Renato CANOVA impartisce istruzioni ai suoi atleti |
Chi si prende la briga di controllare il profilo Wikipedia indicato nel link (preferisco quello in inglese molto più ricco di quello in italiano) trova tanti bei nomi e di sicuro la lista non è completa. In particolare a Helsinki 2005 fece impressione la doppietta oro/oro sui 3000 siepi con la ugandese Docus INZIKURU e il qatariano Saif Saaeed SHAHEEN (io continuo a chiamarlo con il suo nome keniano Stephen CHERONO), una specialità cara agli italiani per le medaglie recenti di Francesco PANETTA, Alessandro LAMBRUSCHINI e Angelo CAROSI (di Francesco e Angelo le ricordavo tutte, avrei avuto delle indecisioni su alcune di Alessandro).
Moses MOSOP @Eugene (Kirby Lee) |
Consiglio di leggere tutto il thread del forum Let's Run dove ho trovato tutta la competenza e la verve di Renato CANOVA, che quando si trova a relazionare in pubblico diventa paonazzo. Me lo ricordo a un convegno a Ferrara nell'autunno-inverno 1995 quando cercava di convincere tutti sulla "resistenza alla potenza" (ora tradotta in "extension of intensity") che riesce a far applicare ai suoi attuali atleti, di ben altra potenzialità rispetto a quelli di allora. Anche se Maura VICECONTE nel suo ambito ha fatto un piccolo miracolo nel 2000, ottenendo tempi su 10'000m e maratona che sono tuttora record italiani (31'05"57 - 2h23'47). Per i più pigri estraggo alcune perle dalle sei pagine fitte fitte (i testi di Renato nel forum sono facilmente identificabili dalla scritta rossa "coach") e le riporto in calce.
CR XC 1992 Curtarolo (PD) con Wilfred KIROCHI ph. Matteo |
Proprio in quegli anni cominciavano ad arrivare in Italia alcuni dei migliori atleti del mondo, soprattutto kenyani, non solo per gareggiare ma anche per lunghi periodi di allenamento, in quanto gestiti da gruppi italiani. Ho avuto occasione di conoscere da vicino il più grande talento giovanile della seconda metà degli anni 80, ovvero Wilfred KIROCHI ...
... continua ...
- ancora sulla "resistenza alla potenza" = "extension of intensity"
The normal index of specific endurance between HM and Marathon is about 5%.This means, for example, that 60' can produce 2:06, and 59' in HM can produce 2:03:54, and I think was the index of Haile when bettered the record in Berlin.With athletes younger, I strongly think possible to reduce the index at 4%. This means that an athlete able running HM in 1 hour can run a marathon in 2:04:48, and an athlete of 59' can run in 2:02:43.
- sulla reintegrazione e i valori ematici dei suoi atleti
I give them the following special vitamins:a) Water from Keringetb) 4 mangos during the dayc) Milk from their cows and goatsd) Ugali from their maise) Meat (nyama choma) from their veils and sheepsf) 1 hour every day of "mental drug" speaking with them for creating their self confidence and not fearing hard workouts.And, at the end of these processes, they can run with levels of haematocryt of 42 and of haemoglobin of less than 15, and you see the results.
- filosofia di allenamento
My phylosophy is: preparing long distances, but maintaining at the same time workouts for speed, you can easily prepare, in short time, a shorter distance.
- sulla scelta di spostare Moses MOSOP dalla pista alla maratona
I think it's difficult to understand what is the life in Kenya. I give you the example of Moses Mosop.He was on the track for several years, already representing Kenya in Olympic Games 2004 in 10000m. He won bronze medal in Helsinki 2005 (WCh), and silver medal in WCCh (Cross) 2007. He had PB of 12'54" (better than the PB of Komon) and 26'49" (better than the PB of Komon), and, having Bekele in front, NEVER COULD WIN ANY TOP CHAMPIONSHIP.Last year he started running on the road : immediately 59'20" in HM.This year started full Marathon : immediately 2:03'06" (wind more or less, it was an amazing perfromance).After this, his motivation grew up, and you saw what was able to do last Friday, without a very specific preparation.So, forget about money (that in any case is much more on the marathon). I ask you: if you see some possibility to win Olympic in Marathon and to better the WR in marathon, do you want to remain on the track WITHOUT possibility of winning, or you move to Marathon?The answer is very easy, try to think only 3 seconds and you have the solution.
2 commenti:
concetti talmente semplici e chiari da sembrare quasi "facili" da applicare anche per un comune mortale (della corsa) come me!!!
comunque preparazione fisica, cura dell'alimentazione, carica motivazionale e dedizione agli allenamenti danno i loro buoni frutti... e non solo nell'atletica!
@Robi: da trent'anni Renato non si smentisce, da quando lo leggo
mi ricordo un suo articolo del 1980 circa in cui argomentava sulla relativa facilità con cui il record del mondo di maratona avesse dovuto scendere a 2h05', come adesso parla di 2h02' senza accennare alla fatidica barriera
ora come allora operazione semplice e non facile, come hai scritto bene tu
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