martedì 8 febbraio 2011

Calcaterrite (1)

Sabato 13 marzo 2010 mi avvio con gli amici Andrea RIGO e Lorenzo BRESSAN verso l'Expo della Treviso Marathon e mi sistemo in una stanza dell'hotel BHR che mi è assegnata in compagnia di Giorgio CALCATERRA. Con calma egli arriva nel tardo pomeriggio, guidando la sua auto che è anche il mezzo di lavoro sulle strade della capitale. Regolare un quarto d'ora di pausa per allungare arti e schiena ogni 2 ore di guida, così il viaggio non gli pesa quasi per nulla, mi assicura. Dopo aver sistemato rapidamente le sue cose preferisce uscire per sgranchirsi con una corsetta piuttosto che sedersi alla riunione tecnica in cui il direttore di gara riassume le indicazioni per i top runner. Giorgio già conosce questa maratona e non sente bisogno di promemoria. Quando ci incrociamo gli ricordo solo di portare la mattina successiva i suoi reintegratori nelle cassette di raccolta per ogni ristoro personalizzato. Mi dice che a lui non servono e gli è sufficiente l'acqua che troverà lungo la strada: in fin dei conti è solo una maratona, mentre nella 100km ha bisogno di un sostegno più consistente per arrivare al termine. In stanza gli vedo diverse scarpe, ma nessun paio adeguatamente performante per correre ai suoi ritmi. In verità, mi dice, preferisce correre con un modello più protettivo per non avere problemi di recupero. A cena poi siamo a tavola con Laura GIORDANO, accompagnata dal marito, e Giorgio non si risparmia per soddisfare le curiosità della multiatleta. Così viene fuori di tutto: di come si possa collezionare 200km a settimana allenandosi una volta al giorno (non è difficile ... lunedì 30km, martedì 30km, mercoledì 30km, ...), di come converta il suo potente motore fino alle ultra maratone (devi imparare a correre piano ...), di come abbia ridotto quasi a zero la carne nella dieta (più per compassione verso gli animali uccisi che per convinzione alimentare), di come avesse perso forse l'occasione di qualificare la sua carriera in matura gioventù, ma in fin dei conti era contento così. Disarmante, senza mai essere ingenuo. Intanto pensavo: quante fisime o paranoie mi faccio per cose che Giorgio manco considera? Perché complicarsi la corsa quando la soluzione è semplice? Allenamento, scarpe, dieta, reintegrazione ... Giorgio concede una lezione magistrale di come affrontare la vita atletica ai minimi termini.
Il giorno successivo corre quasi in solitudine 2h22'30" (= 3'22"/km) perché non è del tutto pronto per reggere il treno sotto le 2h20' lanciato da Filippo LO PICCOLO e Hermann ACHMÜLLER. Forse non ha recuperato del tutto la vittoria sui 58km della Strasimeno della settimana precedente (3h35'52" = 3'43"/km)? Forse non vuole stancarsi troppo in vista del Campionato Italiano di 100km a Seregno della domenica successiva (larga vittoria con il personale di 6h28'51" = 3'53"/km)? Treviso Marathon è solo una della ventina di gare che Giorgio infila ininterrottamente ogni week end da metà gennaio, su distanze che variano da 10 fino a 100km. Il meccanismo che sembrava lanciato verso il moto perpetuo si inceppa in vista del Passatore, che vince ampiamente, quando iniziano i problemi alla schiena che lo tengono lontano dalle gare per molti mesi.

...   continua   ...

14 commenti:

bressdicorsa ha detto...

AZZ 30KM AL LUN,30 AL MARTEDI'..GRANDE GIORGIO,SPERIAMO DI RIVEDERTI PRESTO GUARITO

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Giorgio è un uomo immenso, solamente per la estrema disponibilità.
Nel dopo gara grande era la mia curiosità nel capire come potesse mai alimentarsi nell'arco delle quasi 7 ore di gara in una 100 Km ma lui... "niente di che, qualche barretta...".
Ero esterefatto, probabilmente non per la risposta ma per cotanta modestia di fronte alle sue irripetibili imprese.
Giù il cappello, sempre, e speriamo che torni a gareggiare tanto!

Enrico VIVIAN ha detto...

@ Bress: se ascolti Giorgio in originale puoi convincerti come sia possibile; lui corre davvero così

@ Filippo: sono commosso! ho già provveduto a inserire link al tuo blog nel testo del post; scusa la dimenticanza

x tutti: da visitare il blog del primo italiano a NYC 2010 nonché 12^ nelle liste nazionali assolute dell'anno scorso, il migliore fra i non professionisti insieme a Hermann e a Said

Anonimo ha detto...

Diverse persone pensano che se Calcaterra avesse finalizzato al meglio le classiche due Maratone all'anno sarebbe potuto arrivare a correre in 2h10'o addirittura qualche secondo esatto,e invece correndone diverse sia in primavera che in autunno/inverno abbia un pò dilapidato il proprio potenziale reale sulla distanza.Io non sono d'accordo perchè è riuscito ad arrivare a un primato di 2h13'15''(ritmo 3'09''4/Km)che rapportato al suo personale ad esempio sui 10000 di 30'00''(3'00''/Km)è un capolavoro.Quindi lui correva la maggior parte delle sue maratone come allenamento molto qualificante correndole un 10''/Km circa di media più lentamente del suo massimo potenziale sulla distanza(ad esempio nel 2000 che valeva 2h13'corse spesso appena sotto le 2h20',riuscendo a siglare il primato mondiale di numero di maratone corse in un anno solare sotto le 2h20',ben 16).Quindi erano dei lunghissimi qualificati che lo aiutavano poi nella maratona che sceglieva di correre al 100%(che comunque alla fine non era più di una/due per primavera/autunno).Magari se preparava 2 maratone all'anno le faceva sempre tra 2h13'e 2h16' ma come primato personale era sempre lì.Penso sia quasi impossibile scartare meno di 9''/Km tra pb 10000 e pb Maratona.Atleti in grado di fare altrettanto che mi vengono in mente sono Gelindo Boridn e Giacomo Leone e qualche giapponese di cui non ricordo il nome.Cioè atleti che sulla Maratona hanno ottenuto prestazioni decisamente migliori sulla Maratona rispetto a 10000 e anche mezza,''maratoneti puri''.In conclusione secondo me Giorgio Calcaterra ha gestito bene la propria carriere aportiva riuscendo a scoprire i propri limiti pur partecipando a numerosoe gare,sapendo dare ad ogni gara l'importanza giusta e divertendosi probabilmente anche di più in questo modo e sempre comunque allenandosi tanto e bene compatibilmente anche col fatto che ha sempre lavorato e ha saputo ben gestire le due cose,del resto diversi atleti italiani professionisti (inteso come appartenenti a gs militari)in virtù dei loro tempi migliori su 5000 e 10000 rispetto a quello di Giorgio non hanno poi saputo eguagliare il primato di Giorgio sulla Maratona una volta che hanno scelto di passare alla Maratona,a dimostrazione ulteriore di quanto detto sopra.
A tal proposito,e qui chiudo(scusate per la lunghezza),non capisoc perchè la Maratona non è inclusa tra le gare attraverso le quali è possibile ottenere punteggio per entrare in un gs militare.Se sui 10000 basta 29'40''(950 punti)nella Maratona dovrebbe poter bastare un tempo sulle 2h18'.Fino a prova contraria la Maratona fa parte del programma olimpica,anzi è probabilmente la gara regina delle Olimpiadi...

Anonimo ha detto...

Ehm ho fatto un errore sopra quando dice 2h10'o addirittura qualche secondo SOTTO,no esatto

Anonimo ha detto...

In aggiunta a quanto scritto sopra dico anche un altro paio di cose:
A)i suddetti ''lunghi qualificati'' che Calcaterra in pratica svolgeva in occasione della maggior parte delle Maratone che correva,nei quali il ritmo medio finale era all'incirca 10''/Km più lento del suo reale valore sulla distanza a volte erano anche svolti in modo progressivo,come spesso si fa per questi allenamenti.Tipo 2/3 della distanza a ritmo maratona rallentato di 20''/Km e poi ultima parte anche più veloce del ritmo maratona per una media finale come quella che ho detto sopra.Da qui i numerosi ''negative splits''e ottimi finali di Giorgio in queste Maratone.
B)A conferma del fatto che Calcaterra non faceva un attività ''alla viva il parroco''il fatto che è anche stato seguito direttamente nella sua attività da due tecnici molto noti e apprezzati nell'ambiente come Giorgio Carbonaro prima e Huber Rossi più di recente .

Enrico VIVIAN ha detto...

@ Daniele: sei un fiume in piena! le tue considerazioni sono condivisibili anche se alcuni fondamenti sono labili (i personali di Giorgio sui 10'000m e in mezza non rendono merito al suo potenziale perché dubito abbia mai finalizzato la preparazione al meglio); meriteresti un post e non un semplice commento!

vorrei comunque circostanziare la valutazione di Giorgio sull'orientamento della carriera sportiva: eravamo seduti a due tavoli di distanza dal gruppo capitanato da Luciano GIGLIOTTI che avrebbe guidato in gara i nazionali Daniele CAIMMI (FF.GG.) e Ottavio ANDRIANI (FF.OO.); proprio guardando a loro, Giorgio ribadiva l'esigenza di libertà nelle sue scelte

per lo stesso motivo ha difficoltà a seguire guide tecniche e nel frattempo ha acquisito grande sensibilità nella gestione diretta di allenamenti e gare

al di là di ogni valutazione personale, Giorgio rimane immenso

abbi pazienza fino alla seconda puntata

Anonimo ha detto...

Enrico,grazie per la tua considerazione nei riguardi dei miei commenti.
Mi interesserebbe molto anche una tua opinione su quello che ho detto riguardo alla non considerazione della Maratona nell'ambito dei punteggi fidal.

Enrico VIVIAN ha detto...

@ Daniele: un giorno ci arriveremo!

se 91 è il tuo anno di nascita, ti sei perso le lunghe dispute a livello mondiale su come omologare i percorsi per poter dichiarare i migliori tempi come "record" e non solo come "migliori prestazioni"

adesso i criteri sono chiari per misurazione, dislivello, distanza fra partenza e arrivo ... serve altro?

http://www.fidal.it/showquestion.php?faq=7&fldAuto=6880

se guardo la raccolta delle tabelle per ogni specialità dovrebbero essere aggiunte le specialità su strada: oltre alla maratona anche 20km e 50km di marcia

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Se la Fidal ogni tanto avesse messo in considerazione atleti "ordinari" come Giorgio, Hermann o Said nelle gare federali dove ci si piazza ultimamente tra i primi 7 con 2h20' (beh, intendo Europei) ci saremmo risparmiati molto spesso figure penose...
I 2h30' e passa visti negli ultimi anni non hanno spiegazione, ma la Nazionale è quella dei sub. 2h10' purtroppo...

Enrico VIVIAN ha detto...

@ Filippo: è una lunga storia e continuerà finché permane la gestione vigente che ha la sue ragioni e con la quale bisogna entrare in sintonia se si vuole essere considerati

semplice esempio non applicabile in Italia

il mondo della maratona USA è in fibrillazione da un anno per i trials olimpici del prossimo gennaio, fin da quando è stata scelta la sede a Houston, e tanti hanno gareggiato ai Campionati di Mezza di 10gg. fa (Ryan HALL in testa) anche per sperimentare il percorso

vuoi partecipare alla maratona Olimpica? arrivi nei primi 3 ai Trials e ottieni il minimo; tanti atleti USA rinunceranno alla maratona dell'autunno 2011 per scommettere su Londra 2012

Anonimo ha detto...

Il tuo post su Calcaterra mi ha quasi commosso. La sua semplicità e modestia è disarmante. Al tempo stesso il tuo racconto mi ha fatto fare un parallelo con alcuni miei amici ciclisti che inseguono tutte le evoluzioni tecniche più recenti (e anche costose) per poi vedersi superare dal tizio di turno che pedala su una bici in acciaio usando scarpe da ginnastica.

Complimenti ancora.

Mirko

Andreadicorsa ha detto...

Enrico, complimenti per il post! Per Calcaterra ogni superlativo è sprecato! Non ci sono parole lui è semplicemente il n.1 in assoluto! So che ha ripreso a correre e sono sicuro che anche quest'anno il Passatore sarà suo!

Enrico VIVIAN ha detto...

@ anonimo: il racconto di Giorgio non è agiografia! è proprio così

il mondo della bicicletta è diverso; nella corsa è possibile essere al vertice in completa semplicità

@ Andrea: prova a far intervenire direttamente Giorgio, come è intervenuta Nadia DANDOLO in altro post; anche solo per aggiornarci o rettificare

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