Feltre 2008 - Giro delle Mura ph. Chiara VACCARI |
Torno a Cosimo e sinceramente non intendevo scrivere di lui perché non avevo molto da raccontare al di fuori della statistica reperibile in qualsiasi commemorazione (vd. articolo fidal.it). Non conosco la dinamica dell'incidente, ma quando ho letto dello scontro moto-con-auto ho avuto un sobbalzo: troppo facile avere la peggio quando si è a cavallo di due ruote. Un consiglio che do a tutti gli amici possessori di moto: vendila! Per quanto si è bravi a guidare è sufficiente sfiorare il terreno per farsi molto male. Spesso non per colpa propria: mio fratello Matteo è stato cecchinato da un autista uscito lungo da uno stop e il ginocchio lo ha fatto penare per anni. Oppure in situazioni strane: un mio amico discobolo - un bell'uomo di oltre 100kg abituato a sollevare pesanti bilancieri - si è strappato un polpaccio nel tentativo di frenare la caduta della sua poderosa Honda Africa Twin. Quando ho visto uno dei nostri migliori velocisti in sella a una Honda super motard non ho potuto fare a meno di dirgli: "Stai attento almeno, vero? Non tanto a come guidi, so che sei prudente, ma a chi ti sta intorno!". Come facevo a dirgli "vendila" se sprizzava orgoglio da tutti i pori? Passano in fretta i vent'anni per correre in moto e non solo in pista. In famiglia VIVIAN abbiamo avuto di tutto (Honda 125 MTX made in Japan, Aprilia 125 RR, Suzuki GSX 600 F, Harley Davidson Sportster 883, Ducati 900 Monster), ampiamente utilizzate anche da me, ma le ultime, che si aggiungono alla lista, sono state solo guardate: ho fatto un giro della via con Yamaha TDM e nemmeno quello con Yamaha Fazer 1000, rimasta sola in garage.
Birmingham 2007 - CE indoor ph. Giancarlo COLOMBO |
Torno a Cosimo e indietreggio nel tempo fino a inizio ottobre 2001, CdS Giovanili a Rieti. Stagione quasi finita, ottimi crono e oro europeo junior sui 1'500m già archiviati, la forma ormai sbiadita, forse la salute non salda, ma ci sono da portare punti alla società e lui è sacrificato sui 5'000m. Sono in zona partenza, ai 200m, assieme al responsabile tecnico delle FF.GG. Vittorio DI SAVERIO, mio coetaneo come Genny. La gara è lanciata forte da Luigi LA BELLA che ben conosce i finali di gara di Cosimo e i relativi limiti di tenuta, il quale, verso metà gara, non regge più il ritmo e non regge più nemmeno la gara, tanto che accenna a uscire verso l'esterno della pista, anzi si ferma proprio. Vittorio non ci pensa due volte ad anticiparlo, dargli un calcione per farlo ripartire dicendogli "aho! c'è da correre per la società!" e forse qualcosa anche di più intenso. Cosimo arriva quinto al piccolo trotto in 15'56". In questo semplice episodio forse emergono i limiti del carattere che impedirono la continuità di risultati ai massimi livelli che gli erano destinati.
Roma-Ostia 2010 |
PS guardando meglio la foto dell'arrivo di Birmingham (un capolavoro di Giancarlo COLOMBO quando ancora lasciava i dati exif) noto come l'unico sguardo acceso è quello di Cosimo, mentre tutti gli altri sono rivolti alla pista; il secondo arrivato Bouabdellah TAHRI è uno che corre i 3000 siepi nello stesso tempo in cui allora ha corso i 3000 piani; il quinto ... leggermente sfocato ... è proprio Mo FARAH di cui siete forse stufi di leggere anche in questo blog.
2 commenti:
Complimenti Enrico, bellissimo questo scritto che mi ha fatto comprendere un pò di più la grandezza dello sfortunato Cosimo
@Andrea: grazie del commento! non mi sentivo degno di affrontare l'argomento perché ci sono tante persone che possono meglio raccontare molte più cose di me su Cosimo
poi mi è arrivata la foto di Chiara e mi sono riemersi tre ricordi tre su cui ho costruito il post
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