Non ci eravamo accorti forse perché lo abbiamo guardato in forma ridotta ... il ciclo della Cappella degli Scrovegni non è dantesco ma agostiniano
Qual era la sua tesi? Che in quelli affreschi c’erano delle immagini incongruenti con la lettura filosofico-teologica del lavoro di Giotto.
Questa ricollocazione filosofico-teologica, quali ricadute comporta? Che tutti i simboli che non si capivano assumono un riferimento e un significato precisi.
Tutto questo cosa cambia nella lettura del capolavoro di Giotto? Ne cambia l’intelligenza, perché esce una sorta di grande Divina Commedia agostiniana della pittura.
Bella intervista di Francesco Cassandro a Giuliano Pisani, ex insegnante/assessore di Padova amante dell'educazione e deluso dalla burocrazia.
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