giovedì 29 settembre 2011

w38/2011 - Moves like Patrick - ancora sulla vetrina

Comincio dall'offerta a cui non potrei dire di no. Quando l'indirizzo entra nella mailing list di un database strutturato, ecco arrivare le proposte mirate del tipo "Tu che lo hai già frequentato hai la possibilità di rifrequentarlo gratuitamente portando un amico al corso. Approfittane." Del perché ho già scritto ampiamente (vd. precedente post di fine giugno) dopo la presentazione in altro post di inizio giugno. Mi compiaccio nel rileggermi dopo tre mesi e più, sono contento di essere stato al seminario "Impara dai Campioni" e magari rinnovo la memoria scorrendo tutto il riassunto su FaceBook. E perché non ci torno se per me è gratis? Roma non è Padova, quindi c'è un maggior impegno logistico da sopportare, che potrebbe ribaltarsi sulla settimana successiva che mi vedrà oltreoceano. Anche lo stesso Livio SGARBI potrebbe consigliarmi "pensa alla tua maratona di NYC!". Forse il database EKIS non lo sa, ma i suoi collaboratori se lo ricordano. Nonostante lo attenda il mio stesso impegno, Giuseppe MONTANARI sarà alla regia dell'ambiente FaceBook direttamente dalla sala del corso. Domanda di riserva: ci tornerò in futuro? In me e per me NO, meglio praticare che riascoltare, ma la risposta si tramuta in un convinto SI se riesco a raggruppare un numero sufficiente di amici con cui condividere l'esperienza e l'acquisizione di un linguaggio comune. Ho la riprova quotidiana con Antonella. Quindi, chi è comodo, chi ha voglia, chi ha tempo, chi mi crede, vada ad ascoltare Livio SGARBI! E poi praticare, praticare, praticare.

GdV lunedì 26/09/2011 grande impatto
fra (s)centrature e mutilazioni
Cosa non si fa per la compagnia! Continuo con il prossimo week end che mi vedrà impegnato sulle strade di casa. A dire il vero il percorso è tutto in provincia di Treviso e mi ha già visto partire due volte davanti agli impianti sportivi di Vedelago nel 2007 (vd. precedente post e classifica SDAM) e nel 2008 (vd. classifica SDAM). Alla scadenza del contratto decennale che lo ha legato alla Maratona di Sant'Antonio, il Gruppo Atletica Vedelago si riappropria della sua maratona e la rilancia in grande stile (sfogliare il sito per leggere i buoni propositi). Col prossimo post ragioneremo su numeri e organizzazione.

Io replico lo schema vincente che l'anno scorso mi ha fatto transitare per primo su un simile traguardo attorno ai 30km durante la Maratona di Carpi (vd. classifica SDAM) dove ebbi conferma che su un tracciato scorrevole potevo reggere 3'25"/km. Senza scarico, senza dieta particolare. Poi a NYC dovetti rallentare 5"/km: fra vento e dislivelli ci stanno tutti. Chi si sarebbe mai accorto di un mio eventuale 2h25' a Carpi? Si presenta meglio un 2h28' a NYC, o no? E la foto di arrivo? Ormai è un biglietto di visita che non ha bisogno di spiegazioni.

Cosa c'entra la compagnia con tutto ciò? C'entra sempre! Infatti per molti atleti che seguo è l'ultima verifica in vista della maratona di Venezia, ultimo collaudo per procedura di avvicinamento, verifica attrezzatura, ritmo, ristori, reintegrazione light (no gel o maltodestrine!). Quindi saremo in quindici circa alla partenza e magari nel prossimo post ci sarà una bella foto arancio/nera per fare la conta. Qualcuno si perde sempre al momento dello scatto. Le strade sono amiche (vd. percorso nel sito), la campagna veneta è omogenea appena a sud delle prealpi. Mi aspetto tanta gente a Castelfranco. Spero non manchi ai passaggi di Vallà, Riese Pio X e Fanzolo.

la festa del podio [AV] e la sua invasione
la squadra vincitrice ha fatto fatica a salire ... dov'è?
Che GIORGIONE e PALLADIO ci benedicano assieme a San PIO X! Ecco i protettori invocati dall'organizzazione stessa (vd. presentazione nel sito). Fra tutte le proposte turistiche io sottolineo la visita al cimitero progettato da Carlo SCARPA, che ha reso speciale un luogo particolare, dimostrando come la tradizione sepolcrale interpretata in chiave moderna possa diventare subito storia. Questa è arte!

Cosa non si fa per la compagnia! Proseguo con il week end appena trascorso. Potevo essere a Berlino (vd. precedente post), potevo rimanere a casa e partecipare a due eventi enobirrogastronomici (la Festa del Bacala' alla Vicentina a Sandrigo e poi la SeptemberFest in Val Formica). E invece sono stato alla Finale Argento dei Campionati di Società Assoluti nelle Marche. Pentito della scelta? No, mi capita raramente di vivere assieme ai giovani veramente giovani (e non solo) due giorni così intensi. L'atletica è varia, gli atleti sono vari e sperimento dal vivo la varia energia di cui sono capaci. Torno a casa che sono uno straccio, ma uno straccio contento. Poi inizio la settimana e sono già in riserva. Almeno ho avuto l'accortezza di non esagerare con gli allenamenti.

sei il capitano? hai guidato [AV] alla promozione?
dal boxer sfoggiato Paolo era pronto al tuffo nella siepe
Sto aspettando resoconto della trasferta dai protagonisti in modo da seminarci in mezzo alcune delle centinaia di foto che ho scattato, non solo ad atleti [AV]. Solo una decina ha raggiunto la redazione del Giornale di Vicenza, quelle della seconda giornata elaborate in pullman (una soddisfazione fra vibrazioni del mezzo e irregolarità dell'asfalto) e spedite via mail con il supporto del collegamento UMTS di Alessandro PINO, dopo la visione del GP di Formula 1. Troppo oltre! Poi accade che l'impaginatore operi (s)centrature e mutilazioni gravi alle persone e agli striscioni degli sponsor (vd. quello della squadra femminile) e capita che in duemila battute e poco più si debba raccontare una giornata di gare. Bravo Gec! Mi offro di fare un corso ai tuoi colleghi grafici in GdV. Tagli male la foto? Ti taglio male l'unghia, poi continuo con la falange e poi con la mano, secondo la gravità del taglio. Una battaglia persa! Vedi post di sette mesi fa. La foto più difficile? Quella di Paolo DAL SOGLIO, ottenuta con scatto singolo. Utilizzando la raffica a 5fps della mia Canon 40D non sono sicuro di cogliere il momento dello stacco del peso dal collo con la massima visibilità dello sponsor sulla maglietta. Con l'immagine originale è possibile fare un poster 30x45cm, magari regolando cromaticamente quell'arancio che storpia tutti i colori.

Matteo GALVAN e Michael TUMI dopo i 100m
dal sorriso chi ha vinto la gara? il pollice non vale!
Torno ai temi lasciati in sospeso dal precedente post. Robi ha vinto la gara "trova il link di Enrico VIVIAN nel sito gsaasiago.com". Sono stato un po' carogna perché ho indicato il riferimento della Sleghe Lauf ed è necessario tornare indietro alla home page, entrare nei link e scorrere fino in fondo. Cinque arguti sono arrivati in questo blog da quella via. Bravi! Come mi disse un insegnante "se devo curare un dente guardo in bocca, se devo curare le emorroidi guardo dall'altra parte del tubo digerente". Meglio non invertire le operazioni! Un odontoiatra non è un proctologo. Per le parti intermedie si ragiona: per lo stomaco si preferisce l'endoscopia, per l'intestino c'è la colonscopia. Sembra semplice, vero? L'atletica è malata e su questo non ci sono dubbi. Ormai vive della pura passione di molti tecnici e dirigenti che, nonostante tutto, mettono in campo tempo e risorse per portare avanti le proprie squadre e i vari organi federali che ne costituiscono e regolano la struttura.

meet Pino @ Macerata
Pubblico una foto particolare consentita solo dal mio transito in zona esterna all'arrivo per la gara dei 100m e dalla dispersione dei nostri atleti, uno in sesta e uno in terza. Come riprenderli al meglio? Sostituisco l'usuale obiettivo 70-200 f4 con lo zoom grandangolare 17-55 f2.8 e inquadro il traguardo dall'esterno della pista. Da quella posizione privilegiata mi giro verso la tribuna e vedo il rappresentante federale alla manifestazione, il consigliere federale Giuseppe "Pino" SCORZOSO, che sta istruendo un gruppo di presenti. Mentre tutti attorno si preparano ad assistere allo spettacolo tutto vicentino TUMI vs. GALVAN (Michael gioca in casa sui 100m, al momento 1-1 perché a Torino ha subito il pareggio) e guardano alla partenza, c'è chi si preoccupa delle sue cose. Non dubito che l'intero capannello si sia girato al momento dello sparo. Siamo alle gare, guardiamo le gare! Perché l'atletica quel giorno è in campo, non sugli spalti.

arrivo dei 100m: per chi è in difficoltà a interpretare la foto ci sono sempre i risultati @ fidal.it

Perché questo ritorno ai CdS di Macerata parlando della Sleghe Lauf? Perché alle premiazioni di Asiago ho incrociato Paolo VALENTE, presidente del Comitato Regionale Veneto, che presenziava con l'intenzione di perorare la causa del rifacimento-adeguamento-allargamento dell'impianto di atletica leggera (vd. l'editoriale del numero di settembre di Atletica Veneta Comunicati dove, oltre agli elogi a Franco SELLA, Assessore allo Sport del comune di Asiago, negli ultimi paragrafi ci sono i probabili argomenti discussi da Pino SCORZOSO in tribuna a Macerata).

Haile & Patrick sorridenti alla presentazione ufficiale
Cosa se ne fa Asiago di una pista a 6 corsie, quando gli impianti di località più rinomate non hanno problemi di traffico (vd. ampia disquisizione in precedente post)? Non abbiamo abbastanza piste nel nord vicentino, per lo più sotto utilizzate? Dobbiamo proprio fare un meeting ad Asiago quando anche i veneti si sono ricordati dell'Altopiano negli ultimi due anni (in precedenza i raduni si sono svolti in Alpago, altra località a me nota)? Vogliamo ricordare l'evoluzione di manifestazioni ben più prestigiose e supportate (dal Sestriere in giù)? Prima utilizzo al meglio quello che c'è e amplio all'occorrenza quando non mi è più sufficiente. L'Altopiano è grande e i suoi boschi sono molto ospitali, lungo le strade ampie e ben tenute, antico ricordo di sanguinoso conflitto (vd. precedente post).

Haile sorride mentre medita il ritiro
Probabilmente ai runners questi discorsi interessano poco, eppure questi sono i pensieri che assillano i dirigenti della federazione, che poi regolamenta la nostra attività, i quali non si rendono conto che il running è una branca preponderante e quasi autonoma dell'atletica. Voglia di secessione? Nessuna. Solo attenzione, rispetto e semplificazione perché non è possibile pagare centinaia di euro per avere il bollino blu della FIDAL su una manifestazione. Forse che gli atleti non sono in grado di gestirsi (vd. le corse degli amici Fulminei, qui l'ultima Stragiaxà)?

La stessa vena di paternalismo si spande anche sui ragazzi durante le trasferte. A venti anni sono autonomi. Ci era stato anticipato il menù dello splendido hotel che ci ha ospitato e mi ero preoccupato di qualità/quantità delle portate. Dico che siamo arrivati al dolce con fame e ho visto atleti premurosi assaggiarlo per poi metterlo da parte in vista della gara del giorno dopo. Michael TUMI in testa. Forse l'autorevole presenza di Diego FORTUNA, in quel momento più in veste di nutrizionista che in quella di splendido lanciatore di disco, ha avuto il suo peso. Poi gli ultraventenni che avevano la gara solo il sabato hanno fatto festa fin quasi all'alba, ma hanno lasciato in pace chi doveva gareggiare la domenica mattina. E i risultati si sono visti. Tutto questo senza servizi di ronda.

Concludo con poche parole sulla maratona di Berlino. Beato chi era sul posto, beato chi se l'è goduta in diretta almeno in TV. Io ero in mezzo al campo Helvia Recina a Macerata, nome orgoglioso di una storia bimillenaria. Dal titolo del post sembro aver cambiato idea sulla variazione del tema musicale proposto in precedente post. Lasciamo i Maroon 5  feat. Christina AGUILERA a Gebre e qualche germanofilo mi sistema questo successo della prima metà degli anni '80? Il titolo va letto in tedesco e per la dizione ascoltare Nena.


Conosco pochi successi tedeschi che suonino meglio in lingua originale che in inglese. Chi ha mai ascoltato i Tokio Hotel in tedesco? Peggio di una purga. Dal prossimo anno comunque non sarà difficile spiegare ai berlinesi chi è Patrick MAKAU, ma dovrà fare tante belle corse come questa per riempire il video come solo Gebre potrebbe fare.

Berlino 2008 - Unter den Linden
vd. il solito precedente post
ora come allora non è difficile volare
vd. post Orlando PIZZOLATO
Sulla cronaca e interpretazione della gara arrivo ultimo e segnalo il resoconto ufficiale della IAAF. Stranamente Patrick MAKAU non è ancora indicizzato nelle biografie @ IAAF (dove ci sono proprio tutti, io compreso), secondo me per un semplice motivo: non ha mai partecipato ad attività di federazione. Esplode nel 2009 nelle mezze maratone, esordisce con un ritiro precoce a NYC nello stesso anno (l'ho pure visto!) e poi infila uno splendido 2010: miglior tempo dell'anno e vittoria a Berlino e questa è cronaca recente. A Londra in primavera 2011 incespica in gara, incappa in un superlativo Emmanuel MUTAI e incrocia un redivivo Martin LEL (vd. precedente post). Solo terzo! Poi c'è questa gara perfetta nel giorno perfetto.

Chissà cosa ci aspetta alle Olimpiadi del prossimo anno! Intanto per decidere mancano alcuni mesi e il giro di maratone autunnali, ma in Kenya permangono i problemi di sovrabbondanza per scegliere solo tre atleti (vd. un bel riassunto). Patrick ha ragione a essere cauto nelle dichiarazioni (vd. analisi post gara @ IAAF). Al momento io gli preferirei i due eroi di Boston 2011, Geoffrey MUTAI e Moses MOSOP (vd. post sulla maratona e sul record dei 25-30'000m), e il bicampione mondiale Abel KIRUI. Atleti senza paura, già avvezzi ai campionati globali. Gli eroi di Londra appena nominati sono un passo indietro, sempre comunque molti passi avanti al resto del mondo.

PS questo post 3 in 1 è quasi migliore dell'offerta EKIS con cui ho cominciato! anyway, never again so long! purtroppo sono arrivato tardi con il week end precedente e poi il mio PC ha cominciato a presentarmi schermate blu fino a segnali di premorte; per fortuna era una bancata RAM in tilt, sostituita e raddoppiata ... ora il mio PC vola!

giovedì 22 settembre 2011

Moves like Gebre - l'importanza della vetrina

Quando corro faccio tanti pensieri. Soprattutto quando le pulsazioni salgono a 130-140bpm, comincio a sentirle sulle tempie e la mente non è troppo impegnata con il ritmo che si fa più grave verso i 150-160bpm. Allora si parla di ritmi gara, dalla maratona alla mezza: divento quasi monotematico, assorbito dalla mia corsa.

Le pulsazioni a 130-140bpm sono buone per far riecheggiare nella mente le canzoni. E così, correndo, nascono le varianti delle stesse. C'è un motivo che sta dilagando in questo periodo e unisce i bei maschioni dei Maroon 5 a quell'usignolo cinguettante di Christina AGUILERA. Chi ascolta la radio l'ha sicuramente sentito e magari non associa la melodia ai cantanti. Ci pensa YouTube a mostrarci "Moves like Jagger" (qui il testo).


Piace? A me molto: pop che dura una stagione, forse arriva a Natale. Il cantante Adam LEVINE sempre più spogliato a mostrarci i tatuaggi come trofei e una Christina AGUILERA abbottonata fino al collo che trascina con la sola voce nel bridge fra un coro e l'altro. Perché tanto interesse per una canzone? Perché una mattina di una settimana fa  mi è entrata in testa durante la corsa e ho cominciato a modificare il testo in "Moves like Gebre".

Haile GEBRSELASSIE @ Berlin 2008
E pensavo "... fra dieci giorni si apre uno dei più grandi spettacoli di maratona al mondo, col rientro in gara dell'immenso Gebre dopo il triste ritiro di NYC; sarebbe bello che qualcuno gli preparasse un motivo per l'occasione, inno ufficiale della BMW Berlin Marathon, che fosse suonato all'Expo e a ogni curva del percorso per incitarlo; e nel contempo fosse prodotto un video con i tanti record e le tante vittorie, un obelisco a una carriera che non vede la fine ...". Così due miei lettori troveranno estesi al mondo i pensieri comunicati loro via mail. Attendo realizzazione del video.

Avrà vita dura Gebre contro Patrick MAKAU, l'uomo più veloce del 2010 in maratona e vincitore sulle stesse strade un anno fa, allagate da pioggia fastidiosa (vd. racconto di Orlando PIZZOLATO). Avranno un meteo perfetto domenica, proprio come nel 2008 quando Gebre corse l'attuale record del mondo (vd. precedente post), uniti dallo sponsor che li ha voluti assieme, divisi da un confine est-ovest che taglia il corno d'Africa nei due paesi più potenti del panorama del mezzofondo: riuscirà Gebre a salvare l'orgoglio dell'Etiopia dopo il massacro atletico subito a opera del Kenya nei recenti Mondiali di Daegu?

Paula RADCLIFFE @ NYC 2008
C'è chi si è lamentato delle corse addomesticate scelte da Gebre per mantenere la sua imbattibilità e non condividere il treno di pacers organizzato per lui. Poi per il ritiro di NYC si è parlato di farsa. Forse anche Gebre merita un po' di rispetto: correre forte è dura, ai massimi livelli dal mezzofondo alla maratona; correre forte per venti anni è per pochissimi. Gli fa degna compagnia Paula RADCLIFFE, già più volte segnalata in questo blog (vd. precedente post). Qui si trova una lunga intervista @ RunnersWorld, un bel riassunto degli ultimi anni (mi ero perso il suo ipertiroidismo postparto), dove non si sbilancia per la gara di domenica "I just want to get in and enjoy the race and run well. I honestly have no exact time goal, I just want to run how I feel". Troppo poco per una donna che si conosce fino all'ultima fibra e ha nella programmazione le Olimpiadi casalinghe, senza le quali avrebbe già desistito. E Gebre? Ancor più taciturno finora: c'è da fidarsi di chi scrive per lui su Twitter? Io ho pazienza fino a domenica. Purtroppo all'ora di gara sarò all'interno della pista di Macerata.

Alla fine gli organizzatori hanno allestito un altro grande spettacolo alla Maratona di Berlino (qui la presentazione ufficiale della scorsa settimana, notare il tema di lancio per Paula & Gebre uniti dall'anno di nascita e dal record di specialità). Ci credono molto e bloccano parte della città per due giorni: il sabato con le gare delle scuole e degli inline skater, domenica con la maratona. Se solo volessero potrebbero tornare a rivaleggiare con NYC per numero di finishers, adottando il sistema a ondate. Davanti al Reichstag c'è posto per tutti!

statistiche 22/09/2011 @ blogger.com - panoramica
Non hanno certo bisogno dei miei consigli gli organizzatori della Maratona di Berlino, mentre mi sono stati chiesti da quelli della Sleghe Lauf e ho il piacere di condividerli. Effettivamente deve esserci qualche difficoltà se prevedi di accettare 500 iscritti, senza divieto di overbooking, e poi ti ritrovi con 153 arrivati (vd. classifica SDAM 2011), magro aumento dai 138 della prima edizione (vd. classifica SDAM 2010). Dico già che 500 partenti sarebbero impegnativi per chi corre avanti, a causa dei doppiaggi in molte curve e alcune strettoie nei quattro giri da 2,5km. Sempre che non si preveda di separare in qualche modo le partenze. Obiezione: "Non posso bloccare la via pedonale per più di un'ora". Rispondo:"OK, non più di 500 in partenza unica!". E al momento siamo a un terzo della capacità massima prevista. Guardo comunque ad Agordo dove per sei ore il traffico di una strada statale è deviato per l'effettuazione de "Le Miglia".

Siamo stati fortunati quest'anno perché la perturbazione ha avuto il giusto ritardo e ci ha concesso una splendida serata, benché corta. Infatti alle premiazioni era già buio. Allora dicevo: "Fossimo a fine giugno - inizio luglio avremmo luce fino alle nove e mezza e chi corre verrebbe volentieri con la famiglia a fare la giornata e magari anche il week end; chi vuoi che venga a metà settembre se non a correre?". Il consiglio era già stato dato un anno fa, ma poi siamo ricaduti nella stessa data di fine estate adducendo ipotetiche concorrenze con altre gare nel periodo suggerito, sovrapposizioni che si sono presentate puntuali anche a metà settembre: una gara in Trentino, mi è stato detto. Nei periodi cardine della stagione è impossibile trovare week end liberi. Pazienza e tradizione pagano! La Mezza del Brenta si è sistemata fin dall'esordio in una domenica pericolosa (per il caldo), la prima di settembre, ha patito lo stallo per cinque edizioni con 4-500 finishers per superare i 600 solo quest'anno (vd. numeri precisi in precedente post). Asiago merita come Bassano del Grappa: facciamo un sondaggio presso gli Alpini? Perché c'è un ordine di grandezza da guadagnare, un facile fattore moltiplicativo 10x che cambia la vita e non occorre guardare lontano. Al prossimo post.

statistiche 22/09/2011 @ blogger.com - origini traffico
Un altro particolare che ho già segnalato nell'ultima immagine del precedente post: chi si è accorto in provincia di Vicenza che c'è stata una gara ad Asiago sabato 17/09? Bisogna leggere bene il GdV per capire la dimensione e l'importanza della manifestazione. Come puoi permettere che un Campionato Master di Corsa in Montagna (vd. sito FIDAL) invada cinque colonne e te ne lasci due nella pagina del lunedì 19/09, avendo già perso la freschezza della notizia? Io taglierei le mani a chi ha tagliato gli articoli, anche perché al centro c'è una comparsata di [AV] MASTER con la foto di gruppo della Mezza del Brenta di due settimane prima (come brilliamo fluo!) e in poche righe sono condensati due svarioni, una mancanza grave e un paio di incomprensioni. Campioni di comunicazione!

Ultimo particolare e mi riguarda personalmente. Quanto sono piaciute le presentazioni delle ultime tre gare a cui ho partecipato? Ho cominciato con l'ispirazione di descrivere la gara in casa. Ho inviato il link al responsabile organizzativo a cui ho chiesto. Piace? Non piace? Risposta di Andrea MAROSO "Non solo mi piace, ma ti inserisco nel sito della manifestazione", dove sono tuttora presente (vd. mezzadelbrenta.it). Così si è generato il picco di visite ancora rappresentato nelle visualizzazioni in testa al blog e meglio quantificato nelle statistiche pubblicate in questo post. Non merita altrettanto Diego BOVOLATO con la sua Maratonina sul Graticolato? Certo che si. Elaboro un qualcosa di gradevole che si trova linkato in calce alla homepage nell'unico spazio disponibile rimasto dall'invasione di loghi e immagini istituzionali. Chi mi cerca, mi trova. I numeri nelle statistiche.

http://www.mezzadelbrenta.it/partecipazione.htm
Arrivo alla Sleghe Lauf e mi ripeto: non meritano altrettanto gli amici Alpini di Asiago da parte del cantore dell'Altopiano (vd. post da inizio luglio)? Certo che si. Sono presente nel sito ufficiale @ gsaasiago? Lascio ai lettori la soddisfazione della caccia al link. C'è! Il link c'è, ma non è mai stato utilizzato! Il primo che commenta il link vince la pubblicazione di un post! Mi dispero verificando che il traffico generato dall'indirizzo web della mia società sportiva è buon ultimo fra i "siti di riferimento", sommerso dalle apparizioni nei blog di tanti amici. Cara [AV], non si può che migliorare! Cari amici grazie del servizio! In particolare ad Andrea RIGO http://andreadicorsa.blogspot.com/ ... in bocca al lupo per Berlino! Tu sai quanto ti sono vicino.

PS1 ecco come il running possa diventare degna vetrina di propaganda politica: Amby BURFOOT @ RunnersWorld ipotizza un prossimo impegno di Sarah PALIN in maratona dopo aver corso recentemente la mezza in 1h46'10" a 47 anni ... un figurino di candidato repubblicano! aspettiamo la controproposta democratica ... chi mettiamo in campo noi italiani? una per ogni frangia dei variegati poli.

PS2 domani parto per la Finale dei Campionati di Società Assoluti e lascio a casa il PC: torno online lunedì; finalmente con qualche foto decente da pubblicare.

martedì 20 settembre 2011

w37/2011 - dalla Sleghe Lauf alla Finale CdS

con SandroB e VittorinoB in Val Formica
(vd. precedente post)
Ecco i due colpevoli! Sembrano gridare "aiuto! ho bisogno di un avvocato!" una professione ben rappresentata nel gruppo 21-42, anche se entrambi, grandi capitani di azienda, avranno i loro difensori di fiducia. Colpevoli di che? Di avermi convinto ad accompagnarli a NYC! Ancora? Si, per la quarta volta in cinque edizioni. Ma sei stupido? Si, abbastanza e per i nuovi lettori segnalo le approfondite analisi di due mesi e mezzo fa (vd. precedente post), un viaggio al confine della paranoia fra le possibili scelte di maratona. Altri compagni saranno segnalati, anzi, ve ne presento un altro ed è Giuseppe MONTANARI che solo i più attenti attentissimi potranno ricordare (vd. precedente post). Cosa fa Giuseppe nella vita? Il coach! Così io divento il coach del coach neo runner. Che soddisfazione! L'ha confessato pubblicamente nei commenti di questo suo bellissimo pezzo (vd. link @ EKIS). Nel prossimo post una sorpresa per gli amici del centro Italia.

Da quando ho cominciato con la maratona (vd. precedente post) ho saltato solo l'edizione del 2008 di NYC per correre a Berlino (vd. precedente post), benché sia fattibile l'accoppiata Berlino-NYC (p.e. Orlando PIZZOLATO, vd. post sett-nov 2010), essendoci di solito sei settimane fra l'una e l'altra, ma ci ho rinunciato proprio perché in quell'anno ho corso la prima (e finora unica) edizione della Maratona dei Sei Comuni quando ho avuto l'onore di arrivare (molto) alle spalle dell'immenso Giorgio CALCATERRA (vd. classifica 2008). Ho sofferto troppo nel finale di gara e nelle settimane successive: polpacci grippati, tendini edemosi ... Meglio che me li tenga cari se voglio avere ancora la (mia) storia da raccontare.

Sleghe Lauf - primo giro
ph. Antonella
Dopo sto incipit da tortura, passo alla Sleghe Lauf. Come è andata? Bene se guardo la classifica, meno bene se guardo i tempi (vd. SDAM). Tre domeniche, tre gare, tutte e tre omogeneamente rallentate rispetto al 2010 di 5-6"/km, mascherati dalla mancanza di concorrenza nella parte intermedia della classifica. Tempi e pulsazioni finali? Ecco un bel confronto 2011 vs. 2010 sui quattro giri da 2,5km

8'14" 159 - 7'56" 160
8'22" 165 - 8'08" 166
8'31" 164 - 8'18" 165
8'31" 163 - 8'20" 166

Certo, l'età avanzata attira simpatia "arriva il sempreverde", c'è pure lo slogan per lo speaker "il primo dei vicentini!". La formula di presentazione mi piace e mi onora, ma cerco di andare un po' oltre. Mica posso presentarmi a NYC come "il primo dei vicentini alla Mezza del Brenta, alla Maratonina sul Graticolato e alla Sleghe Lauf"! Piuttosto come "il primo 40+ ...". In ogni caso bisogna aggiungere sostanza. La sequenza delle disgrazie invernali-primaverili-estive (non metto link altrimenti arrivo alla fine del post) mi ha impedito di mantenere l'abitudine del motore agli alti regimi, ovvero di lavorare sulla velocità massima aerobica e sulla media potenza aerobica. Perché poi succede che ci sbatti contro, soprattutto in una gara breve e impegnativa come la Sleghe Lauf, fra altimetria, curve, passaggi artistici.

Sleghe Lauf - terzo giro
ph. Antonella
Che fare nelle rimanenti sette settimane? Ho già ripreso i lavori di ginnastica e andature, completati da allunghi in piano, dimenticandomi del fastidio al ginocchio sinistro. Per il resto va curato solo l'aerobico specifico. Non c'è tempo per altro, a cui penserò con calma durante l'inverno. Con molta calma, perché lo scorso inverno mi sono bruciato nella fretta di raggiungere Londra subito dopo NYC e adesso sono in condizioni simili.

Dopo aver disturbato molto e molti (vd. precedente post), potevo rinunciare a iscrivermi alla Maratona di Boston 2012? La mia fragile congruenza sarebbe andata in frantumi. Ebbene si, registrato e accettato sulla promessa dell'organizzazione "go ahead and register online for entry, based on your qualification, you would be placed in the top seeded start area". Forse Filippo LO PICCOLO mi saprà anticipare cosa significa esattamente (da leggere il suo resoconto dell'ultima edizione), benché lui fosse con VIP fra i VIP. Nel frattempo ho già inviato a BAA.org il mio ID #: 2010090.

Perché gareggiare così frequentemente? Ritorno di "calcaterrite" (vd quattro puntate in precedenti post di febbraio 01 - 02- 03 -04)? No, ormai sono immune, anche se a tutti farebbe piacere avere la continuità di Giorgio. Per me è l'occasione per ridurre i volumi di lavoro e infatti sono sceso a circa 90km/settimana. Poi è uno stimolo per il sistema nervoso, per tutto quello che riguarda la procedura di partenza, le difficoltà di gara, il confronto con gli avversari, i ristori. Finché il sistema nervoso regge.

GdV 19/09/2011
una pagina su cui riflettere
Di un aspetto sono particolarmente contento: anche ad Asiago, nonostante la presenza della famiglia e di molti amici sono rimasto molto concentrato sulla mia gara, in trance agonistica quasi assoluta. Altro da dire? Si, ma penso possa bastare. Nel prossimo fine settimana mi limiterò a guardare, anzi a osservare attraverso l'obiettivo perché sarà un altro week end da reporter per i Campionati di Società (vd. precedenti post 17/05 e 12/07). Qualcuno aveva preso paura dal titolo? In pista lascio correre i giovani, veramente giovani. Mentre a lanciare per Atletica Vicentina ci saranno anche due 40+ come Diego FORTUNA e Paolo DAL SOGLIO, tuttora fra i migliori in Italia.

PS vorrei esasperare questo modo di procedere fatto di finte domande e pronte risposte ... piace? non piace?  l'ho copiato dal prof. TROTTA, molto bravo con il gesso sulla lavagna e a interrogarsi per animare le lezioni; a me piaceva tanto che ho seguito il corso di "Dinamica e Controllo dei Processi Chimici" pur non dovendo sostenere l'esame; come farei altrimenti a conoscere il Delta di Dirac e le trasformate di Laplace? potrei vivere senza, ma sarei meno felice.

sabato 17 settembre 2011

LIBRIAMO 2011 - racconti di incontri

Sono passati ormai tre settimane dal week end dedicato alla letteratura LIBRIAMO 2011 a Vicenza (vd. presentazione in precedente post 17/08). La memoria dei particolari è sfumata, ma è rimasta una visione di assieme che provo a descrivere. Ho già pubblicato un'immagine del palco visto dalla prima fila (vd. anticipazione in precedente post 08/09) e adesso allargo la visuale dal fondo della platea.

LIBRIAMO 2011 @ Santa Corona: l'ampio cortile in attesa del pubblico

Siamo arrivati presto a Vicenza io e Camilla. Ho approfittato per fare un giro per il centro. Sempre molto affascinante di notte, in quella pausa fra la frenesia lavorativa del giorno e quella festaiola della notte. Siamo entrati presto nel chiostro di Santa Corona. Con calma abbiamo guardato i libri in mostra sotto il portico e osservato tanti reperti di origine romana, fra lapidi di varia segnalazione e sarcofaghi non trasformati ad altro uso. Camilla si divertiva e intanto l'attesa saliva.

Arriva o non arriva il Simone PEROTTI? Alla fine si è concesso il quarto d'ora accademico per consentire l'accesso anche ai ritardatari. Avevo blocco e matita per prendere appunti, ma ho fatto l'errore di lasciarli a Camilla che ha segnato "il posto che siamo venuti a vedere è stupendo e poi è pieno di libri e adesso stiamo ad ascoltare". Brava! È pronta per tornare a scuola con un pensiero in più. Poi l'ho tenuta in braccio per ripararla dall'aria e conciliarle il sonno. 

Che senso ha andare ad ascoltare uno che scrive? Trovo Simone nei libri, lo trovo nel blog, posso confrontarmi con il suo pensiero senza muovermi da casa, dialogare a distanza via social network, via mail, ... Eppure mi sono mosso da Marostica e ne è valsa la pena, perché ho scoperto un autore strepitoso nel comunicare dal palco che ha messo quasi in difficoltà il presentatore per inserirsi e guidare un dialogo che rischiava di ridursi a un monologo degno di Marco PAOLINI (a proposito, ha fatto tre spettacoli in provincia di Vicenza in un mese). Si vede che Simone ha fatto altro nella vita prima di ritirarsi a vita semi eremitica: non gli manca la parola a volte ricercata, ha ritmo, coglie l'umore del pubblico, ha la battuta a effetto. Sembra avere tutti i presupposti per essersi guadagnato i vertici negli uffici di comunicazione fino al giorno in cui ha deciso di cambiare vita nella declinazione downshifting, come si dice in gergo (vd. breve riassunto autobiografico). Invidiato da molti, isolato da quasi tutti. Il perché è ampiamente descritto nel libro, che è un dettagliato piano di battaglia verso quella che Simone pensa essere la libertà, ovvero la meta di ogni anarchico come lui si dichiara. Un essere pericoloso per la società? Potenzialmente si, molto pericoloso, perché erode - con le parole e la pratica di vita - le fondamenta di tanto sistema in cui viviamo. Come si disinnesca la bomba? Presentandola come una simpatica anomalia, quasi una variante buffa nella comunità. Perché ascoltare o leggere Simone? Perché è un bravo narratore, appassionato, congruente; perché i pensieri hanno bisogno di igiene e sano confronto. Posso non essere d'accordo, soprattutto con l'estensione delle sue idee, ma lo spettacolo è travolgente e torno a casa con un messaggio: "posso vivere bene con meno" anche senza arrivare ai limiti praticati da Simone "posso vivere meglio con poco". E qui c'è tutto il margine per il dialogo.

Chi si è convinto ad avvicinare Simone? Per i miei conterranei ci sono due passaggi a breve in provincia di Venezia e molti di più in giro per l'Italia (vd. agenda). Altri si aggiungeranno di sicuro perché inizia la stagione in cui naviga di meno e Simone ha piacere di entrare in contatto con il pubblico, farsi toccare (vd. precedente post) e magari vendere qualche libro. Oltre a Simone ho avuto l'occasione di vedere in azione anche Alessandro ZALTRON, che di solito trovo fra le pagine del Giornale di Vicenza, abile e divertito a guidare Simone in un racconto che fosse gustabile dal pubblico. Avrei voluto essere presente anche sabato sera quando Alessandro ha presentato Dario FRANCESCHINI in coppia con Sebastiano ZANOLLI. Come è andata? Riempito l'ampio chiostro? Non ve lo so dire, deve essere stato uno spettacolo guardare tre professionisti della parola a parlare di parole, verificare se il politico avvezzo ai comizi si è lasciato addolcire verso temi e stili suggeriti dagli interlocutori, misurare la geometria di un equilibrio a tre, instabile per natura gravitazionale. Per quanto possibile (illusione?!) avrei voluto  vedere quanto Dario "ci è o ci fa": FRANCESCHINI sembra giovane (fra un mese compie 53 anni) e si mantiene molto bene, ma all'interno del suo partito ci sono giovani veri, quelli che hanno tre quattro lustri in meno, meno retaggi storici e un dialogo pratico in grado di superare le ideologie, quelli che sono cresciuti con gli strumenti che noi siamo stati costretti a imparare, nati un passo avanti e più vigorosi per fisiologico profilo ormonale.

A proposito di incontri mancati, riporto a memoria un pensiero che scrissi sul retro di un biglietto di Gardaland a una ragazza con cui non sono riuscito a incrociarmi in vacanza, lontani entrambi da casa propria, in un periodo in cui i cellulari erano grandi come valigie ed entrambe le abitazioni erano prive di telefono

l'attesa di un incontro mancato è modello perfetto di piacere perfetto:
è squisita e lascia insoddisfatti

È facile riconoscere la parodia di un insalubre aforisma di Oscar WILDE, uno dei tanti disseminati nelle agende che vogliono apparire sofisticate: peggiore del fumo che invade i polmoni è il crogiolarsi in una forma di malinconia autocompiaciuta spacciata per sublimazione del sentimento. Veleno per l'azione! Eppure funzionò! Tant'è che quando le fu rubato il portafoglio, all'interno del quale custodiva gelosamente il reperto, la ragazza pretese di avere una riproduzione del messaggio. Quindi ho recuperato un altro biglietto di Gardaland, ho trovato la stessa penna utilizzata precedentemente, ... una sfida vinta dalla mia paranoia.

mercoledì 14 settembre 2011

w36/2011 - dalla Maratonina sul Graticolato verso la Sleghe Lauf

(da sx a dx) il sindaco Catia ZORZI e Diego BOVOLATO
con Alvise DE VIDI e Lisa TREVISAN
Il mio racconto comincia da venerdì sera, quando sono intervenuto alla presentazione ufficiale presso il Centro Paolo VI a San Giorgio delle Pertiche in via Buson, che ospita le attività di due cooperative sociali Il Graticolato e La Ginestra, rispettivamente "per favorire a ogni livello l'inserimento sociale di persone disabili" e "per creare un luogo adatto alla formazione occupazionale".

A me non piacciono le cerimonie ufficiali, invece mi sono trovato a un incontro molto coinvolgente. Radunate in tranquillità molte autorità locali, la maggior parte dell'alta padovana, sindaci e assessori dei comuni coinvolti non solo dalla gara, ma dall'appartenenza a una comunità che è riuscita a coordinarsi per riuscire condividere risorse e ad affrontare insieme i problemi, come ha ben raccontato sia l'Assessore Regionale Marino ZORZATO, vicepresidente della Giunta, sia il Sindaco Catia ZORZI, ricordando anche l'alluvione di inizio novembre 2010. Altri passaggi di rito per arrivare al momento clou della serata, ovvero la premiazione dei due campioni Lisa TREVISAN e Alvise DE VIDI (vd. profilo Wiki).

Enrico @ Graticolato 2011
Alvise ha raccolto 13 medaglie paralimpiche nel nuoto e nell'atletica leggera dal 1988 al 2004, è stato insignito del titolo di Commendatore dal Presidente della Repubblica Azeglio CIAMPI e ora è portabandiera delle attività sportive per i disabili. Purtroppo le medaglie si fermano alle Olimpiadi di Atene, dove ha vissuto la stessa emozione di Stefano BALDINI nel vincere la maratona, perché per la categoria di Alvise, la T51, una paraplegia ben limitante, non sono state previste gare a Pechino (vd. intervista @ SuperAbile), ma sembra che si apra uno spiraglio per Londra 2012.

La storia di Lisa è diversa, con esiti meno performanti e forse per questo più avvicinabile. Infatti si ritrova otto anni fa, spumeggiante ventunenne, distesa in un letto completamente immobilizzata, dopo essere stata colpita da un ictus. Aveva perso anche l'uso della parola. Ho avuto nonna Fulvia affetta anche da afasia nel lungo calvario degli ultimi tre anni e mezzo di vita e mi ricordo la sua difficoltà nel rendersi conto di elaborare suoni che non diventavano parole. Che disperazione! La stessa che hanno provato i medici di fronte alla situazione di Lisa. E invece, giorno dopo giorno, con fisioterapia e logopedia ha recuperato pezzo per pezzo, movimento per movimento, suono per suono ... ed è arrivata a completare la Maratona di NYC del 2008 e a raccontare la sua esperienza in un libro e in mille altre occasioni. Una vera campionessa nella vita.

Luigi @ Graticolato 2011
Che fine hanno fatto le sorprese previste per la serata (vd. precedente post)? Ruggero non pervenuto e il prosecco è rimasto in cantina. Così abbiamo viaggiato tranquilli al rientro. Arrivo quindi a domenica mattina. La settimana era passata abbastanza bene, tosse e catarro, senza affaticamenti particolari, e speravo di ripetere la prestazione della Mezza del Brenta. Magari migliorarla, considerata la riattivazione dello spirito competitivo. Il meteo non prometteva niente di meglio, un caldo afoso in cui si può correre calibrando lo sforzo. Mentre elaboravo questi pensieri ho recuperato due sorprese durante la gara: la prima subito prima della partenza quando è apparsa Lisa alla mia destra con il pettorale nr.1000 (= uno su mille ce la fa!) e la seconda in prossimità del ristoro al quinto chilometro quando stavo per superare l'atleta nr.21 ... è lui o non è lui? Alvise lanciatissimo aveva promesso di scorrere pochi chilometri, causa grossi problemi alle mani, e invece si è sciroppato tutta la mezza (vd. classifica).

Ho retto bene fino a metà gara, regolare su ritmi da 3'25"-27", poi ho cominciato a calare e mi sono assestato sui 3'35" per finire in 1h14'13". In qualche modo ho salvato la posizione in classifica (vd. pdf), ma non è questo il modo di gareggiare, soprattutto quando mi trovo in perfetta compagnia come in questo caso. Che io mi ricordi, è la prima volta che mi incrocio con Michele BEDIN e ho avuto modo di osservarlo bene mentre si allontanava sempre più, correndo lui al ritmo che avrei voluto fare mio. Michele si permette una scarpa per piedi fatati, che io oso calzare quelle poche volte che eseguo qualche allungo in pista. Così, leggero leggero, Michele si è involato e io mi sono involuto. Bravo Michele!

programma originale di Luigi da fine luglio 2011
ha ritardato l'esordio di una settimana perché alla
Mezza del Brenta ha collaborato con l'organizzazione
C'è stato un altro esordio in una nuova fase di carriera: quello di mio fratello Luigi (vd. presentazione completa in precedente post). In tanti si sono stupiti della sua prestazione 1h25'58" in buona progressione nel finale sotto 4'00"/km. Secondo me si è trattenuto per tenere nel mirino il retro della prima donna, la nostra avvenente compagna di squadra Maurizia. Furbacchione! Più di qualcuno sente il suo fiato sul collo e comincia ad avere ... paura! Compreso il fratello maggiore Matteo, non molto più veloce alla Mezza del Brenta. OK, la maratona è un altro paio di maniche - a proposito, è stato recuperato il pettorale per Venezia! - ma non dimentichiamo che Luigi non ha paura di fare fatica e ha dimostrato resistenza anche in altre specialità di endurance (bici, sci). Per ora ha preso confidenza con i ristori, poi vedremo con l'eventuale reintegrazione in gara.
[aggiunta 15/09] Una cosa è parlare di negative split, una cosa è praticare. Ecco le frazioni di Luigi ogni 3km: 03 12'27" - 06 12'41" - 09 12'32" - 12 12'28" - 15 12'19" - 18 11'50" - 21,1 11'40". Adesso capisco meglio la paura di Matteo! [fine aggiunta]
Rispetto alle diciture generiche presenti nella sua tabella (vd. presentazione completa in precedente post già segnalato) ha guadagnato la specificazione dei ritmi
LENTO = 4’30” ±10”
MEDIO = 4’10” ±5”
VELOCE = 4’00 ”±5”
Prossimo appuntamento alla Maratona della Castellana sulla distanza dei 30km. Piace il suo viatico verso la maratona?

volantino ufficiale Sleghe Lauf
Allungo lo sguardo fino a sabato e vedo la Sleghe Lauf (vd. sito GSA Asiago), coraggiosa gara in un circuito ricamato nel centro Asiago. Ho tanto parlato dell'Altopiano fin da inizio luglio che posso aver tediato i non veneti, i non amanti della montagna, minoranze etniche non riconosciute, comunità non solide. È sufficiente sfogliare il blog all'indietro e soffermarsi sulle immagini per rivedere tanti punti caratteristici del percorso e provare poi sabato la sensazione di déjà vu.

Anche quest'anno sfidiamo il meteo che potrebbe guastarsi agli inizi dell'autunno, ma sembra che la prenotazione degli organizzatori per il bel tempo sia mantenuta fino al week end (vd. meteo.it). Il percorso è chiaramente descritto nella piantina e nell'altimetria, circuito di 2,5km da ripetere quattro volte, e non sarà difficile mandarlo a memoria, magari facendo anche un paio di giri di riscaldamento. Chi ha gioito per avermi battuto alla Gazzetta Run a Bassano del Grappa (vd. precedente post) avrà l'occasione per ripetere l'esperienza in quanto attualmente non sono certo al top per questo genere di prove.

Provo a riassumere il tracciato in alcune note rapide

percorso e altimetria Sleghe Lauf
pagina estratta dalla brochure pdf
  • partenza e arrivo coincidono nella piazza del Municipio, molto bella;
  • la via pedonale è tutta nostra durante la gara! la folla si apre e festeggia il passaggio degli atleti verso l'arrivo;
  • ci sono solo due discese particolarmente ripide, ovvero via Oberdan che arriva di fronte al campanile del Duomo e via Garibaldi che scende dalla stazione all'imbocco della pedonale;
  • il passaggio nel parco dietro al Duomo è su sterrato ben tenuto e negli ultimi passaggi potrebbe essere poco visibile all'ombra dei pini;
  • via Trento e Trieste che porta a piazza Carli e torna in stazione ha una pendenza laterale particolarmente fastidiosa.
Sufficienti? Casomai facciamo insieme il riscaldamento sabato pomeriggio. Appuntamento per le 17 in piazza pronti per la partenza alle 18.

PS continuiamo a ripetere che non ci sono più parole per descrivere Giorgio CALCATERRA; io ci ho provato in precedente post; la FIDAL manco si impegna a raccontare il nuovo capitolo della sua storia (vd. comunicato) - poche parole e foto non pertinente; a noi basta la classifica del mondiale con tutti i passaggi intermedi per capire che anche stavolta Giorgio li ha massacrati tutti con lo stile abituale ... vuoi battermi? prova a seguirmi! ... così sabato ha riportato in Italia il titolo mondiale della 100km, con la sua disarmante semplicità. Proprio come si racconta nel suo blog.

giovedì 8 settembre 2011

Tre notizie rapide: Franco BRAGAGNA - Maratonina sul Graticolato - maratona di Boston 2012

Avrei voluto pubblicare il resoconto di LIBRIAMO 2011 (vd. presentazione in precedente post), in quanto sono  stato presente all'incontro con Simone PEROTTI lunedì 29/08 nel chiostro di Santa Corona a Vicenza. E con l'occasione estendere il discorso sui libri e altre iniziative editoriali, ma irrompono tre argomenti su cui ho lavorato in diverso ambito (comunicazione via mail) e ne verifico la risposta.

Nel frattempo anticipo il link al sito di Simone PEROTTI che si apre con il blog (brevi saggi di calcolo e di scrittura) e segnalo l'agenda in cui sono previsti due passaggi in zona Venezia fra fine settembre e inizio ottobre.

LIBRIAMO 2011 @ Santa Corona: Alessandro ZALTRON, Simone PEROTTI e l'attrice che legge i testi di Simone

A chi è mancato il commento di Franco BRAGAGNA ai Mondiali di Daegu? A me no. Magari mi ricredo già stasera al ritorno della Diamond League al Weltklasse di Zurigo.

Mi ero accorto di una voce diversa durante la prima diretta, quella della maratona femminile, che, vista l'ora, poteva apparire ricordo di uno sbiadito sogno e possibile alternanza di cronaca fra gare nello stadio e fuori stadio. Anche nelle gare successive del sabato non ci avevo dato peso: ascolto numeri e dati, ma l'attenzione è focalizzata sulla visione della gara. Per i 20km di marcia vale il discorso fatto per la maratona femminile, ma con le gare di mezzogiorno mi sono arrivate diverse mail con la fatidica domanda: dov'è Franco BRAGAGNA?

le prime quattro vittime del Daily Programme
un mix di accidenti e impreparazione
Così mi sono informato da chi lo frequenta e ho avuto la conferma che non sta molto bene, o meglio, gli è stata sconsigliata una trasferta così impegnativa. Allungo l'occhio e verifico che su FaceBook si è già scatenato un Franco BRAGAGNA Fun Club con tifo da stadio "aridatece BRAGAGNA" e contro coro "DI BELLA porta jella", forse dimenticandosi di quanto successo due anni prima a Berlino. A proposito di jella, a quanti è piaciuto il siparietto quotidiano sulla sfortuna scagliata sull'atleta presente in copertina nel Daily Programme? Secondo me ci può stare, anzi è quasi dovuto in un paese che contempla la pagina dell'oroscopo in ogni giornale o rivista. Parliamo solo di cose seriose in una programmazione di 94 ore complessive (vd. comunicato FIDAL 22/08 dove Franco compare ancora fra i cronisti) ripartite all'incirca in 70 ore di diretta/differita e 24 ore di replica?

Promuovo Luca DI BELLA anche solo per un aspetto, già segnalato nella mail agli amici di domenica 28/08: "mancherà qualche info, ma la diretta si sopporta meglio; e soprattutto possono parlare di più i collaboratori". Attilio MONETTI e Paolo BELLINO apparivano più sereni e disinvolti, a volte divertiti, di certo liberati dal pensiero di non essere ripresi per eventuali inesattezze su dati e date. Elisabetta CAPORALE ha potuto ammettere di aver capito poco di certi slang (mi pare abbia vinto la classifica dell'incomprensibilità Matt CENTROWITZ USA, bronzo sui 1'500m), nonostante due settimane di allenamento ai Mondiali di Nuoto a Pechino nel mese precedente.

Sally PEARSON sfata il malocchio in pista Day-8
dopo Olga KANISKINA nella 20km di marcia Day-5
Ho apprezzato la presenza in studio di Silvano CHESANI e Raffaella LAMERA (ahi loro! fuori dalla finale) che ci hanno descritto al meglio la pedana vissuta davvero poche ore prima. Date un microfono ai nostri atleti! Tra l'altro è stato consentito a Raffaella di riassumere la sua altalenante carriera, costellata di infortuni e varie difficoltà, così mi ha coperto i buchi nella memoria che ha ricordi di suoi salti fin dai Campionati Allievi del 1999 a Clusone.

Chi mi è mancato veramente? Francesco PANETTA! Non solo perché è un amico, ma perché sono stati persi tanti momenti importanti nelle gare di mezzofondo/fondo, anche quelli più evidenti, non solo le ingenuità tattiche che hanno costellato le gare femminili. Sapevo già della mancanza di Orlando PIZZOLATO e me ne ero fatto una ragione. Quella che mi ha spiegato proprio nel giorno di inizio dei Mondiali quando mi ha accolto nel suo stage (vd. precedente post). Aggiungo io: perché la Rai dovrebbe investire in due gare trasmesse in diretta a orari invisibili, in una specialità dove la federazione non investe e rimane in gara l'unico italiano che ci crede? Grande occasione persa per le nostre prime donne che caleranno le loro carte a fine mese nella maratona di Berlino: vedremo cosa hanno in mano e chi le accompagnerà sui larghi stradoni (vd. precedente post).

presentazione Maratonina sul Graticolato
Passo alla Maratonina sul Graticolato. L'organizzatore Diego BOVOLATO mi ha chiesto di partecipare alla cerimonia di presentazione di venerdì sera ore 21 presso il "Centro Paolo VI" in Via Buson a San Giorgio delle Pertiche (PD). Oltre alle autorità e alle associazioni che contribuiscono alla manifestazione, saranno protagonisti anche i due campioni segnalati qui a fianco: non solo medaglie, ma storie di vita e vittorie sulla disabilità. Tanto per dimostrare che una competizione agonistica non parte con lo sparo e arriva sotto lo striscione, ma rinvigorisce un territorio e i suoi abitanti.

Per me sarà anche l'occasione per incontrare l'amico Aldo MASI, speaker della serata, un pezzo di storia e di memoria dell’atletica a cui non manca mai un assaggio di prosecco a portata di palato, e, forse forse, il rientrante Ruggero PERTILE da Daegu. Per chi se lo fosse perso, segnalo un quadretto pubblicato quattro mesi fa "amici che hanno aperto le ali".

Come già anticipato in precedente e fin troppo argomentato post di fine aprile, c'è tanta voglia nel gruppo 21-42 di partecipare alla Maratona di Boston 2012: è arrivato il tempo di trasformare intenzione in azione e passare alla registrazione.

Gelindo BORDIN @ Boston 1990
Due criteri per poter accedere alla registrazione (vd. sito BAA.org)
[1] - i tempi devono essere ottenuti dopo 25/09/2010 in gara certificata (per il 2013 i tempi limite sono abbassati di 5’)
[2] - l’età di riferimento è calcolata alla data della maratona

Età    Maschi  Femmine

18-34  3h10m 3h40m
35-39  3h15m 3h45m
40-44  3h20m 3h50m
45-49  3h30m 4h00m
50-54  3h35m 4h05m
55-59  3h45m 4h15m
60-64  4h00m 4h30m
65-69  4h15m 4h45m
70-74  4h30m 5h00m
75-79  4h45m 5h15m
80-….  5h00m 5h30m


Ci ha pensato RacingNews @ RunnersWorld a darmi la sveglia ieri, riassumendo anche i criteri di accesso in modo da favorire gli atleti più performanti perché l'anno scorso i pettorali online sono stati assegnati in poche ore:

  • da lunedì 12/09 ore 16 italiane può registrarsi chi ha un tempo migliore di 20’ o più del rispettivo limite di sesso/età;
  • da mercoledì 14/09 ore 16 italiane può registrarsi chi ha un tempo migliore di 10’ o più del rispettivo limite di sesso/età;
  • da venerdì 16/09 ore 16 italiane può registrarsi chi ha un tempo migliore di 5’ o più del rispettivo limite di sesso/età;
  • le iscrizioni chiudono nel week end;
  • le iscrizioni riaprono lunedì 19/09 ore 16 italiane e chiudono venerdì 23/09 ore 23 italiane.
E chi non ha il minimo? Agenzia! Ho sfogliato alcuni siti e non ho visto ancora pubblicati i programmi.

Ecco tre esempi di comunicazione ristretta al gruppo della mailing list che può interessare anche altri. O no?

martedì 6 settembre 2011

w35/2011 - sempre più uniti! dalla Mezza del Brenta verso la Maratonina sul Graticolato

arrivo "I Love You All" - ph. Gec MARCHETTO
Finalmente a podio! Quinto, sesto, quinto, quarto, quarto ... terzo! La rincorsa è stata lunga sei anni, ma alla fine ce l'ho fatta! Fra atleti di prestigio invitati dall'organizzazione e atleti performanti nell'occasione sono stato finora relegato tra i finalisti, come si dice in atletica, senza mai arrivare al podio. Mi sembra di leggere il resoconto consolatorio del presidente Franco ARESE al termine dei Campionati Mondiali di Daegu (vd. comunicato FIDAL). Grazie al bronzo di Antonietta DI MARTINO ci siamo risparmiati sarcasmo e commiserazione come successe dopo i Mondiali di Berlino 2009, quando impazzava il motto "zeru tituli" di Jose MOURINHO applicato all'atletica.


Sempre più uniti! Oltre che dalla folta partecipazione ho ricavato l'ispirazione dalla prima pagina del GdV odierno dove il nome di Michael TUMI è affiancato alla foto che mi vede in partenza, appena sotto l'intestazione del giornale, tanto per continuare una storia iniziata a maggio (vd. pagina GdV in precedente post), preceduta e continuata più volte in questo blog (vd. più recente post).

gruppo [AV] MASTER alla partenza
radunata solo metà degli invasori arancioni
Per chi si fosse perso gli azzurri glutei in prima frazione c'è il filmato nel podcast di RaiSport. Purtroppo la regia personalizzata nasconde il disastro dell'ultimo cambio delle staffette USA e GBR: un colpo di fortuna non sfruttato dalla squadra italiana, ovvero la medaglia a portata con il tempo ottenuto due ore prima in qualificazione.

Torno alla Mezza del Brenta e faccio il riassunto di sei edizioni corse tutte in condizioni meteo non favorevoli. Nelle previsioni del sabato sembrava che Giove Pluvio dicesse "finora vi siete lamentati per il caldo? mo' beccatevi sta perturbazione!" che, di origine sud occidentale, ha impaccato l'umidità, pur coprendo il sole, e si è scatenata dal pomeriggio. Come al solito in ritardo di mezza giornata.

la partenza - ph. Gec MARCHETTO
Riporto posizione, tempo e numero di arrivati (classifiche complete nei rispettivi link)

2006 5^ 1h12'31" - 434
2007 6^ 1h11'16" - 488
2008 5^ 1h11'50" - 490
2009 4^ 1h09'28" - 414
2010 4^ 1h11'02" - 479
2011 3^ 1h13'10" - 618 ... + 30%

La mia miglior classifica corrisponde quindi alla peggior prestazione cronometrica. Scrivo le frazioni di 3km con le relative pulsazioni medie e finali che poi finiranno sull’agenda. In questi aspetti sono ancora un amanuense e ho la soddisfazione di far passare le informazioni sulla punta delle dita per segnarle su carta con inchiostro o grafite, nonostante la tecnologia sia il mio parco giochi.

l'arrivo - ph, Gec MARCHETTO
03 - 10’21” 143 150
06 - 10’11” 154 158
09 - 09’56” 159 157
12 - 10’25” 159 159
15 - 10’32” 160 161
18 - 10’42” 162 159
Ar – 11’03” 160 166
--> media 157bpm
2’ dopo  l’arrivo 116

Sono un emotivo e un sentimentale: all'ingresso di porta Bassano ho allungato il cinque a sorella e nipotini allineati sul bordo esterno (moglie e figli mi aspettavano a Bassano). Mi sono quindi caricato sulla pendenza di Corso Mazzini per sfruttare poi l'abbrivio lungo la discesa verso Nove. Ecco spiegata l'anomalia veloce della terza frazione, altro che la media sognata per tutta la gara!

passaggio sul Brenta a Nove
ph. Enrico BUSATTO
Non ho niente da recriminare dal punto di vista tecnico. Tanti chilometri negli ultimi due mesi e la rinuncia alle  gare brevi mi hanno tolto la capacità di correre attorno a 163±2bpm che mi consentono andature 5”/km più veloci. Come se avessi l'ultima marcia troppo lunga senza avere la possibilità di scalare. Nell'autunno 2009 sono arrivato molto più scarico e andavo molto più forte rispetto allo stesso periodo 2010, ma sotto l'arco di Central Park sono arrivato in due modi completamente diversi (vd. precedente post per lo scatto 2009 di Giancarlo COLOMBO, mentre l'arrivo del 2010 rimarrà nel forontespizio del blog ancora a lungo).

Trovo ampio conforto anche nell'analisi di Ryan HALL alla sua gara apparentemente mediocre a Virginia Beach sulla via della maratona di Chicago 09/10 "when I was out there running I was like 'I think I could run a marathon at that pace' but when I’d go to the front and try to go a faster it would feel very uncomfortable. That’s a good sign actually" (in ambiente competitor il resoconto completo). Ormai in crisi di astinenza era un mese che non lo citavo (segnalo il suo post runners amnesia che attende argomentazioni da fine maggio).

percorso in pdf vettoriale
Continuo quindi a seguire la via della resistenza specifica. Quale miglior stimolo allenante di un'altra gara? Ho cominciato nel 2008 a fare questa accoppiata per me inusuale Mezza del Brenta +  Maratonina sul Graticolato, una formula allora vincente che mi portò al personale due settimane più tardi alla maratona di Berlino (vd. precedente post). Così mi sono ripetuto negli anni successivi con prestazioni in un range ristretto (2008 1h11'23"; 2009 1h11'04"; 2010 1h11'10" - nei link le classifiche complete) pur in condizioni molto diverse: dalla bufera di vento e pioggia del 2008, al caldo del 2009 e anche del 2010.

La gara è perfettamente organizzata dal gruppo guidato da Diego BOVOLATO che gentilmente mi ha chiamato a metà agosto dicendomi "mi rimane un pettorale nelle prime file, ti va bene il 5?". "Non sono in grandi condizioni" gli ho risposto. "Fai quello che puoi!" e a questo punto non ho potuto che accettare.
Piace a tanti la Maratonina sul Graticolato perché non si corre sui carboni ardenti, ma sulla traccia dell'antica centuriazione romana che ripartisce con linee ortogonali tanta parte della campagna veneta, in particolare a nord di Padova.

Maratonina sul Graticolarto 2010
Marostica si trova al vertice settentrionale del cardo massimo della centuriazione vicentina, lasciando l'attuale capoluogo completamente fuori asse, e la suddivisione dei campi ha lo stesso ritmo. Per questo mi sembra di correre sulle strade di casa, anche se non posso affermare di conoscere tutte le curve. Potrei chiedere un contributo a Ruggero PERTILE che abita poco lontano e l'anno scorso si è unito alla gara (vd. ricca gallery fotografica). Lo aspettiamo per un abbraccio. Grande Rero @ Daegu on the train for London Oly!

PS1 un ringraziamento a Giancarlo Gec MARCHETTO per il set completo di immagini, in parte inserite anche nelle pagine del GdV, che un giorno avrò modo di pubblicare; come avrò modo di aggiungere qualche scatto del gruppo [AV] MASTER che renda merito al titolo; qualche anticipazione nel blog di mio fratello Matteo e  alcoliche divagazioni in quello di Andrea RIGO.

PS2 tutto il team Studio RX (Sergio CONTIN, Lorenzo BERTACCO, Andrea MAROSO ben supportati da decine di collaboratori) era in piazza e per le strade e ha preso visione diretta del tutto; ciononostante il primo pensiero di Andrea dopo l'arrivo e le congratulazioni è stato "tutto a posto lungo il percorso?"; per me la gara ha avuto uno svolgimento ineccepibile, ma l'organizzazione è pronta ad accogliere ogni feedback per un continuo miglioramento lungo la via dei Mille+ partecipanti.

PS3 finora ho raccontato la storia della mezza, ma già quattro mesi fa avevo tratteggiato il raddoppio della distanza (vd. precedente post e relativi commenti), scampoli di fantascienza ben documentati.
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