mercoledì 15 giugno 2011

w23/2011: Gazzetta Run a Bassano del Grappa – una festa da ripetere ed estendere



discesa di via Gamba
prima di entrare nel Ponte Vecchio
Se mai qualcuno avesse avuto dubbi che potesse funzionare, me compreso, posso dire che tutto è andato per il meglio. Avevo messo in pole position la maggior criticità, ovvero il doppio passaggio sul Ponte Vecchio, di fronte al ritrovo di tanti bassanesi più propensi ad alzare il tono della serata con un aperitivo piuttosto che con una corsa. Temevo eventuali ingolfamenti per i doppiaggi dell’ultimo giro che invece non ci sono stati. La soluzione forse sta nel numero dei concorrenti, perché eravamo meno degli eroi delle Termopili (= 253 classificati nelle classifiche TDS vs. 300 spartani guidati da Leonida), il quale non ha permesso incidenti nei vari restringimenti del tracciato. Mi sono girato prima della partenza e riempivamo bene piazza Libertà delimitata in entrambi i sensi di marcia (partenza/arrivo a salire, passaggio a metà a scendere). Difficile trovare un percorso completamente cittadino di 3km abbondanti così coinvolgente e bello. Come al solito in gara non si apprezza molto, soprattutto quando si deve calibrare il passo fra porfido, ciottoli, lastroni, tombini, pilastrini, … ma i due giri del lungo riscaldamento mi hanno permesso di allargare la vista su scorci che non possono sfuggire nemmeno al corridore meno sensibile. L’aria era fresca perché al mattino la pioggia intensa e persistente l’aveva ripulita e aveva saturato di profumo di tiglio viale delle Fosse. Da nord soffiava leggera la brezza della Valsugana, per niente fastidiosa come spesso capita. Una serata perfetta!


Non posso essere tacciato di campanilismo perché provengo dall’altra sponda del Brenta, che un tempo fungeva da confine. Penso a come potrebbe dipanarsi una gara simile in centro a Marostica, che offre una logistica più ampia (partenza/arrivo in Piazza degli Scacchi, passaggi per le varie porte nelle mura scaligere), manca comunque di continuità con i riferimenti del centro storico. Ognuno faccia le proprie considerazioni sulle strade di casa sua.


piazza Libertà - amici felici alla partenza (da sx a dx)
AndreaR, DavideM, AndreaM, StefanoP, FabrizioV
Gazzetta RUN o no Gazzetta RUN, Bassano del Grappa merita una gara di questo genere: 10km è la giusta misura per riempire le strade e la prima serata della città. Un evento che può crescere molto coinvolgendo scuole e famiglie. Raddoppiamo e  vogliamo diluire la partenza di 500 partenti scalpitanti? È sufficiente anticiparla nella comoda via Verci e magari tornare sulla sponda sinistra del Brenta attraverso il ponte Nuovo, in modo da evitare che i simpatici incroci sul ponte Vecchio si trasformino in scontri. Raddoppiamo ancora e  vogliamo accogliere 1’000 concorrenti? Spostiamo la logistica in prato Santa Caterina dove la festa non ha confini di tempo e di spazio per ogni successivo raddoppio.


Ho ancora nella memoria la festa che Renzo ROSSO volle per i 25 anni della DIESEL nel settembre del 2003. Di tutte le location possibili sul globo scelse proprio prato Santa Caterina. Renzo chiamò il mondo a Bassano del Grappa e il mondo arrivò. BE STUPID! Recita la sua ultima campagna pubblicitaria e tutta la comunicazione collegata anche all’uscita del suo libro. Tante volte il limite è l’eccesso di raziocinio che pota la fantasia e la rende bonsai. Arriveremo mai alla brentana della Bolder Boulder già segnalata nel precedente postPrima di arrivare in centro sarà meglio muoversi dal quartiere Santa Croce, dove gli spazi non mancano fra Palazzetto dello Sport e campo di atletica. Una gara di 10km può rimanere nell'ambito cittadino, per la maratona bisogna coinvolgere il territorio intorno (vd. precedente post).


arrivo piazza Libertà
più sollevato che soddisfatto
Per un momento tolgo gas alle fantasie e passo alla mia gara che agonisticamente posso definire un mezzo disastro: in queste condizioni non avrei mai partecipato se non fosse stata così vicino a casa mia e organizzata da amici. Mi hanno salvato le terapie preventive e una struttura portante di elastico adesivo nero che scendeva dalla testa del femore fino a dietro il ginocchio della coscia destra. Alessia mi aveva costruito quasi un esoscheletro! L’assetto era sufficiente per correre gli allenamenti e sarebbe stato meglio non rischiarlo in gara. Pronti, via! Il pensiero si orienta a seguire il gruppo che guida cercando di fare attenzione ai passaggi più impegnativi. Sento che il ritmo è veloce, ma non mi preoccupo. Alla fine emerge chi rallenta di meno. Reggo metà gara, poi il resto è pura passione cercando di tenere in equilibrio la parte sinistra con quella destra, dove ancora venerdì mancavano all’appello ancora 5kg sulle bilance. Finisco la gara in posizione discreta, contento di aver tagliato il traguardo senza fitte, ben sapendo che il calvario inizierà dopo che i muscoli si sono raffreddati. Inevitabilmente. Adesso mi prendo tutto il tempo per tornare in salute e sulla salute costruire una condizione decente per gareggiare. Conoscendo i miei tempi lunghi e lenti, penso che ci rivedremo sulla stessa piazza fra tre mesi, in occasione della Mezza del Brenta.


Le foto sono di mio fratello Matteo che le ha raccolte in PicasaWeb.

3 commenti:

Tosto ha detto...

ti leggo sempre malconcio, non è che mi stai perdendo colpi :)
bravo per lo stoicismo

Andreadicorsa ha detto...

bellissima gara::--))
unica tua pecca essere mancato al "dopo"

Enrico VIVIAN ha detto...

@Tosto: non sono mai stato molto solido e ultimamente confermo la mia fragilità; fra blog e gare in sequenza sono sempre in vetrina, inutile nascondersi i problemi

mi sono abituato a correre sopra i dolori purché siano il naturale passaggio verso la salute e non il presupposto di ulteriori aggravi; come ho già scritto la situazione attuale era al limite, buona per allenarsi e critica per gareggiare

dopo Londra avevo recuperato bene e fatto belle cose; mi sembrava giusto verificare la nuova condizione con una sequenza di gare; probabilmente la Campolonga mi è costata più del dovuto a livello muscolare e lo squilibrio residuo dall'infortunio al ginocchio sx ha fatto il resto per spostare il problema a dx

@Andrea: nel dopo gara ho fatto un simpatico pit stop salutista (non ti dico a base di cosa altrimenti mi sputi addosso) e poi ho volato a casa dove mi aspettava la preparazione dei bagagli in partenza per il mare

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