Inizio con un'immagine scattata da Google Earth di alcune delle corse collettive domenicali 21-42 dell'ultimo mese (19/12/2010 blu - 02/01/2011 giallo - 09/01/2011 rosso; mi manca il tracciato GPS di quella del 12/12/2010). Il centro è Marostica, sullo sfondo le pendici dell'Altopiano di Asiago, sulla destra c'è Bassano del Grappa con gli aspri bordi del relativo massiccio. Fra i due rilievi si vede l'imbocco della Valsugana.
Sono fortunato ad abitare in una bella zona che offre diverse soluzioni per allenarsi quando la luce del giorno permette di correre sugli argini di fiumi e torrenti e di passare per i sentieri delle colline, saltando di vallata in vallata.
Mi piace correre in compagnia la domenica quando l'occasione lo permette, quando non sono impegnato in competizione e sono riuscito ad anticipare al sabato l'allenamento più importante della settimana. Allora non mi interessa più di tanto il ritmo. Si cerca di rimanere compatti, magari ritornando sui propri passi per raccogliere i più bisognosi di attesa. Si cerca una salita più impegnativa, come la Val d'Inverno (il nome dice tutto!) che porta dalla frazione di Vallonara a quella di San Luca e corrisponde al tratto più aderente all'Altopiano del tracciato rosso.
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Bassano del Grappa dall'alto |
Si cerca il passaggio caratteristico, come il centro di Bassano che corrisponde alla parte più a destra del tracciato giallo. Località che difficilmente attraverso nei miei usuali percorsi in solitudine, che spesso si snodano nella campagna verso sud e lungo gli argini del Brenta (si nota l'ampio alveo fra le scritte nella parte bassa dell'immagine). Sono fortunato, lo ripeto, ma ci vorrebbe poco per migliorare la condizione degli argini di torrenti e fiumi per renderli più sicuri negli appoggi. Una condizione invece che è peggiorata tanto nel tempo, almeno dai primi anni 80, ovvero da quando corro per le strade di campagna, è il traffico, aumentato non solo per quantità, ma anche per velocità. Alcuni piloti sembrano in perenne prova libera per segnare il miglior tempo su strade nate per il passaggio di carri e trattori, ora trasformate in vie di raccordo fra i centri urbani e le zone artigianali e industriali sparse ovunque.
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Marostica - Piazza degli Scacchi
15/01/2011 |
Una variabile su cui possiamo influire poco è il meteo: al nostro parallelo mancano il sole e le temperature miti di zone più meridionali della nostra penisola. Risulta quindi più difficile riscaldarsi appropriatamente senza appesantirsi col vestiario. D'altra parte non siamo svantaggiati come gli abitanti in quota (è sufficiente arrampicarsi al vicino Altopiano) e come gli europei d'oltralpe. Siamo abituati e affrontiamo volentieri.
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Marostica - Piazza degli Scacchi
16/01/2011 |
Un aspetto positivo della zona pedemontana è di essere meno colpita dalla nebbia, spazzata regolarmente anche dal vento che spesso spira dalla Valsugana. Nessun problema per la sicurezza, almeno oggi, solo fastidiosa foschia, che l'ha avuta vinta a intirizzirci e a toglierci la soddisfazione di essere baciati dal sole, oltre a mortificare il paesaggio che tanto ci allieta.
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