Non avevo dubbi, ma è stata dura mantenere il ritmo, magari evitando gli approfondimenti e l'ipnosi della sinossi ...
a volte ripetitiva nella sovrapposizione dei periodi: tolti i (magni) greci, la storia comincia con matematici (autodidatti) italiani e un canonico polacco del '500.
Poi un magico trio del '600 e una coppia a cavallo per arrivare ai bordi del '700 con la prime specializzazioni dei filosofi naturali.
Tutto rimarrà mescolato per altri 2 secoli e quasi metà dei protagonisti sta nell'800 o a cavallo prima-dopo. I preferiti? A coppie!
Euclide, Archimede _ fondamenta antiche per l'eternità
Fibonacci, Tartaglia _ matematica che ci basta (e avanza)
Fermat, Lavoisier _ la forza dei dopolavoristi
Fermi, Peano _ italiani nel mondo (pratico e astratto)
Faraday (Maxwell) Joule _ praticoni col matematicone
Gauss, Riemann _ il principe precoce e l'epigono malato
Planck, Hertz _ tedeschi di buonanimo
Di tanti radunati (e in posa) alla conferenza Solvay 1911 c'è Poincaré intento a matematizzare Marie Curie (unica donna di 40).
Chiudo con Eulero e il suo elogio funebre 'ha cessato di vivere e di calcolare'. E di scrivere (quasi) cieco negli ultimi anni.
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