"YOUNG GUTSY PEOPLE" potrei tradurre in slang americano. Il coraggio descritto da gutsy viene dalle interiora del corpo, come se il fegato ne fosse davvero la fonte, ed è molto legato all'immagine di Steve PREFONTAINE, tanto utilizzata da NIKE, che diceva "I am going to work so that it's a pure guts race. In the end, if it is, I'm the only one that can win it". Per cui Steve poteva essere definito "gutsy, even if not so much talented".
I protagonisti erano giovani perché difficilmente si concedevano extra time oltre al periodo scolastico o al primo periodo della maturità. Torniamo indietro di un decennio e prendiamo uno dei grandi fenomeni delle Olimpiadi di Roma. Herb ELLIOT a 22 anni aveva vinto quello che c'era da vincere per un australiano (Giochi del Commonwealth 1958 e Olimpiadi 1960) e deteneva i record del mondo dei 1500m e del miglio. Cosa altro fare? Terminare gli studi e vivere la vita.
Il coetaneo neozelandese Peter SNELL apparve direttamente a Roma per vincere gli 800m e attese altri 4 anni fino a Tokio per completare e ampliare il filotto fra record e ori (doppiette 880y-miglio Giochi del Commonwealth 1962 e 800-1500m Olimpiadi 1964) - su YouTube si trovano tutti i relativi video.
Esempi troppo esotici e remoti? Troppo romantiche le piste in terra rossa? Il manto gommoso fece il suo esordio internazionale solo alle Olimpiadi di Città del Messico 1968. RLQ ha sempre rimpianto che per pochi anni non si siano incrociati Herb ELLIOT, Peter SNELL e Jim RYUN (altro giovane senza paura) : il record del mondo dei 1'500 avrebbe potuto arrivare a 3'30" venti anni prima che Steve CRAM abbattesse la barriera durante l'epico duello con Said AOUITA (Nizza FRA 16/07/1985).
Mi ero ripromesso di portare in evidenza personaggi meno noti e uno in particolare mi è stato segnalato da mio fratello Matteo qualche mese fa. Trattasi di Ian STEWART (15/01/1949) che a 21 anni aveva già vinto sui 5'000m sia i Campionati Europei di Atene 1969 che i Giochi del Commonwealth 1970 che si sono tenuti a Edinburgo nella natìa Scozia. Le sue volate hanno ravvivato la storia del mezzofondo britannico, dopo un periodo grigio seguito ai fasti degli anni 50 con Roger BANNISTER (il primo ad abbattere la barriera dei 4' nel miglio) e Derek IBBOTSON. Guardare come due scozzesi si siano permessi di staccare il grande Kip KEINO (che aveva appena vinto i 1'500m) con una volata che li portò a ridosso del primato del mondo (13'22"85 vs. 13'16"6).
Dove si trovano adesso due bianchi europei della stessa nazionalità che si giocano l'oro sui 5'000m in una grande manifestazione mondiale sui ritmi da 12'45"? Improponibile?
Alle Olimpiadi di Monaco Ian trovò la strada sbarrata dal coetaneo Lasse VIREN e dal maturo 34enne tunisino Mohammed GAMMOUDI che si portò a casa la sua ultima splendida medaglia, riuscendo a salire sul gradino basso del podio dopo aver infilato lo stramazzante Steve PREFONTAINE.
... continua ...
PS 2014/01/08 i video si perdono in YouTube! in parziale (e più ampia) sostituzione del secondo c'è questo splendido riassunto delle finali di 3M/5k ai Giochi del Commonwealth: Ian STEWART arriva dopo 5'15"
2 commenti:
Visto il titolo temevo di non essere citato, mi hai preceduto sull'argomento ma ci tornerò con altri dettagli.
Vorrei sempre ricordare che la vita atletica non poteva essere lunga per i mezzofondisti e fondisti dell'epoca in virtù delle scarpe utilizzate in gara ma soprattutto in allenamento, chi oggi correrebbe con simili calzature? Le utilizziamo per camminarci ma neanche più di tanto perché il tallone quasi tocca terra.
Per i meno giovani questa copertina del 1977 dice quasi tutto:
http://www.amazon.com/Complete-Book-Running-James-Fixx/dp/0394411595/ref=cm_lmf_img_4
ho previsto solo altre due puntate per non appesantire la discussione (ripeto! nessuna velleità statistica o storica)
[3] gli italiani, in particolare Franco FAVA (già semifinalista 3000st a Monaco 1972 a 20 anni) e Venanzio ORTIS (oro 5'000m e argento 10'000m sui agli Europei di Praga 1978 a 23 anni) - Franco ARESE, Gianni DEL BUON e Pippo CINDOLO sono nati nel 1943-44
[4] cenni sullo sviluppo del mezzofondo prolungato a livello mondiale a riassumere le tracce seminate nei post
le scarpe sono solo una parte del problema, la nostra società si è evoluta in modo tale che non ne possiamo più fare a meno; anche adesso sono in vendita scarpe simili alle ASICS in copertina del libro di James FIXX, ma pochi le utilizzano per correre la maratona; sono ottime per le prove brevi in pista
se ben ricordo, nello stesso libro James consigliava per rinforzare i tendini di Achille di utilizzare una scarpa con dislivello invertito fra tallone e avampiede, cioé con l'intersuola all'avampiede più spessa di quella al tallone, come se la sovraestensione prolungata dei tendini facesse bene al mezzofondista
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