Fausto Narducci poteva raccogliere un simile racconto da Mathew Kisorio 3+ anni fa, positivo per anabolizzanti prima delle Olimpiadi di Londra 2012, qualche settimana in anticipo sull'EPO di Alex Schwazer.
Se l'approfondimento della storia altoatesina ha riempito le pagine, il caso del fenomeno kenyano fu silenziato nella lista degli atleti squalificati dalla IAAF in attesa di un rientro senza più clamori (59'50" in mezza autunno 2014).
Eppure il fglio di Some Muge era l'astro nascente della corsa, a cui mancava solo qualche vittoria per far emergere una sostanza cronometrica alla portata di pochi altri (12'57"/26'54"/58'46" sui 5km/10km/mezza fino al 2011).
Il fenomeno doping in Kenya prese corpo due anni fa, quando contai 17 squalificati (14 per anabolizzanti e 3 per EPO) e la proporzione si mantiene anche nella microstatistica legata al tecnico e al management bresciano ...
ai quali non resta che augurare buon viaggio verso Eldoret per "definire il futuro dei centri di allenamento" che hanno accolto anche molti italiani.
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