Definizione moderna fra i carteggi di Fermat e Pascal, dopo essere stata utilizzata per secoli a coprire rischi commerciali e finanziare stati sofferenti.
Emerge anche un pezzo della famiglia Bernoulli, Jakob come Ingebrigtsen, per cominciare a dare sostanze quella che era più intuizione.
Spesso sbagliata, perché non si contemplavano tutti i casi, e senza agganci classici, avendo i Greci lasciato l'incertezza al Fato.
La conoscenza matematica allude alla certezza e alla permanenza, mentre il caso si accompagna al cambiamento e all'imprevedibilità.
Prima parte un po' pedante, ma scorrevole e preciso nei riferimenti, se qualcuno volesse ricostruirsi le basi, che pochi imparano a scuola.
Per entrare in giochi linguistici (e di prestigio) che spesso dominano quotidiana comunicazione, che spera di informare senza capire.
Ecco Li Calzi a replicare la struttura del saggio di Kolmogorov (1933), novello Euclide nel definire i fondamentali del calcolo delle probabilità.
- Correre l'Alea
- Formulare un'Opinione
- Azzardare un'Ipotesi
- Prendere una Decisione
- Valutare un Premio
- Affrontare il Rischio
Piaciuta l'intervista? Il giochino con Angela Merkel e la regina Elisabetta è a pag.66, la probabilità fusa con la moneta a pag.70.
E la decisione fra programmi A-B (fra numeri-percentuali di morti-salvati) è a pag.113 anche se a volte è meglio lasciar lavorare il caso (pag.168).
Quando una situazione è perfettamente simmetrica, rimettersi al caso è un modo equo per risolvere una questione. Come all'inizio di una partita di calcio.
Di sicuro la matematica dell'incertezza riduce gli errori (e le fregature) e permette di affrontare il caso, come nella sfida Einstein-Bohr (pag.9).
Marco Li Calzi è laureato in Economia Politica all'Università Bocconi di Milano, Ph.D in Decisions Science a Stanford e dal 1994 professore ordinario di Metodi Matematici dell'Economia presso l'Università Ca' Foscari (qui curriculum completo) 2016 / 172 pagine.
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