Da quando è diventato Presidente della IAAF lo scorso agosto, nessuno ha davvero lesinato attacchi sulla pulizia del passato di Sebastian Coe. Non gli è stato risparmiato davvero nulla e ora, dopo aver passato al setaccio la sua vita politica, è la volta di quella sportiva ...
Così inizia un articolo di un sito che frequento poco e continua ... Sebastian Coe non è mai stato trovato positivo, né avrebbe mai dato sospetto alcuno che avesse potuto far uso di sostanze dopanti, tranne una volta e per qualche giornalista finnico, che proprio l’articolo incriminato racconta ... l'archeologia dura poco in italiano e prosegue in finlandese, lingua madre dell'autoemotrasfusione e di tanta statistica atletica.
Tanto per rimanere in quell'arte ormai in disuso, ecco un breve commento di Roberto Luigi Quercetani in chiosa al ranking annuale di Track & Field News ... chiudiamo con un nostro modesto parere sulla questione doping, che in questi giorni assilla l’IAAF: ci auguriamo vivamente che l’azione dell’organo internazionale includa fra le sue medicine l’adozione di un “tetto salariale” che ponga limiti ai premi accordati per i primati mondiali e per le vittorie nelle riunioni più importanti.
Chiudo anch'io con la critica al test Conconi dell'ing. Peter Coe nel libro omnicomprensivo scritto con dott. David Martin: non riesco a immaginare come il papà allenatore potesse condividere le pratiche (non solo) del professore ferrarese.
P.S. la vignetta è in svedese
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