L’atleta 21-42 è un animale sociale e solitamente si allena e gareggia in gruppo. Così è stato per me a Parigi e a New York nel 2010, ma stavolta ho deciso di sganciarmi e procedere da solo. Mentre il gruppo puntava deciso su Londra ad aprile, io mi sono iscritto a Roma. La maratona era fissata in prossimità del compleanno di mia moglie e quindi ne abbiamo approfittato per un fine settimana nella Capitale.
Venerdì mi reco subito al Marathon Village, situato nel quartiere EUR a una quindicina di minuti di metropolitana dal centro ed altrettanti minuti di passeggiata dalla fermata. Il ritiro del pettorale e del pacco gara è agevole; all’interno del palazzo si snoda un lungo percorso obbligato a serpentone che porta ad attraversare tutti gli stand espositivi. Acquisto solo degli integratori per la gara, poi scorro via veloce gli altri stand: preferisco tornare in città e godermi il pomeriggio tra i monumenti del centro.
Venerdì mi reco subito al Marathon Village, situato nel quartiere EUR a una quindicina di minuti di metropolitana dal centro ed altrettanti minuti di passeggiata dalla fermata. Il ritiro del pettorale e del pacco gara è agevole; all’interno del palazzo si snoda un lungo percorso obbligato a serpentone che porta ad attraversare tutti gli stand espositivi. Acquisto solo degli integratori per la gara, poi scorro via veloce gli altri stand: preferisco tornare in città e godermi il pomeriggio tra i monumenti del centro.
Domenica mattina, giorno della gara. Faccio colazione in camera e alle 7:00 sono in strada. Pochi minuti a piedi e sono al Colosseo, nella zona di partenza. C’è gente, ma non c’è confusione. Consegno lo zaino senza problemi e circa un’ora prima del via entro nella griglia di partenza. Anche qui con tranquillità, senza ressa.
Il via viene dato con qualche minuto di ritardo (ore 9:06, non prima di aver intonato l’inno nazionale) ed il transito sui Fori Imperiali è veramente entusiasmante. Pur essendo partito nella griglia giusta, mi sono trovato intruppato e alla prima salita, dopo neanche un km, sono costretto a rallentare! Il primo km risulterà il più lento di tutta la corsa: 5’20”. Dopo poco il gruppo si allunga e non ci sono più intoppi. I km compresi tra il 3° ed il 12° sono i meno belli della corsa, ma passano in fretta, sono i primi e le gambe girano facili. Al 12° km si passa a fianco del Tempio di Vesta e della Bocca della Verità (S.Maria in Cosmedin): qui si incontra un po’ di tifo ed inizia un bel tratto lungo il Tevere, fino a Ponte Cavour. Si attraversa il fiume e ci si dirige verso Piazza San Pietro (17° km): molto emozionante percorrere Viale della Conciliazione con in prospettiva l’abbraccio della Basilica e del suo famoso colonnato.Lambita la piazza, il percorso punta a nord e si passa a metà gara un po’ prima della zona del Foro Italico. Qui inizia la parte più impegnativa della corsa: i km iniziano a farsi sentire, la strada è larga e fuori dal centro abitato e pure il caldo inizia a colpire. Onestamente, pensavo fosse più difficile, invece questo tratto è passato abbastanza facilmente. Segnalo il lungo cavalcavia in salita che porta sul ponte che attraversa il Tevere e si conclude al 25° km. E’ il punto di svolta della corsa, nel senso che è il punto più distante dalla partenza: da lì inizia il ritorno verso il centro.
Il via viene dato con qualche minuto di ritardo (ore 9:06, non prima di aver intonato l’inno nazionale) ed il transito sui Fori Imperiali è veramente entusiasmante. Pur essendo partito nella griglia giusta, mi sono trovato intruppato e alla prima salita, dopo neanche un km, sono costretto a rallentare! Il primo km risulterà il più lento di tutta la corsa: 5’20”. Dopo poco il gruppo si allunga e non ci sono più intoppi. I km compresi tra il 3° ed il 12° sono i meno belli della corsa, ma passano in fretta, sono i primi e le gambe girano facili. Al 12° km si passa a fianco del Tempio di Vesta e della Bocca della Verità (S.Maria in Cosmedin): qui si incontra un po’ di tifo ed inizia un bel tratto lungo il Tevere, fino a Ponte Cavour. Si attraversa il fiume e ci si dirige verso Piazza San Pietro (17° km): molto emozionante percorrere Viale della Conciliazione con in prospettiva l’abbraccio della Basilica e del suo famoso colonnato.Lambita la piazza, il percorso punta a nord e si passa a metà gara un po’ prima della zona del Foro Italico. Qui inizia la parte più impegnativa della corsa: i km iniziano a farsi sentire, la strada è larga e fuori dal centro abitato e pure il caldo inizia a colpire. Onestamente, pensavo fosse più difficile, invece questo tratto è passato abbastanza facilmente. Segnalo il lungo cavalcavia in salita che porta sul ponte che attraversa il Tevere e si conclude al 25° km. E’ il punto di svolta della corsa, nel senso che è il punto più distante dalla partenza: da lì inizia il ritorno verso il centro.
pit stop 40km - piazza Venezia |
Si fiancheggia sempre il fiume su un ampio stradone fino al 33°km, dove ci si tuffa in un lungo sottopasso con discesa e salita abbastanza impegnative e si sbuca all’altezza del Mausoleo di Augusto e dell’Ara Pacis. E’ un momento importante: inizia “il muro” per molti atleti, ma anche la parte più bella della corsa, perché si ritorna in centro storico e si ritrova un po’ di tifo. In rapida successione si attraversano Piazza Navona, Corso Vittorio Emanuele (35° km), Via del Corso, si compie il giro di Piazza del Popolo, Via del Babuino, Piazza di Spagna e Trinità dei Monti. Siamo al 38° km ed inizia la parte più dura: una discesa porta alla Fontana di Trevi e da qui parte una ripida e dissestata salita che si conclude con il 39°km; di nuovo discesa fino a Piazza Venezia e poi ancora discesa impegnativa dopo il Campidoglio ed il Teatro di Marcello. Ora ci aspettano le ultime due salite abbastanza dure: una prima del Circo Massimo e l’ultima, lunga, non finisce mai, che abbraccia il Colosseo e conduce al rettilineo finale, bellissimo, sempre sui Fori Imperiali.
Il ritiro dello zaino è agevolissimo, non c’è ressa: i camion sono stati suddivisi per fasce diverse di pettorale (ad esempio: da 0-500 e 10.000-10.500, cosicchè i 1.000 atleti non arrivano tutti assieme a ritirare lo zaino allo stesso camion dopo la corsa, come è successo a NY).
Per me è stata una corsa molto gratificante. Mi ero allenato poco a causa di una tendinite che tuttora mi perseguita ed ho ottenuto un risultato onesto. Ho corso in maniera regolare, senza pressioni e mi sono proprio goduto la gara ed il percorso, soprattutto nella magnifica parte finale. E finalmente ho finito correndo! Gli ultimi due km, nonostante le salite, sono stati i più veloci.
Per me è stata una corsa molto gratificante. Mi ero allenato poco a causa di una tendinite che tuttora mi perseguita ed ho ottenuto un risultato onesto. Ho corso in maniera regolare, senza pressioni e mi sono proprio goduto la gara ed il percorso, soprattutto nella magnifica parte finale. E finalmente ho finito correndo! Gli ultimi due km, nonostante le salite, sono stati i più veloci.