martedì 17 maggio 2011

w19/2011 - un week end da reporter, grandi rientri e triste dipartita

###   tante cose in un post che vale doppio, tanto testo per tante foto   ###

5000m - passaggio ai 200m
da dx a sx Giancarlo SIMION, Alessandro FABIAN
Ruggero PERTILE, Andrea ZORDAN ...

mezzofondisti, maratoneti, orientisti, triathleti
 Arrivano i CdS Assoluti su pista e mi trasformo in tecnico, dirigente, accompagnatore, fotografo per la mia società Atletica Vicentina in un week end che è stato quanto di più variabile e fastidioso fosse pensabile. Siamo passati dai 30°C assolati di sabato pomeriggio (gara di 10km marcia alle 15:15!) ai 15°C di domenica, conditi da raffiche di vento e pioggia a tratti, che hanno costretto al rinvio delle gare di salto con l'asta F e salto in alto M. Fosse una corsa su strada si potrebbe mettere in conto il degrado prestazionale, difficilmente accettabile in una competizione a squadre che somma i punteggi corrispondenti ai risultati nelle varie prove. OK, c'è la seconda fase a metà luglio sulla pista amica in Sportflex a Vicenza, ma per certi versi le condizioni rischiano solo di peggiorare.

Maurizio BOBBATO - 800m
Completamente inaspettato, almeno per me, c'è stato il rientro sui 5000m di Ruggero PERTILE che mancava dalle gare in pista da 4 anni ed è stato richiamato sul manto gommoso dai doveri societari, quasi come 16 anni prima, variazione cromatica da all black a giallo canarino fasciato blu, variazione di calzature da chiodata alla protettiva lunarfoam. Ha concesso solo il primo giro in compagnia, poi si è involato. Per chi si domandasse cosa sia la striscia scura per terra dico che non è una pozzanghera di acqua, bensì il sensore per rilevazione con chip. La tecnologia impigrisce ingegno e abilità che una volta permettevano la gestione a mano e a vista di gare ben più frequentate. Nonostante un programma orario molto ampio e le iscrizioni on line entro giovedì, siamo riusciti a dilatare i tempi arrivando alla fine con un'ora di ritardo (= ore 22).

Fra i VIP si è rivisto in salute Maurizio BOBBATO, che ha speso il minimo indispensabile per vincere 1500m (sabato) e 800m (domenica), precedendo in entrambi i casi atleti più giovani di 14-15 anni. Maurizio non è poi così anziano, essendo nato nel 1979. Chissà che ritorni a produrre risultati degni del suo talento che non può essersi fermato al bronzo dei Campionati Europei indoor del 2007.

Giovanna DEMO - salto in alto
Sono tornati a gareggiare quasi tutti gli atleti che vi avevo presentato in precedente post, tranne Anna GIORDANO BRUNO: Elena VALLORTIGARA infortunata prima di entrare in gara, Francesco TURATELLO corre i 100m e non salta in lungo per non aggravare un problema al tendine rotuleo, Alessandro BERTO in salute si conferma sulle sue misure. Purtroppo non è sempre festa per tutti!

Elena VALLORTIGARA è stata sostituita sul gradino più alto del podio del salto in alto dalla mia compagna di squadra Giovanna DEMO: flessuosa come un giunco, ha valicato l'asticella a 1,77m per poi arenarsi alla misura superiore. Non me ne vogliano i bei maschioni [AV], ma questa è stata la fase delle nostre belle donne che hanno vinto molto
    Aida VALENTE 4x400m - Laura STRATI salto in lungo
# la capitana Aida VALENTE sui 400hs e staffetta 4x400m ben supportata dalle compagne Anna BEGGIO, Nicole POZZER, Valentina REGINATO + un secondo posto nei 400m

#  Laura STRATI nel salto in lungo + un secondo posto nei 100m.
    Perché scatto foto? Primo perché mi piace osservare l'atletica e descriverne i gesti con le immagini. Poi perché il lavoro torna utile per arricchire la comunicazione [AV] su internet e sul Giornale di Vicenza, la bibbia della mia provincia. E questa volta è servito anche a Mauro FERRARO - addetto stampa FIDAL Veneto - che ha utilizzato 3+3 scatti a corredo del testo sia sabato sia domenica. Da considerare che sabato il solerte Delegato Tecnico, per amore di ordine e pulizia della manifestazione, ha lasciato fuori dal campo tutti i fotografi che si sono arrangiati dietro transenne e recinzioni e dalla tribuna. Di solito mi è sufficiente l'obiettivo 70-200, faccio fatica solo a entrare nella gabbia di disco-martello, ma sabato ho desiderato avere il 300 f2.8, l'arma preferita di Giancarlo COLOMBO.

    GdV 16/05/2011 in formato pdf
    Nel week end ci sono stati altri rientri agonistici, secondo programmi già dichiarati a inizio anno: dopo la prova a inseguimento durante la maratona di Vienna del 17/04, domenica Haile GEBRSELASSIE è tornato a fare una gara vera sui 10km a Manchester. Gli organizzatori sono stati gentili a non opporgli feroce concorrenza e la stessa cortesia era stata usata per un altro rientro di lusso, quello di Paula RADCLIFFE, dopo la lunga assenza per gravidanza e svezzamento del secondo figlio Raphael. Fra i 38'000 partenti Haile ha vinto inventandosi un'opposizione che non c'è stata da parte di Chris THOMPSON (ricordate la furiosa volata con Daniele MEUCCI ai Campionati Europei di Barcellona 2010?); Paula invece ha marcato visita. Più ritarda il ritorno alle competizioni e peggio è sulla strada verso l'ultimo grande obiettivo: l'Olimpiade di Londra 2012. Arrivo su The Mall.

    Altri criteri sono stati utilizzati dal New York Road Runners Club per allestire il campo partenti per UAE Healthy Kidney 10k, una dei 51 eventi di corsa previsti per l'anno 2011, per lo più all'interno di Central Park. Sono stati messi assieme tre fenomenali keniani già visti all'opera al Campaccio e descritti in precedente post. Leonard KOMON ha abbassato in solitudine il record del percorso segnato l'anno scorso da Gebre GEBREMARIAM, già più volte citato in precedenti post. Chissà che non ce lo ritroviamo felice e vincente sul traguardo di fronte a Tavern on the Green, ma della ben più prestigiosa maratona del prossimo novembre, proprio come accaduto a Gebre nel 2010. Il video di 4' spiega tutto più di mille parole: perché le registrazioni siano limitate a 10'000 (= 7'557 finishers), come si riesca a mescolare campioni e very normal runners in unico evento charity, come utilizzare per intero Central Park senza segregarlo (quanta nostalgia!), skyline di Manhattan negli occhi e nelle orecchie la colonna sonora degli 2U, presentata come la miglior cover band degli U2.

    Michael TUMI vince i 100m su Giovanni GALBIERI: il futuro della velocità italiana corre in Veneto

    ph. Giancarlo COLOMBO
    Sammy WANJIRU non è più fra noi. L'ho incontrato durante il briefing pre gara alla maratona di NYC 2010. Faceva quasi tenerezza nelle sue ridotte dimensioni che a malapena riempivano il piumino rosso con cui si proteggeva dal freddo.
    Oltre al necrologio istituzionale IAAF, segnalo le prime parole di Peter VIGNERON su runnersworld.com, scritte di getto appena confermata la notizia, come quelle di Amby BURFOOT nello stesso sito che ha incrociato parte del materiale che aveva già prodotto per descrivere le eccezionali imprese di Sammy.
    Un riassunto anche nel sito fidal.it In questo momento nella homepage del sito runnersworld.it ruotano le immagini di Sammy e di Pre: uniti nel coraggio guerriero in gara, uniti nella disgrazia, uniti nell'imperitura memoria, quasi a incarnare il verso del poeta greco MENANDRO, noto a tanti studenti italiani perché introduce un famoso canto di Giacomo LEOPARDI, che recita "muor giovane colui ch'al cielo è caro". Ci penso e mi dico: non così, non ora.
    Concludo con le parole twitterate da Haile GEBRSELASSIE "I am totally shocked of the news of the death of Sammy Wanjiru. My thoughts are with his family and all his friends and colleagues. Of course one wonders if we as an athletics family could have avoided this tragedy."

    2 commenti:

    Matteo Vivian ha detto...

    Dedicato a Sammy: un atleta che tira la Maratona olimpica a 22 anni e poi la vince non può che essere un pazzo o un fenomeno, forse lui era entrambe le cose. Le sue 6 vittorie su 7 maratone ne sono la prova come la media dei tempi in gara. Non per niente aveva studiato in Giappone come il suo mentore Wakiihuri.

    Enrico VIVIAN ha detto...

    @Matteo: Samuel era un grande fenomeno atletico che doveva solo disciplinare il talento per ricevere definitivamente il testimone da Haile GEBRSELASSIE come icona del running mondiale, ruolo in cui si fondono risultati, immagine e credibilità

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