venerdì 6 maggio 2011

Ryan HALL - on a running mission from God (1)

The Blues Brothers
in missione per conto di Dio
Ho già accennato alla quarta piazza di Ryan HALL nel post dedicato a Boston e alla sua maratona del 18/04
1. Geoffrey MUTAI, KEN, 2:03:02
2. Moses MOSOP, KEN, 2:03:06
3. Gebre GEBREMARIAM, ETH, 2:04:53
4. Ryan HALL, USA, 2:04:58
sopravanzato solo da fenomenali africani e ha messo un po' di pepe negli appoggi dell'etiope che lo aveva distaccato di quasi 3' e mezzo nella NYC Half Marathon del 20/03 tanto da far temere la stampa statunitense che non fosse in grado di esprimersi al meglio.
"With just four weeks to go before the Boston Marathon, his first major race since making the decision to venture out on his own with faith as his guide, is it time for Hall to press the panic button?".
Morto no, disperato si, almeno nelle interpretazioni del giornalista che evidentemente dubita del nuovo corso della carriera di Ryan, che prevede tanti consiglieri specifici e nessuna guida tecnica generale per seguire la strada che Dio ha ha tracciato per lui. E neanche le parole dell'atleta rassicurano il commentatore. Rileggerle a posteriori sembrano profetiche nella loro semplicità tutta tempi e sensazioni.

Ryan HALL
Boston Marathon 2011

"Based on this, I'm probably not going to change things up before Boston. It's only four weeks away and twice the distance. I can go a long ways out there, and that's pretty typical for my buildups. My halfs always feel tough coming into a marathon because I'm doing such long work. Running 4:50 pace feels so easy right now but when you get down to 4:30 pace it doesn't feel so good. But I'm not too concerned. I'm not going to be running 4:30 pace in Boston. It's going to be more like 4:48 pace. If I can run that in Boston, I'll be thrilled".
Le condizioni particolari gli hanno permesso di migliorare la previsione che sembrava azzardata (4'48"/mi = 2h05'45" in maratona), come la sua condotta di gara, in testa al gruppo fin dall'inizio, da vero front runner (qui in un video amatoriale di soli 11" @ mile 8). Gebre GEBREMARIAM chiude il folto e scuro plotone guidato da Ryan.

Perché tanto interesse verso Ryan HALL? Perché da 4 anni è l'atleta su cui si concentrano le attese di una nazione dopo lo strabiliante esordio nella maratona di Londra in 2h08'24" (22/04/2007), tre mesi dopo aver portato il record USA di mezza maratona a 59'43" (Houston, TX 14/01/2007), di cui segnalo un video molto istruttivo ...
pace yourself! be fast even if the course is not flat! where is the cheering crowd?
fai il tuo ritmo! corri veloce anche se il percorso non è piatto! dov'è il pubblico festante?
 


Tutt'altro contorno ai Trials USA del 03/11/2007 per le Olimpiadi di Pechino 2008, corsi il giorno precedente alla NYC marathon. Qui c'ero e ricordo il freddo e il vento! Partenza al Rockfeller Center ancora col buio, per non disturbare troppo il traffico di Manhattan, e poi 5 terribili giri di 5mi in Central Park. Ryan stacca tutti con una seconda metà devastante in 1h02'45" per concludere in 2h09'02"! Nel sito IAAF si trova un resoconto completo. Molto significativo il video amatoriale che lo mostra sbracciarsi nel finale. Il tempo finale era passato in secondo piano rispetto all'immensa gioia che voleva esprimere. Una nuova stella si era aggiunta nella bandiera USA! Aveva solo 25 anni e tanto futuro avanti a sé.




Poi ci fu un ulteriore miglioramento alla maratona di Londra (13/04/2008), dove si trovò quinto subito in scia ai migliori al mondo con 2h06'17". Qui ci sono le classifiche e qui il resoconto di gara con l'anteprima dello scontro olimpico fra il dominatore dell'ultimo biennio Martin LEL e l'emergente Samuel WANJIRU. Troviamo Stefano BALDINI 12° ben staccato in 2h13'06", rallentato dalla prefratturazione del piatto tibiale.
Cominciò poi un periodo altalenante, in cui ci furono buone prestazioni, ma non all'altezza delle aspettative. Alle Olimpiadi di Pechino 2008 fu 10°, dove si presentò a detta sua "flat as a pancake", ben lontano dalle medaglie e battuto anche dal connazionale Dathan RITZENHEIN. Così si è barcamenato nei due anni successivi, fra alti e bassi, e i suoi record sono rimasti fermi a quel 2008, come si legge nella scheda IAAF. Nelle ultime righe si nota una particolarità, quando nel 2006 doppiò degnamente cross corto e cross lungo ai Mondiali di Fukuoka, nell'anno della sua transizione da buon pistaiolo capace di 13'16"03 sui 5'000m a 23 anni (Carson, CA 24/06/2005) a ottimo corridore su strada in distanze intermedie sulla via della conversione a maratoneta.

...   continua   ...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao Enrico,una domanda che è correlata alle domande che ti ho rivolto due post fa:mi consiglieresti una buona seduta standard da svolgere come richiamo di forza incentrata sulle salite brevi,da svolgere nel corso del periodo agonistico per le gare di mezzofondo prolungato in pista?
Grazie

Enrico VIVIAN ha detto...

@Daniele91: rampa 10%; 3x(4x40m) recupero 1'30" fra le prove, 5' fra le serie

Anonimo ha detto...

grazie mille enrico...quanto alla collocazione direi entro una settimana dalla successva gara in pista...giusto?
Cose particolari da fare prima e/o dopo rispetto ai classici riscaldamenti e defaticamenti?Possibile abbinarla a una corsa lenta di 40/45 minuti(tipo 30'prima 15'dopo)?
Grazie di nuovo

Enrico VIVIAN ha detto...

@Daniele91: in periodo agonistico le esercitazioni di forza andrebbero specificate e avvicinate al gesto di gara con prove di velocità che sono occasioni per curare la tecnica di corsa

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