giovedì 7 luglio 2011

Un martedì in formazione

[AV] under 18, dirigenti e allenatori
Presidente Luca ZAIA e Assessore Elena DONAZZAN
Racconto un martedì unico, quasi impossibile da ripetere. Grazie ai magnifici risultati delle squadre Under 18 di Atletica Vicentina (le ragazze con lo scudetto sulla maglia, i ragazzi con la medaglia di bronzo al collo) siamo stati  invitati a Palazzo BALBI a Venezia, sede della Regione Veneto, per un ricevimento ufficiale durante il consueto Punto Stampa post Giunta, momento in cui il Presidente Luca ZAIA illustra i principali provvedimenti del Consiglio. Inoltre per [AV] è stata l'occasione per illustrare i risultati di una statistica fra i nostri giovani tesserati, che eccellono sui banchi di scuola come su piste e pedane, ben recepita dall'Assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro Elena DONAZZAN che ha potuto sfoderare un maestoso incipit "mens sana in corpore sano" (link al comunicato ufficiale).

[AV] under 18, dirigenti e allenatori
nella sala di attesa adiacente al salone di ricevimento
Come si fa ad arrivare a Palazzo BALBI? Di solito i turisti passeggiano per calli e sestrieri, a noi è stato riservato l'arrivo dal Canal Grande, scortati dai motoscafi fino all'ingresso nobile.
Come si fa a tenere tranquilla una trentina di giovani educati ma normalmente scatenati? Li si responsabilizza facendo loro apprezzare un ambiente di assoluta nobiltà e immenso valore storico. Serena DALLA VALLE, responsabile della segreteria dell'Assessore, ha svolto un lavoro magistrale nell'informarli.
Come mai non compaio nelle foto? Perché le ho fatte io. In [AV] ho svolto e svolgo tanti ruoli: atleta in epoche diverse, dirigente a ogni livello (dalla presidenza in giù), tecnico per tutte le stagioni. Martedì mi sono assunto il compito di raccontare la storia di questo incontro assolutamente unico. Ci sono riuscito con tre scatti e mezzo? Seguiranno altri, magari già nel prossimo feedback settimanale.

[AV] under 18, dirigenti e allenatori
brindano con l'Assessore Elena DONAZZAN
Come si festeggia in Regione Veneto? All'altezza: un tavolo imbandito di scaglie di grana, fette di prosciutto, e bevande analcoliche. Manca qualcosa? Al momento giusto escono le bottiglie ben fresche di prosecco BISOL Extra Dry ad allietare i palati ormai asciutti.
Sono tre settimane abbondanti che [AV] festeggia in vario modo e la sequenza sembra non avere ancora fine. A quando la prossima? A casa dello sponsor FRATTIN AUTO qui rappresentato dalla capitana Aida VALENTE? Lo spazio non gli manca nelle molte esposizioni.

Cambio location e passo alla serata. Tanto per rimanere in tema di vino, il ritrovo era in casa Soave Bolla in un salone adeguatamente attrezzato per accogliere molte centinaia di persone. Tante infatti erano previste per incontrare Mirco GASPAROTTO alla presentazione del suo ultimo libro "BASTA CHIACCHIERE!".

Presidente Luca ZAIA si complimenta
con tutti i componenti delle squadre
Nel link c'è un breve profilo di Mirco, un vicentino di grande successo imprenditoriale, entrato come fattorino nell'azienda che poi ha rilevato, folgorato lungo la sua crescita professionale dalla "formazione", che nel tempo ha applicato rigorosamente su se stesso e ora si pregia di scriverla e divulgarla. Nel mio avvicinamento al personaggio avevo anche immaginato che si fosse avvalso di un ghost writer che lo avesse aiutato nell'ordinare duecento pagine fitte di pensieri pratici. Invece nell'introduzione ringrazia chi gli ha curato l'editing, come ringrazia chi gli ha eseguito le animazioni di un travolgente Power Point che ci ha accompagnato per due ore e mezza. Non si può fare tutto nella vita e Mirco delega volentieri le tecnicalità. Il resto è farina del suo sacco che con amore e disciplina ha lavorato nella mente e nel cuore per restituirla ai suoi interlocutori che può chiamare "amici", un intercalare frequente nel suo eloquio. Non chiediamogli forbitezza, non chiediamogli figure retoriche ardite, metafore o iperboli. Quest'uomo è tutta sostanza e funzionale pragmatismo, termine che lui stesso ha fatto fatica a definire a un'amica sudamericana che lo ha interrogato in merito. Per questo esistono i dizionari, i cui lemmi faticano a trasmettere il dinamismo di Mirco che vorrebbe coinvolgere tutti nel suo programma di realizzazione della propria vita.

Di norma un imprenditore veneto è geloso dei propri segreti e impegnato nel seguire i propri affari. Mirco invece è talmente pieno delle sue soddisfazioni che vuole condividerle con i suoi diretti collaboratori come con tutti quelli curiosi di crescere. Come si fa a realizzarsi al meglio? Semplice allineamento fra valori, obiettivi e ruoli. Facile? Non proprio, altrimenti sarebbe maggiore la percentuale di persone soddisfatte. Cosa propone Mirco? Scrivere il progetto di vita e poi attrezzarsi per realizzarlo con disciplina, continuità e allenamento. E su questo noi runners dovremmo saperne qualcosa, ma siamo altrettanto bravi negli altri ruoli della nostra vita? Tema già affrontato anche nel recente seminario a cui ho partecipato (vd. precedente post).
Mi dispiace non avere foto della serata, ma ho preferito prestare la mia attenzione sulla presentazione di Mirco più che sulla scena. Potrei dire "andate a conoscerlo" se non fosse stato l'ultimo appuntamento di un tour di dodici tappe in due mesi per tutta Italia (vd. parte finale del link già segnalato). Abbiate pazienza. Mirco non si ferma. Ha sulla punta delle dita argomenti per riempire dieci libri in dieci anni. Noi abbiamo pazienza e ci saremo, trascinati ancora da mio cognato Stefano. Buon lavoro, Mirco.

8 commenti:

Tosto ha detto...

Anche mio cognato Stefano ci è andato! eh he he

E' una vita che seguo i temi della PNL e forse Mirco Gasparotto è uno degli ultimi ad accodarsi. Una delle cose più difficili per me, che ho capito in questi anni, è quella di capire quali sono i propri obiettivi non basta dire voglio essere felice, oppure voglio essere ricco, questo non significa nulla. Bisogna capire cosa vuol dire essere felice ecc., una volta capito bisogna scendere nel dettaglio schedulare dei punti d'arrivo intermedi, perseguirli verificarli ecc.
Sono cmq sempre dei temi molto stimolanti! A quando la camminata sui carboni ardenti :)

Enrico VIVIAN ha detto...

@Tosto: che strana omonimia di parenti acquisiti! a Soave speravo almeno in un assaggio finale dopo aver evitato quello iniziale

Mirco è uno degli ultimi a salire sul palco e forse manco ci pensava qualche anno fa, ora si presenta al meglio ben supportato da HRD e aggancia le teorie ai risultati pratici

per ora non vedo carboni ardenti, anzi, con Mirco pochi abbracci, high five e cori collettivi ... coaching alla veneta ben sparso in tutta Italia! magari nell'integrazione riporto alcune perle

Tosto ha detto...

mio cognato ha camminato anche sui carboni ardenti!
mi figlia prima gli ha chiesto se non gli ha fatto male ... poi la domanda successiva è stata perché lo ha fatto? al ch anche lui si è messo a ridere eh he he

Enrico VIVIAN ha detto...

@Tosto: al momento mi sono limitato a spezzare la freccia, di cui c'è la descrizione in precedente post

pur sapendo perfettamente che si è spezzata, tuttora è una prova che mi mette i brividi al pensiero

non vedo carboni ardenti all'orizzonte; ti ricordi la meraviglia suscitata da Mino D'AMATO quando eseguì la performance in televisione? subito dopo Beppe GRILLO trasformò la passeggiata sui "carboni ardenti" in quella sulla "pizza bollente" ... che spettacolo!

Anonimo ha detto...

Caro Enrico è bello leggerti. Seguirò le tue prossime avventure con piacere. Un saluto anche a Antonella. Paola Monferrato

Enrico VIVIAN ha detto...

@Paola: tu che sei CAMPIONESSA sai quante puntate potremmo aggiungere, vero? grazie ancora per la compagnia e per l'aperto confronto durante il SEMINARIO! trovo difficile condividere la stessa empatia in un blog, da tastiera a monitor avendo un'immagine in mente e nel cuore

Tosto ha detto...

da quello che mi dicono (cognato) è impossibile bruciarsi i piedi con la camminata sui carboni ardenti. Ad ogni modo meglio un ultra trail se proprio proprio devo misurarmi con i miei limiti!

Enrico VIVIAN ha detto...

@Tosto: anche spezzare la freccia non è pericoloso, almeno non la punta arrotondata; sono più insidiose le schegge di legno

ultratrail? io sono andato in crisi con la Montefortiana e la maratona; penso che distanze oltre 42km rimarranno sconosciute

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