il più insistente perché proceda a migliorare l'aerodinamica della testa (vd. @DailyHerald). L'importante è prendere appuntamento con il barbiere giusto (vd. post 28/06). Sulle strade dell'Oregon da Portland a Eugene chissà quanti ce ne sono ...

Kara, Jerry e Shalane
Forse Evan ha pure l'appoggio dalle compagne di allenamento Kara GOUCHER e Shalane FLANAGAN, che portano i capelli raccolti lungo la schiena e sembrano le uniche atlete orgogliosamente sane del Team USA verso la maratona olimpica (vd. post 17/01): Desiree DAVILA ha problemi alla coscia destra (vd. @RW), Meb KEFLEZIGHI a un gluteo (vd. intervista a coach LARSEN @RW), Ryan HALL attende il miracolo (vd. post 19/07), Abdi ABDIRAHMAN non pervenuto.

Entrambe hanno poi partecipato a quel fantastico gioco di società che è stato Google+ Hangout guidato da NY Times: qui Shalane, qui Kara. Chissà quando vedremo questi simpatici siparietti tecnologici anche in Italia: basta mettere insieme personaggi interessanti, tecnologia abbordabile e un pubblico interessato. Cosa ci manca? Arriva prima Il Corriere della Sera o La Repubblica?

mercoledì 25 luglio 2012

Mariem ALAOUI SELSOULI, effetto Ben JOHNSON

ALAOUI SELSOULI a Parigi
Un atleta è squalificato per doping, sconta la pena e poi torna a realizzare i risultati che precedentemente otteneva con l'uso di sostanze illecite. Cosa pensare? Finché risulta negativo c'è poco da fare: ha tutto il diritto di gareggiare. Poi viene pescato nuovamente positivo ed emerge nella mente un'ovvietà "l'avevo pensato ...".

Questa è la storia di Ben JOHNSON e un qualcosa di simile potrebbe accadere anche Mariem ALAOUI SELSOULI che ha sbalordito tutti a Parigi venerdì 06/07, migliorandosi sui 1'500m addirittura di 4"62 per arrivare a 3'56"15 (vd. risultati @DiamondLeague). Vista in diretta ... stupefacente! Indiscrezioni dei giorni scorsi lasciano presagire una nuova positività, ora un diuretico dopo l'EPO del 2009 (vd. @RW). Che schifo! Se è vero.

Inshallah
Rachid RAMZI @ Pechino
Tanto per rimanere sui 1'500 ...rischiamo ancora di entusiasmarci per delle prestazioni mondiali/olimpiche come quelle di Rachid RAMZI 2005/2008 per poi trovarlo pieno di CERA alla prima occasione in cui questa sostanza viene individuata dai test?

Tanto per rimanere in Marocco ... è notizia di oggi @IAAF che il maratoneta Abderrahim GOUMRI è stato squalificato per violazione del Passaporto Biologico (per chi se lo fosse dimenticato, eccolo in scia a Martin LEL e Sammy WANJIRU nella maratona di Londra 2008 - vd. post 19/05/2011).

Con l'occasione faccio la lista degli italiani sanzionati al momento (vd. @IAAF)
# Roberto BARBI squalificato a vita
# Gaetano CIVIELLO rientra 19/04/2022
# Elisa DESCO rientra 28/08/2012
# Melissa PERETTI rientra 05/04/2013
... tutti atleti che correvano a lungo!

martedì 24 luglio 2012

Evan JAGER, l'ombra bianca nei 3'000 siepi

Evan JAGER su una barriera
È un po' di tempo che un'ombra bianca pallida con i capelli biondi non si avvicina così tanto ai dominatori kenyani. Ci sono poi altre gradazioni di pelle scura di varie nazioni, ma si farà notare questa anima lunga 1,88m per 66kg che si era fatta sotto alla testa della corsa nell'ultimo giro dei 3'000 siepi nella Diamond League a Montecarlo, fino al record USA di 8'06"81 (vd. news @RW e @runblogrun + video subito dopo la gara @flotrack). Evan JAGER si era già presentato al mondo nel 2009 quando ventenne aveva migliorato su tutto il fronte del mezzofondo dai 1'500m in 3'38" ai 5'000m in 13'22", passando per i 3'000m in 7'41" (vd. scheda @IAAF). Allora fece impressione lo splendido trio di compagni di allenamento che compose la squadra USA ai Campionati del Mondo di Berlino, tanto da avviare il racconto "Wisconsin to Worlds".

i cocchi di Jerry @USACh 2009
Dall'autunno precedente il gruppo di Jerry SCHUMACHER si era trasferito dallo stato confinante con il Canada nella zona dei Grandi Laghi (vd. @maps.google) alla sponda ovest degli USA, a Portland in Oregon, per essere marchiato a pieno titolo da NIKE. Se di Matt TEGENKAMP e Chris SOLINSKY ho avuto occasione di parlare più volte (entrambi sotto i 13' sui 5'000m - vd. post 24/03/2011 - e quello più grosso anche sotto i 27' sui 10'000m - vd. post 17/02/2011), di Evan avevo perso le tracce perché si era fatto molto male durante la stagione 2010: frattura dello scafoide del piede, detto anche osso navicolare. La ripresa è stata lunga, circa un anno per tornare a correre senza dolore e lanciarsi in questa nuova avventura dove trovare nuovi spazi (vd. intervista 24/04 @RW). Alla quinta gara nei 3'000 siepi si trova con il record americano e in rampa di lancio per una medaglia olimpica.

lunedì 23 luglio 2012

Sergio CONTIN, amici che riempiono pagine

GdV dom 22/07/2012 pag.43
Al di fuori di Cesare PRANDELLI, è difficile che il Commissario Tecnico di una nazionale riempia le pagine dei giornali. Il mio amico e compaesano Sergio CONTIN ci riesce. OK! È Il Giornale di Vicenza e non La Gazzetta dello Sport, ma è bello che una comunità riconosca la vetrina anche a una specialità di nicchia, nota soprattutto nella sua forma più esasperante, ovvero l'IRONMAN. Il triathlon olimpico è più potabile nelle distanze (1,5km di nuoto, 40km di bici, 10km di corsa) che sono percorse a ritmi fenomenali.

Mi piace che il giornale abbia utilizzato la stessa foto di Alessandro FABIAN e lo stesso taglio del post 19/07! Per chi volesse ascoltare Sergio, Ale e tutti gli altri c'è la conferenza stampa lunedì 30/07 prima della partenza per le Olimpiadi. Dove? A Longa di Schiavon (vd. finale post 03/06).

domenica 22 luglio 2012

A Busa Fonda è ancora Notte Fonda

dal piazzale delle Melette
Avevo promesso di andarci alla prima occasione (vd. post 11/07), ma non pensavo di salirci in una giornata che non ha mai voluto aprire il cielo, non in Altopiano. Si stava bene ai 1'500m slm di Busa Fonda e poi di Campomulo: avrei potuto correre senza quasi sudare. Abbiamo fatto un carico di fresco prima di tornare a casa.


Ancora niente, nemmeno il cartello di inizio lavori.

sabato 21 luglio 2012

Dario PETUCCO, amici che riempiono chiese

la preghiera di Thomas
Può saltare il post chi è stufo di vedere Marostica ... i Carmini e la sua chiesa ... Dario PETUCCO (vd. post 17/07) e ...


Sono passato in chiesa e quasi non si riusciva a entrare. Sono passato più tardi e gli sposi erano già usciti. A quel punto mi sono unito agli amici del gruppo di ripresa, ufficialmente per portare la borsa. Poi mi è scappato qualche scatto, da quelli che tutti possono fare a quelli solo per pochi.

venerdì 20 luglio 2012

Sebastiano ZANOLLI, amici che riempiono locali

una maglia da regalare
Quando uno è forte, è forte. Lui e il suo Team lanciano l'invito per un after dinner party ... LA GRANDE DIFFERENZA SUMMER NIGHT, giovedì 12/07: come si fa a dire di no? Non ero invitato, ma un invitato poteva segnalare un accompagnatore. Alla fine non ero nella lista, ma Francesca mi ha allungato sulla fiducia cinque fiches da giocarmi al bancone. Il solito intruso! Erano mesi che avevo qualcosa da consegnare a Sebastiano e ho approfittato dell'occasione, anche per vivere l'ambiente di un locale che affianco spesso, non nelle ore giuste.

a casa presto
Sebastiano mi era mancato alla serata NET-WORKING (vd. post 05/07) e qui ha riprodotto la formula di base senza troppi preamboli e presentazioni ufficiali, riservando a tutti una parola e una foto (vd. fotoalbum in ambiente FB @Martini47). Poi è partito lo show musicale, con parrucca e occhialoni ... a quel punto ho subito il richiamo del letto, dopo aver fatto il mio NET-WORKING anche con il fotografo del locale che ha prodotto un ottimo fotoalbum. Per promemoria personale mi sono fatto bastare il cellulare. Troppo forte!

giovedì 19 luglio 2012

CAMPIONI, quando le storie vanno oltre i risultati sportivi

campione italiano
Nella sua evoluzione sportiva Alessandro FABIAN è già a un ottimo stadio. Lo avevo già segnalato nella presentazione (vd. post 08/05) e poi nella replica di un comunicato del fratello Viviano, che lo segue con una devozione infinita (vd. post 13/05). Da allora ottime prestazioni a raffica, compreso un 5'000m in pista ai CdS Assoluti a Vicenza (vd. fotoalbum post 22/05), fino alla conferma definitiva nel ranking degli olimpionici.

Cosa aggiungere sulla via di Londra? Allenamenti, fatiche, dubbi, sensazioni, ...? Ecco che arriva l'intervista a mamma Rita a cura di Teobaldo SEMOLI @panorama: grandiosa! Tanti retroscena della vita agonistica di Ale - dai primi approcci con il nuoto, a quelli con la scuola fino ai più recenti con la morosa - e nel finale mi ricorda un po' quella di Alberto TOMBA nella sua ultima raccomandazione al figlio prima di partire in gara "stai attento a non cadere!". A Londra o a Terrassa Padovana il cuore di mamma batte alla stessa maniera.

campione americano
Torno a parlare di Ryan HALL perché sta salendo la febbre olimpica e lui è qualificato per la maratona. Il riassunto delle puntate precedenti sta tutto post 02/01 "Tempo di Trials" che poi è maturato nel resoconto del post 17/01. Nel frattempo tanti problemi e scarsi risultati, ma chi lo conosce non perde la fiducia. Mi è capitato sottocchio questo pezzo recente di Amby BURFOOT @RW.com che prende lo spunto da un lunghissimo articolo apparso sabato 14/07 su NYTimes "A Runner’s Belief: God Is His Coach". Le tante parole del quotidiano sono riassunte e circostanziate dal cronista tecnico che conclude commentando una frase di Ryan "non vado alla linea di partenza sperando di vincere, ci vado credendo che possa accadere nel giorno in cui capitano cose incredibili" ... per cui Amby conclude "non penso che a Londra finisca meglio di quanto sia arrivato a Pechino, ma mi aspetto di essere sorpreso".

Sono forti sti americani! Per chi vuol divertirsi ancor di più c'è questo strepitoso Google+ Hangout @NYTimes dove si sono radunati sei persone attorno a SkyPe (o qualcosa di simile). A quando in Italia? Ecco Ryan dialogare alla stessa maniera anche con la giornalista della CNN ... ENJOY! Anche solo per rinfrescare l'inglese.

mercoledì 18 luglio 2012

Storia di GROM

GdV dom 08/07/2012 - pag.48
Mi aspettavo un articolo di resoconto da Lorenzo PAROLIN, qualcosa proveniente in diretta dal fitto dialogo con Guido MARTINETTI alla serata di presentazione del libro (vd. post 12/07). Invece mi devo accontentare delle 3'500 battute apparse domenica 08/07 a firma di Alessandra DALL'IGNA, che annunciavano il doppio passaggio a Thiene e a Bassano: una bella mezza pagina e un ottimo riassunto delle linee guida del libro.

Irresistibile come il gelato! È durato tre giorni, perché i brevi paragrafi a voci alternate scorrono veloci e si alimenta la curiosità di conoscere il passo successivo, anche se (+ o -) è noto il finale. Sto cogliendo diverse occasioni cosiddette formative, ma qui è tutto condensato all'interno di un racconto vero che ha i presupposti per continuare e crescere ancora, che si fa capire nell'immediatezza dei sensi e delle decisioni senza troppe elucubrazioni.

il bambino più buono del mondo
Forse bastava avvertire come il prof. TREVISAN "stai attento e prova a capire! c'è tutto nel libro!" (vd. post 08/04): fra le pagine c'è veramente tutto! Fino alle formule di bilanciamento di un gelato e di un sorbetto (nessun segreto!), fino alle ricette per alcuni gusti facilmente ripetibili anche in casa. Non bastano le parole? Nel sito ci sono anche i video di alcune partecipazioni televisive (vd. link), oltre a tante informazioni sugli ingredienti e le coltivazioni di Mura-Mura (vd. sito), l'azienda agricola biodinamica che tanto inorgoglisce Guido allo stesso modo della Biancara con Angiolino MAULE  (vd. post 23/05/2011).

Guido e Lorenzo all'ingresso
Mi sono avviato alla serata di presentazione con Tommaso, conosciuto come "il bambino più buono del mondo": anche la settimana scorsa ha ricevuto i complimenti dalle mamme che lo hanno visto tranquillo e attento per un'ora e mezza. Forse perché era responsabilizzato dall'incontro con Guido fra gli scaffali, dove ci siamo fatti autografare la nostra copia del libro ... ecco alcuni nostri appunti, quelli che non si trovano fra le pagine
# tanto tempo per dedicarsi al lavoro e alla ricerca deriva dal fatto di non doverlo suddividere con la famiglia (forse GROM è la sua famiglia?)
# quanto costa un gelato GROM? 1,10-1,25€ pallina
# dopo il "gelato come una volta" c'è da riscoprire "il pane come una volta" (forse una futura diversificazione?)
# quando la stagione troppo piovosa fa annacquare i mandarini e il sorbetto non è all'altezza bisogna "avere le palle per dire: non faccio il sorbetto al mandarino"
# quanto vale la grattugiata a mano della scorza di limone nella crema come una volta? 12'000 ore al costo di 16€/ora fanno quasi 200'000€ (forse conviene usare l'aroma sintetico e comprarsi un appartamento?)
# Responsabilità Sociale è ... battere tutti gli scontrini ... utilizzare coppette e palette compostabili ... pagare gli stagisti ... regolarizzare il contratto con il conista fin dal primo giorno ...
# paradosso finale "felicità sarà rotolare con mio figlio nel letame" (forse preferisco Tommaso fra le gambe nella sala di un palazzo storico).


Per chi volesse vedere Federico e Guido, ecco un estratto della partecipazione @DJCI 03/05, intervistati da Linus e Nicola SAVINO; a chi bastassero le sole voci ecco l'audio (come al solito il meglio è fuori onda).

L'amore per Fabrizio DE ANDRÉ unisce Guido e Dario: lunedì sera ho ascoltato Via del Campo ai Carmini (vd. post 17/07) dopo averla trovata domenica a pag. 194 ...
... dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.

martedì 17 luglio 2012

Dario PETUCCO, amici che riempiono spazi

Specchi di un'Avventura
@ Carmini 16/07/2012
Qualcuno si sarà stufato di vederla, io non mi stancherò di frequentarla, anche perché dovrei cambiare casa (vd. post 10/06). Poi è sufficiente che un amico con la voce affinata intoni canzoni di Fabrizio DE ANDRÉ e Lucio DALLA per riempirla di gente.

Non ci vuole molto a fare festa dalle mie parti. Ieri si celebrava la Beata Vergine del Carmelo per cui ricorre un momento di festa ai Carmini di Marostica, sempre sotto l'occhio vigile di San Simone STOCK dall'alto della scalinata. Il concerto era previsto per domenica, poi il meteo incerto l'ha fatto spostare a lunedì in una serata piacevolissima rinfrescata dalle burrasche del giorno prima ...

lunedì 16 luglio 2012

Ricambio Generazionale in FIDAL Veneto

Gloria HOOPER in copertina
dentro tanta [AV] - vd. pdf
Devono morire per cedere il passo. Dopo Lucio TODINI (vd. post 10/06) è la volta di Luciano LUISETTO (vd. @FIDALveneto): meno visibile, ma egualmente importante nella gestione della FIDAL Regionale, considerata l'adiacenza del suo ufficio provinciale e le sue frequentazioni nel mondo Libertas.

È tempo di rinnovo di cariche a fine anno, come accade al termine di ogni quadriennio olimpico. Chissà che emerga qualcosa di nuovo, ce n'è tanto bisogno: al momento assisto ai movimenti dei soliti noti che seguono le onde del dualismo nazionale. Vedremo come si aprirà la cerniera e si duplicherà la lista che fu unica in Veneto dopo Pechino. L'attività agonistica è programmata da tempo, scorre senza problemi e con ottimi risultati a livello regionale (vd. AVC luglio 2012). Forse va bene così.

domenica 15 luglio 2012

Il Grande Sport nr.162 - Corsa solidale, quando la maratona porta aiuto

Il Grande Sport nr.162
Avevo anticipato tutto nel post 27/06, compresi i link alle precedenti pubblicazioni e relative esplicazioni nel blog: ecco come mi sono uscite le parole nel nr.162 de Il Grande Sport (vd. pdf) in distribuzione nello scorso week end. Questa è la quarta e ultima presenza per quanto concordato in primavera.

Piace? Non piace? Ho ricevuto feedback tiepidi da chi l'ha letto: "bisogna pensarci". Ha difficoltà a visualizzare chi non ha vissuto di persona la maratona di Londra o NYC, per questo ho cercato l'analogia con Città della Speranza, il fenomeno locale più pervasivo e significativo. Chissà che non si smuova qualcosa.

sabato 14 luglio 2012

It's a Long Way to Go to Berlin

SdC @ Brenta (ph. Tiziano)
In queste prime corse mi è tornata in mente una marcetta militare che Giovanna ZANIN, l'insegnante di inglese al liceo ci faceva cantare: "it's a long way to Tipperary", tanto per darci il ritmo e provare a tagliare le consonanti alla fine delle parole. Operazione non facile per i veneti che preferiscono appoggiarsi a una vocale. Ascoltare l'audio e verificare che "it's a long way to go to Berlin" ci sta dentro perfettamente.

Due mesi e mezzo non sono poi così lunghi, anzi voleranno. Chissà se rileggendomi a settembre troverò le stesse illusioni di due mesi e mezzo fa (vd. post 05/05). Tommaso mi ha suggerito di "ascoltare il ginocchio" e di "non interferire con la ricrescita della cartilagine". Almeno fino a settembre (vd. post 29/06). E finora sono stato bravo.

programma fino a Berlino
In queste settimane mi sono impegnato a redigere tabelle per le varie maratone d'autunno. Dopo la pubblicazione un anno fa di quella per un atleta potente e resistente che doveva solo adattarsi alla corsa mantenendo l'attività in bici (vd. post 14/09/2011), ecco quella per un atleta non resistente che vuole estendere i suoi 10km in 46' per quanto possibile sotto le 4h in maratona. Così ho pensato al mantenimento della potenza aerobica fino a un mese e mezzo dall'obiettivo finale, la maratona di Berlino, poi solo resistenza specifica: anche le gare sono semplici test e sintonizzazione sui ritmi di gara. L'unica compagna da mantenere fino all'ultimo è la forza, meglio se in allenamento separato, altrimenti come riscaldamento per l’allenamento di giornata. Ce la faremo?

venerdì 13 luglio 2012

Scarificazione ai Tendini di Achille

05/05/05 avrebbe dovuto essere la data dell'operazione ai tendini di Achille: semplice scarificazione (= insieme di incisioni longitudinali nel corpo del tendine per costringere il tessuto a ristrutturarsi). Io faccio sempre l'esempio del taglio della gamba di sedano lungo le linee parallele alle fibre. Poi il chirurgo deve stare attento a non recidere vasi sanguigni e terminazioni nervose. Tommaso è stato bravo.

Mi piaceva la data 05/05/05, poi un intervento all'anca che precedeva il mio andò per le lunghe e persi il turno, recuperato in extremis per il giorno dopo. Già ero impaziente dopo due giorni di attesa in corsia: operatemi! Ho fatto eseguire l'intervento bilaterale, anche se in carriera avevo sofferto prevalentemente a sinistra (piede maggiormente pronante + arto interno in pista), ma lo squilibrio aveva preso anche il tendine di Achille destro, che era stato sottoposto alle stesse cure devastanti negli anni: iniezioni a diverse profondità di antinfiammatori e colpo di grazia con laser Nd-Yag defocalizzato nel 1993-94. Trattasi dei primi modelli, a tutta potenza, non quelli odierni addomesticati da più regolazioni. Così il tessuto andò a sclerotizzarsi, sempre peggio negli anni, al punto che i tendini erano tanto rigidi e asintomatici che non si lamentavano più: scaricavano tutte le tensioni sui solei che si bloccavano senza avvertire. A me l'esito della RMN non sembrava così male, ma quando capitò in mano a Tommaso mi disse "leggi bene ...".

giovedì 12 luglio 2012

Guido MARTINETTI presenta "GROM, storia di un'amicizia, qualche gelato e molti fiori" @ Palazzo ROBERTI, 11/07/2012

Guido MARTINETTI presenta GROM
Guido non si è reso conto che GROM è già un lovemark, altrimenti non avrebbe messo un sottotitolo così lungo. Forse ha ancora pudore per il cognome di Federico, forse è ancora convinto che debba essere spiegato e ha usato un'ora e mezza di tempo, ben assistito da Lorenzo PAROLIN e dal pubblico con le curiose domande, quando sarebbe bastato far arrivare da Padova o Treviso un paio di carapine di gelato, quello buono, quello fatto come una volta: il gelato GROM. È mancato poco che avessimo un punto vendita anche a Bassano e allora ci sarebbe stato bisogno di meno spiegazioni. Ancora un po' di pazienza e arriverà: secondo me Guido era anche in missione esplorativa.

la fila per l'autografo
La storia è fresca, ha meno di 10 anni, e i nostri eroi sono giovani, hanno meno di 40 anni. Fa impressione la magrezza di un uomo che offre cibo goloso e concede ogni merito al libro che, nell'impegno della stesura, gli ha fatto perdere 6-7kg: ha curato di persona questa produzione per lui atipica con la stessa cura maniacale con cui prepara un nuovo gusto. E ne è soddisfatto, molto.

"Che spessore!" è la battuta di un amico che ho incontrato all'uscita. Non mi hanno stupito le citazioni letterarie, né le ricercatezze grafiche, ma il fatto che la "storia di un'amicizia" abbia trovato un solido argomento per svilupparsi fino a meritare di essere raccontata dagli stessi protagonisti. Con Guido e Federico l'arte del gelato sta assurgendo a nuova nobiltà, ben sostenuta da un'etica del lavoro integerrima per ritrovare il gusto autentico della vita.

mercoledì 11 luglio 2012

Piste in Altopiano, due meglio di una

come un materasso: lato invernale
L'Assessore allo Sport di Asiago sta cercando di sistemare la propria pista e renderla degna del movimento che spera di riunire al centro dell'Altopiano (vd. post 24/06). Non è messa male per correre (vd. foto stage di Orlando PIZZOLATO, fine giugno 2012), di sicuro non performante per altre specialità dell'atletica.

Ieri ho scoperto che sta per essere resa double face un'area finora utilizzata per il solo pattinaggio su ghiaccio: sarà migliorata per la sua attività principale da un fondo bituminoso che, opportunamente tracciato, sarà utilizzabile anche per correre fuori stagione.

lato estivo
Dove? All'ingresso del Centro Fondo Gallio si gira a sinistra e si arriva subito in località Busafonda Vecia (vd. @maps.google). I lavori sono previsti a breve: chissà che non riusciamo a fare qualche frazionato in quota prima dell'autunno: +500m di altitudine rispetto ad Asiago e poca esposizione al sole. Siamo in grado di fare concorrenza a Font Romeau (vd. foto post 03/08/2011). A breve le immagini dell'avanzamento lavori: chi mi anticipa? riusciremo a modificare il toponimo in Busadrita Nova?

martedì 10 luglio 2012

Laghi, dove il Veneto incontra il Trentino

GdV 27/07/2011 - pag.25
Laghi è località di confine, remota, dove bisogna voler andarci anche solo per passarci e difficilmente l'avrei messa nel mirino: merito dell'Assessore Regionale Elena DONAZZAN e di Umberto MATINO.

Avevo conosciuto Elena un anno fa (vd. post 07/07/2011) e non mi è sfuggita la comunicazione di poco successiva in cui andava in cerca del suo unico elettore in quelle vallate. Dov'è Laghi? GoogleMaps fornisce rapida risposta, ma non rende uno spazio così ampio e poco abitato.

chi sbaglia è perduto
Umberto ci spiega il perché nel suo secondo romanzo L'Ultima Anguana (vd. post 05/01) anche se parla di Posina, versante sud della stessa costa. Non sono posti facili: ora si raggiungono comodamente, strade larghe e ben tenute, ma un migliaio di anni fa si pensò di farle abitare da una popolazione adatta alla vita dura in terra avara e isolata ... i Cimbri!

Cosa ci sono andato a fare a Laghi? A salutare gli amici AV MASTER di corsa alla Marcia del Ciclamino. Ecco spiegata la deviazione per Calvene (vd. post 09/07) per trovare la chiesa di Don Marco POZZA, il passaggio ancora per Cogollo del Cengio (vd. post 02/07) e a seguire la rampa per Arsiero e poi ...

lunedì 9 luglio 2012

Pippo POZZATO, una pecorella per Don Marco POZZA

crocifisso @ Calvene
Avevo deciso di non scriverne più dopo il post 18/06, ma stamattina mi è comparso di fronte al semaforo di Nove: bici all-black, senza casco e a petto nudo. È lui o non è lui? Poi il tatuaggio sulle spalle non ha lasciato dubbi come ben si vede sullo sfondo del profilo twitter "Only God Can Judge Me".

Pippo POZZATO è sempre tra noi: se ci riesco io, tutti possono trovarlo dalle mie parti. Perché non si nasconde, non ne ha bisogno e, anzi, contrattacca. Direttamente dai link del suo twitter arrivo @CyclingPro dove Pippo, accompagnato da avvocato e procuratore, parla liberamente del rapporto con il medico Michele FERRARI - nella funzione di allenatore - e di come sia stato incriminato. E di che? Ce lo spiegherà Ettore TORRI, lo stesso protagonista di uno dei primi post (vd. 08/01/2011). Quando? Con calma, a settembre: nel frattempo Pippo salta le Olimpiadi e gran parte della stagione agonistica.

Calvene poteva non essere
Città della Speranza?
E intanto che fare? Forse bisogna veramente rimettersi nelle mani di Dio. Ieri durante una mia divagazione ciclistica ho voluto passare per Calvene, paese di Don Marco POZZA, e mi sono fermato in chiesa. È sufficiente una breve deviazione dalla strada verso Camisino o addirittura ci si passa davanti attaccando l'Altopiano verso Monte Corno. Zone battute spesso anche da Pippo.

domenica mattina calda + fuori orario delle celebrazioni
= chiesa vuota ... fotoalbum da ogni angolo ...

Chissà che Don Marco non trovi un nuovo ciclista a fargli compagnia nei suoi cammini di evangelizzazione Sulla Strada di Emmaus, dopo che l'anno scorso ha fatto coppia fissa con Danilo DI LUCA per la presentazione del libro "Penultima Lucertola a Destra" (vd. post 27/05/2011). Amici nella vita e non solo nei social network.

domenica 8 luglio 2012

Matthew CENTROWITZ, coraggio a chili (per sistemare un ginocchio)

1'500m US Team
"Matt has Tons of Guts" è un complimento pesante quando arriva da un allenatore importante che ha preso l'atleta in carico per un rapido recupero, altrimenti improbabile. Il protagonista è Matthew CENTROWITZ (vd. scheda @IAAF), già bronzo l'anno scorso ai Mondiali di Daegu sui 1'500m, che a fine marzo sbatte il ginocchio su un tavolo. La reazione infiammatoria sembra normale, ma l'evoluzione positiva non è rapida come si vorrebbe, dovendo proseguire la preparazione verso i Trials di fine giugno. Si esegue con successo un'operazione il 10 aprile ma rimane poco tempo. Qui interviene Alberto SALAZAR che prende in cura Matt per un mese facendogli fare tutto quello che gli è possibile al di fuori della corsa. Qui sotto riporto il testo completo @OregonLive (inglese potabile). Se nella finale olimpica sbuca una macchia bianca sui 1'500m è probabile che sia Matt, come a Daegu ...

Chissà che il video sia anche beneagurante per Antonietta DI MARTINO: in mezzo ai 1'500m c'è pure il suo salto sul podio con 2,00m ... anche lei sta lottando per sistemarsi un ginocchio in tempo per Londra.

sabato 7 luglio 2012

Run like Apricot - prova a stare dietro all'albicocco

albicocche @ Carmini
Ogni stagione ha i suoi frutti e dopo le olive (vd. post 19/10/2011) e le ciliegie (vd. post 25/05) è tempo di albicocche e prugne delle diverse varietà. Pensavo fosse il pollice verde di mio padre che ha fatto caricare i rami di frutti fino a spezzarsi. Gli ho così suggerito di selezionare i fiori da far maturare, come mi aveva insegnato Angiolino nelle vigne di Massimo (vd. post 23/05/2011). Funziona così anche per la non-uva?

susino imploso @ Brenta
Non lo so, so solo che è impossibile star dietro all'albicocco nel mangiare i frutti che produce, a meno di non distruggersi l'intestino. Puoi regalarne cesti, puoi fare chili di marmellata e ne restano ancora sui rami. Di qui il pensiero Run like Apricot, un po' come cantano Pink Floyd (vd. post 04/03).

Stamattina sono tornato in Brenta, giusto in tempo per fare i miei 40' di esercizi/andature frammisti a corsa a piedi nudi, prima che arrivassero i libelluloni telecomandati. Sulla via del ritorno ho notato un'alta siepe formata da più alberi di susine selvatiche, grosse poco più di ciliegie, e un anziano attrezzato con grandi secchi che raccoglieva a piene mani. Mi sono avvicinato e anche qui ho notato la magnifica generosità della natura, che a volte eccede: i rami dell'ultimo albero della fila erano completamente a terra, spezzati dal peso dei propri frutti. Seguire il proprio destino fino alla morte.

venerdì 6 luglio 2012

Generation90210 @ Notte Bianca Bassano del Grappa, 04/07/2012

Generation90210 in vetrina
"Vuoi vedere un concerto completo? Vieni a Bassano in via Gamba mercoledì prossimo alla Notte Bianca". Questo è il consiglio di Stefano dopo lo spettacolo Saltaimo i Fosi par Longo (vd. post 01/07). Avevo sentito parlare bene dell'appuntamento con la città accesa, già anticipato la settimana precedente, tanta gente festosa per le strade vive


Combino l'occasione per portare a spasso Camilla e Tommaso in una tiepida serata di luna piena: parto presto, torno presto (poi è arrivato il mondo). I bimbi sono fenomenali: si sono inventati una specie di circuito pliometrico, saltando dal quarto gradino nel portico del kebab di fronte al locale di esibizione. Poi è seguita una notte di sonno profondo per tutti.

giovedì 5 luglio 2012

NET-WORKING, facciamo un gioco nuovo

Mirco al microfono
"Estate 1992, anno dell'Europa Unita, delle mie e delle tue vacanze ..." così cantava allora Jovanotti (vd. @YouTube) e l'amico Alcide, classe 1929 (vd. post 28/12/2011), volle insegnarci un "gioco nuovo" che funzionava ai suoi tempi per entrare in contatto con le ragazze: consisteva nel tenere una mela bloccata nell'incavo della clavicola piegando il collo sulla spalla, per poi passarsela di ragazzo in ragazza senza l'uso delle mani. Chi-mela-cade-paga-pegno! Sembra stupido, vero? Eppure funzionò.

Mirco GASPAROTTO non ha inventato nulla, ma ha utilizzato la macchina del Club Mondiale della Formazione (vd. sito) per realizzare un laboratorio di network. I leader hanno esteso l'invito a degli ospiti potenzialmente interessa(n)ti fino a radunare un'ottantina di persone che a turno hanno avuto due minuti (cronometrati da Mirco) per raccontare una storia di sé o descrivere le proprie eccellenze a cui far seguire i bisogni che altri partecipanti avrebbero potuto incrociare. Tutti ascoltano tutti e poi ciascuno si relaziona con chi preferisce.

dai Castelli di Giulietta e Romeo
Difficile? No, se la regia è saldamente in mano a Mirco: incoraggia chi ha difficoltà col microfono, limita gli esuberanti, completa gli smemorati o i rinunciatari a usufruire dell'intera durata. Ne ha per tutti e dopo tre ore di show saluta "io devo partire per Milano, voi rimanete e fate network". Così continua lo scambio di biglietti e di contatti.

Le intenzioni erano già state dichiarate nel post 03/07. Durante la serata ho cambiato dieci volte l'ordine delle parole, cercando la soluzione buona che poi è venuta col microfono in mano. Poteva essere migliore e mi allenerò. Nel frattempo svilupperò i contatti, alcuni scontati, altri strani, altri ancora inattesi: c'è sempre del buono nella reciprocità.
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