ph. Tiziano |
Rinnovo il ringraziamento che ho già rivolto personalmente al Direttore Marco MARCHEI sia per la pubblicazione sia per le lezioni che mi ha impartito e che voglio condividere.
Durante la corsa in Central Park del venerdì mattina mi sono attardato rispetto al gruppo 21-42 per fare alcune foto attorno alla Reservoir. Uscendo dal sentiero ho incontrato Marco e mi sono aggiunto alla sua compagnia per il miglio 25. Al momento di lasciarci mi ha salutato all'americana "enjoy!". Ecco il testo originale che avrebbe potuto rimanere nella sua mailbox: da verificare come sia stato trasformato in un comunicato [Real People] per RW.
Il tuo consiglio è stato terapeutico e mi è risuonato come un mantra nella fase di avvicinamento alla gara. Venerdì mattina ero pensieroso, ricordando i crampi che mi hanno fermato nel 2007 lungo la discesa dietro il Metropolitan Museum (proprio dove abbiamo corso insieme) e la vista annebbiata dalla tanta fatica del 2009. Io non volevo più tornare a NYC.
Stavolta dovevo correre con più lucidità. Dal Pulaski al Queensboro ho rinunciato ad agganciarmi a un folto gruppo poco più veloce, ho patito da solo controvento sulla First Avenue, ma ne ho messi molti nel mirino fin dal Willis Bridge e ho continuato lungo la Fifth Avenue e poi in Central Park. È stata la festa del sorpasso. Quella che è mancata a Fernando ALONSO la domenica successiva.
A proposito di spagnoli ti allego uno dei momenti topici, degno di una memoria lunga come la tua: dopo aver raggiunto un top marcato "Andalucia", mi sono girato per leggergli il nome “… RONCERO … cosa ci fai qui? dovresti essere più avanti! non correvi in 2h07’ poco tempo fa? sei più giovane di me!”.
Sul traguardo sono riuscito a essere un po’ retorico, quasi banale, ad aprire i polsi, più che ad alzare le braccia. Era soddisfazione vera.
Potrei unirmi al coro delle tante voci che esaltano, a ragione, la maratona di NYC. Ti aggiungo la foto di 3 fratelli VIVIAN il lunedì mattina in simpatica scaletta (tempi arrotondati) Enrico 2h30’ – Davide 3h30’ – Matteo 3h00’. Quello che conta tutti NYC finishers. Un giorno forse si aggiungeranno anche il fratello più giovane Luigi e la sorella di mezzo Anna.
La prossima puntata prevede quindi foto in Central Park con 5 fratelli finishers. Per il 2011 sembra dura, già si parla di 2012. A dire il vero esiste già una foto dei 5 fratelli finishers, non in maratona, ma per i corsi di laurea, di sicuro più lunghi di 42,195km: qui ci sono 1 architetto, 2 ingegneri, 1 economista, 1 matematico cresciuti da 2 genitori eccezionali, oltre che infaticabili lavoratori, i quali non hanno avuto modo di praticare sport in gioventù, tanto c'era da fare in famiglia, sui campi, in fabbrica.
Papà Carlo era solito correre con noi durante l'estate e finché ha fatto attività di mantenimento. Da quando si è scassato una caviglia si è impigrito. Da 15 anni si diverte a coltivare l'ampio giardino che ha fatto assurgere a dignità di parco, molto ammirato da chi sale a piedi al Castello Superiore di Marostica.
Mamma Marisa è rigorosa nell'attività di mantenimento, dove trova anche buona compagnia. Quando non ci sono gli insegnanti di ginnastica, ci pensano i nipotini a farla correre.
Se il patrimonio mitocondriale - come ci insegnano i genetisti - è trasmesso dalla mamma e il pregiato sangue del papà trasporta l'ossigeno meglio di quello dei figli, qui si prefigura un possibile en plein famigliare: tutti 7 VIVIAN finishers! Fantascienza o incubo?
Quale location di maratona per la foto finale? Le cupole della Basilica del Santo come sfondo? Prato della Valle come Central Park? O vale solo NYC?
PS enigmistico: sapendo che i titoli di laurea sono in ordine anagrafico decrescente, è possibile farli corrispondere a ciascun fratello (sono esclusi dai premi chi conosce già la soluzione).
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