venerdì 22 maggio 2015

Lo Sport del Doping, solo un altro Giro

Questa la Gazzetta di due settimane fa a due giorni dalla partenza di un Giro che ieri ha fatto tappa a Vicenza, come due anni fa, scegliendo stavolta la rampa di monte Berico allo spazio di via Roma, fra stazione e campo Marzo. Due giorni dopo scoppiava il caso Danilo Di Luca, ripescato positivo, e sembrano passati due decenni, non due anni. Ormai non mi stordisco più con quelle domande e, se tutto va bene, il Giro fila liscio fino a Milano, come l'anno scorso fino a Trieste...

Ci è raccontato un nuovo ciclismo, uscito da anni bui, ancora legato a personaggi squalificati per il cane o per la carne. Peccato che i giovani leoni debbano confrontarsi con modelli non fulgidi e i loro numeri.

2 commenti:

Gianmarco Pitteri ha detto...

Del resto, ci sono anche conferme "empiriche" e certificate sui limiti di tutto il sistema...

http://www.bdc-mag.com/doping-e-gli-asini-volarono/

Enrico VIVIAN ha detto...

poco testo e tanti link: complimenti per essere arrivato in fondo e grazie per il contributo

senza altri casi clamorosi, ormai improbabili per atleti gestiti bene, la caccia al doping può dichiararsi conclusa

come al solito ho preso l'esempio del ciclismo per l'ampia e comoda vetrina, tanto bello da vedere quanto indigesto da ascoltare

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