martedì 13 dicembre 2011

w49/2011 - che botta!

per chi apprezza gli esiti da incubo dei Depeche Mode
il finale di "Wrong" è degno del titolo del post
dall'ultimo album "Sounds Of The Universe" (2009)
qui il testo di @azlyrics.com


Sono passate solo tre settimane, ma mi sembra una stagione fa! Non sono solito prendermi periodi di riposo assoluto. A me piace correre ed è sufficiente modulare i carichi (intensità e volume) per ottenere il recupero senza rinunciare al mio rito quotidiano. Chi mi ferma? Per un giorno possono essere gli orari impossibili per impegni improbabili o le eccezionali avversità meteo, per più giorni le disgrazie che possono accadere. È già la seconda volta quest'anno che sono costretto a una lunga pausa (vd. i molti post di feedback nel periodo febbraio-marzo fino alla sentenza ultima del 20/03): allora un accumulo di instabilità fino al disastro, stavolta un disastro che ha fatto accumulare instabilità.

cimitero di Marostica, vista verso sud-est - in pole position le recenti tombe di famiglia, larghe come portaerei

Mi fa strano rileggere il resoconto nel post 25/11. Erano giorni in cui pensavo candidamente "cosa vuoi che siano due sbucciature alle ginocchia!" e provavo a correrci sopra con tutte le limitazioni del caso. "Intanto recupero la fine della stagione!" altro pensiero che mi faceva sopportare la situazione, in evoluzione senza miglioramenti. Anzi. A un certo punto il ginocchio sinistro, oltre a dolere, ha cominciato anche a gonfiarsi. KO! Meglio fermarsi e curarsi appropriatamente. Sembra che non si sia rotto niente all'interno, la diagnosi è compatibile con la grande botta presa prima della partenza della Mezza dei 6 Comuni.

cimitero di Marostica, vista verso sud-est - i nonni paterni

La settimana entrante è ormai la quarta in cui non mi alleno. Per una decina di giorni ho provato a correrci sopra pensando "passerà!". Più scorreva il tempo e più rallentavo fino al momento in cui ho sentito sinistri dolori e scricchiolii. E mi sono fermato completamente per una decina di giorni. Riposo, fisioterapia e argilla sembrano aver sortito barlume di soluzione, non tanto per il dolore e i movimenti limitati, quanto perché comincio a fidarmi di caricare l'arto sinistro che nel frattempo si è ammosciato. Pur continuando con le esercitazioni isometriche, il quadricipite non si è mantenuto. Che striminzita la mia gamba più forte!

cimitero di Marostica, corridoio nord-ovest - ai piani superiori nonni e bisnonni materni

Cosa ci fanno le foto del cimitero di Marostica? Nella cautela delle prime uscite sto utilizzando un corri-cammina prudente (1'+1') e ci sto prendendo gusto a fare le pause, tanto che, al suono del timer per ripartire, mi viene da dire "è già ora? perché non continuo a camminare?". Mi capita di rientrare lungo la statale e passare davanti al viale di cipressi che conduce al camposanto. Di solito sono troppo preso dai miei pensieri di corsa e vado dritto, attento agli attraversamenti, al traffico e alle irregolarità dei marciapiedi. Sabato invece ero tranquillo e ho pensato che era un po' di tempo che non andavo a trovare i nonni.  In tasca avevo il cellulare che non porto con me di corsa. Così ho raccolto qualche foto tiepida e inusuale per essere ormai a metà dicembre.

Altopiano di Asiago 06/12/2011 - vista dal quarto piano dell'ospedale verso ovest

Che stagione strana! Anche in Altopiano sembra l'inizio dell'autunno. Le ultime perturbazioni atlantiche sono più temperate che umide. La neve arriverà! Magari giusto in tempo per Natale, quando dovrei aver risolto questo piccolo incidente e magari misurarmi nel primo evento running completamente charity della zona: la Stragiaxà del 26/12. Intendevo fare ancora un po' di promozione, invece Bress mi informa "sold out! pettorali esauriti!" come ogni gara a numero chiuso che si rispetti. Nel suo blog la lista quasi completa dei 100 fortunati, fra cui diversi personaggi.



Per allora spero di essermi riconciliato con la corsa e ricominciare a cantare "Just can’t get enough", sempre con i Depeche Mode (già trovati nel post 19/10), qui alle origini con l'elettropop dell'album di esordio "Speak & Spell" (1981) - vd. testo @azlyrics.com. Quanta strada in trent'anni!

4 commenti:

andrea dugaro ha detto...

il tuo racconto è l'incubo di ogni runner, con la passione nel genoma
quindi compreso anche il mio
tre settimane senza correre....da impazzire, ma avendo il dono della corteccia cerebrale un rimedio si può trovare
porta pazienza e fa che le cose che non fai da tempo, tipo quella del cimitero non è male

andrea dugaro ha detto...

ah dimenticavo, i depeche mode, i miei preferiti, non c'è un brano che non mi piaccia
tra i miei preferiti, enjoy the silence....compreso il video naturalmente

Tosto ha detto...

se ti può consolare son fermo anch'io dal primo di dicembre.
Ma ormai mi sto abituando e non me ne faccio più un problema, dopo anni di continua corsa :)

Enrico VIVIAN ha detto...

@grinta: grazie della comprensione e del supporto! l'unico vantaggio di questo periodo è che non ho urgenze agonistiche, quelle che avevo in primavera; mi ripeto shit happens! ma non è grande consolazione all'articolazione

concordo! Enjoy the Silence è uno dei vertici dei Depeche Mode

@tosto: rimuovi comunque l'inghippo e dopo puoi decidere di stare ugualmente fermo

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