mercoledì 28 ottobre 2015

Lo Sport del Doping, non ho mai pensato di doparmi

Ho sfiorato più volte gli ambienti giusti per iniziare, ma neanch'io ho mai pensato di doparmi e ricordo che Gianni quasi si arrabbiava per la mia ingenuità quando mi avvisava nel 1995 "guarda che un giorno ti confronterai con i dopati" - come se non l'avessi già fatto prima e ancora 15 anni dopo - oppure mi suggeriva "guarda che non sei più scarso di ...".


Poi si sono aggiunte altre 100+ puntate, iniziate 6+ mesi prima di entrare in facebook, dove non volevo inserire l'argomento doping, immaginando confusione fra le battute ed esasperazione nei toni. Poi ho iniziato a mettere in vetrina i contenuti blog, scoprendo campioni di click fra i campioni di casa. Ancora nessuna parola fuori posto sui social, casomai in privato per innocue rettifiche ...

Ecco il riassunto di un cammino lungo 3 anni, indicizzato da me medesimo lasciando a Google il suo lavoro. Poi succede che na monada di Alex Schwazer diventi il tema di un gruppo facebook, aperto (21/10 20:18) prima di una rituale meditazione e scoppiato poco dopo proprio con le immagini degli azzurri accompagnate da una dichiarazione provocatoria

Sì, forse vincerai di nuovo: hai già vinto da squalificato, senza ancora gareggiare!
Avrai di nuovo sponsor, visibilità, fama: come anche i tuoi mentori.
Di nuovo comincerai a fare breccia nella gente, ti rimetteranno una merendina in mano e via! Su per i monti incontaminati, puliti proprio come la tua coscienza.
Tutti ti vorranno bene come da vangelo, esempio di figliol prodigo.
Ma noi no: noi non dimentichiamo.
Noi che siamo stati la tua famiglia, non ti vogliamo. Hai mentito agli altri, ma a noi non puoi mentire.
Farai le Olimpiadi certamente, gli italiani dimenticano e ti osanneranno, noi no!
Noi siamo una famiglia, e siamo ancora più coesi, forse anche grazie a te: gioiremo delle vittorie di ciascuno e soffriremo delle sconfitte di ognuno, proveremo a risalire dal fondo in cui siamo precipitati.
Proveremo a farlo soltanto esclusivamente con le nostre forze, lontano dai riflettori, da quei riflettori che hai monopolizzato del tutto immeritatamente.
Avrai gli altri, noi non più: sarai solo
.

Quanti davvero contro Alex? Cosa possiamo fare ancora con le storie dei nostri atleti e l'arte di Giancarlo Colombo?

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