martedì 29 ottobre 2013

Ryan HALL follow-up

"Non ho voglia di scrivere di Ryan HALL finché non avrà ottenuto qualcosa di interessante ..." ho dichiarato più di un anno fa. Poi ho rotto il silenzio a metà dicembre consigliandogli "si fidi di Renato CANOVA e si ispiri ad Andrea LALLI". Nel frattempo nessun sintomo agonistico, mentre cresceva lo stuolo di seguaci su facebook e su twitter, +66k per canale, senza portare a termine una maratona dai Trials olimpici di gennaio 2012 e infilando rade prestazioni e disarmanti nella prove più brevi.

Torno a rompere il silenzio per la sua rinuncia all'imminente NYC Marathon, annunciata una settimana fa, e per lo splendido articolo di John BRANT @RW di inizio ottobre, lo scrittore-giornalista che ha coadiuvato Alberto SALAZAR nella biografia "14 Minutes" (presentazione e resoconto) ...


Sono solo 33'000 battute in ostico inglese, dove lo scrittore ha prevalso sul giornalista e ripercorre la carriera fin da quel dirompente 2007, dove anch'io ho iniziato la sequenza di racconti "on a running mission from Goddue anni e mezzo fa.

Rileggo quindi eventi e tempi già noti, aggiornati col naufragio del rapporto con Renato CANOVA (difficile allenare via e-mail!) e il ritorno ai suggerimenti divini. Tutto e di più nel bellissimo articolo di John BRANT, anticipato da un commento dell'editore che subodorava la rinuncia a NYC Marathon già a inizio mese.

Come fa a funzionare ancora il fenomeno Ryan HALL? Ha vissuto primavera-estate 2012 sulla retorica dell'Olympic Team, ma ancora all'expo della maratona di Boston 2013 (altra rinuncia!) aveva una lunga fila di tifosi che aspettavano due parole e un autografo nello stand NISSAN, un tribù doppia rispetto a quella della coppia di principesse Kara GOUCHER e Shalane FLANAGAN del giorno prima.

Ha tutto il fascino del talento incompiuto, molto WASP (se mai si può utilizzare ancora un termine di questo tipo), che la profonda religiosità radica fortemente: fede ispira fiducia, allargando gli orizzonti di un sogno tutto americano, ben rappresentato dalle foto dei profili facebook e twitter.

E guardate cosa aveva pronto lo sponsor tecnico per NYC.


4 commenti:

Bio Correndo ha detto...

E' bello passar di qui perchè trovo argomenti diversi e ben documentati. Grazie per le informazioni!

Enrico VIVIAN ha detto...

c'è una miniera di quasi tre anni: continua a scavare! e all'occorrenza sarò io a far riemergere ... GRAZIE!

trovi articoli più dedicati e meno narrativi nel sito dove c'è anche una sezione blog

Gianmarco Pitteri ha detto...

Lo seguo anch'io da parecchio tempo, peccato perché dopo Boston 2011 si è completamente perso (ritrovandosi in parte per i trials del 2012)...

Il treadmill alla sua velocità è una genialata assurda!

Enrico VIVIAN ha detto...

se mai finisse qui la carriera di Ryan, Boston 2011 e Trials 2012 possono essere le code felici di anni di sana preparazione, al limite del maniacale se verifichiamo come si è disgregato il gruppo di Terrence MAHON

treadmill + paranco di sicurezza = non so se qualcuno l'aveva pensata prima, vince comunque chi diffonde meglio l'idea

non vedo margine per brevetti: porta dalle tue parti TheRunningPittTreadmill!

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