La comunicazione di chiusura indagini, quello che tecnicamente viene definito 415 bis, è stato consegnato ai quattro indagati dell'inchiesta sul doping del marciatore Alex Schwazer. Ora i legali hanno un mese a disposizione per predisporre le loro memorie e per chiedere di essere ascoltati. In seguito, il Procuratore capo di Bolzano, Guido Rispoli, dovrebbe procedere con la richiesta di rinvio a giudizio. L'avvocato difensore di Schwazer, Gerhard Brandstaetter, ha confermato all'Ansa che si sta valutando l'ipotesi di chiedere la "sospensione del procedimento con messa alla prova" evitando così il patteggiamento.
GLI ALTRI TRE - Gli altri tre indagati sono i due medici della Fidal, Giuseppe Fischetto e Pierluigi Fiorella (si erano autosospesi a maggio dello scorso anno e da dicembre sono stati definitivamente sostituiti) e l'ex dirigente del settore tecnico sempre della Fidal, Rita Bottiglieri. Per loro la Procura di Bolzano ipotizza il reato di favoreggiamento, sempre contemplato dalla legge antidoping. La posizione di Fiorella per gli inquirenti è la più delicata perché da alcune mail intercorse tra lui e l'atleta alla vigilia dei Giochi olimpici di Londra 2012, emergerebbero frasi che fanno "ipotizzare" la conoscenza dell'uso di doping. "E invece non ero a conoscenza del doping di Schwazer", ha dichiarato il medico al Corriere della Sera.
LE INDAGINI — Con la comunicazione di chiusura delle indagini la vicenda si è conclusa? Probabilmente non ancora. È moltissimo il materiale che i carabinieri del Nas di Firenze (e quelli del Ros) hanno acquisito sia presso l'Università di Ferrara (nel registro degli indagati al tempo è stato iscritto anche il professor Francesco Conconi), ma anche al Coni (sia presso la Preparazione olimpica che presso la Commissione per i controlli antidoping). Gli inquirenti volevano verificare come Schwazer fosse stato controllato, come fosse stato iscritto nel registro dei test. All'esame anche il materiale secondo il quale il marciatore frequentava la struttura del professor Conconi a Ferrara fin dal 2006. Alex Schwazer prima di rivolgersi a Michele Ferrari era stato a Ferrara dal professor Conconi e la magistratura ipotizza che Conconi "fosse a conoscenza che l'atleta ricorresse a pratiche dopanti e che lo abbia favorito in tale illecita condotta". E nel frattempo è stato iscritto nel registro degli indagati anche un altro medico, Christian Thuile di Merano, con il quale sempre il marciatore si è scambiato mail in cui parla dell'acquisto, il 22 ottobre 2008, di una tenda ipobarica (che simula l'alta quota per stimolare la produzione di globuli rossi)su e-bay. Il cui utilizzo non è una violazione a livello internazionale, ma in Italia rientra invece fra le pratiche vietate secondo la legge 376/2000, la legge antidoping.
Facile copia-incolla! C'è quasi tutto e aggiungo qualche nota personale all'ineccepibile pezzo di Maurizio GALDI (firma all'esordio per me)
- non si parla più di condanna retroattiva su eventuali anomalie del passaporto biologico, quindi possiamo festeggiare l'oro di Barcellona 2010?
- nel caso fossero confermati rinvio a giudizio e condanna a Pierluigi FIORELLA, troveremo ancora il medico al fianco degli azzurri?
- se fosse applicata la radiazione alla prima positività accertata - come richiesto da più parti - quanto staremmo meglio senza gli Alberto CONTADOR, mattatore alla Vuelta, o i Justin GATLIN, devastante anche ieri sera alla finale della Diamond League di Bruxelles 9"77/19"71 sui 100/200m?
2 commenti:
Nonostante girano sempre i soliti nomi, non si riesce a metterli al tappeto! O semplicemente fanno ancora comodo per qualche medaglia?
infatti Alex era fra le medaglie più sicure sia per la FIDAL che per il CONI
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