martedì 7 ottobre 2014

Lo Sport del Doping, affare di famiglia (fratelli IGLINSKIY)

Rubo foto e incipit di Ciro SCOGNAMIGLIO dalla Gazzetta online di cinque giorni faUn altro caso di positività all'Astana. Il secondo in tempi abbastanza ravvicinati. Dopo Valentin Iglinskiy, stavolta tocca al fratello Maxim: di 3 anni più anziano (33 contro 30) e sicuramente più famoso, visto che nel 2012 a sorpresa vinse la Liegi-Bastogne-Liegi davanti a Vincenzo Nibali, che adesso è suo compagno e capitano nel team kazako ...


La notizia ha rovinato il week end del Giro di Lomabrdia, non tanto per i cattivi fratelli kazaki che costringono la squadra all'autosospensione, quanto la festa della Gazzetta dello Sport centrata su quello che era il Mondiale d'Autunno, seguito a ruota dalla presentazione del Giro 2015: gran protagonista Fabio ARU, che fa le veci anche del suo capitano Vincenzo NIBALI, circondato nell'analisi estiva da direttore sportivo e preparatore e anticipato da quel galantuomo del team manager Astana. Continuavano a ripeterci "il ciclismo è cambiato, non è più quello di una volta". Eppure basta pizzicare i fratelli sbagliati al momento sbagliato: che sia solo un affare di famiglia e non di squadra?

Dopo la crono di Bassano 2014, ecco la partenza da Marostica 2015 domenica 24/05, arrivo a Madonna di Campiglio, inizio del dramma per Marco PANTANI 16 anni prima. Chi si ricorderà allora dei fratelli IGLINSKIY?

7 commenti:

Marco Santozzi ha detto...

Purtroppo nessuno si ricorderà dei fratelli "terribili" e sarà un gran peccato per la lotta al doping! Pensa che Vinokurov è rimasto sorpreso e si è sentito tradito dai suoi connazionali: si è forse dimenticato di esser stato beccato anche lui in passato?

Enrico VIVIAN ha detto...

certo! ho lasciato la reazione di Vino nel link alla gazzetta

Cristina ha detto...

Che bravi a lavarsene le mani...

Enrico VIVIAN ha detto...

ancora meglio: prima la squadra li paga, poi li seppellisce

Marco Santozzi ha detto...

Una squadra non esente da colpe. In passato molti suoi atleti sono stati beccati positivi: nel 2008 l'ASO, l'organizzazione che organizza il Tour, vietò alla squadra kazaka di partecipare alla stessa competizione!

Enrico VIVIAN ha detto...

ripeto ... il ciclismo è cambiato, non è più quello di una volta

Marco Santozzi ha detto...

Si ora ci vogliono prendere per fessi!

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