lunedì 6 giugno 2011

w22/2011: un weekend formativo


Moses MOSOP @ Eugene (Kirby Lee)
Comincio dall'impresa che ha battezzato il weekend all'interno della Distance Night, succosa anticipazione del meeting Pre Classic tenuto il mattino succesivo: Moses MOSOP KEN (vd. precedente post) frantuma i trentennali record dei 25'000m con 1h12'25"4 e dei 30'000m con 1h26'47"4 fino a venerdì detenuti dal giapponese Toshihiko SEKO (Christchurch NZ 22/03/1981) rispettivamente con 1h13'55"8 e 1h29'18"8. Perché 25-30'000m e non 25-30km? Perché MOSOP si è sciroppato 75 giri di pista sul passo di 69"-70". La lepre lo ha tenuto calmo fino a metà e poi Moses si è scatenato sul ritmo che gli vibrava dentro. Lo testimoniano le tre frazioni di 10'000m: 29'19" - 28'42" - 28'46". "We started conservatively but by 15km I felt comfortable and so I pushed the pace and then really enjoyed the race. But 30k on the track is very difficult for the concentration” (vd. articolo IAAF). Io sono arrivato a fare l'ora di corsa in pista ed effettivamente ci vuole una buona dose di convinzione per non mollare mai e altrettanta abilità a girare in tondo. Non è banale. Bravo Moses che ha doppiato due volte Abel KIRUI KEN, secondo arrivato e attuale campione del mondo di maratona.
Quale miglior location di Hayward Field a Eugene OR? MOSOP non ha potuto fare a meno di ringraziare il pubblico per il grande sostegno. Ci vuole pazienza e competenza di palati fini per apprezzarne appieno lo sforzo. Un po' più facile esaltarsi per la grande sfida sui 10'000m con quanto c'è di meglio al mondo al momento da mettere in pista. Forse proprio l'incertezza ha determinato la grande sostanza della gara con i primi 9 arrivati sotto i 27'00", ben 7 con il proprio personale. Per comodità copio-incollo la parte alta della classifica, ma poco oltre i 27'00" ci sono altri bei nomi su cui riflettere.

l'abbondante antipasto del venerdì sera
ha quasi saziato per il sabato mattina (Kirby Lee)
1 FARAH Mohammed GBR 26:46.57 PB
2 MERGA Imane ETH 26:48.35 PB
3 BETT Josphat Kipkoech KEN 26:48.99 PB
4 TANUI Paul Kipngetich KEN 26:50.63 PB
5 TADESSE Zersenay ERI 26:51.09
6 SIHINE Sileshi ETH 26:52.84
7 KISORIO Matthew KEN 26:54.25 PB
8 KIPTOO Mark Kosgei KEN 26:54.64 PB
9 KOMON Leonard Patrick KEN 26:55.29 PB

Solo Zersenay TADESE e Sileshi SIHINE non hanno ottenuto il personale, perché qualche anno addietro trovarono treni ancor più veloci per scendere a 26'37" e 26'39". Dagli USA un'altra lezione di coraggio e di fiducia nell'assemblare un campo partenti stellare. Gli organizzatori intendevano favorire anche le prestazioni dei gioielli di casa marchiati NIKE, ovvero Chris SOLINSKY e Galen RUPP già trovati in precedente post. Per la serie "non è sempre festa", il primo si è precauzionalmente fermato a un terzo di gara per un risentimento muscolare alla coscia, il secondo non è mai partito a causa dell'allergia che gli avrebbe inutilmente limitato la prestazione. L'uomo NIKE che invece si è portato via il piatto intero è Mo FARAH GBR, che ha vinto migliorando di 6" il record europeo di Mohammed MOURHIT BEL e di 42" il personale. Un balzo degno del miglior Ron CLARKE (vd. precedente post)! Lo svolgimento tattico è stato ancor più interessante, perché ha dovuto staccare per tempo quell'Imane MERGA - campione del mondo di corsa campestre - che ben conosceva fin dalla BoClassic 2010 (vd. post di esordio) ed era dato in forma vincente dopo il passaggio al Golden GALA della settimana precedente.

Passiamo ad altri argomenti. Sabato mattina sono stato a un seminario a Vicenza organizzato da DIVI Sport e dal titolo altisonante "diventa coach di te stesso per vincere nello sport e nella vita" ovvero è difficile esaurire il tema in quattro ore di presentazione. In verità sono state sufficienti per scoprire un Fabio VIVIANI molto brillante (lo conoscevo un po' come giocatore, molto meno come coach nel senso più ampio del termine) e uno strepitoso Livio SGARBI che, vi assicuro, rende molto più dal vivo che da internet. Nel senso che ha argomenti, impostazione, capacità interpretative e resistenza specifica per far volare due ore di dialogo con i partecipanti sul tema della prestazione sportiva eccellente, portando esempi vissuti di persona, immagini, video e coinvolgendo il pubblico in alcuni test dimostrativi. Esaltante! Qualcuno mi può dire "sono cose che valgono tanto quanto uno ci crede" e io posso rispondere "sono cose che funzionano tanto quanto uno le pratica". A quando il prossimo appuntamento? Presto, prestissimo fra meno di tre settimane: un week end per decuplicare i tempi di comunicazione e di applicazione. Dove? Vicino, vicinissimo: all'Hotel SHERATON di Padova. Quanto costa? Poco, perché compreso nell'azione di marketing nel nord est, dove il marchio EKIS è poco conosciuto. Tutte le informazioni nel link diretto. Attenti all'offerta che vale solo per pochi giorni: è una formula di vendita che mi irrita molto e di solito mi porta al rifiuto. Stavolta ho detto di si e mi sono già iscritto, prenotando un posto in più.

dopo il muscolo plantare,
forse stavolta ho disturbato il piriforme
quanto amore per i muscoli profondi!
Arriva la sera, il cielo si oscura e mi avvio verso Feltre. Non posso mancare al Memorial Max CORSO nella sua città, anche se comporta l'incognita di partecipazione a una gara breve su una superficie che frequento poco, quasi niente: la pista! Il gran cerimoniere di serata, mio ex compagno di squadra Manuel COMINOTTO, mi avverte essere coperta da manto in Sportflex molto compatto. OK! Perfetto per le mie scarpe veloci, quelle con i dentini in gomma dura. KO! La pista non drena l'acqua, che abbondante è caduta a scrosci, ma la accompagna verso il margine interno dove nel tempo si è scavata l'usuale fossetta. Quale problema? Nessuno per un atleta in forze. E infatti Manuel ha raccolto tanti amici per un treno che corre a 2'50"/km, ma solo lui regge fino alla fine per chiudere in 14'10". Nella serie precedente stavo viaggiando a ritmo tranquillo di 3'10"-12", pur soffrendo per il mal di gambe. A 3’350m una fitta improvvisa parte dal gluteo destro e scende nel retro coscia. Mi sono fermato all’istante e subito mi sono vergognato di non aver provato a continuare perché non sembrava così grave. E invece ... vediamo gli sviluppi nei prossimi giorni. Sono comunque una pippa! Non è possibile farsi male in questa maniera. Prima della gara ho avuto modo di pestare alcuni muscoli del bacino che hanno leggermente infiammato il nervo sciatico. Poi la situazione climatica non ideale ha fatto il resto.

Manuel, Giulio PAVEI e Sara
La serata è continuata poi in birreria a Pedavena, gran cerimoniere sempre l'amico Manuel. Non reggo il suo ritmo in pista, non reggo nemmeno il giro di caraffe di birra e mi faccio volentieri doppiare. Così sono tornato a casa intero e con la patente in tasca. Oppure dovrei imparare da Sara GALIMBERTI, guest star in pista e fuori, che aveva sempre il bicchiere pieno perché non lo svuotava mai. Chi è Sara GALIMBERTI? C'è un bel servizio su CORRERE nr.317 marzo 2011 pagg. 28-29 (Giancarlo COLOMBO si è ben divertito!) oppure è sufficiente una ricerca su Google. Sono più le foto in calzoncini-canotta o quelle in costume?

...   continua, perché ho già scritto anche troppo   ...

# record poco simpatici, medaglie poco simpatiche
# atleti a cui non piace l'acqua sulle gambe
# shit happens
# Gazzetta RUN a Bassano del Grappa sabato 11 ore 19 - un percorso inebriante per curve, saliscendi e passaggi in distilleria ... in offerta speciale

2 commenti:

andrea dugaro ha detto...

curioso notare che ad alti e bassi livelli abbiamo tutti lo stesso problema di fondo
la passione ci porta a fare cazzzz...te, ce ne rendiamo conto, lo avvertiamo ma lo facciamo lo stesso!!!!!!!!
no comment, ti auguro di non aver fatto grossi danni

Enrico VIVIAN ha detto...

@grinta: grazie del conforto e vorrei sviluppare il tema nel post a integrazione ... "shit happens" come si diceva nel video di Forrest Gump

a meno che uno non vada a fare i picnic a Campolongo dopo l'arrivo delle mucche per cui "shit happens" = "looking for shit"

a parte le cacche, ti accorgi solo a posteriori quanto critica fosse diventata la situazione nell'accumulo di sofferenza

alla fine sembra niente di grave e ci sto correndo sopra; probabilmente ho pestato il piriforme durannte la conferenza del mattino in quanto ho preso appunti su una sedia da ricevimento + acqua sulle gambe + ... massaggi e ultrasuoni dovrebbero bastarmi

una dose di sano fatalismo ti salva dal massacro del rimorso

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