giovedì 19 giugno 2014

Lo Sport del Doping, pentito e scontato (Mauro SANTAMBROGIO)

Mi ero quasi perso il caso di Mauro SANTAMBROGIO un anno fa, oscurato dalla positività del compagno di squadra Danilo DI LUCA e dalla mancanza di riflettori a Giro d'Italia concluso: controllo 04/05 alla prima tappa di Napoli, comunicazione 03/06. Quasi un mese per le analisi, come per Danilo DI LUCA, controllato il 29/04 ed estromesso dal giro il 24/05. Tempi lunghi, morte della credibilità delle manifestazioni: cosa succederebbe al Mondiale di Calcio con un caso simile?



Torniamo a Mauro e alla sua sofferenza che poteva avere esiti tragici quattro mesi dopo l'allontanamento dalla sua ragione di vita: sulla Gazzetta di metà ottobre Ciro SCOGNAMIGLIO racconta il periodo ai bordi della psicopatia e la minaccia di suicidio, fermatasi a twitter, dove a inizio anno rivela anche un nuovo equilibrio fra i suoi amori.


Ciro SCOGNAMIGLIO ci fa un nuovo articolo, ma ora passa il testimone a Luca GIALANELLA: è dell'altro giorno il bel pezzo riassuntivo che anticipa la possibile soluzione (c'è tempo tutta l'estate per la conferma) ... Positivo il 4 maggio 2013, Santambrogio viene squalificato sino al 2 novembre 2014. Vuol dire 18 mesi, per la sua collaborazione. Mauro avrebbe rischiato quattro anni di stop, perché oltre alla positività c'era anche il peso dell'inchiesta penale di Mantova per il caso Lampre-Nigrelli: Santambrogio è stato rinviato a giudizio, il processo penale riprenderà a fine ottobre. Dal punto di vista giuridico-sportivo, la decisione della Commissione è valida, non serve un nuovo procedimento in Italia. Regole straordinarie per un'iniziativa straordinaria. Le sue sentenze sono inappellabili, la Wada ha approvato le normative giuridiche in armonia con il codice mondiale antidoping ... Mauro SANTAMBROGIO tornerà anonimo nel gruppo o scatterà ancora in faccia allo Squalo?

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