Come non cominciare dall'opera evaporante di un genio assoluto e passare poi all'anima pulsante di una città magica? Per ritrovarci di fronte anche a un altro affresco, meno famoso perché meno bisognoso di cure e di fortuna.
Guardare Philippe per capire meglio il Cenacolo (il video parte giusto) o tutta la puntata per una carrellata delle opere fra Uffizi e National Gallery, fra Milano e Londra all'inseguimento dei codici: tanto riassunto a Vigevano.
Siamo talmente immersi nell'Arte da esserne quasi assuefatti, forse continuamente stupefatti, tanto da ripeterci che potremmo vivere del nostro patrimonio storico, se fossimo in grado di valorizzarlo in pieno.
E tornano buone proprio le parole a Vigevano ... I nuovi talenti hanno bisogno di essere aiutati a crescere, spazzando via la rassegnazione con cui gli anziani cercano di difendere i loro privilegi e rendono grigio il futuro della nuova Italia.
Leggo di Atletica, ma si parla di Arte e di Politica: prima di Leonardo, avremmo bisogno di un Ambrogio Lorenzetti e di una Sala del Buon Consiglio, a Marostica come a Roma, continuando ad ammirare da 7 secoli l'originale a Siena.
Così continua la prima puntata di Meraviglie fino alla Valle dei Templi, tutto magnificato da droni e riprese in solitudine con permessi speciali. Fino al magico incontro di Andrea Camilleri con Robert Capa ancora ospite a Bassano.
Cosa avrebbe detto del castello di Grinzane nella seconda puntata? Camilla ha provato repulsione per l'inquadratura da sotto con un grandangolo ora in mano a tutti: una composizione tanto cerebrale quanto deforme.
Quello che si rischia nei selfie, se il braccio non è lungo, il polso mobile, le dita abili. Così sul colle di Romano ho regalato a Camilla una memoria della mamma, quella persa verso Marostica nel medioevo permanente della Val d'Orcia.
Penso di aver poco da insegnare ancora a Camilla e già lei insegna più me. Intanto abbiamo passato insieme bei dopo pranzo domenicali ... ore 13:30 Philippe e il rigore allegro di Passepartout, ore 14:00 Valentino e il genio al manubrio in MotoGP.
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