### ho raccolto tre mesi di pensieri ... no big deal, just three stories!
... about connecting the dots ... love & loss ... death ...
not so much about running - skip where it hurts ###
not so much about running - skip where it hurts ###
Marostica, Chiesa di S. Antonio Abate - sagrato chi ricorda di aver già visto la scalinata dei Carmini? |
Capita che una mia famosa conterranea, non compaesana, scelga la chiesa per celebrare il suo matrimonio, inviti qualche ministro del suo partito e la parte alta della città dove abito venga bloccata, in quanto la Questura aveva ravvisato motivi di sicurezza. Chi si merita tutta questa attenzione? L'eurodeputato Mara BIZZOTTO, che gli Indiana JONES del mio blog ricorderanno nelle immagini di uno dei primi post (vd. precedente 07/01 e qui il suo profilo ufficiale).
uscita dalla chiesa al matrimonio di Mara |
un modo per ricordare Walter |
Molto meno famoso, ma non per questo il decesso ha scosso meno la comunità, era Leonardo RODIGHIERO, giovane atleta [AV] di 18 anni, che si è infilato con la sua Lancia Dedra al di sotto del guard rail sulla tangenziale SS 47 che abbraccia Bassano del Grappa sulla via della Valsugana. Cosa è successo? Non si sa. A volte basta un minimo sbandamento per una piccola distrazione. Dalle immagini delle lamiere accartocciate si può capire che non era rimasto molto da analizzare.
Giornale di Vicenza - 25/06/2011 |
Non sono andato al funerale, non ci sono riuscito, ma ho partecipato alla veglia di preghiera, con recita del Rosario. Ogni volta mi impressiona l'assemblea, numerosa come sempre in questi casi, quando prende il ritmo quasi unisono fra Ave Maria, Padre Nostro e contemplazioni varie. Forse qualcuno ci ascolta meglio, di sicuro ascoltiamo meglio noi stessi. Il finale è poi dedicato a quel canto lugubre e profondo "io credo risorgerò, questo mio corpo vedrà il Salvatore". Il concilio di Nicea avrebbe potuto fermarsi qui: c'è tutta la fede cristiana.
Sono invece riuscito a partecipare al funerale di Angelo CANTON, amico di famiglia e antico vicino di casa, per meglio dire di pianerottolo, quando quattro famiglie appena formate si trovarono ad abitare fianco a fianco e ad avere figli in rapida sequenza a fine anni 60 - inizio 70. Altri tempi! Le porte degli appartamenti erano sempre aperte e la community era molto reale e poco virtuale. Tanto che si ricostruì anche nelle vacanze in Alpago a fine anni 70 quando da tempo non si abitava più così vicino. Lascio immaginare l'aperta mansarda riempita di otto giovani dai quattro ai dodici anni.
Si può ben capire che Angelo avesse già la sua età, non più giovane, ma non così veneranda come tanti studi geriatrici vorrebbero farci dilatare. Non se l'è portato via la vecchiaia, bensì un diabete sempre più invalidante che l'ha consumato fino a stenderlo su un letto nell'ultimo periodo e lo ha rinchiuso nel suo dolore. Dalla foto si può immaginare l'uomo gaio e solare, sempre pronto alla battuta e ad animare la compagnia, che riusciva comunque a dipingere la vita del colore della maglietta che appare nella foto.
GIORGIONE - Col Tempo Gallerie dell'Accademia 68x59cm |
Il caso più strano che mi è capitato? Non proprio a me, ma al mio amico Michele. Il padre Eugenio era in fase terminale, ma lui ha voluto ugualmente partecipare al matrimonio di Andrea (il parziale resoconto in precedente post 29/08). Ha assistito alla cerimonia in chiesa, è arrivato fino al Castello di Lispida, donde è stato richiamato all'ospedale di Vicenza, dove il padre era spirato. Un particolare che avevo quasi scordato nella scrittura di quel post e che riemerge in questo. In pochi minuti siamo passati dalle congratulazioni per un amico alle condoglianze per un altro.
Come è possibile capire dalle date, non è da ieri che elaboro questi pensieri e raccolgo immagini, che sono state definitivamente liberati dalla morte di Steve JOBS che sembra c'entrare poco. In verità tutto quel che ha ruotato intorno alla scomparsa di Steve mi ha fatto riflettere molto e non riuscirò a trasmettere tutto.
La notizia è uscita dalla radio alle sei, giusto prima di partire a correre, e non mi ha impressionato più di tanto, in quanto sono e siamo circondati da persone tormentate da malattie mortali. L'allagamento è cominciato più tardi quando è montato lo tsunami comunicativo e si sono rincorse le onde informative. Ora sono in grado di vedere cosa è rimasto dopo che le acque si sono ritirate.
Mi fa impressione verificare come a distanza di una settimana il sito http://www.apple.com/ sia ancora avvolto dal sudario di Steve. Quanto ci vorrà per elaborare il lutto e riprendere la normale operatività? La pagina ha tutta l'essenzialità di un cimitero militare: bianco/nero, nome/cognome, anno di nascita/morte. Serve qualcosa di più? Non saresti in quella pagina se non conoscessi già Steve, dove trovi le sue invenzioni a fargli da corona nel menù sopra la testa.
Apple si fa bastare le quattro righe che tratteggiano la sua grandezza, quattro righe che non ho visto dedicate altrove a simili condottieri. Un amico mi ha segnalato un commento di Beppe SEVERGNINI sul Corriere "Addio Steve, ingegnere dei nostri sogni / Qualcuno dice che non ci hai lasciato, ti sei soltanto trasferito sulle nuvole". Chi ama Beppe si ritroverà piacevolmente nelle sue argomentazioni. Di lì sono saltato a Massimo GAGGI "Pifferaio magico. E spietato / Simbolo del sogno americano, ne aveva i pregi e i difetti: genio visionario, ma anche imprenditore duro e spietato". L'ovazione non può essere corale e ogni cronista deve rappresentare una faccia del prisma, ma il messaggio più spesso citato era stato scritto da Steve stesso sei anni prima e stava quiesciente negli archivi di YouTube, in casa del nemico Google.
Quanti lo hanno visto? Quasi tutti. Quanti lo hanno ben guardato, considerando che tanta parte della comunicazione è non verbale? Dura solo un quarto d'ora, il tempo normalmente concesso a un laureando per esporre la tesi. Tanto gli è stato sufficiente per riassumere la sua vita.
GIORGIONE - Giovanni BORGHERINI e il suo Maestro 46,5x59cm - lezione di coaching dal Rinascimento NON VALET INGENIUM NISI FACTA VALEBUNT |
Campus di Stanford, Palo Alto CA - novembre 2000; la pista dove ogni inizio maggio si corre veloce in lontananza lo stadio del football dove Steve JOBS ha tenuto il discorso ai laureati del 2005 perché STANFORD è costosa? http://www.flotrack.org/video/194833-Stanford-University-3-Minute-Tour |
Non è difficile trovare tante parole. I quotidiani da giorni hanno altre notizie, i settimanali sono già usciti sul pezzo, poi rimarranno i mensili a celebrare uno dei riferimenti massimi del nostro tempo. Eppure il miglior commento è arrivato rapidamente, a poche ore dalla morte di Steve ed è stato scritto da Seth GODIN nel suo blog meritando più di 1000 retweet. Riporto integralmente "A Eulogy of Action".
libreria La Sfinge, adiacente alla Chiesa di S. Antonio a fine settembre il presagio della scomparsa ... ... non sarebbe meglio "agire come Steve JOBS"? |
It's one thing to miss someone, to feel a void when they're gone. It's another to do something with their legacy, to honor them through your actions.
Steve devoted his professional life to giving us (you, me and a billion other people) the most powerful device ever available to an ordinary person. Everything in our world is different because of the device you're reading this on.
What are we going to do with it?
Leggo un commento pragmatico su di un uomo pragmatico, in un linguaggio semplice e diretto, inusuale per le quotidiane contorsioni di Seth. Che cosa ne faremo?
Uno dei miglior tributi che si può guardare/ascoltare è quello del Trio Medusa che ha remixato il discorso sulla base sonora di "With or Without You" degli U2 (vd. link @ kataweb), addensando e dilatando 14 minuti in 4. Che cosa ne faremo?
Nessun commento:
Posta un commento