sabato 12 marzo 2011

Grandi blogger del passato (1)

Ormai può sembrare strano, ma ci fu un tempo in cui la comunità internazionale di letterati e di studiosi, oltre a pubblicare libri e riviste (abitudine ancora in uso), scriveva con penna su carta per tenersi in contatto e condividere le idee. Oggi abbiamo a disposizione molti strumenti per cui spesso è sufficiente scegliere il canale più consono e ogni tanto penso a cosa sarebbe successo se un mezzo come questo blog fosse stato a disposizione in altri tempi.

Chi potrebbe essere stato un grande blogger?

Per stile di vita, modalità di scrittura, relazioni sociali e carattere penso che fra i top ci sarebbe stato Friedrich NIETZSCHE (1844-1900). L'occasione del primo incontro fu durante le ore di Storia della Filosofia al liceo e cominciò anche l'approfondimento perché come testo integrativo al manuale di G. REALE e D. ANTISERI fu adottata una sua antologia da varie opere, che si dipanava soprattutto tra i frammenti postumi. Dopo la maturità rimase l'interesse - perché Friedrich non lascia indifferenti - più in forma di eco della memoria, ogni tanto rinfrescata da articoli di giornali e rimandi vari. Finché quindici anni dopo il diploma mi sono imbattuto nella biografia di Massimo FINI, acquistata d'impulso durante un passaggio in libreria. Rispetto alle esposizioni specifiche la lettura è facilitata da uno stile descrittivo quasi giornalistico, animato dall'antico amore dell'autore verso uno dei suoi riferimenti culturali. Frequenti citazioni e ricca bibliografia per chi volesse andare oltre.

Perché mai NIETZSCHE avrebbe potuto essere un grande blogger?

Dopo i brillantissimi studi universitari in filologia Friedrich iniziò la carriera di insegnante universitario, presto abbandonata per dedicarsi al libero pensiero, tanto raccolto nei testi citati all'interno dei manuali di filosofia e tanto tratteggiato in frammenti che non riuscirono a strutturarsi nei libri sempre vagheggiati e che costituiscono la parte più discussa del suo lascito intellettuale. Per assurgere alla pubblicazione gli scritti dovevano essere riordinati e per diversi motivi NIETZSCHE non ne fu capace.

Perché non pubblicare subito un bel post con i pensieri fulminanti elaborati durante le quotidiane passeggiate?

Visse ramingo alla ricerca di una clima favorevole alla salute, in perenne difficoltà, e trovò un po' di sollievo vicino a St. Moritz per la stagione calda, finché non pensò di aver trovato la sua sede ideale a Torino, dove avvenne il definitivo crollo psichico. La mente implose. Sopravvisse undici anni in condizioni vieppiù degeneri, senza avere il conforto della grande attenzione che iniziavano a riscuotere le sue riflessioni, dopo aver passato decenni in difficoltà a pubblicare e a discutere i suoi pensieri anche con chi ben lo conosceva.

Quanti follower avrebbe avuto in vita invece dei tardivi seguaci se non postumi?

3 commenti:

Tosto ha detto...

ma questa biografia ti è piaciuta?
la consiglieresti?

Enrico VIVIAN ha detto...

certo che si, purché interessi l'argomento e non spaventi la mole

conoscevo l'autore come giornalista e mi piaceva; è stato sufficiente sfogliare il libro per decidere subito l'acquisto

Massimo FINI ha avuto l'ispirazione di scriverlo perché fra le varie letture sul tema non aveva mai trovato una vera biografia sull'uomo NIETZSCHE per capire come ha scritto quello che ha scritto

online vedo solo ebook; se non trovi una stampa ti presto la mia copia del libro; se ti prende lo divori in pochi giorni

Tosto ha detto...

ok grazie vedo cosa trovo :)

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