lunedì 6 febbraio 2017

l'atletica sotto sopra, l'atletica di domani?

RLQ a 34 anni si pagò le sue Olimpiadi 1956 down under, vediamo se la nuova Atletica si ripaga down under ...


Tre meeting, dodici gare l’uno, sei squadre (Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Cina, Inghilterra, una All Stars) e 24 atleti ciascuna (12 uomini e 12 donne, un paralimpico compreso). L’atletica, con la benedizione della Iaaf e del suo presidente Sebastian Coe, prova a voltare pagina. Tra doping e corruzione, c’è da lavar via il tanto marcio degli ultimi tempi. E chi, se non Usain Bolt, capitano della formazione All Stars, può essere l’uomo immagine del tentativo di svolta? Il giamaicano è il personaggio-chiave di Nitro Athletics, tre appuntamenti in una settimana, al Lakeside Stadium, impianto da 12.000 posti (6000 a sedere) di Melbourne, in Australia. Si comincia oggi, tra le 19 e le 22 locali (in diretta tv), le 9 e le 12 italiane. Le altre serate giovedì 9 e sabato 11.

LE REGOLEIl format è innovativo, rivoluzionario. Perché, appunto, si gareggerà a squadre e, soprattutto, in specialità non canoniche, lontane dalla tradizione, con anche due staffette miste, un miglio a eliminazione e concorsi in cui dichiarare la misura da raggiungere. Vincerà chi, alla fine dei tre meeting, avrà ottenuto più punti: in ogni prova ne saranno assegnati 100 al primo, fino a 40 al sesto. Con la possibilità di giocare dei jolly. L’atletica ha bisogno di svecchiarsi, di andare nelle strade e incontro ai gusti dei più giovani. Questo è un tentativo – seppur con situazioni diverse – simile a quelli effettuati tempo fa in Coppa Europa e in settembre con Fly Europe, tra Berlino e Parigi. «Il futuro è arrivato» recita lo slogan del circuito che si propone anche con merchandising ad hoc. L’iniziativa merita di essere seguita. Ma c’è un rischio: l’eccesso. L’atletica è materia sacra: non può diventare «Giochi senza frontiere» ...

I BIG«Sarà una gran cosa, nuova, diversa – ha promesso Usain nelle scorse ore ai media australiani, delusi per il fatto che, prossimo al ritiro, ha confermato non sarà ai Giochi del Commonwealth di Gold Coast 2018 –: coinvolgerà ed emozionerà. Ci credo molto ed è per questo che faccio parte del progetto» ... Che lo spettacolo abbia inizio: il giudizio è sospeso.

Questo il pezzo di presentazione di Andrea Buongiovanni e qui il racconto a caldo: copio-incollo per ricordare perché non ho trovato la diretta streaming e il giudizio è sospeso fra le righe.


BOLTIl giamaicano, in Australia, battezza a modo suo il primo meeting di Nitro Athletics - circuito di tre appuntamenti in una settimana che propone sfide a squadre in gare molto (troppo) innovative. Corre una frazione (la seconda) di una 4x100 mista (due uomini e due donne) con l’All Star Team da lui capitanato e lo porta al successo. Insieme a lui, nell’ordine, il connazionale Asafa Powell e le statunitensi Jenna Prandini e Jeneba Tarmoh. Il 40”64 finale vale quel vale. Conta molto di più l’impressione che lascia il tentativo nell’insieme, del quale Usain è il primo convinto testimonial. L’entusiasmo non manca di certo, anzi. I 7000 del Lakeside Stadium si divertono come matti e probabilmente anche coloro che, down under, seguono l’evento in diretta tv. Il concetto della classifica a squadre, come sempre, affascina. Ma così si esagera. Tra concorsi a misure da dichiarare, corse ad eliminazione e improbabili staffette, l’effetto è proprio quello di “Giochi senza frontiere”. Ma non tutto è da buttare. Anzi. Il giudizio definitivo, comunque, è rimandato a sabato prossimo, a dopo il terzo atto che varrà quale finale.

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