In verità era un albergo a ore giusto davanti alla libreria dove osservavo lo Spirito Italiano macchiato dal contrabbando nella miniserie.
Un anno prima delle riprese col vero titolare a far da comparsa nella fiction di successo (ascolti da 6,3 a 6,8 - share da 24,2 a 28,1%).
Verosimile come il dialetto - c'è poco da arrabbiarsi - basta salire le pendici dell'Altopiano e guardare la campagna o entrare in un cimitero.
Ho perso la prima puntata, di martedì, non avrei capito la seconda e saltato la terza, solo il finale della quarta e ultima. Ora postumo su RaiPlay.
Con Tommaso e qualche salto, non con Camilla, che solo al cinema (forse) stacca gli occhi dal suo monitor, ma apprezza qualche pillola al volo.
Roba buona, già elaborata dal padre, meglio vissuta. Col fratello che guarda il mondo dei grandi e forse lo capisce meglio dei grandi.
E forse è meglio dirsi le cose per tempo, a 11 anni, anticipando la fine dei tempi, che sono più brevi dei nostri ricordi, lasciandone oltre i confini.
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