lunedì 31 ottobre 2011

w43/2011: NYC Marathon 2011, ENJOY!

###   sto post ha rischiato di uscire incompleto;
mi è stato prestato da Gas il libro La Valle dell'Orco di Umberto MATINO
e ho dovuto finirlo prima di partire per NYC;
aveva ragione il recensore nel GdV 09/01 (vd. post 26/01)
"interrompere la lettura prima di giungere all'ultima pagina è un'impresa"   ###

NYC 2009 - Top Of The Rock
mano ferma su fotocamera compatta Fuji FinePix f30
La gita a Venezia ha sommerso il post precedente senza lasciare spazio agli sviluppi atletici personali e ha messo il cappello alla preparazione che si è praticamente conclusa il giorno precedente. La stanchezza al ritorno in stazione dei treni mi ha fatto ricordare "cammina poco a NYC o ti uccidi ancora prima della maratona". Cosa avevo fatto per arrivare a tanto?

Sabato 22/10 ho eseguito un'ultima prova di sintonizzazione sui ritmi gara con un allenamento in circuito di 3,615km da ripetere quattro volte senza pause. Il primo passaggio è a 2km, il secondo è la chiusura di 1,615km che comprende un dosso di notevole impegno quando si corre in soglia. Di solito utilizzo il percorso per frazionati fino a 3km, in modo da recuperare nella porzione più disagiata. In questo caso la pendenza salita-discesa è servita per ulteriore qualificazione a simulare in parte i saliscendi di NYC, almeno nelle mie fantasie.

loop Levà-Longhella-Boscaglie (vd. Google Maps)
12'32" = 6'56" + 5'36"
12'31" = 6'55" + 5'36"
12'33" = 6'56" + 5'37"
12'28" = 6'54" + 5'34"

Alcune soddisfazioni: completo da gara (in particolare scarpe+calzini), tutto solo in campagna, ritmo regolare dall'inizio alla fine sotto 3'30", concentrazione sempre più focalizzata di giro in giro (a pelare le curve, a scansare le irregolarità dell'asfalto, a compensare il dorso della strada). Quando corro così mi faccio paura. Niente di particolare, ma questo allenamento è arrivato al termine di quattro giorni consecutivi di impegno aumentato rispetto allo standard. Poi al quinto ci pensarono i ponti di Venezia e Tommaso in spalla a spezzare le articolazioni!

Il Grande Sport nr.144 (vd. link sito - rivista pdf)
le performance che riscuotono simpatia
meglio Adamo o Steve JOBS? o la bella addormentata?
In questa ultima settimana i volumi sono già calati dai 90-110km/settimana a 80 ed è emersa la stanchezza. È sempre così! Spero sempre di sentirmi subito sollevato e invece mi ritrovo più ingolfato, in particolare alle cosce. Ci vuole pazienza e non mi sembra di aver fatto grosse sciocchezze. Anzi, ho rinunciato a inserire i frazionati brevi (per cercare la brillantezza che non serve) e ho mantenuto lavori di forza in salita (per coinvolgere la porzione di  muscolatura che si addormenta nei ritmi lenti). Mi auguro che le tante gare non mi abbiano prosciugato troppe energie nervose.

Mi è rimasto tanto male alla caviglia sinistra. Il mio primo pensiero al mattino è "come appoggiarla al meglio?". Ci ho fatto ancora qualche seduta di CEMP (vd. post 05/10) e di ultrasuoni. Sento l'effetto nelle ore successive, perché c'è una reazione fastidiosa che poi rientra. Che fare? Non c'è tempo per altro prima di NYC. Fornendole tutto il supporto del caso, spero che regga fino in fondo. Al rientro prevedo adeguato recupero e seria analisi della funzionalità, anche perché questo disordine all'assetto mi scombussola molto. In particolare il ginocchio sinistro in zona mediale e la schiena nella fascia lombare.

NYC 2009 - vista da Central verso sud; ESSEX HOUSE al centro del mirino (ph. Marilisa)

La sequenza di eventi che mi riporta nella Grande Mela è già stata descritta nel post 20/09 e la nuova compagnia ha fatto riorganizzare e ampliare lo standard ormai assodato, consentendo finalmente la partecipazione di Antonella che affida Camilla e Tommaso (sette e tre anni) alle cure di nonni e zii.

previsioni di estate indiana @ NYC 2011 (more & more)
temperature miti, poca pioggia ... manca il vento!
La maratona di NYC è speciale! Tanti l'hanno raccontata e la racconteranno in tante versioni, ma bisogna viverla per capirla. Si può coprire la distanza di 42,2km in mille modi e in mille posti diversi e ancora non si comprendere come la "città che non si ferma mai" blocchi il suo cuore per un giorno da dedicare ai gentili ospiti che invadono le sue strade. Tutto è concentrato ed esasperato, esteso per i giorni antecedenti e successivo alla gara: un clima che non ho vissuto a Berlino, Parigi, Londra, solo per considerare maratone con più di 30'000 finishers. E questo non succede da ieri: è cresciuto nei decenni, penetrando nella cultura della città, quasi felice di essere importunata. Non penso che il business plan di Fred LEBOW nel 1970 prevedesse tanto successo, contando i 127 concorrenti della prima edizione. Di sicuro sognava l'attraversamento dei cinque quartieri e migliaia di persone a riempire le strade ... Adesso il NY Road Runners Club sforna una cinquantina di eventi running all'anno nella metropoli (vd. sito).

NYC 1992 - Grete WAITZ accompagna Fred LEBOW
"Without you, there wouldn’t be us"
NYC Marathon è la più bella vetrina mondiale del running dove tutti vogliono ben figurare, la miglior scenografia dove poter interpretare al meglio la propria performance. Non è facile! E non è sufficiente conoscere a memoria il percorso (puntuale e precisa la descrizione di Orlando PIZZOLATO a pagg. 98-100 del nr.324 CORRERE ottobre 2011). Bisogna arrivare al colpo di cannone nelle condizioni migliori per correre con soddisfazione. Siamo o non siamo lì per questo? Lascio anch'io il mio promemoria in rapido elenco.

1. Viaggia leggero
a NYC non si muore di fame e nemmeno di freddo; sarà la città a riempire la valigia e non l'inverso; un cambio e set completo di gara in bagaglio a mano

Runner's Map
vd. CentralPark
2. Cammina poco
gli spazi sono grandi, i grattacieli sono alti e tutto sembra vicino; per quanto possibile utilizza metro-taxi; gambe e piedi ringrazieranno in gara

3. Corri poco
Central Park è grande e ondulato; non è obbligatorio visitarlo tutto nei giorni precedenti; per quanto siano memorizzabili i saliscendi finali, contano di più le energie che sono rimaste in corpo; non c'è più niente da aggiungere alla condizione fisica

4. Visita il giusto e Compra il necessario
ci sono tante cose da vedere, ci sono tante cose da fare, ci sono tante cose da comprare (ricordarsi il plafond della carta di credito); prepara una lista per tutto

5. Resisti al gorgo dell'Expo
nel pellegrinaggio al Javits Center per ritirare il pettorale si rischia la fulminazione; tutto quello che la fantasia del runner può immaginare concentrato in poche migliaia di piedi quadri (comincia ad allenarti con le conversioni!); o si fa come Ulisse con le Sirene (= tappi di cera nelle orecchie), ma si perde il gusto, oppure vale quanto detto sopra

NYCM Handbook
2011 official course
(vd. pdf 2010)
6. Prepara per tempo
il materiale di gara, la colazione, la lunga e fredda attesa a Fort Wadsworth (materiale di protezione a perdere e di appoggio), controlla l’offerta di cibo e bevande

7. Corri libero
possibilmente senza GPS e cardiofrequenzimetro; prepara le conversioni di ritmo in minuti/miglio o munisciti di fascetta all'Expo in modo da non occupare la mente a fare calcoli (facili da sbagliare); nel dubbio ... corri!

8. Verrazano Bridge
BE STUPID! START SLOW! il primo miglio è in salita al 3-4%; goditi la vista della baia; attento al vento

9. Brooklyn
non è il pezzo più famoso, ma a me è sempre piaciuto per la continuità del pubblico lungo tutte le 5mi pressoché rettilinee della 4th Avenue; bevi da subito, soprattutto se spira vento; controlla il ritmo, rischi di essere troppo veloce; primo magico incontro alla fusione di Lafayette Ave, la strada si restringe e l’incitamento si innalza ... scopri flussi di ormoni che non pensavi di avere!

10. Verso metà gara
zona smorta; nel quartiere ebreo integralista in Williamsburg i runners sono ignorati; Pulaski Bridge abbastanza spoglio, Queens brullo

NYC 2011 Entry List ... caccia all'intruso e a due
monumenti del mezzofondo che provano i 42,2km
(studiare qui Mathew KISORIO #9 ... è speciale!
in post 22/03 suo padre a WXCCh Gateshead 1983!)
11. Queensboro Bridge
dislivello importante per la vera metà gara; come per Verrazano Bridge ti accorgi della tanta salita solo nella successiva discesa; si corre nel piano inferiore e i passi rimbombano; se proprio non è giornata, è il punto ideale per fare un dritto all'arrivo sulla 59th ... drop off! (Linus 2007, Orlando 2009, Haile 2010 ... negli anni delle mie partecipazioni)

12. First Avenue
uno dei motivi per cui si corre a NYC ... quanta gente, quanto tifo nella prima parte! si scende nel rettilineo dall'alto come una pop star sul palco; poi si cominciano a patire le ondulazioni delle tre miglia dritte dritte

NYC 2009 - Matteo @ Reservoir
rinviare stanchezza e pensieri al giorno dopo la gara
13. Bronx
in un miglio si entra e si esce; sui due ponti (Willis e Madison) e nelle curve si comincia a fare i conti con la fatica; da questo punto si deve tornare verso il traguardo

14. Fifth Avenue
lento esaurimento di quanto rimane da spendere; si costeggia metà Central Park prima di entrarci ... quanto è lungo?!

15. Central Park
le leggere ondulazioni provate nei giorni precedenti appariranno ben più dure! mi auguro che la cautela iniziale, la corretta idratazione e il tifo assordante siano sufficienti per proteggere dai crampi

NYC 2009 - primo giro di pinte all'Irish Pub
16. Arrivo e rientro
la maratona non si conclude sulla finish line; OK! viene fermato il tempo di gara, ma c'è da raccogliere la borsa con gli indumenti e rientrare in albergo;
"keep on walking! it's the best way to avoid cramps" mi disse una generosa assistente nel 2007 mentre mi trascinavo dopo l'arrivo; il mio materiale stava sul penultimo bilico, il sessantasettesimo, e per tornare in appartamento camminai 6-7km

17. Celebrate
c'è sempre un buon motivo per festeggiare; anche solo quello di essere a NYC!

18. Enjoy
chiudo con l'augurio che sta anche nel titolo (vd. post 11/01 ... ne ho fatta di strada!) e che ha permeato la prestazione dell'anno scorso (vd. resoconto nel post di Andrea RIGO 26/11/2010); fortuna e bravura mi hanno fatto guadagnare un numero a due cifre e un pettorale che riporta il mio cognome; quando giovedì scorso hanno cominciato ad arrivare le comunicazioni dell'organizzazione mi sono venuti i brividi; siamo a NYC e non a Las Vegas, ma spero di giocare bene la mia mano ... quando mai più?! domenica 06/11 sarà un bel giorno per morire!


PS non sono capace di seguire Jay-Z nel suo rap (vd. testo); mi accontento del ritornello di Alicia KEYS

Now you're in New York
These streets will make you feel brand new
Big lights will inspire you
Let's hear it for New York, New York, New York

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Dai vecio,speta a morir che senò ci ne conta de la gara de " niu iork" de stano?
Ciao,enjoy your trip.

Enrico VIVIAN ha detto...

hai ragione, Emiliano! è una formula di rito estrema che ti dice "sono pronto a dare tutto! tanto che non avrei più niente altro da dare"

puoi vedere la gara
# http://www.nyrr.org/tv/
# ore 15.00-17.55 in diretta su RaiSport 1 (canale 227 Skybox, 21 TivùSat) + in chiaro su Hotbird 13°E, sul digitale terrestre (canale 57 LCN) e webcast
# ore 15.00-18.00 in diretta su Eurosport (canale 211 Skybox), in chiaro su Astra 19.2°E, criptato su Hotbird 13°E e webcast

Tosto ha detto...

in bocca al lupo e fatti onore :)

Enrico VIVIAN ha detto...

crepi! grazie, Tosto, per avere avuto la pazienza di arrivare in fondo

Marius ha detto...

Go Enrico, go!
(Per il mio prossimo seminario sulla maratona mi piacerebbe avere la tua foto sulla locandina. Si può fare?).

In bocca al lupo Campione!

mario de benedictis

Matteo Vivian ha detto...

L'Uomo nero pelato di spalle nella foto a Cantral Park ti ha invitato a provare la prima Maratona a Padova nell'aprile del 2007 e a New York nel novembre dello stesso anno, giusto?
CG Matteo

Tosto ha detto...

che mona! guarda che arrivo sempre in fondo :)

Enrico VIVIAN ha detto...

@Marius: si può fare! non solo foto

@Matteo: hai ragione! magari un giorno racconto come si scopre di poter essere maratoneti

@Tosto: a volte faccio fatica arrivare in fondo anch'io

Marius ha detto...

Bravo Enrico! Ho seguito la tua fatica sul "track my runners" del nycmarathon.org. Non so cosa ti sia capitato strada facendo, ma una cosa è certa (vado a naso): hai la scorza dura assai.
Complimenti di cuore. Attendo con ansia il resoconto dettagliato dell'impresa.

mario de benedictis

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Bella gara, sei sempre un grande, "Die Hard" qui a New York direbbero.
E' facile cadere alla 5th av.; te la sei cavata e sicuramente avrai ricevuto un oceano di applausi.
Enjoy it!

Enrico VIVIAN ha detto...

@Marius: l'assetto ha tenuto finché la caviglia ha tenuto! se ci aggiungi la partenza veloce puoi immaginare la sofferenza fino all'arrivo

@Filippo: tu sai cosa vuol dire! è stato proprio l'oceano di applausi a tenermi a galla nel finale

GRAZIE A TUTTI! ENTRO IL WEEK END UN PRIMO RESOCONTO

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