Sarebbe stata utilizzabile ancora per tutto il 1984 quindi, dopo trent'anni, si potrebbe pure ammettere l'autoemotrasfusione, sapendo quanto è costato importare dall'Italia le preziose sacche di sangue in Messico (*) ...
... Dell'Equipe Enervit fanno parte anche Francesco Conconi e Michele Ferrari.
"Conconi è il titolare, Ferrari la riserva. Si danno il cambio. Conconi traduce tempi e valori in prestazioni e previsioni, e prepara le tabelle. Nessuna autoemotrasfusione, né per il primo né per il secondo tentativo. Sono sufficienti i benefici dell'altitudine" ...
Del magico trio Francesco CONCONI è stato sepolto dalle condanne, Michele FERRARI è operativo più che mai nonostante le grandinate di accuse, ENERVIT continua a proporci reintegratori a più non posso. Intervista completa @GdS_2014/01/23.
(*) Francesco MOSER può raccontare quello che vuole, Marco PASTONESI deve sapere che "dopo la reinfusione dei globuli rossi in una stanza dell'Hotel Chapultepec di Città del Messico, Conconi ha annunciato agli inviati dei giornali e delle televisioni in trepidante attesa che Moser, sottoposto al suo famoso test, era stato capace di un risultato straordinario ...". Poi ci sono anche Michele FERRARI e l'Equipe ENERVIT a pag. 25 de Lo Sport del Doping. Chi ha pazienza di arrivare a pagg.147-148 trova anche il tentativo di dieci anni dopo, quando CONCONI fece passare MOSER dal turbo dell'autoemotrasfusione al superturbo dell'EPO. E a 42 anni mancò di poco il record sfruttando anche il genio di OBREE.
8 commenti:
... e anche stavolta niente querela per quanto c'è scritto sul libro incriminato, chissà come mai... ;-)
mi sembra ormai passata l'ondata di sdegno: si possono raccontare di nuovo le favole già note
Il record dell'ora di Moser non mi ha mai entusiasmato come impresa. Troppi dottori, troppe tabelle e troppi medicinali. Purtroppo Moser ha dato inizio ad un connubio tra medicina e ciclismo che spesso è sfociato in casi clamorosi. Chi come me ama il ciclismo, sa bene che gente come Riccò, Di Luca, Armostrong...non fa parte del mondo delle due ruote. Certe persone mi fanno schifo. Mi prenderete per pazzo se vi dico che il mio idolo era Pantani. Sulla sua storia ci sono molte ombre, avrà commesso degli errori ( e li ha pagati oltre la sua pena), però nessuno come lui mi ha emozionato. Il suo modo di correre così con coraggio e senza calcoli, è stata una fonte di ispirazione per lo sport che faccio.
a Pantani ho dedicato la 23^ puntata otto mesi fa: mi è tornato il libro che avevo prestato e potrei aggiungere qualche parola
GRAZIE per il CONTRIBUTO!
http://www.repubblica.it/online/sport/pantapro/capo/capo.html
che segnalazione! quanti fanno finta di dimenticarsi
Effettivamente con l'ematocrito oltre 60 ci vuole il "coraggio" di quattro commenti più su... ma magari si trattava solo di disidratazione eh...
è un mio allievo a Scuola di Corsa: magari stasera gli porto il libro di Alessandro DONATI
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