giovedì 28 luglio 2011

Qui si fa il formaggio buono, qui si fa il miele buono, qui si sta bene

Asiago - ingresso spaccio Consorzio
Io so che qui si fa il formaggio buono e ne ho avuto la riprova ancora durante la festa di venerdì 22 quando ho portato una pezza di forma di Asiago scorza nera, vinta alla Campolonga (vd. precedente post), come riserva per eventuali carestie al buffet gastronomico. Chi avrebbe mai potuto consumare un paio di chili di formaggio in famiglia? Non mi costa più di tanto la rinuncia ai latticini per limitare l’apporto di colesterolo con l’alimentazione: ne produco a sufficienza da me, o almeno, me ne resta abbondante in circolo. Così vuole il mio metabolismo, così vuole il mio DNA.
La protezione ben sigillata è stata aperta per tempo e il formaggio è entrato in concorrenza con la porchetta (vd. precedente post). Ho visto passare piatti che utilizzavano fette come pesante copertura del monte di pasta, accompagnati da carne grufolante a lato. Che pendole! È successo che se non provvedo per tempo a tagliarmi un assaggio, rischio di raschiare le bucce.

Asiago - vista su Kaberlaba, strada del trenino, Consorzio e supermercato, SR349 verso ovest

Io so che qui si fa il formaggio buono, ma non lo vedo chiaramente, o peggio, ricevo una comunicazione dissonante. Leggo sulla forma posizionata sul carrello semovente e sulle tende del negozio “l’originale formaggio dell’Altopiano di Asiago” prodotto da “Consorzio fra i Caseifici dell’Altopiano di Asiago”. Il punto vendita è adiacente al più importante e frequentato supermercato della zona marchiato dallo sponsor della squadra di hockey locale. Il posizionamento è strategico, in quell’avvallamento sulla strada fra Asiago e Canove, all’incrocio sulla deviazione che conduce alla zona artigianale e al Kaberlaba, in prossimità a due ampi spazi ben riempiti da camper nel week end. La visibilità è così ampia che non si può nascondere niente, soprattutto ai pedoni e ai ciclisti che devono attraversare il parcheggio per continuare la passeggiata sulla strada del trenino. Anzi, se uno fa un dritto da Canove verso Asiago finisce sui serbatoi in acciaio inox ben spazzolato.

vista dalla strada del trenino verso est - sullo sfondo Linta Park Hotel e Ospedale di Asiago

Cosa c’è che non va? L’insegna sul capannone! Non è possibile trovarsi in una situazione di tanta visibilità e non rinforzare il messaggio “qui si fa il formaggio buono”. Piuttosto tolgo l’insegna. O la rifaccio. Toglierla o rifarla comunque costa e magari sono troppo impegnato a “fare il formaggio buono”, perché è quello che alla fine il cliente compra. Vero! Ma perdi l’occasione per comunicare qualcosa in più, aggiungere valore all’acquisto di chi arriva fin quassù per assaporare alla fonte “l’originale formaggio dell’Altopiano di Asiago”. Il “Consorzio fra i Caseifici dell’Altopiano di Asiago” ha qualche dovere in più rispetto al malgaro che attrae il cliente con la sua rustica artigianalità.


Anche l’ENI ha avvertito questa priorità, avendo uno storico punto vendita in un magico incrocio poco lontano dal Caseificio, appena al di fuori del centro di Asiago, all’imbocco della strada che porta a Camporovere e quindi alla Val d’Assa, vicino al parcheggio dello Stadio del Ghiaccio e del Parco Mille Pini, di fronte al nuovo centro congressi. Poteva ENI rinunciare a rivestire di tutto punto con la nuova immagine un punto vendita geometricamente striminzito? L’antico shop in muratura rimane, per il resto c’è tutto nuovo: fascione, bandiera, indicatori prodotto e totem a LED, erogatori. In qualche maniera bisogna fermare i clienti che trovano più ampio spazio nelle vicine stazioni di servizio ESSO e Q8. Forse che la mancanza di concorrenza impedisca al Consorzio di farsi più bello agli occhi dei visitatori?

Piazza Carli - Fontana del Fauno
Rigoni di Asiago è un marchio ben noto che associa il nome della famiglia al posizionamento sul territorio, senza alcun legame con la provenienza geografica dei prodotti. Questo è chiaro anche nel frontespizio del sito in cui si legge “RdA svolge attività di produzione e commercio nel mercato alimentare proponendo prodotti esclusivamente provenienti da agricoltura biologica” per cui viene subito fugato il dubbio che sorge spontaneo “OK miele, mirtilli e lamponi possono provenire dall'Altopiano ... però pesche, albicocche, ciliegie, ...?”. Questo è il messaggio che passa: RdA = garanzia di controllo.
Perché parlo di Rigoni di Asiago? Perché passo davanti alla sede in via Oberdan 28 almeno quattro volte al giorno. Dentro una palazzina residenziale ben curata, riempita da almeno quattro famiglie Rigoni (da quanto si legge dai campanelli), al piano terra le scritte serigrafate sui vetri lasciano intendere la presenza di questa SpA con un capitale sociale di 8'500'000€. Non male!

Domenica scorsa è stata riaperta Piazza Carli dopo i frenetici lavori di sistemazione che si sono trascinati qualche settimana più a lungo del previsto. Bella! Molto bella! La zona è tornata a respirare e la popolazione si è riappropriata di uno spazio vitale per la comunità locale e per i turisti. Unico appunto: poche panchine, pochi posti a sedere. Forse non è previsto che tanta gente si fermi a lungo, non come al Parco Millepini, che risulta ancora in gran parte sconvolto e poco utilizzabile dai lavori di rifacimento dei percorsi per renderli adatti a supportare la neve d'inverno e praticare sci di fondo anche in centro ad Asiago, come se non bastassero i sette centri di fondo in Altopiano (Campolongo, Gallio, Enego, Cesuna, Asiago golf, Monte Corno, Fontanelle) ben interconessi. Quante altre situazioni simili in Italia?

Asiago - Piazza Carli fra Duomo di S. Matteo e Comune

Dei tanti temi indicati in precedente post sono riuscito a svilupparne uno, allargandomi poi su altri due. Mi permetto di fare il cronista, finché rimango qui, e scrivo di ciò che vedo, sento, respiro, tocco, mangio. Sinestesia totale da godere!
Per il resto c'è tempo e i link sono già seminati. Da quando frequento l'amico Vittorino BISSON sono assediato anch'io da due domande per interpretare certi fenomeni "what's the brand? what's the driver?" che per lui rappresentano la lotta quotidiana nel mercato e spesso invadono anche i nostri dialoghi atletici. Sono le benvenute!

PS1 un applauso speciale a Federica PELLEGRINI che dopo i 400m SL ha vinto anche i 200m SL; al momento è la perfetta rappresentazione di "Impara dai Campioni" (vd. precedente post)

PS2 rimanendo nello stesso post e passando dai Pavesini ai Kinder Bueno, grande disgrazia atletica per Andrew HOWE che ha subito la "rottura subtotale del tendine di Achille sinistro" (vd. news FIDAL); tanto si è impegnato che è riuscito a farsi tanto tanto male; sta scrivendo uno che ha entrambi i tendini di Achille operati, semplice scarificazione per fortuna ... aggiornamento 29/07: l'intervento è andato bene; tempi lunghi di riabilitazione (vd. news FIDAL)

6 commenti:

Marines ha detto...

CIAO,ENRICO...
non ci stupiamo di niente....

Una domenica a una festa paesana vengo fermato in uno stand di MIELE ARTIGIANALE familiare,si parla del piu' e del meno(visto che li conosco MOLTO bene)mi offrono di assaggiare il nuovo MIELE di BARENA di produzione propria!!!!!!

1)Ma le BARENE non sono per caso isolotti fangosi-limosi che rimangono generalmente emersi e possono essere inondati solo occasionalmente durante le alte maree???????????

2)Ma le BARENE esistono nell'ALTO VICENTINO????????

Chi ha orecchie per intendere intenda.

Ciao...alla prox!!!!ops BUONE FERIE.

Enrico VIVIAN ha detto...

@Marines: posso pensare che Rigoni si definisca "di Asiago" tanto per distinguersi dai Rigoni degli altri 7 comuni che compongono l'Altopiano: Lusiana, Enego, Roana, Rotzo, Gallio, Foza e Conco (ex frazione di Lusiana)

posso pensare che si cominci a commerciare quello che si ha e poi si continui con quello che serve, garantendo i criteri di scelta

Matteo Vivian ha detto...

Nel retro di molti prodotti Apple c'è questa scritta:
Designed by Apple in California Assembled in China

La maggior parte dei componenti viene costrutia in Europa e Corea ma l'assemblaggio è cinese.
Apple certifica la sua qualità indipendentemente dai luoghi.

Matteo

Enrico VIVIAN ha detto...

@Matteo: ti confermo che dietro iPad2 c'è la stessa dicitura "Designed by Apple in California Assembled in China"; ordinato online perché i distributori locali per un mese non hanno saputo comunicare la disponibilità, partito con due giorni di ritardo rispetto a quanto previsto (arrivata mail di scuse!), consegnato nei termini previsti; costruzione e funzionamento inappuntabili

per quanto riguarda i prodotti alimentari (p.e. il formaggio) avrei maggiori dubbi sulla filiera produttiva e la qualità del prodotto finito made in China

Marines ha detto...

SCUSAMI...ENRICO,

pensavo che scrivessi,gia',per un BEL post "sull'Atleta" di punta della nazionale spagnola.......Marta Domínguez....visto i fatti.....ARRIVEDERCI!!!!!!

Enrico VIVIAN ha detto...

@Marines: dal post del 27/04 "Quando sarebbe meglio tacere" sono quasi riuscito anch'io a rispettare il silenzio, tranne qualche breve incursione

cosa dire di una Federazione che riesce a far scagionare i reo confessi? non è il caso di Marta, ma di qualcuno coinvolto nella stessa operazione; alla fine tanta confusione per niente: la Spagna difende i suoi campioni anche contro l'evidenza

cosa resta alla WADA? inseguirli e sperare di beccarli positivi

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