venerdì 30 dicembre 2011

w51/2011 - fine del disastro

Stragiaxà 2011 - arrivo Andrea RIGO
ph. Alvin DOTTO
Mi sono concesso qualche giorno ancora prima di cantare vittoria. La battaglia sembra vinta, ma la guerra continua, perché dubito che l'infortunio non lasci squilibri che dovrò rettificare di continuo. Chi mi ha visto correre il giorno di Santo Stefano a Zanè farà fatica a crederci e dirà "non sei andato così piano!". In effetti non prevedevo di correre così forte, tanto che sono partito con la calzamaglia lunga. Quando mai vado in gara con le gambe coperte? Eppure non ero sicuro di completare tutti e tre i giri (compreso il primo di riscaldamento collettivo), ma quando ho sentito che il ginocchio sinistro reggeva, non mi sono risparmiato, fino ad agguantare il secondo posto dietro all'imprendibile Max BOGDANICH. Tutto testimoniato dai parziali (18'05" + 16'59") nei due giri cronometrati di 4,9km circa che corrispondono ai ritmi (3'41" + 3'28"). Cosa volere di più? La soglia anaerobica è al suo posto: tornerò a lavorarci sopra.

Fino a tre giorni prima non riuscivo a correre in continuità, ma preferivo inserire tratti di passo veloce paragonabile a marcia da squalifica (30" ogni 2'). Cinque settimane ci sono volute per sistemare la botta dell'ultima gara, la Mezza dei 6 Comuni (vd. post 25/11). Come al solito tutto sembrava recuperabile senza fermarsi e invece la settimana scorsa ho ascoltato il consiglio dell'amico ortopedico che mi ha convinto a eseguire l'artrocentesi al ginocchio sinistro dal quale sono usciti 44cm³ di liquido infiammatorio giallognolo (= quattro siringhe e mezza, qui visibili @YouTube). Odio gli aghi! Soprattutto quelli grossi che entrano in profondità per molti centimetri fin dentro l'articolazione. Dopo una settimana alla visita di controllo abbiamo verificato la tenuta delle guarnizioni (= nessun versamento aggiuntivo) e ho avuto il definitivo OK. È stato rinviato ogni altro intervento: in fin dei conti tutte le strutture dovrebbero essere ancora in ordine (vd. esito RMN nel post 06/03).

Stragiaxà 2011 - arrivo Vittorino BISSON
ph. Alvin DOTTO
Chiudo questo anno sofferto! Ho fatto più giorni di riposo nel 2011 che in tutto il quadriennio precedente: sedici a febbraio/marzo (vd. post 20/03) e dodici a novembre/dicembre. Un mese non è esistito per le mie corse. Qualitativamente i risultati ne hanno sofferto (p.e. non sono sceso sotto le 2h30' in maratona), come alcune partecipazioni alle gare. In compenso si è ampliata la presenza in diversi ambienti di comunicazione, merito anche di questo blog che mi consente di raccogliere e organizzare testi, immagini e video.

Perché sono così egocentrico in questo post? Perché amici e parenti mi hanno anticipato nei giorni scorsi con racconti e immagini della Stragiaxà da varie angolature

arrivo Stragiaxà 2011 - ph. Alvin DOTTO
qui un post per vedere FULMINE a capo scoperto
non sono ai livelli di Ian THORPE (vd. post 21/12)
Proprio una bella mattinata in compagnia! Dopo l'arrivo mi sono permesso di tornare indietro più volte e condividere il FULMINE con alcuni amici fin sul traguardo. Ho ben capito perché il BRESS ha spostato il percorso dal Gelso di Sarcedo alla campagna nord ovest di Zané (vd. post 29/11), a vantaggio di capienza e protezione per il numero crescente di partecipanti. W l'overbooking che non lascia a terra! Il BRESS ha fatto correre tutti.

Quale augurio per il 2012? Che iniziative di questo genere abbiano un nome e siano organizzate e partecipate senza patemi d'animo da parte dei tesserati così tutta la raccolta di quote va dove deve andare, in beneficenza nel caso specifico. Nessuno si è fatto male e non è stato fatto del male a nessuno. Quale vantaggio può dare il bollino blu della FIDAL per un ritrovo fra amici? D'altronde l'anno 2011 non era cominciato bene (vd. post 08/01 nel BressDiCorsa ispirato da una mia mail), poi non era continuato meglio (vd. mio post 29/09 dalla porzione mediana in poi, di fianco alle foto di Gebre) e si è concluso con l'aumento delle tasse federali per manifestazioni, affiliazioni e tesseramenti nel 2012.

mercoledì 28 dicembre 2011

Ancora Col Tempo

###   tre argomenti tre, quasi in continuazione al debordante post 14/10   ###

Piero della Francesca
S. Giovanni Evangelista
tavola 134x62cm
Frick Collection, NYC
Per chi non fosse passato ad ascoltarlo in chiesa nel giorno di Natale riporto il passo del vangelo di Giovanni (1,1-18). È un gran bel pezzo di letteratura: frasi brevi, ritmo serrato, logica stringente. Purtroppo non me lo posso gustare in lingua originale, ma la traduzione rimane comunque potente e solenne. Lo stesso brano era stato utilizzato nella cerimonia funebre dell'amico Alcide MURARO del giorno precedente, tanto per rimarcare che la fine della vita terrena corrisponde all'inizio di quella nuova.

In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli rende testimonianza e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.

Ecco un altro bel pezzo di letteratura, buono per questa stagione, di sicuro più leggero e apparentemente giocherellone. Fra le Operette Morali di Giacomo LEOPARDI il "dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere" è forse la più nota perché è interpretabile nella sua interezza anche da uno studente delle scuole medie. A risultato ottenuto non si vedono più correzioni e limature.

VEND. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi?
PASS. Almanacchi per l'anno nuovo?
VEND. Sì signore.
PASS. Credete che sarà felice quest'anno nuovo?
VEND. O illustrissimo, sì, certo.
PASS. Come quest'anno passato?
VEND. Più più assai.
PASS. Come quello di là?
VEND. Più più, illustrissimo.
PASS. Ma come qual altro? Non vi piacerebb'egli che l'anno nuovo fosse come qualcuno di questi anni ultimi?
VEND. Signor no, non mi piacerebbe.
PASS. Quanti anni nuovi sono passati dacchè voi vendete almanacchi?
VEND. Saranno vent'anni, illustrissimo.
PASS. A quale di cotesti vent'anni vorreste che somigliasse l'anno venturo?
VEND. Io? Non saprei.
PASS. Non vi ricordate di nessun anno in particolare, che vi paresse felice?
VEND. No in verità, illustrissimo.
PASS. E pure la vita è una cosa bella. Non è vero?
VEND. Cotesto si sa.
PASS. Non tornereste voi a vivere cotesti vent'anni, e anche tutto il tempo passato, cominciando da che nasceste?
VEND. Eh, caro signore, piacesse a Dio che si potesse.
PASS. Ma se aveste a rifare la vita che avete fatta nè più nè meno, con tutti i piaceri e i dispiaceri che avete passati?
VEND. Cotesto non vorrei.
PASS. Oh che altra vita vorreste rifare? La vita c'ho fatta io, o quella del principe, o di chi altro? O non credete che io, e che il principe, e che chiunque altro risponderebbe come voi per l'appunto; e che avendo a rifare la stessa vita che avesse fatta, nessuno vorrebbe tornare indietro?
VEND. Lo credo cotesto.
PASS. Nè anche voi tornereste indietro con questo patto, non potendo in altro modo?
VEND. Signor no davvero, non tornerei.
PASS. Oh che vita vorreste voi dunque?
VEND. Vorrei una vita così come Dio me la mandasse, senz'altri patti.
PASS. Una vita a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa dell'anno nuovo?
VEND. Appunto.
PASS. Così vorrei ancor io se avessi a rivivere e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest'anno ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascono è d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli è toccato che il bene; se a patto di riavere la vita di prima con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
VEND. Speriamo.
PASS. Dunque mostratemi l'almanacco più bello che avete.
VEND. Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.
PASS. Ecco trenta soldi.
VEND. Grazie, illustrissimo: a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi.

Bianconiglio @ Disenyland Paris 04/2010
Per trenta denari è stato tradito Gesù Cristo, per trenta soldi il passeggere si porta a casa la speranza di un anno migliore. Coincidenza numerica! Il venditore conclude l'affare concedendo brevi battute al cliente e lasciandogli la soddisfazione di ogni ragionamento. Forse sono io fuori dalla corrente, ma ultimamente non vedo molto citato Giacomo, quello che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto essere il protagonista della seconda puntata di "grandi blogger del passato" (vd. post 12/03). Che cos'era il suo Zibaldone di Pensieri se non l'archetipo di ogni blog? Le 4'525 pagine sono rimaste nascoste per più di cinquant'anni dopo la morte dell'autore e pubblicate solo a fine ottocento (vd. note @it.wikipedia). Il suo genio illumina la storia della lingua italiana e la semplicità nella scrittura è stata forgiata a lungo nel ritmo e nella musicalità dei versi latini e greci, tanto che era in grado di comporre liberamente in entrambi gli idiomi.

Arrivo così al terzo argomento, quello che mi è sovvenuto già scrivendo il precedente post 23/12 e ho avuto l'accortezza di non riportarlo. Tutto merito degli orologi molli di DALÍ, un quadro poco più di un A4 che quasi si perde nelle pareti del MoMA @ NYC, e della recente visione del concerto di Andrea BOCELLI in Central Park @ NYC (vd. sito http://BocelliCentralPark.com/): è impressionante verificare in quali splendide ambientazioni abbia portato l'opera fuori dai teatri, continuando e amplificando il lavoro di Luciano PAVAROTTI. Ecco il video di presentazione del giugno scorso.


Perché non tornare a cantare in mezzo alla laguna di Venezia come hanno fatto finora solo i PINK FLOYD il 15 luglio 1989? Nella memoria c'è ancora l'orrore del giorno dopo, una città sommersa di rifiuti di ogni tipo. Un disastro ben organizzato.

Ci fui anch'io insieme ai miei fratelli e a tanti amici, usufruendo dell'appoggio logistico di appartamenti al Lido: arrivammo in tarda mattinata (la poca ombra in piazza San Marco era già presidiata), andammo in spiaggia e aspettammo la sera per giungere in vaporetto ai giardini pubblici (zona di arrivo della maratona) per poi risalire i ponti verso la piazza finché trovammo la combinazione migliore di visibilità in sicurezza. Finito il concerto ci allontanammo in tranquillità verso Sant'Elena e quindi al Lido.

In quegli anni la maratona di Venezia si fermava alla Punta della Dogana e sognava di attraversare il Canal Grande. Poi col tempo si è meritata il grande salto dello specchio d'acqua e solo quest'anno il rispetto per consentire ai settemila partecipanti di passare per Piazza San Marco (vd. post 26/10). Saremo migliorati abbastanza in questi venti anni? Nelle immagini da Central Park ho visto gente ordinata e talmente coinvolta dallo spettacolo da farsi scivolare la pioggia addosso. Incantata.

Ecco quindi un pezzo di quel delirio rock dei PINK FLOYD, nel brano legato agli orologi molli ovvero "Time" di cui riporto il testo. Non avrà la dignità letteraria degli altri due, ma rischia di essere più ascoltato e di sicuro più cantato, considerando che l'album "The Dark Side Of The Moon" (1973) è uno dei più venduti di sempre.


Ticking away the moments that make up a dull day
You fritter and waste the hours in an off-hand way
Kicking around on a piece of ground in your home town
Waiting for someone or something to show you the way

Tired of lying in the sunshine staying home to watch the rain
You are young and life is long and there is time to kill today
And then the one day you find ten years have got behind you
No one told you when to run, you missed the starting gun

And you run and you run to catch up with the sun, but it's sinking
And racing around to come up behind you again
The sun is the same in the relative way, but you're older
And shorter of breath and one day closer to death

Every year is getting shorter, never seem to find the time
Plans that either come to naught or half a page of scribbled lines
Hanging on in quiet desparation is the English way
The time is gone the song is over, thought I'd something more to say

Si parla molto di corsa, vero? Aggiungo che il concerto è stato chiuso da "Run Like Hell", una delle preziose gemme incastonate nella continuità dell'album "The Wall" (1979). Non la più famosa, non la più bella, ma è stata scelta per il gran finale (qui il testo @azlyrics.com; qui il concerto integrale @YouTube; qui la trasmissione completa della RAI @YouTube).

venerdì 23 dicembre 2011

AUGURI liquidi

Salvador DALÍ - Galatea delle Sfere
olio su tela 65x54cm - 1952
Fundacion Dali, Figueras, SPAGNA
Nel tempo ho prodotto e spedito mail strambe, ma ho smesso, soprattutto da quando ho questo blog che mi permette estensione, link e multimedialità con i quali non è corretto disturbare gli ignari destinatari. Al massimo mando un link quando immagino che il contenuto possa interessare a qualcuno o magari lo coinvolge direttamente.

Di solito non partecipo al bombardamento di auguri via mail e ancor meno via sms, ai quali finora ho risposto per cortesia. Non so se continuerò a farlo, ma capita qualche messaggio speciale che merita attenzione e stavolta mio cognato Andrea ha saputo unire arte, mitologia, sociologia e cristianesimo in una surrealista combinazione.

La mail esordisce con uno dei tanti ritratti di Salvador DALÍ (vd. scheda @it.wikipedia) dedicati all'amatissima moglie GALA e per assonanza fra il nome e la rappresentazione del quadro Andrea associa il mito di GALATEA "... fragile ninfa del mare, si era innamorata di un bellissimo ragazzo, Aci. Gli dei non permisero però che lei potesse stare con lui e per invidia lo uccisero. Galatea non si rassegnò e con l’amore riuscì a trasformare Aci in un fiume d’acqua e lei stessa sentì il suo corpo scomporsi in tante goccioline e diventare liquido e mescolarsi per sempre all’acqua di quel fiume." (*)

Salvador DALÍ - Persistenza della Memoria
olio su tela 24x33cm - 1931, MoMa NYC
Da un quadro scomposto in sfere che sembrano gocce, al mito che riunisce le gocce nel corso di un fiume il passo è breve verso il sociologo Zygmunt BAUMAN, ovvero il teorico della "modernità liquida" (vd. scheda @it.wikipedia), in cui l'idea e la definizione sono più potabili della teoria (**). Così continua Andrea "Abitiamo un mondo complesso, difficilmente componibile in una sola verità, ricco di diversità che per noi diventano occasioni di crescita ma anche incerto per la divaricazione delle interpretazioni sull'esistenza, sul bene comune e la politica come strumento per raggiungerlo, sul senso della nostra storia e i suoi esiti.

Come essere felici proprio in questo mondo senza tirarcene fuori?

Cristo, vero uomo, competente in senso pieno dell’esistenza ha incontrato molte persone e le ha aperte ad un significato ulteriore della vita e della storia. Chi incontrava Cristo ha avuto in dono una visione, uno sguardo aperto e lungimirante, una direzione e non si è più sentito perso nel bosco spesso disorientante dell’esistenza.

La Storia di Tutte le Storie: gli attori dopo la recita natalizia 2011 alla Scuola Materna "Prospero Alpino"

Buon Natale! 
Buon incontro con Gesù!
La sua solidità 
ti incoraggia a stare in questo mondo 
con fiducia e ottimismo!
Buon Natale!"

RAFFAELLO, Trionfo di Galatea -  1512
affresco in  Villa Farnesina, Roma
Così conclude Andrea e mi accorgo che rischio di rovinare la magia delle cose quando tento di spiegarle, soprattutto quando sono appese a un filo così tenue. L'arte dell'immagine, l'arte di un mito rievocato, l'arte interpretativa di questa contemporaneità fino al mistero della venuta di Gesù nel mondo.

-  §  -  §  -  §  -

(*) Con l'occasione ho estratto il mio caro Dizionario di Mitologia Greca e Latina UTET che imputa al ciclope Polifemo (si! quello successivamente accecato da Ulisse) l'uccisione di Aci, proprio alle falde del vulcano Etna. Narrazione confermata e allargata anche @it.wikipedia. Nulla cambia nel senso della comunicazione.


(**) Per chi vuole sentire parlare Zygmunt BAUMAN può vedersi l'intervista con Fabio FAZIO del 10 aprile scorso, quando presentò il suo ultimo libro "Vite che non possiamo permetterci" @CheTempoCheFa (dal minuto 16'30" a 33').

mercoledì 21 dicembre 2011

w50/2011 - tornerò!

GdV 28/11/2011 - pag.52
pagina di resoconto generale sulla NYC Marathon
Durante una festa tecno-alcolica di metà anni '90 mio fratello Davide fu sollecitato a rispondere in merito a una ex morosa di cui era ancora innamorato e se ne uscì con l'espressione composta di un solo verbo al futuro, prima di cadere fra le braccia degli amici: tornerò! La fu frase trasposta nel papiro di laurea e la scena registrata in una cassetta video 8 che è meglio rimanga sepolta dove sta riposando.

Di tre in tre: l'articolo nel Giornale di Vicenza è uscito tre settimane dopo la maratona di NYC, io ci aggiungo altre tre settimane prima di pubblicarlo nel blog e spero di tornare in salute in meno di tre settimane perché sono stufo di zoppicare. Sono passate solo sei settimane dalla trasferta NYC e mi sembra quasi un'esperienza irreale. I ricordi evolveranno nel tempo e le foto mi riporteranno alla realtà o a quello che sembra essere stata.

Il testo base dell'intervista è stato preso dal blog (vd. post 13/11) dopo che Gec si era preoccupato di informarsi direttamente da me al ritorno dagli USA. Al termine della telefonata l'ho avvertito "fra poco racconto tutto!": il post gli è talmente piaciuto che ha recuperato alcune parti, rielaborandole. Poi succede che il pezzo sia consegnato al giornale, che il capo redattore imposti la pagina e che il titolista ci metta la ciliegina sulla torta. OK! Flop fa rima con Top, ma non era proprio lo spirito dell'articolo e ancor meno quello della mia trasferta negli USA.

GdV 16/12/2011 - pag.50
aggiornamenti di Matteo GALVAN in FLORIDA
Mi fa piacere che le mie prestazioni siano ancora degne di attenta osservazione, quasi fossi un agonista assoluto, come invece capita regolarmente a Matteo GALVAN, che qualche settimana dopo la finale dei CdS a Macerata (vd. post 29/09) è partito per la Florida, dove la società sportiva Fiamme Gialle e lo sponsor tecnico stanno facendo svernare al meglio tre loro atleti. Obiettivo ultimo? Guadagnarsi le Olimpiadi di Londra 2012 e prepararle al meglio sotto la guida di Loren SEAGRAVE. Aspettiamo in primavera Libania GRENOT, Claudio LICCIARDELLO e Matteo: torneranno più forti che mai.

Ho visto tornare anche qualcun altro. È stato precocissimo, è stato fortissimo, ha vinto più volte tutto quello che c'era da vincere, ha massacrato i record del mondo. Eppure gli resta qualcosa nel fondo dell'anima, o in qualche altra parte, che lo richiama là dove aveva smesso di impegnare il suo immenso talento.

Ian THORPE - febbraio 2011
ai primi pensieri di ritorno agonistico
Di chi sto parlando? Di quel bell'uomo di Ian THORPE! Non ha vinto tanto quanto lo strabiliante Michael PHELPS, ma ha lasciato ugualmente un segno profondissimo nella storia del nuoto per lo stile superlativo e lo spirito guerriero che si esaltava in staffetta. La scheda @it.wikipedia è più che esauriente per un rapido riassunto. Ian si era preso una pausa di momentanea riflessione dopo i Giochi di Atene, da cui non si era più rimesso per svariati motivi. Fino all'annuncio dell'addio alle gare cinque anni fa. Dopo quattro anni ci ripensa e si fa vedere in piscina nelle condizioni ben rappresentate nella foto. Ehi, Ian, non sei mica trasparente! Così prova a rilanciare il sogno olimpico.

Perché scrivo di Ian THORPE? Non sarei andato in cerca se non mi fosse capitata sott'occhio la sua partecipazione ai Campionati Italiani Invernali Open dello scorso week end in vasca corta (qui il video @raisport dei 200SL di sabato 17/12). Dura vero? Anche la spettacolarità del nuoto soffre se le riprese non sono ben assistite. Nella ricerca del podcast di questa gara ho trovato l'escalation (servizi che durano poco più di un minuto) ... 02/02 "annuncia il rientro" ... 30/03 "è tornato" ... 23/09 "torna in acqua" ... 02/11 "torna alle gare" ... tonfo 10/11 "delude ancora" fin dalla seconda tappa del tour FINA Singapore-Pechino-Tokio. È facile far correre le parole sulle antiche glorie e le future intenzioni, è difficile far scintillare i risultati che ancora non ci sono. Ian non è lontano per chi volesse andare a trovarlo: è sufficiente seguire Elisabetta CAPORALE che lo intervista ripetutamente. Lo sponsor tedesco lo vuole in Europa e lo ha sistemato in Svizzera, che non assomiglia molto all'Australia. Quale analogia fra un piccolo stato sollevato dai monti con un continente immerso nell'acqua?

domenica 18 dicembre 2011

Piramide BLMF, considerazioni

Recentemente mi sono iscritto alla newsletter del blog di Seth GODIN che da anni distribuisce quotidiane considerazioni, visioni, provocazioni a volte mischiate fra di loro. Comoda e stimolante per il mio inglese! Mi è anticipato via mail il testo dell'ultimo post che poi trovo meglio formattato nel blog, magari con immagini aggiuntive come quella che prendo a prestito dalla pubblicazione di sabato 03/12 dal titolo "The erosion in the paid media pyramid" (poco più di 2'000 battute, quasi 2'000 retweet), ovvero una riflessione sulla perdita di valore dei media in merito ai contenuti rappresentati nella piramide. Partendo dal basso (traduzione libera e incompleta)

[F] = free = gratuito ... per chiunque sia in grado di riceverlo
[M] = mass = popolare ... prodotto a un prezzo basso per favorirne la diffusione, quando il costo del medium è basso
[L] = limited = esclusivo ... qualcosa di più raro e quindi più costoso
[B] = bespoke = fatto apposta ... molto dedicato, di grande valore, unico

in concerto
I lettori di Seth hanno già capito dove voglia andare a parare, intersecando diverse valutazioni e prevedendo tendenze. Tanto che continua con altra elencazione ... [1] Quasi qualsiasi persona può pubblicare quasi qualsiasi cosa ... [2] La capacità di attrarre attenzione ha maggior valore di sempre ... [3] Nel mondo digitale il costo di una copia in più è zero ... Poi Seth trae le sue conclusioni, più suggerite che argomentate. In fin dei conti è un post e non un teorema. Sono bravi i lettori a unire i puntini.

Capito poco? Addensare un concentrato è pericoloso. A mo' di esempio mi è venuto in mente come un'artista SHAKIRA possa inserirsi a ogni livello della piramide:
[F] = free - tutti coloro che sono minimamente attrezzati possono guardarsi i suoi video o riprodurre la sua musica, fin quasi all'esasperazione, come successo con la waka waka dei mondiali di calcio 2010
[M] = mass - tutti coloro che sono adeguatamente attrezzati possono scaricarsi legalmente per pochi spiccioli le sue canzoni (anke la waka waka)
[L] = limited - pochi possono occupare un posto riservato in pole position a un suo concerto
[B] = bespoke - quanti possono permettersi una sua esibizione privata come il magnate indiano Pramod AGARWAL in occasione delle nozze della figlia che ha incantato per tre giorni la laguna di Venezia nel maggio scorso?


La visione della piramide mi ha fatto ricordare una bozza che giaceva da mesi in cui raccoglievo pensieri su un'operazione editoriale de Il Sole 24 Ore in quell'area di divulgazione culturale che si concretizza ogni settimana nell'inserto domenicale (vd. presentazione 21/08 di Armando MASSARENTI @ilsole24ore.com) "ognuno dei dvd di questa serie, in vendita con Il Sole 24 Ore a partire da venerdì prossimo a € 9,90, prendendo le mosse da Pitagora ed Euclide per poi mostrarci le «beautiful minds» che hanno fatto la storia di fisica, meccanica, astronomia, biologia, genetica, neuroscienze, riuscirà a stupirvi in un modo diverso".
PITAGORA, vale anche
in geometrie non euclidee
Ecco la lista delle "menti belle" e dello speaker che le presenta
  1. PITAGORA ed EUCLIDE / Piergiorgio ODIFREDDI
  2. ARCHIMEDE / Giulio GIORELLO
  3. TOLOMEO e COPERNICO / Margherita HACK
  4. GALILEO e KEPLERO / Enrico BELLONE
  5. Isaac NEWTON / Piergiorgio ODIFREDDI
  6. Charles DARWIN / Edoardo BONCINELLI
  7. MAXWELL / Sheldon Lee GLASHOW (nobel per la fisica)
  8. PASTEUR / Umberto VERONESI
  9. LAVOISIER e MENDELEEV / Harold KROTO (nobel per la chimica)
  10. GAUSS e RIEMANN / Claudio BARTOCCI
  11. Marie CURIE / Giuseppe BRUZZANITI
  12. Albert EINSTEIN / Enrico BELLONE
  13. Max PLANCK / Sheldon Lee GLASHOW (nobel per la fisica)
  14. Enrico FERMI / Giuseppe BRUZZANITI
  15. GÖDEL e TURING / Piergiorgio ODIFREDDI
  16. WATSON e CRICK / James WATSON stesso (nobel per la medicina)
  17. John NASH / John NASH stesso (nobel per l'economia)
  18. Il Genoma Umano / James WATSON (nobel per la medicina)
  19. La Teoria dei Numeri / Andrew WILES (quasi medaglia FIELDS per la dimostrazione dell'ultimo Teorema di Fermat)
  20. La teoria delle Stringhe / Edward WITTEN (medaglia FIELDS)
vd. @it.wikipedia
Avevo intenzione di acquistare i DVD, anzi, avevo già dato disposizione per l'acquisto del primo, poi mi sono accorto che molti dei contenuti erano già presenti su YouTube: è sufficiente cercare "beautiful minds" + il nome della "beautiful mind" o del presentatore. OK i testi e il rigore storico, OK il linguaggio divulgativo, OK l'alternanza di spiegazioni e ricostruzioni video in brevi capitoli. Rimane comunque un grosso impegno, degno di una lezione universitaria, seguire un'ora e un quarto un professore inchiodato a una sedia con la sola possibilità di spiegarsi a parole e a gesti, per quanto gli riesce. Perché non aver concesso almeno un gesso e una lavagna? Così succede che un pirotecnico Piergiorgio ODIFREDDI sia in grado di trascinare lo spettatore nei suoi ragionamenti e che un Edward WITTEN sembri quasi impagliato sulla sedia e il traduttore non lo aiuti. Tanto per prendere capo e coda della lista, ovvero il DVD numero 01 e quello numero 20. Poi mi sono guardato anche Giulio GIORELLO, Claudio BARTOCCI, Enrico BELLONE ... e ovviamente John NASH, l'originale "Beautiful Mind"! Non quel bell'uomo di Russel CROWE.

CROWE come NASH
linguaggio per eletti
Venti DVD a quasi dieci euro con Il Sole 24 Ore sono quasi duecento euro: una spesa sostenibile e diluita per un'operazione culturale di alto valore e ben realizzata. Argomenti di per sé ultraspecialistici che sono resi abbordabili al grande pubblico che abbia autonomia per un'ora e un quarto. Un appuntamento settimanale che permetta di digerire il contenuto in un tempo congruo. Un'escalation di argomenti che parte dalla Grecia classica fino al volo pindarico che nemmeno Albert EINSTEIN ha voluto spiccare (provare a reggere almeno le prime decine di minuti del video @YouTube!).

Ho fatto un passo in basso nella piramide da [M] a [F]: non ho speso, ma ho perso qualcosa! Acquistando il DVD avrei avuto l'impegno di guardarlo e di guardarlo bene. Invece la presenza su YouTube lo mette in concorrenza con ClioMakeUp, se devo contendere il supporto di riproduzione. Capita invece che Camilla scelga "Beautiful Minds" e mi costringa ad aspettarla prima di proseguire la puntata su "GÖDEL e TURING": merito soprattutto di quell'istrione di Piergiorgio ODIFREDDI che scioglie i nodi delle contorsioni logiche alla radice della recente evoluzione della matematica e della costruzione dei computer (vd. video @YouTube).

Talvolta invece il supporto fa la differenza, almeno per me, quando trovo testo e immagini ben stampate su carta R4 Matt Satin e cartoncino Prisma Silk delle Cartiere Burgo. Nel 2002-03 ho acquistato e studiato uno alla settimana "I Classici Dell'Arte" di Rizzoli (edizioni Skira) affrontando uno a uno i 60 volumi a 5,90€ (40 nella prima serie + 20 della seconda) per ciascuno dei 59 pittori presentati (Pablo PICASSO si è meritato il bis ... troppo prolifico!). Avrei mai speso 354€ per un'enciclopedia? Avrei mai cercato certi artisti?

NYC 2007, Metropolitan Museum - sfida cubista tra Pablo PICASSO e Georges BRAQUE (ph. Matteo)

Nel sito stesso di Skira trovo i numeri di quel successo: si contano 300'000 copie per volume (vd. anno 2002 @skira.net). Una dimensione ormai irraggiungibile per questo tipo di prodotto in quanto la vendita allegata ai quotidiani si è poi inflazionata. Skira offre la scalata nella piramide dal livello [M] a quello [L] che più le compete per tradizione editoriale, ovvero i volumi di grande formato e maggior pregio: sfogliare il catalogo online per trovare più di 3'000 proposte per ogni ispirazione.

martedì 13 dicembre 2011

w49/2011 - che botta!

per chi apprezza gli esiti da incubo dei Depeche Mode
il finale di "Wrong" è degno del titolo del post
dall'ultimo album "Sounds Of The Universe" (2009)
qui il testo di @azlyrics.com


Sono passate solo tre settimane, ma mi sembra una stagione fa! Non sono solito prendermi periodi di riposo assoluto. A me piace correre ed è sufficiente modulare i carichi (intensità e volume) per ottenere il recupero senza rinunciare al mio rito quotidiano. Chi mi ferma? Per un giorno possono essere gli orari impossibili per impegni improbabili o le eccezionali avversità meteo, per più giorni le disgrazie che possono accadere. È già la seconda volta quest'anno che sono costretto a una lunga pausa (vd. i molti post di feedback nel periodo febbraio-marzo fino alla sentenza ultima del 20/03): allora un accumulo di instabilità fino al disastro, stavolta un disastro che ha fatto accumulare instabilità.

cimitero di Marostica, vista verso sud-est - in pole position le recenti tombe di famiglia, larghe come portaerei

Mi fa strano rileggere il resoconto nel post 25/11. Erano giorni in cui pensavo candidamente "cosa vuoi che siano due sbucciature alle ginocchia!" e provavo a correrci sopra con tutte le limitazioni del caso. "Intanto recupero la fine della stagione!" altro pensiero che mi faceva sopportare la situazione, in evoluzione senza miglioramenti. Anzi. A un certo punto il ginocchio sinistro, oltre a dolere, ha cominciato anche a gonfiarsi. KO! Meglio fermarsi e curarsi appropriatamente. Sembra che non si sia rotto niente all'interno, la diagnosi è compatibile con la grande botta presa prima della partenza della Mezza dei 6 Comuni.

cimitero di Marostica, vista verso sud-est - i nonni paterni

La settimana entrante è ormai la quarta in cui non mi alleno. Per una decina di giorni ho provato a correrci sopra pensando "passerà!". Più scorreva il tempo e più rallentavo fino al momento in cui ho sentito sinistri dolori e scricchiolii. E mi sono fermato completamente per una decina di giorni. Riposo, fisioterapia e argilla sembrano aver sortito barlume di soluzione, non tanto per il dolore e i movimenti limitati, quanto perché comincio a fidarmi di caricare l'arto sinistro che nel frattempo si è ammosciato. Pur continuando con le esercitazioni isometriche, il quadricipite non si è mantenuto. Che striminzita la mia gamba più forte!

cimitero di Marostica, corridoio nord-ovest - ai piani superiori nonni e bisnonni materni

Cosa ci fanno le foto del cimitero di Marostica? Nella cautela delle prime uscite sto utilizzando un corri-cammina prudente (1'+1') e ci sto prendendo gusto a fare le pause, tanto che, al suono del timer per ripartire, mi viene da dire "è già ora? perché non continuo a camminare?". Mi capita di rientrare lungo la statale e passare davanti al viale di cipressi che conduce al camposanto. Di solito sono troppo preso dai miei pensieri di corsa e vado dritto, attento agli attraversamenti, al traffico e alle irregolarità dei marciapiedi. Sabato invece ero tranquillo e ho pensato che era un po' di tempo che non andavo a trovare i nonni.  In tasca avevo il cellulare che non porto con me di corsa. Così ho raccolto qualche foto tiepida e inusuale per essere ormai a metà dicembre.

Altopiano di Asiago 06/12/2011 - vista dal quarto piano dell'ospedale verso ovest

Che stagione strana! Anche in Altopiano sembra l'inizio dell'autunno. Le ultime perturbazioni atlantiche sono più temperate che umide. La neve arriverà! Magari giusto in tempo per Natale, quando dovrei aver risolto questo piccolo incidente e magari misurarmi nel primo evento running completamente charity della zona: la Stragiaxà del 26/12. Intendevo fare ancora un po' di promozione, invece Bress mi informa "sold out! pettorali esauriti!" come ogni gara a numero chiuso che si rispetti. Nel suo blog la lista quasi completa dei 100 fortunati, fra cui diversi personaggi.



Per allora spero di essermi riconciliato con la corsa e ricominciare a cantare "Just can’t get enough", sempre con i Depeche Mode (già trovati nel post 19/10), qui alle origini con l'elettropop dell'album di esordio "Speak & Spell" (1981) - vd. testo @azlyrics.com. Quanta strada in trent'anni!

sabato 10 dicembre 2011

Tre Presentazioni

VELÁSQUEZ, Ritratto di Pablo
de Valladolid (1632-33)
olio su tela 209x123cm
Madrid, Museo del Prado
"Forse la più stupefacente opera di pittura mai realizzata è il quadro Ritratto di un attore celebre al tempo di Filippo IV.
Lo sfondo scompare. È l'aria che circonda il personaggio,
vestito tutto di nero e pieno di vita".

Questo è il commento di Édouard MANET (1832-1883, vd. scheda @it.wikipedia) in una lettera del 1865 a un amico di fronte al genio di VELÁSQUEZ (1599-1660, vd. scheda @it.wikipedia), trasposto con olio su tela più di duecento anni prima e ospitato al Museo del Prado a Madrid (*). Non è certo il quadro più famoso di Diego Rodríguez de Silva y VELÁSQUEZ: ben più celebrati sono "La Venere allo Specchio" (vd. scheda @it.wikipedia) o quella sintesi ultima de "Las Meninas" (vd. scheda @en.wikipedia).

Perché questo prologo su un quadro di VELÁSQUEZ? Perché è l'astrazione che mi è rimasta nella mente dopo aver assistito a tre recenti presentazioni. L'attore è perfettamente caratterizzato, fin nei minimi particolari del vestito che lo identificano nel genere, ma la figura è completamente estraniata dal contesto, il che lo rende in grado di raccontare qualsiasi storia, adattandosi quindi a ciascuno dei tre casi.

CRISI e RISPARMI - Maila BOZZETTO e Davide VIVIAN; 17/11/2011 @ Chiesetta San MARCO - Marostica

Davide @ Chiesetta San Marco
Comincio con la serata di mio fratello Davide e sua moglie Maila. Contenuti e immagini sono stati ampiamente raccolti da mio fratello Matteo (vd. post 28/11). Davide ha riassunto da se medesimo in poco più di 4'000 battute le conclusioni della serata, ricca di grafici e puntualizzazioni sui temi più interessanti di questo periodo, spesso citati e poco spiegati. In questo Maila e Davide sono maestri, sopraffini dottori in economia, e hanno risposto a tono alle diverse domande del pubblico.

Oltre che come maratoneta (vd. post 30/03) abbiamo già trovato Davide in veste di consulente finanziario nel post 27/05 "This Time is Different" dove il titolo di un trattato di economia aveva dato la stura a una sequenza di liberi pensieri. Nonostante il tentativo di semplificare e di chiarire, il linguaggio economico e tante dinamiche rimangono oscuri per i più fino a quando un insigne primo ministro non li traduce in soluzioni di manovra finanziaria. E allora sono dolori che tutti comprendiamo immediatamente. In questi giorni per le strade mi frastornano i numeri scritti con i LED nei totem dei vari distributori di carburante più delle luci che annunciano il Natale.

IL CAMION DI ELVIS - Sebastiano ZANOLLI; 25/11/2011 @ Libreria GALLA - Vicenza
pubblico e filosofe osservano attentamente un'esibizione di Blue Man Group (vd. sito)

Sebastiano @ Libreria GALLA
Che senso ha andare a una presentazione a cui ho già assistito (vd. post 24/07) di un libro che ho già letto? C'è sempre qualcosa di nuovo! L'incontro è inserito all'interno del VII Convegno Nazionale Società Italiana di Counseling Filosofico (vd. programma completo @sebastianozanolli.com) dal titolo
E se fosse la filosofia?

Quando le pratiche filosofiche ci aiutano a vivere meglio
in famiglia, nel lavoro, a scuola, nelle relazioni.

La Consulenza Filosofica, riscoprendo l’antica funzione della filosofia come arte e saggezza del vivere, si propone come luogo privilegiato per affrontare in maniera responsabile e consapevole le domande e i problemi posti dall’esistenza.

Anche una pratica nobile come la filosofia cerca nuovi canali di comunicazione per non chiudersi nell'autoreferenzialità funzionale ai suoi adepti e sterile verso il grande pubblico a cui potrebbe giovare.

Libreria GALLA @ Vicenza: lunga vita al libro e a chi lo cerca

Sebastiano @ Palazzo ROBERTI
meglio di Harry POTTER
Cosa c'entra Sebastiano? È osservato con molta curiosità dalle filosofe che verificano la sua grande capacità attrattiva e affabulatoria, in questo momento molto più potabile di un dialogo di Platone. Può il camion di Elvis avvicinarsi al mito della biga descritto nel Fedro (vd. scheda @it.wikipedia)? Al momento in giro per il Veneto vende di più il manager atipico, tanto da meritarsi un espositore dedicato a Palazzo ROBERTI, ma ancora non basta. Sebastiano non solo scrive, ma si concede molto e in qualche modo riporta la pratica filosofica alle origini quando era molto dialogo e poca architettura teoretica, fino a quando non fece irruzione la metafisica e il pensiero cominciò a cristallizzarsi in mondi sopra mondi.

Sebastiano si dimostra ancora una volta un fantastico one-man-band, lui e il suo Mac dal quale mixa materiale di varia natura, ben supportato da tre muse (due su pedana e una alla regia). Suggerimenti, riflessioni, indicazioni si susseguono con ritmo incalzante e coinvolgente, tanto che alla fine non gli è difficile farci condividere parole e note di Lorenzo CHERUBINI "ho preso la chitarra senza saper suonare". Grande karaoke! All'esordio nelle stanze di Libreria GALLA! Forse che non siamo più in grado di cantare insieme? Uno slancio di entusiasmo verso il prossimo incontro e il prossimo libro.

DIEGO PER TE - Diego DALLA PALMA; 06/12/2011 @ Palazzo ROBERTI - Bassano del Grappa
da un grande maestro di stile e bellezza i segreti per piacerti valorizzarti amarti - con Alessandro ZALTRON

Diego @ Palazzo ROBERTI
Il richiamo della newsletter di Palazzo ROBERTI è provocante: Un libro unico per scoprire le risposte su misura alle esigenze di bellezza, eleganza e stile. A scuola di look dal più prestigioso e celebrato guru italiano dell'immagine: soluzioni pratiche, suggerimenti professionali e segreti per valorizzare anche i «difetti». Difetti? Non esistono! Diego preferisce definirli "tipicità" che a volte devono essere valorizzate per affermare un'identità. Porta quindi una lunga serie di esempi di donne che sull'armonizzazione di apparenti difetti ha impostato anche la proiezione di sé. Geometrie e colori per un equilibrio di figura.

Diego è debordante quando gioca in casa: parla in dialetto, gli scappa qualche parolaccia tanto per non nascondersi nell'eufemismo, si interroga, si risponde, interloquisce con il pubblico, raccoglie i mormorii e dispensa consigli. Grande istrione! Lo abbiamo trovato agli esordi di questo blog (vd. post 26/01, insieme a Sebastiano), allora con uno scritto intimo, oggi con un manuale molto pratico e didattico che raccoglie 43 anni di esperienza, un'operazione storica e di recupero ben riuscita. C'è tutto in più di 700 figure! E infatti confessa che è il libro che gli è costato molta fatica: cercare, controllare, incrociare, trasporre.

MANET, Il Pifferaio (1866)
olio su tela 160x98cm
Parigi, Museo d'Orsay
Come tre mesi fa con Simone PEROTTI (vd. post 17/09 e precedenti) Alessandro ZALTRON è quasi in difficoltà a moderare Diego. Sarà l'affetto, sarà la frequentazione. Diego parte, va in mezzo al pubblico, cerca e trova il contatto che lo porta ai temi più cari, a quello che si nasconde sotto il completo nero. Allora comincia a parlare della "sofferenza che dona spessore" all'anima, della "università del dolore" che ti consegna la laurea per affrontare la vita, della "piacevolezza del crepuscolo" nella singola giornata come nell'arco della vita, della rimozione di ogni timore. Poi si torna a parlare di colori ("via il marrone e il grigio che spengono"), di case (vive a Barcellona, fa le vacanze a Taormina e prova a vendere le sue radici a Enego) e di tanti incontri in una vita ricca e piena, ma non ancora satura. Aspettiamo altri racconti.

Chiudo con alcune rapide note sul prologo (vd. espansioni nei link)
# il Museo del Prado sarà uno dei motivi per cui un giorno andrò a correre la maratona a Madrid (2013?);
# alla National Gallery di Londra ho già avuto la fortuna di incontrare "La Venere allo Specchio", ovvero la "prima chiappa moderna" come definita da Philippe DAVERIO all'ultima punta di Che Tempo che Fa (vd. podcast 04/12; chi ha fretta vada pure al minuto 13' ma non sa cosa si perde!);
# nemmeno "Il Pifferaio", ispirato all'attore di VELÁSQUEZ, è il quadro più famoso di Édouard MANET; ben più celebrati sono "Colazione sull'erba" (vd. scheda @it.wikipedia) e "Olympia" (vd. scheda @it.wikipedia), esordi scandalosi nati dalla moderna interpretazione di opere di TIZIANO (vd. post 14/01) come il "Concerto campestre" (vd. scheda @it.wikipedia) e la "Venere di Urbino" (vd. scheda @it.wikipedia).

lunedì 5 dicembre 2011

w48/2011 - feste di fine anno

Festa [AV] MASTER @ Bisson Auto - 02/12/2011
arancio emerge in regia di proiezione (ph. Elena VERGA)
Sono contento di essere sopravvissuto a un poker di incontri conviviali consecutivi, tre su quattro legati al running. Bello sforzo! Sono più allenato a correre che a mangiare-bere-fare tardi. Tutte occasioni ben partecipate, soprattutto la festa istituzionale [AV] MASTER in casa dello sponsor: prima nei saloni della concessionaria FORD in località Ponte Alto a Vicenza, poi in casa BISSON a Barbarano dove la fattoria di famiglia ha la disponibilità di un'ampia sala attrezzata con cucina in grado di ospitare 70-80 persone comodamente sedute. Grandiose! Ben riempite di persone festanti.

Nel redigere il promemoria per lo speaker ho fatto il riassunto della stagione e ho scoperto il grande vantaggio di tenere questo blog: non ci ho messo molto a recuperare le foto e tutte le informazioni riguardanti le 13 gare in cui sono stato classificato: 2 maratone, 7 mezze, 3 prove 10km, 1 traguardo a 30 km. Questo è l'elenco completo. Dietro ogni link una storia e una memoria.

Vittorino si applaude a NYC:
finalmente ogni memoria di fatica
è rimossa e rimane la soddisfazione!
(ph. Elena VERGA)
23/01/2011 – 21,1km Montefortiana, Monteforte d’Alpone (VR) – 1h15’10, 14° assoluto (vd. post 24/01)

06/02/2011 – 10km Campestre Regionale, Settimo di Pescantina (VR) – 32’36”, 4° assoluto (vd. post 06/02)

17/04/2011 – 42,2km Virgin London Marathon (UK) – 2h31'18", 62° assoluto su 34'706 classificati, 1° italiano, 4° over 40 (vd. post 21/04 la gara; post 22/04 il contorno; post 25/04 il recupero)

29/05/2011 – 20,6km Campolonga, Mezzaselva (VI) – 1h12’56”, 3° assoluto (vd. post 31/05)

11/06/2011 – 10km Gazzetta Run, Bassano del Grappa (VI) – 32’40”, 6° assoluto (vd. post 15/06)

04/09/2011 – 21,1km Mezza del Brenta, Bassano del Grappa (VI) – 1h13’10”, 3° assoluto (vd. post 06/09)

11/09/2011 – 21, 1km Maratonina sul Graticolato, San Giorgio delle Pertiche (PD) – 1h14’13”, 5° assoluto (vd. post 14/09)

17/09/2011 – 10km Sleghe Lauf, Asiago (VI) – 33’38”, 7° assoluto (vd. post 20/09)

02/10/2011 – 30km Maratona della Castellana (TV) – 1h47’25”, 1° assoluto (vd. post 05/10)

gruppo di lavoro [AV] MASTER al completo: sponsor,
dirigenti, tecnici, comunicatori (ph. Elena VERGA)
09/10/2011 – 21,1km Padova 21 (PD) – 1h12’41”, 1° assoluto (vd. post 10/10)

06/11/2011 – 42,2km ING NYC Marathon – 2h33’19”, 65° assoluto, 9° italiano, 11° over 40 (vd. post 13/11)

13/11/2011 – 21,1km Maratonina Città Murata, Cittadella (PD) – 1h17’16”, 3° assoluto (vd. post 18/11)

20/11/2011 – 21,1km Mezza dei 6 Comuni, Thiene (VI) – 1h14’11”, 1° assoluto (vd. post 25/11)

Non ho contato la StraVicenza in cui, al rientro dall'infortunio, ho preferito accompagnare amici lungo il percorso (vd. post 20/03). Non ho contato la Dieci Miglia delle Rose perché, pur avendola corsa, non sono stato classificato (vd. post 23/05).

BRINDISI REGALE DI CENA REGALE! pregiatissima sequenza enoica di sabato sera - manca lo champagne



Mi sono limitato rispetto al 2010 in cui ho partecipato a 23 gare o assimilabili a tali: 4 campestri di 8-10km, 7 corse di ca. 10km, 1 corsa di 10 miglia, 7 mezze maratone, 2 corse di 30km, 2 maratone (vd. riassunto nel post 13/02). Ho perso quasi del tutto i cross e alcune gare di una decina di chilometri.

giovedì 1 dicembre 2011

Le Grandi Corse con la Speranza

http://runrocknroll.competitor.com/
Riprendo il titolo del post 22/11 per estendere il tema verso altre opportunità che hanno modo e luogo di realizzarsi quando una maratona sposa una charity. L'ambiente di sviluppo è quello di Rock 'n' Roll Marathon Series (vd. sito) in cui un'associazione ha definito i tratti essenziali di un format che si applica alla competizione, non necessariamente la maratona. Al momento si sono uniti 23 eventi in USA, 1 in Canada e 4 in Europa (vd. elenco completo) che usufruiscono di un canale comunicativo straordinario.

Ecco cosa si legge nel rapporto annuale della Maratona e Mezza Maratona negli USA in merito al 2010 "The Competitor Group’s Rock ‘n’ Roll Series continues to attract more and more race participants each year. New courses are being added each year with fun, destination-style events promising live entertainment, scenic courses and post-race concerts. Seven of the top 10 U.S. half-marathons – plus three inaugural 1/2s in 2010 with more than 9,200 finishers each - are part of the Rock ‘n’ Roll Series". Nel link @runningUSA (già citato nel post 04/05) si trovano tanti dati per analizzare il fenomeno maratona/mezza che contavano a fine anno rispettivamente 507'000/1'385'000 finishers negli USA. Numeri da paura!

http://runrocknroll.competitor.com/san-diego
Rientro dalla divagazione esplicativa. Cosa c'entrano queste cose con le charity? Già allora mi erano saltate all'occhio due competizioni all'interno delle Rock 'n' Roll Marathon Series vicine per certi aspetti (entrambe propongono in contemporanea sia la maratona sia la mezza), lontane per altri (una ingaggia bei nomi e ha un sostanzioso montepremi di 130'000$, mentre l'altra ha un simbolico riconoscimento di 5'000$ complessivo), accomunate dal fatto di avere fin nel logo della manifestazione la charity di riferimento per la raccolta fondi:

# San Diego CA (vd. link) The Leukemia & Lymphoma Society (LLS - vd. link)

# Las Vegas NV (vd. link) The Crohn’s and Colitis Foundation of America (CCFA - vd. link)

tutto ampiamente descritto sia nei link delle manifestazioni sia in quelli delle associazioni.

http://runrocknroll.competitor.com/las-vegas
Perché mi è tornato in mente tutto ciò che dormiva in una mail di sei mesi fa? Perché allora si avvicinava la prova nella baia della California (vd. percorso), mentre adesso si avvicina l'evento nel deserto del Nevada ben illuminato dalle luci lungo una delle vie più famose al mondo (vd. percorso). Se a inizio giugno si parte alle 06:15 per evitare l'irraggiamento in prossimità del solstizio estivo, di fronte al Mandalay Bay il via è alle 16:00 (maratona) e alle 17:30 (mezza) per godere al massimo The World's Largest Nighttime Running Event. Questo è il messaggio nel sito dedicato (vd. link)


RUN THE STRIP AT NIGHT
Radiate under the euphoric glow of neon lights.
Pulsate to the rockin’ rhythms of live bands.
Experience an energy so intoxicating that it will keep you going all night long.

Quanto potente è il richiamo? Sconvolgente il comunicato di lunedì 28 @racingnews che cita la fonte più completa @runningUSA Si partiva già dagli ottimi riscontri del 2010 (24'397 finishers = 5'180 maratoneti + 19'217 mezzi maratoneti) per arrivare quasi al raddoppio: esauriti i 44'000 pettorali! Aspettiamo i numeri dei finishers di lunedì. Come è andata San Diego 2011? Ha leggermente incrementato numeri già importanti, riassortendoli
# 2010 24'224 finishers = 10'650 maratoneti + 13'574 mezzi maratoneti
# 2011 25'481 finishers = 8'290 maratoneti + 17'191 mezzi maratoneti
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