sabato 18 giugno 2011

In ricordo di Cosimo CALIANDRO e dintorni

Feltre 2008 - Giro delle Mura
ph. Chiara VACCARI
Mi ero ripromesso di non continuare con i necrologi. Poi mi sono ricreduto quando mi è arrivata un'immagine di Cosimo CALIANDRO scattata ancora a fine agosto 2008 da Chiara VACCARI in occasione di un reportage ufficiale al Giro delle Mura di Feltre. Chiara è una grafica professionista e in quel periodo iniziava anche la sua attività autonoma di fotografa, spremendo anche l'anima del sensore dalla sua amatoriale Canon 350D. Quando i soldi erano contati, preferiva investirli in ottiche di qualità piuttosto che nel corpo macchina. Come altrimenti seguire azioni rapide indoor senza obiettivi f2,8? Da allora i suoi scatti riempiono regolarmente le pagine del Giornale di Vicenza dedicate alla pallavolo. E non solo.

Torno a Cosimo e sinceramente non intendevo scrivere di lui perché non avevo molto da raccontare al di fuori della statistica reperibile in qualsiasi commemorazione (vd. articolo fidal.it). Non conosco la dinamica dell'incidente, ma quando ho letto dello scontro moto-con-auto ho avuto un sobbalzo: troppo facile avere la peggio quando si è a cavallo di due ruote. Un consiglio che do a tutti gli amici possessori di moto: vendila! Per quanto si è bravi a guidare è sufficiente sfiorare il terreno per farsi molto male. Spesso non per colpa propria: mio fratello Matteo è stato cecchinato da un autista uscito lungo da uno stop e il ginocchio lo ha fatto penare per anni. Oppure in situazioni strane: un mio amico discobolo - un bell'uomo di oltre 100kg abituato a sollevare pesanti bilancieri - si è strappato un polpaccio nel tentativo di frenare la caduta della sua poderosa Honda Africa Twin. Quando ho visto uno dei nostri migliori velocisti in sella a una Honda super motard non ho potuto fare a meno di dirgli: "Stai attento almeno, vero? Non tanto a come guidi, so che sei prudente, ma a chi ti sta intorno!". Come facevo a dirgli "vendila" se sprizzava orgoglio da tutti i pori? Passano in fretta i vent'anni per correre in moto e non solo in pista. In famiglia VIVIAN abbiamo avuto di tutto (Honda 125 MTX made in Japan, Aprilia 125 RR, Suzuki GSX 600 F, Harley Davidson Sportster 883, Ducati 900 Monster), ampiamente utilizzate anche da me, ma le ultime, che si aggiungono alla lista, sono state solo guardate: ho fatto un giro della via con Yamaha TDM e nemmeno quello con Yamaha Fazer 1000, rimasta sola in garage.

Birmingham 2007 - CE indoor
ph. Giancarlo COLOMBO
Torno a Cosimo e non posso fare a meno di ripensare al suo immenso talento. Non si fanno certi tempi in gioventù (2'29"7 sui 1'000m e 5'32"8 sui 2'000m a 15 anni) se non si hanno grandi potenzialità che purtroppo non sono maturate completamente, ma ogni tanto davano saggio di quello che normalmente rimaneva inespresso. Sono rimasto impressionato dalla sua vittoria ai CdS di Corsa Campestre a Modena nel 2007 all'interno del Parco Enzo Ferrari. Lui correva il cross corto 4km mentre io mi preparavo a quello lungo di 12km e non avevo quindi dedicato molta attenzione alla gara, ma ho il ricordo nitido di quando è sceso come una furia dall'ultima collinetta, macchia bianca emergente in mezzo ai tanti colorati di qualità. Mi impressionò la possanza della sua muscolatura, che un mese dopo lo portò a sopravanzare tutti ai Campionati Europei Indoor di Birmingham. Quando si è forti e si sta bene si può essere vincenti sia sui prati che sulle piste indoor. Proprio come capitò a Genny DI NAPOLI nel 1993, quando ci distrusse sui campi ben ghiacciati di gennaio a Ferrara nel Parco Urbano e a marzo andò a vincere il suo primo Campionato Mondiale Indoor (notare nella scheda di Genny il poker di partecipazioni  1993-95-97-99 / 1°-1°-4°-4° / Toronto CAN -Barcellona SPA -Parigi FRA -Maebashi JAP).

Torno a Cosimo e indietreggio nel tempo fino a inizio ottobre 2001, CdS Giovanili a Rieti. Stagione quasi finita, ottimi crono e oro europeo junior sui 1'500m già archiviati, la forma ormai sbiadita, forse la salute non salda, ma ci sono da portare punti alla società e lui è sacrificato sui 5'000m. Sono in zona partenza, ai 200m, assieme al responsabile tecnico delle FF.GG. Vittorio DI SAVERIO, mio coetaneo come Genny. La gara è lanciata forte da Luigi LA BELLA che ben conosce i finali di gara di Cosimo e i relativi limiti di tenuta, il quale, verso metà gara, non regge più il ritmo e non regge più nemmeno la gara, tanto che accenna a uscire verso l'esterno della pista, anzi si ferma proprio. Vittorio non ci pensa due volte ad anticiparlo, dargli un calcione per farlo ripartire dicendogli "aho! c'è da correre per la società!" e forse qualcosa anche di più intenso. Cosimo arriva quinto al piccolo trotto in 15'56". In questo semplice episodio forse emergono i limiti del carattere che impedirono la continuità di risultati ai massimi livelli che gli erano destinati.

Roma-Ostia 2010
Passo a tempi più recenti, inverno 2010. Si ripete la stessa situazione di tre anni prima in cui Cosimo vince il cross corto dei CdS a Volpiano (TO) 21/02, poco prima che io mi perdessi nelle zone intermedie del cross lungo. Ha vita facile Cosimo a contenere Stefano LA ROSA e i compagni di squadra su un percorso ben preparato e scorrevole, interrotto solo da tre fossati artificiali. Quando è in condizione CALIANDRO è difficilmente battibile, anche su distanze non molto congeniali. Se ne accorge anche Daniele MEUCCI alla Roma-Ostia della settimana successiva, quando si trova a subire la volata di Cosimo dopo 21km che avrebbero dovuto sfiancare il pugliese molto più del toscano, indipendentemente da quanto successo nelle fasi intermedie di gara. Uno scontro fra grandi cattiverie agonistiche, risolto solo sulla linea di arrivo, con un crono di eccellenza 1h02'41" primato personale per entrambi e davanti il sogno di maratona, concretizzato per Daniele tre settimane dopo a Roma con 2h13'49". Per Cosimo il sogno rimarrà tale.

PS guardando meglio la foto dell'arrivo di Birmingham (un capolavoro di Giancarlo COLOMBO quando ancora lasciava i dati exif) noto come l'unico sguardo acceso è quello di Cosimo, mentre tutti gli altri sono rivolti alla pista; il secondo arrivato Bouabdellah TAHRI è uno che corre i 3000 siepi nello stesso tempo in cui allora ha corso i 3000 piani; il quinto ... leggermente sfocato ... è proprio Mo FARAH di cui siete forse stufi di leggere anche in questo blog.

2 commenti:

Andreadicorsa ha detto...

Complimenti Enrico, bellissimo questo scritto che mi ha fatto comprendere un pò di più la grandezza dello sfortunato Cosimo

Enrico VIVIAN ha detto...

@Andrea: grazie del commento! non mi sentivo degno di affrontare l'argomento perché ci sono tante persone che possono meglio raccontare molte più cose di me su Cosimo

poi mi è arrivata la foto di Chiara e mi sono riemersi tre ricordi tre su cui ho costruito il post

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