Non li cercavo, mi hanno chiamato: a riassumere la propria carriera podistica, a chiudere avventure umane ...
Mi mancava qualcosa di Covacich, argomento di un colloquio lavorativo, responsabile HR maritata a un runner.
Io le parlai di atletica, lei leggeva A Perdifiato e adesso Mauro ricapitola 40anni di vita in corse ormai concluse.
Anche libri di altri (Murakami, Sillitoe, Echenoz, Lodoli) bravi a farsi leggere, forse meno tecnici, raccontando.
Capitoli brevi e precisi, anche l'incontro con Gebre, inseguito in Etiopia, all'opposto dei profughi di confine.
Alcune sviste storiche, necessario esserci, poi New York, bei Giamaicani, torcia olimpica, Stefano Baldini, mitologia.
Magari mi addentro nel giornale che lo ospita per aggiornare i segreti di buona scrittura, brava a farsi leggere.
Suddiviso il precedente lavoro di Alessandro Donati, aggancio personale a incrocio conosciuto, poi 200 puntate.
Stavolta unica soluzione e condivisa, ripassando da metà anche indietro, che tutto può ruotare attorno a Schwazer.
Che fa organizzare contro di loro il peggio delle istituzioni, fra tifosi e detrattori di un atleta che voleva solo marciare.
Non so quanti vogliono sapere e confrontarsi, magari con la replica anticipata, spacciata per cronaca asettica.
P.S. come Donati si è ricreduto sul passato pulito di Alex, registro il favore del presidente Giomi e del giudice Maggio
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