venerdì 11 agosto 2017

40 libri in 40 settimane (Poincarè)

Se Pitagora è all'origine, Euclide e Archimede sintesi greche, Cartesio e Fermat rievoluzioni francesi, Newton e Leibniz disputa infinita, Riemann e Boole nuovi esploratori ...


Ecco alcuni dei matematici, altri più noti come fisici (sicuro Kelvin e Maxwell). Apprezzo appieno fino a Eulero e forse Gauss, poi Cantor e Turing vanno troppo oltre.

Per vivere ci basta Fibonacci, con Tartaglia capiamo qualcosa in più, Galileo ci insegna a osservare e a scrivere più che a calcolare, Peano completa l'orgoglio italiano.

Continuando un secolo dopo l'opera di Laplace, tanto teorico quanto pratico, arriva Poincaré a chiudere la collana: si comincia bene, si completa duro.

Così gustiamo i frutti commestibili di varia produzione che arrivano alla mensa dei semplici, a volte attraverso polemiche figlie di visioni diverse dell'unica scienza.

Così per altre vie arrivò alla relatività ristretta insieme ad Einstein (chi si ricorda?) e si trovò a questionare con Peano per l'impostazione filosofica, fra logica e intuizione.

Di quella matematica sempre più lontana e che poi ci torna vicino in qualche applicazione, fra nuove e vecchie convinzioni. Tanto più amica quanto più umana.

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