venerdì 27 luglio 2012

L'Avvenire di Pippo POZZATO

in gabbia
È lui o non è lui? Anche stavolta il dubbio mi è sovvenuto come nel precedente incontro (vd. post 09/07). Ieri mattina indossava un completo scuro per compensare il cambio di bici da quella all-black a una color argento (forse quella che si vede nel post 18/06). Anche stavolta ci troviamo a un semaforo, quello di Marostica, provenienti da direzioni opposte, avviati in versi opposti.

Che faccio? Provo a inseguirlo e a salutarlo? Non ce la farò mai. A lui sono sufficienti due colpi di pedale e non lo vedo più. Parte lento con rapporto agile, forse si sta ancora scaldando o forse sta solo passeggiando. Due giorni dopo c'è la prova olimpica e lui è a casa. Ancora un mese e mezzo prima di uno straccio di sentenza.

tandem riesumato
Io non posso spingere più di tanto, di certo non alzarmi sui pedali: ho esagerato con la ginnastica e mi fanno male le ginocchia. Sindrome femoro-rotulea o al peggio tendinite. Sto curando e passerà anche questa: la strada del recupero non è mai dritta. Nel frattempo inseguo l'ombra scura che non si avvantaggia, anche perché è disturbata dal telefono. Lo ripone in fretta nella tasca e poco dopo torna ad armeggiarlo: approfitta dello slargo di ingresso di un capannone per fermarsi a parlare con calma.

Che faccio? Disturbo o non disturbo? Provo ad aspettare che finisca la comunicazione, ma si prolunga. Più aspetto e più mi vergogno: mi avvicino, mi saluta, gli allungo la mano e gli dico "tien duro". Riprendo la via con il mio cancello a due ruote. Ad accompagnare le pedalate tarde e lente mi risuonano le parole di Edoardo BENNATO dall'album La Torre di Babele (1976), ispirate dall'unico scatto, rubato e discreto ...

Venderò la mia rabbia
a tutta quella brava gente
che vorrebbe vedermi in gabbia
e forse allora mi troverebbe divertente.

Poi rileggendo il testo in calce al video (solo armonica, voce e chitarra) trovo anche
Venderò la mia sconfitta
a chi ha bisogno di sentirsi forte
e come un quadro che sta in soffitta
gli parlerò della mia cattiva sorte.
Con l'occasione risfoglio i tweet di Pippo: scopro che era in partenza per Nairobi (forse ho assistito all'intervista pubblicata oggi da L'Avvenire - vd. articolo di Massimiliano CASTELLANI) e che Don Marco POZZA ha scritto un bel pezzo Sulla Strada di Emmaus ... "la vittoria in un'apparente sconfitta". Che strani intrecci sulla pedemontana vicentina!

4 commenti:

Tosto ha detto...

devi diventare più audace :) eh he he

Enrico VIVIAN ha detto...

si! cambiare bici!

per il resto c'è un limite alla rottura di maroni ... Pippo è stato molto gentile!

Tosto ha detto...

intendevo quello :) eh he he

Enrico VIVIAN ha detto...

immaginavo ...

un giorno mi spiegherai cosa significa di preciso ... eh he he

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