mercoledì 31 ottobre 2012

Riccardo PAVAN: Scuola di Vento e Pioggia alla Venice Marathon 2012

Siamo fortunati a Scuola di Corsa: poca pioggia in questo primo anno di vita e vento  regolare allo sbocco della Valsugana. È dura portare a casa il risultato quando i due elementi si combinano a raffiche e arrivano dopo un'estate prolungata fino a pochi giorni prima (vd. post 28/10), per quanto si stia bene e si abbia una collezione di esperienze ben più impegnative della Venice Marathon. Poi capita la difficoltà e si deve gestirla, mentre il crono scorre ... a voi Riccardo PAVAN!

Alle 6 la sveglia puntuale dopo 9 ore di sonno.
Colazione, barba e via. Il fisico è nelle condizioni ideali.
La bora fuori già si fa sentire, ma verso Mestre si vede un bel cielo.
Tempo di arrivare a Stra e le cose cambiano di brutto.
Tempo di depositare la sacca, riscaldamento e in gabbia trovo Claudio e un mio compagno di società.
Cercando calore nel sacco di nylon deciso di provare il PB, almeno finché riesco.
Gocce grosse prima della partenza, ma allo sparo la situazione si calma.

Il primo km lo passo a raggiungere i pacer delle 3h10.
La strategia era di stare con loro fino alla mezza e poi accelerare.
Con mia sorpresa le gambe vanno da Dio.
Rotonde, sciolte. Fiato e postura di corsa perfette.
Fino al 19° viaggio come un cronometro tra i 4'20" e i 4'22". Entusiasmo e voglia di correre e divertirmi. I gruppi lungo la strada e il pubblico sono una bella carica.

martedì 30 ottobre 2012

Venice Marathon 2012 - visita Expo

ExpoSport @ VM
Per la prima volta ho frequentato un Expo senza dover ritirare il mio pettorale di gara. Non è grande come quello di NYC, Berlino, Londra, ... ma è stato ricco di incontri interessanti, perché mi sono concentrato sulle persone più che sui prodotti. Venezia costringe ad arrivare al lato opposto rispetto all'accesso, per passare di fronte a tutti gli stand, come Berlino. NYC e Londra (vd. post 22/04/2011 e 22/11/2011) consegnano subito il pettorale e lasciano poi libertà di frequentazione.

Chi ho trovato (entrando dal basso e iniziando a sinistra)
# Mauro FERRARO, giornalista del Gazzettino e addetto stampa FIDAL Veneto (vd. post 22/10 e 07/06) - qui in veste di promotore della TREVISO Marathon;
# Daniele MENARINI e Orlando PIZZOLATO per CORRERE - ho acquistato l'ultimo libro di Luca DE PONTI "100 consigli per correre meglio" ... c'è ancora speranza?!?
# Morgan GUIZZO, Marco BOFFO e Costantino per SAUCONY - belle novità e tanta fiducia nel futuro, mi dispiace molto per la sciatalgia di Marco;

lunedì 29 ottobre 2012

Google ci fa una Map

Loria 28/10
Uno strumento pubblico che venti anni fa sarebbe sembrato fantascienza ci ha viziato la capacità di orientamento insieme ai navigatori satellitari.

Per fortuna trovo scampoli di manualità preziosa che ancora traccia i percorsi e unisce col nastro adesivo (vd. RIF@Bertesina).

Bertesina 14/10
C'è una via di mezzo, con mappe vettoriali sulle quali sono riportate misurazioni storiche sempre aggiornate: un esempio alla Maratona dei 6 Comuni (vd. pdf 8,5MB @sito ... e zoomare!).

Poi capita di addentrarsi in paesi dove lo sviluppo delle contrade ha superato la fantasia della toponomastica e strade con lo stesso nome si biforcano e si riuniscono facendo impazzire i tracciatori. Per chi volesse arrivare al santuario di Orlando PIZZOLATO è meglio chiedere ai guardiani di Santorso.


domenica 28 ottobre 2012

Storie di Elicotteri e Prime Foschie

a Breganze fra un volo e e l'altro
Passa spesso sopra Marostica, raramente sfiora il centro e vola basso: è capitato giovedì verso l'una e mezza, forse perché è partito dalle colline di San Benedetto dove si estende la Diesel Farm (vd. post 04/05sito). Ho alzato tardi gli occhi al cielo, troppo intento nelle mie andature in campo, e forse il pilota avrà notato l'omino arancione con le scarpe arancioni di fianco al prato verde (vd. post 16/10).

A farmi compagnia poi è arrivato il sindaco e abbiamo girato insieme. Lui viene dal calcio e vorrebbe giocare a calcio, ma per amore della sua integrità fisica si mantiene in forma con la corsa e gli piacerebbe arrivare alla mezza maratona. Tecnicamente è bene impostato: si tratta di costruire la necessaria resistenza per ottenere il tempo a cui ambisce.

sabato 27 ottobre 2012

Storie di Maiali e False Partenze

###   la laurea di Ricky mi ha fatto tornare in mente questo post in bozza da quattro mesi, quando non era stagione buona per il protagonista; tolto ogni riferimento, sembrano due favole, non per chi c'era e per chi ci crede   ###

"Anche i Maiali si laureano in Ingegneria" fu il sottotitolo del suo papiro, anzi, di quelle aggiuntivo, composto raccogliendo le monade che non stavano in quello ufficiale. E proprio un maialino comparve durante i festeggiamenti negli ambienti universitari e gli fece compagnia dentro la grande tinozza in cui era stato calato per raccogliere tutto quello che gli fu gettato addosso. Anche suo padre gli tirò più uova, fino a metterci tanta forza da romperne uno nella goliardica lapidazione.

fai falsa! fai falsa!
Un'altra prestazione rimane ineguagliabile per modifica dei regolamenti (vd. Usain BOLT ai Mondiali di Daegu). "Fai falsa! Fai falsa!" disse a un suo compagno di gara dietro ai blocchi di partenza, al suo fianco in rettilineo. "Fai falsa! Fai falsa!" ripeté. "Perché devo fare falsa?" chiese l'interpellato. "Dopo ti spiego ..." rispose. E falsa fu, dopo la precedente dello stesso. "Fai falsa! Fai falsa!" intimò all'altro vicino di corsia. "Perché devo fare falsa?" chiese il secondo. "Dopo ti spiego ..." ribadì. La quarta procedura di partenza si completò e così la gara di velocità. A quel punto l'istigatore spiegò ai compagni che non era in condizione di presentarsi in zona di arrivo, causa un irrefrenabile impulso ormonale che gli riempiva la parte bassa body. Ci vollero tre false per farlo rientrare.

venerdì 26 ottobre 2012

Federica DEL BUONO vs. Mary CAIN: futuro da costruire

Rossella GRAMOLA - post 09/09
con Cinzia, Diana e Toni a Vicenza
Dopo aver presentato padre e figlia (vd. post 19/08) mi sembra giusto citare la madre che ci ha messo metà del patrimonio genetico e tanta parte nell'educazione della figlia. Ad agosto avevo seminato il dubbio "regge o non regge il finale di stagione?" e Federica ha risposto continuando a raccogliere fino alle ultime gare societarie, stravincendo 800/1500m alle finali giovanili under 23 - lei diciottenne - e ottenendo crono vicini ai personali (vd. resoconti 06/10 e 07/10 - @AV.com) fissati tutti nei meeting di Trento tra fine luglio e inizio agosto (2'06"86/4'24"15 - vd. scheda @FIDAL).

Chiudo così la stagione di Federica perché mi sono accorto che se ne sta aprendo un'altra per una più giovane atleta statunitense, la sedicenne Mary CAIN, che ha già incrociato la nostra atleta ai mondiali under 20 di Barcellona. Se Federica va forte, Mary ha il superturbo (2'03"34/4'11"01 - vd. scheda @IAAF), allenato precedentemente in piscina, e ha rialimentato nella comunicazione d'oltreoceano il mito del giovane fenomeno che, in ambito femminile, ha il riferimento in Mary DECKER.

Mary CAIN
Fin qui nulla di strano nella cronaca delle eccezionali prestazioni, se non che Alberto SALAZAR ha allungato l'occhio, ha parlato con la famiglia e ha ottenuto di allenarla ... "Cain continues as a student at Bronxville High School, but no longer competes on the school teams. Salazar writes her workouts, which are administered by a local coach chosen by Salazar. To maintain her amateur status and future NCAA eligibility, Cain forgoes prize money, sponsorships, and free equipment and travel. She can’t defend her New York State track and cross country titles, but will be eligible for national high school championship events such as the Nike and Foot Locker cross country championships, and can pursue national high school records. The Cain family is required to pay Salazar an NCAA-established market rate for his coaching services, and, with a few exceptions, finance Mary’s training, racing, and travel expenses" (vd. articolo completo @RW). Una condizione e un contratto inusuale per l'atletica che hanno già sollevato polemiche soprattutto per la possibile inibizione alle gare scolastiche (vd. @RW) ... vogliamo lasciarla crescere?

giovedì 25 ottobre 2012

easyJet, due pesi due misure

Molto spesso nella vita si passa di fronte alle informazioni che non si leggono, per distrazione o perché sono scritte in piccolo, quasi come le clausole dei contratti difficili, e in questo caso sono spesso nascoste da una valigia in bella mostra. Comunque non ci avevo mai fatto caso fino al giorno prima di partire per Berlino (vd. post 01/10 e seguenti). Sul fondo dell'espositore sono riportati i limiti per il bagaglio a mano di molte compagnie, compresa easyJet, il nostro vettore verso la capitale tedesca: 55x40x20cm e 20kg ... tanto peso e valigia stretta!

Nel programma di viaggio era stata fatta girare un'informativa in cui si indicava l'unico limite nel peso, 10kg al massimo, forse memori della più esigente RyanAir, che tuttora mantiene quanto dichiarato allora: 55x40x20cm e 10kg (vd. sito)! Nel frattempo easyJet si è allargata accettando 56x45x25cm per il bagaglio a mano e soprattutto "non applica restrizioni di peso entro limiti ragionevoli" (vd. sito).

Questa è la guerra dei numeri! Tanti sono arrivati in aeroporto a Venezia focalizzandosi sul limite di peso, ben verificato in partenza, mentre sulle dimensioni è stato chiuso un occhio dal personale italiano. All'imbarco per il rientro abbiamo trovato un controllore tedesco che ha applicato la semplice regola "entra/non entra" nella gabbia di misura, senza eccezioni: bagaglio non entra = bagaglio da imbarcare in stiva! I respinti si sono messi in fila per i nastri trasportatori e sono stati liberati con le carte di imbarco solo dopo il pagamento di una salata sovrattassa.

mercoledì 24 ottobre 2012

Busa Fonda come Potsdamer Platz

A Berlino ci sono almeno due enormi cantieri nella zona centrale e siamo passati più volte di fronte all'area dove sono all'opera otto enormi gru per costruire un nuovo centro commerciale di 50'000m² a Potsdamer Platz (vd. post 01/10 e successivi). Forse per il prossimo anno sarà finito e magari non dovremo fare tanti giri per un minimo di shopping.

Ricevo aggiornamenti dall'Altopiano in merito all'avanzamento lavori della pista di Busa Fonda: è un mese e mezzo che sono iniziati e dovrebbero essere conclusi prima del gelo. Intanto proseguono le gettate (foto di due settimane fa), poi il cemento maturerà. Sarò in grado di calcare al meglio l'asfalto della pista per la prossima primavera?

Sgomitolo l'annidamento di post
#_26/08 controllo inizio lavori
#_22/07 fotoalbum sopralluogo
#_11/07 presentazione progetto

martedì 23 ottobre 2012

Stefano POZZA, fotografo in erba

Tommaso taglia
Stefano POZZA si è appena comprato una fotocamera Panasonic Lumix DMC-TZ30 (vd. @dpreview), compatta da 14Mpixel con ottica 20x (lunghezza focale equivalente 24-480mm) e tanti altri dispositivi aggiornati (GPS incorporato, video HD1080/60p). Cercando la recensione ho scoperto il modello LX7 della stessa marca (vd. @dpreview), che ora sarebbe la mia prima scelta se non avessi già una Canon S100 (vd. @dpreview - post 14/05).

lui corre, io esercito
Quando Stefano mi ha chiesto dove andassi a muovermi sabato mattina, pensavo volesse farmi compagnia nella sessione di ginnastica e non sapevo che volesse collaudare sul campo questo nuovo oggetto di passione. Così mi sono trovato il servizio fotografico complementare al precedente post 16/10, in particolare i continui sorpassi a zig zag di Tommaso che assomigliano più ai protagonisti di CARS - Motori Ruggenti che a una gara di corsa.

Che strano ottobre: ci sono ancora tutte le foglie sugli alberi! Un caldo degno di settembre mi ha fatto rosolare al sole di mezzogiorno in quel prato tanto vicino al paese quanto solitario. Così mantengo continuità con il gesto della corsa, nei brevi tratti fra un esercizio e l'altro, finché salute completa non sopravvenga. L'importante è farsi trovare pronti!

zoom sinistro fra gli alberi: piede spinge, ginocchio regge

lunedì 22 ottobre 2012

CRV FIDAL, le candidature

comunicato 107-2012
Ormai viviamo di acronimi: è chiaro a tutti che FIDAL è Federazione Italiana Di Atletica Leggera? Si può intuire come in tutta la comunicazione della FIDAL regionale CRV possa equivalere a Comitato Regionale Veneto. Ieri mattina sono scaduti i termini di presentazione delle candidature regionali e l'addetto stampa Mauro FERRARO (vd. post 07/06) ha prontamente inviato il riassunto (vd. @FIDALveneto). Sono in lizza 3 per la carica di presidente (ne rimarrà uno solo) e 33 per quella di consigliere (ne rimarranno 14), corrispondenti al triplo delle 11 preferenze esprimibili per ciascun dirigente che si avvicina al voto, quasi come se ogni presidente avesse già pronta la lista delle preferenze.

La situazione e i meccanismi sono già stati presentati rispettivamente nel post 22/09 e nel post 06/10. L'alternativa a Paolo VALENTE avrebbe avuto vita più facile se si fosse unita: Vito VITTORIO e Oddone TUBIA hanno legittime ambizioni individuali, come il presidente uscente, e in questa loro prima contesa regionale forse sottovalutano le abilità di Paolo nella fase finale, vincente di un pelo sia nel 2000 sia nel 2004. C'è chi vede un Veneto spaccato, io vedo un Veneto abbondante, come la sua attività agonistica. L’importante è che nel confronto politico - quello che non c'è stato nel 2008 - non sia seminata troppa zizzania, perché non basterebbe il successivo quadriennio per estirparla.

domenica 21 ottobre 2012

Festa dei FULMINI: mondo social, molto real

BRESS e FULMINE
L'invito è arrivato su piattaforma Google+, dove è stata data la conferma (vd. @eventi). Non occorrono solleciti per sincronizzarsi: gruppo organizzatore e location sono garanzia di divertimento, anche nel giorno di inizio della stagnazione in cui sono tuttora impantanato da undici mesi (vd. post 25/11/2011). Un modo per tornare in sintonia con le strade su cui rientrare alle gare fra un mese ... sarà un altro post!

FULMINE all'ingresso
Già l'arrivo è stupore, perché se conosco il BRESS non altrettanto ho inquadrato FULMINE, spesso travestito da FLASH GORDON (nel post 30/12/2011 accompagna tutti gli arrivi all'ultima Stragiaxà): bisogna essere degli strafighi per farsi un roll up autocelebrativo sponsorizzato dal locale stesso. Così l'ingresso di Piazza Chilesotti è illuminato più dal lampo atletico che dal sontuoso lampadario.

una bandiera, una certezza
Chissà come si chiama FULMINE?!? Sto scoprendo a uno a uno i nomi di battesimo dei personaggi della favola BressDiCorsa (vd. blog). Spero di non rivelare segreti di Fatima, ma il DRUGO (vd. blog) è in realtà Giacomo GOBBO (fregato anche da Google+) e dietro lo scatolotto della sua icona si nasconde un bel ragazzo.

più di 50, meno di 100
Poi ho conosciuto PEO il ROVERSO (originario di contrada Brunelli?), RIBELLICAPELLI (i suoi rasta emergono qui e nel post 21/12/2011 come Ricky TRULLA) e sopratutto MECCATRONIC (al secolo Alessandro MANEA) con cui mi ero incontrato ancora a maggio, senza saperlo. Mi ha avvicinato dicendomi "ti ricordi di avermi fatto una foto?".

BRESS come nel suo post 14/10
Eccolo nel post 05/05 quando si è inserito in mezzo ai papaveri: neanche ci fossimo dati appuntamento!
Poi ho trovato tre Fulminei protagonisti del fotoalbum alla Maratona di Verona (vd. Alberto, Marco e Maurizio nel post 08/10) che si erano accontentati dell'upload ridotto di Google+. Già sabato mattina ho passato loro gli scatti originali (da poster) ... GRANDI FULMINI! Che Dio vi abbia in luce!

sabato 20 ottobre 2012

NICO bar MENEGHETTI, un altro pezzo di famiglia


Ci passo davanti ogni volta che entro in negozio, è il punto di ritrovo per Scuola di Corsa nel piazzale a San Zeno di Cassola, ma non immaginavo radici tanto profonde e familiari (vd. post 27/01): gentilezza ed entusiasmo non dimostrano trent'anni!

pagina 119 dall'ultimo numero de La Piazza (vd. sito)

venerdì 19 ottobre 2012

A tutto VANS, uno scaffale da vendere

VANS powered by Roman
Giovedì in poche ore sono state scaricate, controllate, etichettate, antitaccheggiate per essere esposte riempendo un'intera scaffalatura, fino a poco tempo fa dedicata alla Tiger Mexico 66. Dopo un mese di continui rinvii, ecco le VANS autunno-inverno in bella mostra!

"Come far saper che sono arrivate?" mi chiedevo con Roman: ci penseranno i giovani con il passaparola, meglio di Facebook, meglio di questo blog. Soprattutto se comincia a circolare quel modello maculato che porterei a casa per Camilla.

NIKE davanti al muro ADIDAS
Fino a un anno fa quasi non conoscevo i marchi VANS e EASTPACK, che corona con gli zaini la parte alta degli scaffali: eppure c'è una processione continua a cercare, provare, confrontare. E ho verificato che ogni spazio fra gli scaffali è duramente conquistato: ogni modello deve meritarsi la vetrina.

Chi sta soffrendo con mio grande dispiacere è NIKE Pre Montreal Racer: pochi apprezzano lo sforzo di quarant'anni fa nel realizzare la punta in pezzo unico, senza cuciture nè incollature. Sento che il mio US 10½ mi chiama!

giovedì 18 ottobre 2012

Alex SCHWAZER = Ian THORPE + Christian HESCH

sborone - vd. @RW
L'equazione è ardita: senza coefficienti, senza esponenti, senza operatori ... va un po' spiegata. Abbiamo tempo perché l'audizione di Alex SCHWAZER in Procura CONI è stata spostata al 30 ottobre per fare spazio al disastro che sta emergendo dal ciclismo (vd. @gazzetta_12/10): come fa a diventare notizia un interrogatorio a BERTAGNOLLI di 17 mesi fa? Forse si è capito che Alex ha poco da aggiungere al fascicolo contro Michele FERRARI, che tenta di difendersi anche contro USADA (vd. @53x12.com). Accerchiato (vd. @gazzetta_18/10), ma ancora libero.

Partiamo con il campione australiano, che dopo il tonfo dal rientro agonistico (vd. post 21/12/2011) ha pubblicato un'autobiografia in cui racconta anche della depressione, delle manie suicide e dell'abuso di alcool. Cosa c'entra con Alex? Non molto, in quanto gli svarioni psicologici del marciatore non si sono configurate come malattia, ma il finale dell'articolo @Gazzetta_13/10 mi ha fatto pensare. Thorpe si era ritirato nel 2006 ad appena 24 anni "perché mi sentivo ormai una foca ammaestrata. Rendevo felice la gente, ma io mi sentivo un miserabile", rivela l'olimpionico, che assicura di non aver mai perso un allenamento per colpa dell'alcool e di essere sempre riuscito a nascondere i suoi problemi a psicologi e allenatori. Come era riuscita a scappare una situazione così grave di un uomo sotto continua osservazione? Per Alex era più facile, marciando per lo più da solo fra boschi e campagne.

beffardo - vd. @twitter
Arriviamo al secondo addendo dell'equazione, Christian HESCH, un nome che probabilmente rimarrà sconosciuto in Europa. La sua storia è emersa con una lunga lettera autoaccusatoria inviata alle redazioni sportive (vd. @RC) in contemporanea con l'uscita dell'articolo @NYTimes. A Runner's World aveva mentito più volte in merito alle indagini da parte di USADA e quindi Scott DOUGLAS si è sentito in dovere di puntualizzare l'evoluzione delle accuse del doping (vd. @RW).

Cosa è successo? Nel maggio 2010 Christian è travolto da un auto durante un allenamento in bici e, pur non riportando traumi gravi, non riesce a prepararsi adeguatamente nel periodo successivo. Dopo cinque mesi decide di ricorrere all'EPO per accelerare il recupero. Poi diventa un'abitudine abbastanza disinvolta, tanto che un compagno di squadra gli scopre delle fiale nella giacca. Radiato e messo alle strette dalla sua società, a fine estate viene costretto a collaborare con USADA fino alla squalifica e ai primi depennamenti dalle classifiche (vd. @RW). Cosa c'entra con Alex? Non molto: Christian era un buon atleta, alla Roberto BARBI (vd. post 27/04/2011), che sceglieva di gareggiare a ripetizione in prove con montepremi abbordabile da 500-1'500$, di solito senza controlli antidoping. Mi ha fatto pensare la facilità con cui si procurava l'EPO dal vicino Messico e se la autosomministrava (vd. @NYTimes). Perché avrebbe dovuto essere più difficile per Alex?

Troppi link? Il contributo meglio scritto, benché edulcorato e romanzato, è @NYTimes: inglese potabile e godibile in pubblicazione prestigiosa.

mercoledì 17 ottobre 2012

Tiziano ROSSI, fotografo davvero

Tarita e Dario in vetrina
A prima vista ci era rimasto male, avendogli bruciato sul tempo il servizio del matrimonio di Dario (vd. post 21/07): avevo fatto tutto alla luce del sole di mezza estate e la luce aveva riempito le immagini, anche troppo in certi momenti. In particolare era stato colpito dalla foto di Tarita sul tavolato dell'ultimo piano del Castello: molto bella a monitor, anche senza ritocchi. Un po' mi dispiaceva. Poi ho visto l'utilizzo immediato e social al matrimonio del mio amico Giuseppe con Greta (vd. suo post 02/08 e relativo album della stessa agenzia @FaceBook) e mi sono rasserenato.

Col tempo il mio album è stato sepolto dai post, mentre è emersa l'arte di Tiziano che fa bella mostra di sé nella vetrina del suo negozio: nessuno dei miei scatti può ambire a diventare una gigantografia come quelle appese ai pallet da metà settembre. Come io non posso fare concorrenza a Tiziano con le foto (di certo non con il cellulare), così sarà difficile che la Scuola Materna la faccia a Dario con il canto: eppure i bimbi domenica scorsa sono parimenti riusciti a riempire la base della scalinata dei Carmini (vd. post 17/07).


martedì 16 ottobre 2012

Tommaso, piccolo grande coach


Sabato mattina ho portato il mio coach a campovolo di Nove (vd. post 12/06). Abbiamo aspettato che smettesse di piovere, minacciava ancora alla partenza da Marostica, ha ricominciato lungo la strada, ma abbiamo visto la schiarita verso sud est e sulla fiducia abbiamo proseguito, lasciandoci alle spalle il grigio scuro che non avanzava. Essendo occupato dagli aeromodelli il campo centrale, abbiamo ripiegato su quello di volo guidato: più piccolo, più scabroso, ugualmente utilizzabile.


Tommaso ha appena compiuto quattro anni (vd. post 08/10), è alto poco più di un metro e pesa all'incirca 17kg: un cucciolo che cresce rapidamente, in quella fase in cui capisce quasi tutto, si esprime correttamente e sembra instancabile, in continua sfida con chiunque "a chi arriva prima". Ha girato con me una mezz'ora, controllandomi gli esercizi a corpo libero, prima di sparire. Dov'è andato? L'ho trovato seduto a osservare le evoluzioni di Massimiliano.


Ormai è un mese che mi segue in questa nuova fase di recupero, anche negli esercizi in palestra e nelle andature in pista, ma lui preferisce i prati verdi. Spero di mantenere il lusso di averlo con me nei prossimi sabati mattina e quando riuscirò a staccarlo sarà un buon indizio: forse avrò ricominciato a correre davvero. Non passeranno molti anni per il definitivo sorpasso da parte sua, di sicuro nelle distanze brevi. Nel frattempo ci raccontiamo tante cose: qui faccio fatica a stargli dietro.

lunedì 15 ottobre 2012

AMICI MIEI alla Maratona di Monaco

Stadio Olimpico di Monaco
pronti per la partenza
Da subito la parte numerica della trasferta: ecco tempi ufficiali (vd. sito) e commenti dell'immediato dopo gara (fra parentesi)
1 # Simone (bravissimo) 3h22’41”
2 # Denis (super) 3h27’41”
3 # Agostino (ahimè, saltato) 3h34’49”
4 # Massimo (bravo a finirla) 3h57’40”
5 # Beppe (bene fino ai 30km poi corri poco e cammina tanto) 4h22’03”
6 # Giacomo (raggiunge Beppe ai 35km e chiude assieme il giro di pista sventolando la bandiera d’Europa) 4h21’07”
7 # (e adesso birra) con Giampaolo … ecco il rapido resoconto di Beppe (l'Avvocato del Running Pride - vd. post 27/04) soprattutto per chi volesse emulare l'esperienza in futuro.

reintegratori
Viaggio veloce e comodo, con il Vito di Giacomo, sosta e enogastronomica a Bressanone arrivo in hotel affacciato sull'Olimpic Park.
Acquisto pettorali all'Expo, un po' triste e non molto organizzato (niente inglese e no credit card).
Monaco è una città molto bella, pulita ed organizzata. Negozi chiusi, nonostante l'evento.
Non ci sono molti partecipanti, circa 8.000 comprese mezza e staffetta.
Meteo stupendo, meglio non si poteva sperare.
Percorso abbastanza nervoso, con piccoli saliscendi e tanti cambi di direzione.
La compresenza di staffetta e mezza crea confusione, comunque si va tranquilli, seguendo le proprie velocità.
Ristori molto frequenti, circa uno ogni 2,5 km, male organizzati e solo con bicchieri di plastica.

Beppe e Giacomo
tensostrutturati
Nessun africano o atleta di rilievoSimone e Denis hanno fatto il personale, molto bene.
Ago ha pagato subito una velocità iniziale troppo elevata, Maci Dotore molto costante fino ai 36km poi ha pagato ma ha comunque finito e bene la gara, sotto le quattro ore.
Io non ero certo in forma e prevedevo di chiudere in 4h20'. Cosi è stato, anche se il passaggio ai 30km in 2h45' mi aveva illuso:12 km in un'ora e mezza e passa la dicono lunga sul calvario, ma nella corsa non ti regala niente nessuno e dunque a bene così.
Giacomo, che era partito più lento, mi ha raggiunto ai 35 km, e pur potendo puntare a chiudere sotto le 4 ore ha voluto stare con me, con un "cori camina da vecioti".
L'arrivo allo stadio, assieme, con la bandiera dell'europa e con gli altri che ci aspettavano è stato comunque emozionante.

Alla sera grande festa, con stinco e birra a gogo.
Viaggio di ritorno un po' travagliato, con neve al Brennero.
Compagnia allegra e fantastica, da vero gruppo B.

La trasferta era partita così, prendendo in giro l'ignaro, tuttora azzoppato al ginocchio: le due immagini erano arrivate staccate chiedendo ai destinatari mail "trovate la differenza" ...

domenica 14 ottobre 2012

Emanuele e Maurizio BATTAGLIA, maratoneti diversi

Scuola di Corsa in Brenta 29/06
Non si assomigliano per niente! Emanuele e Maurizio ci sono entrambi nella foto che recupero dal post 14/07 e chi non li conosce individua la parentela solo su indicazione esterna. Lo stesso si potrebbe dire di me e Matteo, sempre nella stessa foto: eppure siamo stati scambiati per gemelli fino ai dieci anni, essendoci una differenza di soli sedici mesi, mentre tra i fratelli BATTAGLIA ci sono quasi tre anni.

Tutti avevamo un appuntamento con la fatica per domenica 30 settembre: io, Matteo e Maurizio con la maratona di Berlino (vd. foto arrivi - post 03/10, foto di gruppo - post 04/10), Emanuele con il ben più impegnativo Trail degli Eroi (46,5km e 2'500m D+, vd. sito). Lui è stato uno dei primi allievi di Scuola di Corsa, poi dall'estate ha cominciato ad allungare i percorsi che lo hanno portato a chiudere 155° in poco meno di 7h (vd. classifica) - sforzi che la mia mente limitata ha difficoltà a immaginare!

Venice Marathon 2011 - vd. @TDS
Maurizio invece voleva risolvere un cruccio residuo dalla maratona di Venezia del 2011, quando per un solo minuto non riuscì ad abbattere la barriera delle 4h (vd. video @mysports.tv), pur distribuendo al meglio (= 1h58' + 2h03'). Ecco le sue parole.

Partire in centro a Berlino, città splendida, tra la porta di Brandeburgo e la colonna della Vittoria assieme a 40.000 concorrenti è stata un'emozione difficile da descrivere. Quando ho scaricato il Garmin ho verificato che avevo i battiti più alti al primo chilometro che all'ultimo: l'agitazione può più dell'affaticamento!

Berlin Marathon 2012 - vd. sito
Dopo l’esperienza di Venezia, dello scorso anno, chiusa in 4h01', mi ero posto l’obiettivo di togliere quel minuto per il quale tanti amici e conoscenti mi hanno deriso. A Berlino grazie ad una preparazione più efficiente ho chiuso in 3.51 passando la mezza in 1.55 e la seconda metà di gara in 1.56. Neanche uno svizzero avrebbe potuto fare meglio. Questa maratona l’ho fatta senza incontrare il famoso muro del 35° km che mi ha fatto tanto soffrire a Venezia e senza aver le gambe distrutte la settimana successiva alla gara. Per tutto questo devo solo ringraziare l’amico Enrico per suggerimenti tecnici, allenamenti durante la Scuola di Corsa e tabella d’allenamento azzeccatissima per il mio livello sia in quantità che qualità.


real time 3h51'51" @ Berlin 2012
Una maratona che consiglio a tutti per il clima ottimo per correre (dai 7° ai 15° gradi), per il percorso piano, per la logistica (si parte e si arriva nel medesimo posto), per l’organizzazione perfetta alla “tedesca” e per il pubblico presente e incitante dal primo all'ultimo metro ... un'esperienza ottima.

La tabella a cui fa riferimento Maurizio è pubblicata proprio post 14/07 e, a meno di interpretazioni del momento e di un paio di svarioni, è stata rispettata, soprattutto nel paio di corse lunghe che non hanno superato i 30km. Nonostante questo che potrebbe apparire un grosso limite nella preparazione, Maurizio era felice e tranquillo sulle sue gambe dopo la gara e, da quanto ho visto nei giorni scorsi, il recupero può dirsi completo con il pensiero già rivolto a limare il personale di mezza: appuntamento a Thiene per il 18/11!

PS attendo altri racconti da Berlino 30/09, Verona 07/10, Monaco 14/10 ... Amsterdam 21/10, Venezia 28/10, NYC 04/11 ... abbiamo allievi dappertutto!

sabato 13 ottobre 2012

Progetto MARZOTTO, un premio da vincere


Sabato scorso mi sono perso lo spettacolo. La scuola e la classe erano state invitate senza anticipazioni sull'esito del concorso esteso alla provincia intera. L'impegno era stato massimo, nella quantità e nella qualità degli elaborati, ormai lontani ricordi della primavera passata, quasi cancellati dall'estate di vacanza e dall'autunno incipiente ...

GdV 07/10/12 - pag.22
ProgettoMarzotto.org
... ecco la combinazione vincente della Scuola Elementare "Arpalice CUMAN PERTILE" che porta  a Marostica
# 5'000€ per il maggior numero di progetti finalisti
# 750€ per la 2^ A (classe di Camilla) 
dal montepremi totale di 40'000€.

Quanto bel mondo si è riunito nel Teatro di Vicenza! Tanti dettagli nell'articolo del GdV e tutto il resto nel sito ProgettoMarzotto.org. Appuntamento per il 2013 con "Il Lavoro che Vorrei" ... nuovi sogni dai nostri giovani!

venerdì 12 ottobre 2012

Operare o Riabilitare? Ginocchia da Sistemare

@PippoPozzato - tweet 02/10
deformazione del grandangolo
Dopo l'artroscopia il mio ginocchio sinistro era anche più gonfio (vd. post 04/03)! Ha scritto lunedì scorso @PippoPozzato dopo l'incontro con l'ortopedico "Dai meglio del previsto...????x fortuna nn è DA OPERARE!!????2 settimane di onde d urto e ultrasuono e tutto si dovrebbe sistemare...????". Il pensiero dell'articolazione malmessa non ha impedito al vicentino di scegliere la LAMPRE di Giuseppe SARONNI come squadra per il prossimo anno (vd. @gazzetta).

Ieri sera ho ricevuto questa mail ... "Torno proprio ora da Pordenone: sono stata appena dimessa. Tommaso ha eseguito l'artroscopia con la quale ha verificato due menischi rotti e una condropatia di 2^ grado! Ti volevo ringraziare per avermi indirizzata da VETRUGNO, mi è piaciuto molto e soprattutto è stato l'unico a voler risolvere il mio dolore al ginocchio!". Rispondo "prego!": io ho solo raccontato la mia storia, lei si è convinta che l'operazione era una possibile soluzione. Un giorno magari ci conosceremo pure.

giovedì 11 ottobre 2012

Gain Without Pain, terapie d'autunno

da Modena - vd. post 23/09
Mi sembra la parodia del mantra "No Pain No Gain" e si rischia ugualmente di patire se l'operatore non è attento a modulare i parametri resistivo-capacitivi della macchina. Finora non avevo mai provato la Tecar che mi è stata consigliata per aiutare il riassorbimento dell'edema nelle spongiose (vd. post 14/09) più che a stimolare la ricrescita della cartilagine. A questa dovrebbe pensare una più convenzionale magnetoterapia.

15±3Gauss a 75Hz, 4h/nocte
Perché non sono state utilizzate prima? Forse credevo nel "miracolo della natura" che sembrava avverarsi (vd. post 29/06), forse con la precedente operazione ai tendini di Achille mi era andata troppo bene senza tanti artifici (vd. post 13/07): allora erano altri tessuti, meglio irrorati e più giovani di sette anni. Diamoci una scossa, prima di dichiarare il decesso (vd. post 21/09)!
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