martedì 5 febbraio 2013

Consigli per la Maratona di Treviso

contenti dei 2/3! newsletter 01/02
Alla serata di presentazione del libro di Alessandro DONATI (vd. post 28/01 e successivi) ho trovato un'amica full immersion nel gruppo organizzatore della Treviso Marathon che mi ha chiesto consigli su come svilupparla. Lei è originaria di Conegliano e ha ben sott'occhio la situazione (vd. post 29/01). Era una forte mezzofondista veloce ai tempi in cui nella sua città c'era una prestigiosa 10km internazionale a metà settembre e del dopo gara 1992 (vd. post 30/04/2011) c'è una bellissima foto a casa di suo padre, Salvatore ANTIBO compreso.

Arrivai 7^ (500'000£), l'anno successivo arrivai 5^ (800'000£), quando i veneti non olimpionici andavano a montepremio in Veneto. Altri tempi! Treviso Marathon sarebbe andata in incubazione un decennio più tardi e il Presidente della Regione Veneto (vd. post 07/07/2011) forse faceva ancora il PieRre nelle discoteche ...

Tiziano, Allegoria del Tempo
governato dalla Prudenza
Ho già disseminato molti consigli quasi un anno fa (vd. post 06/03/2012) e mi spiace che nel frattempo siano saltati i link a podisti.net, che recentemente ci ha regalato un'analisi sopraffina delle maratone 2012 (vd. @magazine.podisti.it): tanti consigli generici fra le righe e qui entriamo nello specifico.

# Ha senso usare la denominazione in inglese per un centinaio di partecipanti stranieri (meno del 5%)? In Veneto funziona solo per Venezia. E in Veneto la Treviso Marathon è essenzialmente la maratona dei trevigiani.

# Ha senso definirla "piccola New York" in tanta comunicazione? Forse la Pontebbana è comparabile per larghezza alle Avenue di NYC, per il resto siamo sotto di un ordine di grandezza. Difficile riempirla.

# Ha senso utilizzare Vittorio Veneto come partenza? Il richiamo bellico è esaurito (magari ci torneremo per il centenario!) e con un bel loop attorno a Treviso si facilita la logistica: minori costi per gli organizzatori, minori disagi per i concorrenti. Così scompare anche il fastidioso asterisco dai crono (vd. post 30/04/2011 - hint: fino a Vedelago è quasi metà gara). Ma è sufficiente girarsi intorno per vedere scelte opposte: Verona ha rinunciato al circuito in centro per attingere al fascino della Valpolicella, scalando 115m che sono restituiti in gara (vd. percorso @veronamarathon & quote @comuni.italiani).


# "Con tutti i soldi che hanno qua, io ci porterei i Duran Duran ..." (vd. post 08/02/2011) la battuta del 2010 lascia il tempo che trova. Sarà dura avere Beyoncé (o Madonna o i Black Eyed Peas dei precedenti SuperBowl seminati nel post 06/03/2012 ), di sicuro più abbordabili i Duran Duran, ma i veneti forse preferirebbero i Rumatera.

3 commenti:

Enrico VIVIAN ha detto...

anche il percorso di Lago Maggiore Marathon si è raggomitolato da Verbania a Stresa, escludendo Arona(vd. @podistinet): il circuito chiuso si paga bene!

Mauro Ferraro ha detto...

Ciao Enrico, un commento per ciascun punto:

1) Il nome italiano? Può essere un'idea, ma l'orizzonte di chi ha pensato la Treviso Marathon, oltre 10 anni fa, andava ben oltre la Marca Trevigiana. Poi, si sa, i sogni non sempre diventano realtà. Oppure per diventarla impiegano un po' più di quanto ci si aspetterebbe. Mai dire mai...

2) L'espressione "New York d'Italia" non l'hanno inventata gli organizzatori, ma un noto atleta italiano di qualche anno fa sul traguardo della Treviso maarthon. In qualche cassetto ho ancora una notizia Ansa che parla di 200 mila spettatori lungo il percorso. E se l'ha detto l'Ansa... "New York d'Italia" per questo motivo: a Treviso c'è il pubblico, magari altrove ti tirano le uova...

3) Opinione condivisibile, ma se sono "gravate" da asterischi la maratona più antica al mondo, la mezza maratona più partecipata d'Italia e chi più ne ha più ne metta, anche Treviso può tenersi i suoi...

Buone corse!

Enrico VIVIAN ha detto...

QUALE ONORE! Ti aspetto anche in altri post ... questo è un rapido brainstorming senza giudizi di merito, anche perché ogni organizzazione è paròna a casa sua!

1 - Certo! Non per niente ho messo a corredo un bel quadro di Tiziano, che forse ha fatto parte del percorso di Treviso Marathon per arrivare a Venezia. Controdomanda: come mai la più internazionale maratona italiana ha la denominazione italiana?

2 - Certo! Poi sui conteggi degli spettatori c'è molto da opinare: prova a fare due conti come ci fanno stare i 2'000'000 di presenti sventolati lungo le strade a NYC ... non ci stanno! Poi è finita se ci confrontiamo con le gare dove ti tirano le uova ... dalle stelle (e strisce) alle stalle!

3 - Hai citato due gare nate molto prima della regola IAAF che hanno affondato radici nella tradizione e hanno scelto di farla valere (la partecipazione rende loro merito!). Poi considera il ben più consistente vantaggio logistico di un loop!

4 - Se a Treviso valgono le battute (vd. punto 2), chi devo aspettarmi al traguardo di Treviso? Duran Duran o Rumatera? Stasera a Chiuppano c'è Alberto FORTIS ... forse gli echi arriveranno a Cogollo a rasserenare il sonno di Fulvio.

Corse? Le mie sono finite (vd. post 03/02), così ho maggiore attenzione per quelle altrui! Se mai possa essere utile. A stasera per un contributo alla Corsa Campestre di Nove.

Caro Mauro, nel post ho citato la maratona di Verona, ma la risposta per la maratona di Treviso è in quella di Sant'Antonio: non è vietato emulare la vicina Padova! E magari recuperare il loro antico partner che ha provato a fare da solo ... vd. post 05/10/2011!

Comunque ogni organizzazione è paròna a casa sua!

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