sabato 22 gennaio 2011

Le gare si apprezzano dal vivo (2)

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La descrizione di 3 gare in sequenza come 3 aneddoti per dire cosa? Per rendersi conto di 3 diversi livelli di comprensione di un evento sportivo. Uno vissuto dal vivo, uno osservato conoscendone il contesto e i protagonisti, uno guardato cercando di interpretare le immagini.
Un tempo, non molto lontano, c'era la speranza che una manifestazione fosse trasmessa in televisione per poterla vedere, quando non fosse stata raggiungibile. Questa era una caratteristica dei meeting di gran pregio in cui si concentravano i migliori atleti. Il giorno successivo cominciava la ricerca nelle pagine sportive del commento o del trafiletto che riportasse almeno i risultati. Sembra preistoria, vero? Oggi quello che non va in TV va su webcast; quando non è il canale tematico a proporre l'evento, può essere l'organizzatore stesso a produrre la trasmissione.
Per quanto riguarda i semplici risultati, non arriva sera che si trovano online tutte le manifestazioni gestite da segreteria informatizzata, se non addirittura con live tracking  durante la gara sull'interfaccia web. Nei grandi campionati i risultati dal campo sono messi a disposizione sulla rete negli stessi modi e negli stessi tempi con cui sono inviati ai commentatori e ai giornalisti.
A questo punto mi chiedo: in tutto questo bombardamento di numeri cosa si comprende veramente di una gara? O di un gesto tecnico? Come si apprezza?

Anna GIORDANO BRUNO
Passiamo dalla corsa a un qualcosa di più sofisticato, sempre rimanendo in ambito atletico. Quanti hanno avuto l'occasione di vedere da vicino una gara di salto con l'asta? Io ho avuto la fortuna di assistere anche a un record del mondo di Sergey BUBKA quando valicò l'asticella a 6,12m a Padova (30/08/1992), tuttora terza migliore prestazione di sempre. Considerando che il parterre adiacente alla pedana dello stadio COLBACHINI sta su un piano leggermente ribassato rispetto ai sacconi di ricaduta, l'impressione da sotto era che l'ucraino andasse veramente in orbita. Galattico!
Anna e la misura del salto record
Occorre forse far tornare a saltare l'ormai cinquantenne Sergey per vedere una bella esecuzione? No di certo. Tanti si arrampicano alla soglia dei 6 metri e non occorre certo vedere volare così in alto per provare una forte emozione. A me è capitato un anno e mezzo fa quando mi ritrovai davanti all'obiettivo della fotocamera il primo tentativo per il primato italiano a 4,45m da parte di Anna GIORDANO BRUNO al Campo Perraro di Vicenza domenica 17 maggio 2009. Non ero nella migliore posizione perché mi ero fatto sorprendere dalla parte opposta della pista, dovendo seguire anche altre gare, e Anna stava per lanciare la rincorsa. Mi sono detto "OK! Portiamo a casa qualcosa". Controllo i parametri di scatto, imposto la raffica, respiro profondo e via. Grande record al primo tentativo! È stato più facile inquadrarla di fianco alla tabella con la misura del salto.

Elena VALLORTIGARA
Una situazione ancor più strana mi è successa sempre a Padova qualche anno prima, quando Silvana SANTI organizzò uno dei più bei meeting mai visti in Veneto. Si erano appena conclusi i Campionati del Mondo a Roma, una splendida edizione con ottimi risultati, fra cui il record del mondo della bulgara Stefka KOSTADINOVA con 2,09m (30/08/1987) che resiste tuttora alle decine di attacchi, in particolare quelli recenti e risicati di Blanca VLASIC. Silvana riuscì a dirottare verso nord tanti campioni: altri anni, altre disponibilità, altra attenzione da parte del pubblico che riempì lo stadio all'inverosimile. Traboccante!Silvana ebbe anche la cortesia di accettarmi, junior allora di belle speranze, fra gli iscritti della gara di 3000m che visse sul duello fra Francesco PANETTA e Brahim BOUTAYEB, futuro campione olimpico dei 10'000m l'anno successivo a Seul. Mi presi mezzo giro di distacco e giunsi all'arrivo in 8'14".
Silvana, Elena e Silvia
Ero quasi disperso fra molti campioni, non tanto in gara, quanto nella zona di riscaldamento, stipati al di sotto della zona coperta in fondo al rettilineo d'arrivo. E c'era anche Stefka che non perse l'occasione per dare l'assalto al suo fresco record del mondo.
Ventitre anni dopo, stessa pedana, manto diverso. Sabato 12 giugno la giovane scledense Elena VALLORTIGARA tenta il record italiano under 20. Sono in giro per il campo con la mia reflex e stavolta non mi faccio sorprendere come con Anna. Ho già scaldato l'indice destro con i salti precedenti e l'area intorno ai sacconi è sgombra per scegliere la miglior posizione. Luce ok, impostazioni ok, one shot per non perdere l'esatto valico. Elena c'è, la sua allenatrice Silvia DALLA PIANA più che darle consigli tecnici riesce a smuoverle l'adrenalina che le consente la propulsione oltre l'asticella. Dopo esserci riuscita, Elena è più incredula che contenta: ci metterà qualche tempo per capire cosa-come è riuscita a fare e non molto per migliorare a 1,91m (Annecy FRA, 11/09) passando per un bronzo mondiale di categoria (Moncton CAN, 25/07).

Alessandro BERTO
Occorre assistere a un record per provare un'emozione? No di certo. A volte può bastare un'azione tecnica pregevole, magari eseguita da un giovane compagno di squadra, in condizioni di grande coinvolgimento. Nell'ultimo week end di giugno dell'anno scorso Atletica Vicentina ha organizzato la finale Oro dei CdS Allievi al campo Perraro di Vicenza. Buona pedana, grande tifo, carica agonistica esagerata, supporto audio by Alessandro PINO.
Francesco TURATELLO
Ecco due salti vincenti: 14,44m nel triplo di Alessandro BERTO e 7,04m in lungo di Francesco TURATELLO, entrambi in condizioni regolari (*). Solo due frangenti di una grande festa atletica che è preparata ogni giorno dell'anno all'interno dello stesso impianto, dove si svolgono gli allenamenti di Francesco e Alessandro assieme a tante altre decine di atleti. C'è chi ha il piacere di andarli ad ammirare anche durante la preparazione: balzi, scatti, salti ... ogni esercitazione è utile per dipingere ritrattini. Gusti per palati troppo fini? No, anche perché si può assistere a sfide improbabili da realizzare in gara. Può un saltatore contrastare un velocista negli sprint? Può un velocista competere con un saltatore nei balzi? Può un quattrocentista recuperare sul lanciato quello che ha preso da un centista in partenza? Dubbi che hanno quotidiana soluzione sulla pista.

(*) i record italiani allievi di salto in lungo e triplo appartengono a Andrew HOWE con 7,61m (Debrecen HUN, 13/07/2001) e 16,27m (Caen FRA, 30/05/2002)

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