Nei tre link tanto Cova, partendo da Asiago, poi ne ho fatto una questione di stile, già dispersa due olimpiadi fa, come la continuità fra cross e maratona e pista.
Riproposti i tre link sotto altra descrizione e ne aggiungo tre per il focoso allenatore, più pratico che artistico + uno per il presidente, degno vice del Presidente.
Tanto scritto, con foto e video già da perdersi online, adesso il libro per chi vuole una storia cartacea a tre livelli, fra storia e ricami (giornalistici e coaching).
Dario Ricci tanto giovane per aver vissuto in diretta, Alberto Cova sempre giovane con gli ori al collo, bravi a rinnovare la memoria per chi la vuole coltivare
- (potevo immaginarla) la canotta azzurra delle 3 vittorie 82-83-84 è sempre la stessa, quando sponsor e grafica duravano quadrienni, (forse) total white a Mosca 85
- (potevo scaglionarla) l'amicizia con Gelindo durante il servizio militare, trasformata in ferocissimo confronto soprattutto nei cross
- (poteva sorvolarla) autoemotrasfusione e doping emergono solo a Stoccarda 86 fra le parole (la sconfitta da parte) di Stefano Mei, anche prima per Lucio
- (poteva rimarcarla) squalifica di Vainio alle olimpiadi 84, una carriera segnata e più risollevata fin dalla doppia sfida con Ortis europei 78
- (poteva sublimarla) la separazione dalla Molteni che mi ricordo con Alice in passeggino e la nuova vita con Laura tutta di maratona
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