giovedì 18 settembre 2014

Lo Sport del Doping, dilettanti allo sbaraglio e corsari all'arrembaggio

Utilizzo facebook in modo trogloditico così mi perdo tante cose e ieri sera sulla via di Creazzo mi è stato letto da Stefano il post del comune amico Matteo GALVAN che vi propongo in forma leggermente rieducata, dal momento che il vicentino per giorni è stato in copertina al blog di Claudio GATTI ...


13/09 19.24 - Fin dalla prima gara fatta in vita mia ho sbattuto dietro tutti senza problemi, non ho avuto e non avrò mai bisogno di niente per battere quelle 4 pippe (*) che ci sono in Italia ... In Europa e nel resto del mondo purtroppo sono poco competitivo ed è per questo che mi apro il culo ogni giorno per dire la mia. Barare non lo riesco a fare a carte, non riesco nemmeno in allenamento a partire 2cm più avanti della linea della prova che devo correre, non mi sono fatto mai una canna (sfigato!) e figurarsi se mi sbatto in vena merda che mi ammazza a 40anni. L'atletica mi fa campare e finché vinco mi diverto anche se preferirei giocare a calcio. Detto questo vi spiego io cosa sono questi missing test, queste bombe a mano che mi prendo: sono semplicemente solleciti di mancato aggiornamento del whereabouts perché mi ero dimenticato e perché non usavo quella mail magari per un periodo ... ovviamente questa sera festeggio visto che il Gatti mi pagherà una bella macchina nuova..

(*) 13/09 22.34 - Riconosco che il "pippe" ai miei avversari non é stato giusto nei loro confronti e di questo mi scuso pubblicamente ...

Non so se Matteo sta procedendo con la querela e avrà qualche possibilità di vincere la causa: il suo nome è il primo della lista, insieme a quello del compagno di squadra LALLI, per la quale il presidente Alfio GIOMI oggi dichiara - "Appare sempre più incredibile dare una risposta a tutto quello che è successo. La somma di negligenze, superficialità, incompetenza, inadeguatezza, e chi più ne ha più ne metta, è senza fine ... È comunque incredibile come non sia stata comminata alcuna sanzione in occasione delle prime infrazioni, cosa che, probabilmente, avrebbe fatto capire a tutti quanto grave fosse l'inadempienza. Ad ulteriore chiarimento il potere sanzionatorio è, a livello nazionale, competenza esclusiva della Procura Antidoping del CONI ..." - che al punto 3 prova anche a difendere gli atleti, soli alla gogna mediatica - "Scaricare solo sugli atleti la responsabilità di quanto è accaduto è troppo semplice. L’atleta è il punto di partenza e di arrivo di tutto il movimento sportivo, ma in mezzo ci sono Tecnici, Società, Federazione, CONI. Assumiamoci tutti la nostra responsabilità" - e al punto 4 conclude - "Nel caso di filling failure non si parla di atleti dopati nè possiamo accostare automaticamente a tale problema l’idea di atleti che in odore di doping si siano sottratti ai controlli. Superficialità e negligenza sono pessimi compagni di strada, ma il doping è un’altra cosa".

http://www.fidal.it/content/Haidane-positivo-all-antidoping/52799

In mezzo a tanto burocratese mi ha fatto impressione questa nota ingrassettata in fondo a pagina 277 dello stralcio pubblicato quattro giorni fa @SportPro.it che riguarda un azzurro ancora fuori dai radar nel periodo osservato dalla Procura di Bolzano (primo trimestre 2011 - secondo trimestre 2012). Si riusciranno a distinguere i dilettanti allo sbaraglio e i corsari all'arrembaggio?

7 commenti:

Marco Santozzi ha detto...

Siamo alle solite! Propongo due soluzioni estremiste (parere personale):
1) passaporto biologico nell'atletica come nel ciclismo;
2) radiazione dopo la prima positività.

Cosi vedremo se ci saranno altre ciurme di finti dilettanti e corsari sbruffoni!

Gianmarco Pitteri ha detto...

"... sono semplicemente solleciti di mancato aggiornamento del whereabouts perché mi ero dimenticato e perché non usavo quella mail magari per un periodo..."

MI ERO DIMENTICATO... NON USAVO QUELLA MAIL... che tristezza!!!

Se io mi dimentico di andare al lavoro, qualcosa succede, in tempi abbastanza rapidi credo!

Marco Santozzi ha detto...

Perfetto Gianmarco! Non servono altre parole.

Enrico VIVIAN ha detto...

un post sanguigno e sincero a uso e consumo di facebook: i pensieri di Matteo saranno elaborati nelle sedi appropriate

Unknown ha detto...

Ma essere normali e non dopati è un PRIVILEGIO solo di gente sfigata come me?
Sai correre forte? bene è il tuo lavoro, fallo con dignità.
non so se mi riesco a spiegare... sai fare l'infermiere? il commerciante? il commesso?... cavoli, lo fai con dignità perché hai dote... non credo che ti debba inventare chissacosa.... forse a troppa gente la vita facile da alla testa.....

Enrico VIVIAN ha detto...

siamo in molti, Alessio, ma non facciamo notizia né reato

Anonimo ha detto...

E' vero che le e-mail se non Pec sono carta straccia..ma e' vero anche che sta gente ci marcia alla grande!! Luca Vittorio-Veneto

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