martedì 2 aprile 2013

Lo Sport del Doping, Passione e Regole

scatto fisso scontato
vd. post 23/05/2012
Un anno fa Davide CASSANI stava ancora in ospedale a rimediare una brutta caduta in bici da passeggio (vd. post 30/03/2012). In questi giorni è in forma più che mai, almeno al microfono: appuntamento fisso con le Classiche del Nord, da lui tanto amate (vd. @davidecassani) quanto patite (vd. @davidecassani), quando stava in bici. Ora un'imperdibile momento di ispirazione. Domenica ha svolto un egregio lavoro a commentare il Giro delle Fiandre con la vittoria di Fabian CANCELLARA e la sfida con Peter SAGAN, come la caduta distruttiva di Tom BOONEN, anche se Davide ha sempre un occhio di riguardo per quelli che in certi giorni sono considerati poco (vd. l'empatia verso Taylor PHINNEY @davidecassani).

Tornando al tema principale, Davide ha pubblicato il suo punto di vista sul Doping nel Ciclismo sia @davidecassani sia @facebook nel post 11/02: se il sito è semplice vetrina senza interazione, su Facebook - dove in un anno sestuplicato i follower da 2 a 12'000 - ha raccolto 3756 "mi piace", 610 "commenti", 1769 "condividi" tanto da fargli successivamente scrivere "Non ho mai letto cosi tanto in vita mia. Mi avete inondato di messaggi. Temo di averne perso qualcuno ma ne ho letti tantissimi. Tanti belli, alcuni offensivi, qualcuno cattivo, altri istruttivi insomma ognuno ha detto la sua. Io ringrazio tutti quanti anche chi mi ha mandato a cagare perché seguendo il suo consiglio, dopo, sono stato meglio" ...

Giro delle Fiandre 2013
Fabian-Peter sul Paterberg
Ormai siamo per tutti lo sport dei drogati, la feccia di questa società. Sei un ciclista? Sei un dopato. Correre in bicicletta, è sempre stata la mia passione, da quando sono un ragazzino ho dedicato la mia vita alla realizzazione di un sogno, correre il Giro d'Italia. Avevo 15 anni quando il sabato sera me ne tornavo a casa fregandomene degli sberleffi dei miei coetanei che, rincasando alle 9 di sera mi consideravano un mezzo rincoglionito. Avevo 16 anni quando nel branco ero l'unico che si rifiutava di prendere una sigaretta in bocca perché non era quella che mi faceva diventare grande, avevo 18 anni quando allo sballo del vino facile e abbondante preferivo un bicchiere di spuma al cedro. Avevo 21 anni quando il mio sogno si è avverato e 35 quando mi sono reso conto che era meglio cambiar mestiere. Non è passato giorno che non abbia pensato alla mia professione che poi era anche la mia passione. Andare a letto alle 10 non è mai stato un sacrificio e non mi sentivo ferito neanche quando qualche idiota a bordo strada mi prendeva per il culo solo perché ero l'ultimo, a mezzora dal primo. Ho gioito come un bambino tutte le volte che ho dedicato gambe e cuore ad un compagno di squadra più forte di me, ho toccato il cielo con un dito quelle poche volte che sono riuscito a vincere una corsa e ho pianto dal dolore non so quante volte quando, insanguinato e ferito, riprendevo la mia bicicletta per andare insieme all'arrivo. Ho trascurato la mia famiglia, assecondato il mio istinto, seguito il mio cuore. Ho macinato 800.000 km, scalato salite impossibili. Ho lottato contro la neve della Marmolada, combattuto l'afa sull'Aubisque. Ho cercato sempre di portare la bicicletta all'arrivo e mi sono sempre sentito un eroe anche se per la maggior parte della gente ero un mezzo corridore. Da corridore non mi è mai importato niente del giudizio altrui perché ero in armonia con me stesso. Come sono in armonia ora nonostante il mio sport sia trattato come il peggiore di tutti. I corridori? Delle merde di uomini che son capaci solo di doparsi. Che poi siano capaci di correre sotto la neve o con 40 gradi nessuno lo dice. Che il 50% di loro guadagni 40.000 lordi cioè 1 euro a km (un prof può arrivare a percorrere 40.000 km in un anno) non frega niente a nessuno e che l'unico loro pensiero sia quello di aiutare un proprio compagno di squadra dimostrando una generosità che non è più di questo mondo, una dote che mai viene sottolineata.

Giro delle Fiandre 2013
Tom a terra @gazzetta 
No, siamo un branco di drogati. Punto e basta. Poi viene fuori l'Operacion Puerto. 500 sportivi coinvolti, 250 sacche di sangue in frigorifero. Dal 2006 solo il nome di qualche ciclista è saltato fuori. Italiani, tedeschi, colombiani ma soprattutto solo ciclisti. Fuentes dice che è disposto a collegare i codici ai nomi ma nessuno gli chiede nulla. Il file del PC non viene toccato per il diritto alla privacy. Fuentes dice che se parla salta lo sport in Spagna e per essere tranquilli qualcuno pensa bene di lasciare le sacche di sangue fuori dal frigorifero cosi, essendo danneggiate, non servono più a nulla. Il presidente di una squadra di calcio accusa il suo predecessore dicendo che ha pagato a Fuentes centinaia di migliaia di euro. Notizia che va a finire nelle brevi. Esce il nome di una squadra di calcio italiana ma subito a dire che è il nome di un corridore (ovvio) dell' est. Su un numero imprecisato di sacche c'era scritto "campionato d'Europa" e da quel che so io nel ciclismo non c'è tale manifestazione, nel calcio si. Fuentes dice di aver curato anche tennisti, calciatori, atleti dell'atletica leggera ecc ecc ma i nomi che vengono fuori di chi sono? Solo ciclisti. La WADA si è presentata ai mondiali di calcio del 2006 ma sono stati rimandati a casa e nessuno ha mai detto nulla. Facile essere forti con i deboli e deboli con i forti. Cipollini era dopato? Non lo so, lo scopriremo ma vorrei sapere chi erano gli altri sportivi che tenevano sacche di sangue in quel frigorifero e soprattutto perché io che sono un ciclista sono un dopato e tutti gli altri sono dei santi. Ma davvero pensate che il doping sia un problema solo del ciclismo? Ma se sono tra i pochi che accettano passaporto biologico, esami del sangue, reperibilità obbligatoria, perché gli altri rifiutano tutto questo?

Dopo la diretta del Fiandre è stata mandata in onda la replica della Parigi-Roubaix 2006, la prima grande classica vinta da Fabian CANCELLARA pilotato da Monsieur 60% Bjarne RIIS: mi ha fatto impressione vederlo con la maglia CSC, la stessa di Ivan BASSO pochi mesi prima dello scoppio dell'Operacion Puerto. L'atletica leggera tenta pulizie anche molto a posteriori, scongelando parte dei campioni dei Mondiali di Helsinki 2005 e - con i nuovi mezzi di indagine - trovando positività in prelievi allora negativi (vd. @atleticanet_13/03). Otto anni è il termine ultimo per sistemare le classifiche: faccio fatica a ricordare i podi.

16 commenti:

Gianmarco Pitteri ha detto...

La sua pare più una "giustificazione" che un'accusa. Lo fanno tutti, quindi è meno peggio... NO!!!

Piuttosto, se guardiamo all'adesso, condivido quanto sostenuto da Donati: gli unici mezzi veramente efficaci per la lotta al doping sono il passaporto biologico e i controlli a sorpresa lontano dalle competizioni, più sono frequenti e meglio è! Il problema è che servono i soldi... chi li mette???

Enrico VIVIAN ha detto...

c'è scarsa volontà nella lotta al doping, più nelle intenzioni di chi si attacca agli ideali dello sport che ispirano tante regole poi non applicate

tutti sanno come/quando controllare: tanto per rimanere nel ciclismo e ragionando con il senno-del-poi (tutti fenomeni, vero?) non sarebbe stato difficile intercettare con un controllo a sorpresa l'eventuale positività di Mario CIPOLLINI nel 2002 conoscendo i suoi principali obiettivi (vd. tabella nel post 25/02)

è difficile applicare lo schema agli atleti in attività? o ci si accontenta del passaporto biologico? i medici devono solo imparare a lavorare di fino facendo rimanere il paziente nel range previsto: almeno sono evitate esagerazioni per i parametri monitorati!

Siro ha detto...

Mondiali di Helsinki 2003, non 2005 ;-)

Enrico VIVIAN ha detto...

Parigi 2003, Helsinki 2005: ricordi l'unica medaglia italiana in Finlandia? forse il bronzo di Alex Schwazer?

Siro ha detto...

ahiaiiii... mi focalizzavo sul numero finale ma pensavo a vent'anni prima (1983), dimenticando che Helsinki si è ripetuta... colpa delle tante date "datate" nel primo libro di Donati che sto leggendo. Scusa ho toppato alla grande stavolta.

Enrico VIVIAN ha detto...

nessun problema! scherzi della mente che si perde i pezzi delle cifre

prova a domandare (a voce e in rapidità) ... 1099 + 2!

tanti ti risponderanno 2001!

chi risponde correttamente 1101 o lo sapeva o ci ha pensato troppo!

Gianmarco Pitteri ha detto...

Ok per il lavoro di fino dei "medici" (virgolettato d'obbligo) per mantenere (per esempio) l'ematocrito fisso intorno a 48/49, però da qualche parte bisogna pure cominciare... "spesso" e "a sorpresa" sono a mio avviso le parole chiave!

Enrico VIVIAN ha detto...

certo, ma il passaporto biologico è solo un insieme di indici che quando sballa comporta un richiamo esplicativo da parte dell'ente controllore

tanto per rimanere nel ciclismo e a un caso conclamato, Ivan BASSO aveva un passaporto biologico esemplare mentre metteva in frigo le sacche di sangue e i suoi continui tweet rassicuratori non sono garanzia di integrità

puoi tenere l'ematocrito a 48/49 se 48/49 è il tuo ematocrito normale, altrimenti devi girare intorno a quello che la natura ti ha donato (io sono stato fortunato! vd. post 13/02/2011)

Gianmarco Pitteri ha detto...

Io dal 2006 a oggi variazioni da 37,8 a 42,8, che dici sono a rischio? ;-)

Enrico VIVIAN ha detto...

non so cosa tu prenda, ma devi farti dare la formula vincente di Bjarne RIIS che andava da 42 a 60%

ognuno ha i suoi parametri di salute: io con meno di 13 di emoglobina non sto in piedi, c'è chi vince le Olimpiadi

Gianmarco Pitteri ha detto...

Mitico BR!

Il mondo è bello perché vario, io lì (sempre dal 2006) variazioni da 13,0 a 14,2!

Enrico VIVIAN ha detto...

ci sta! in fase di stabilizzazione

con il 10% in più di emoglobina hai migliorato del 10% i risultati?

da 2h40' a 2h24' in maratona, da 1h15' a 1h07'30" in mezza ... purtroppo non funziona così!

Gianmarco Pitteri ha detto...

In realtà i valori più alti sono riferiti al 2006, quando non correvo.

Tutto torna!

Enrico VIVIAN ha detto...

fisiologico!

con l'allenamento il volume plasmatico aumenta maggiormente della parte corpuscolare, producendo quindi emodiluizione

va bene così!

Gianmarco Pitteri ha detto...

Infatti... ematocrito giù, MCV su... il treno ha meno vagoni, ma ogni vagone è più grande e porta in giro più container!

Enrico VIVIAN ha detto...

ci dovrebbero essere comunque più vagoni, è la ferrovia che è più ampia

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