mercoledì 18 dicembre 2013

non fare prigionieri (ancora Giorgio RONDELLI)

L'intervista a Giorgio RONDELLI è ancora fonte di ispirazione per una formula che sento usare simpaticamente da tanti amici. Lui se la ritrova nel patrimonio genetico, grazie alla mamma serba, e cita nell'intervista anche un paio di casi in cui le sconfitte sono state la base di vittorie successive. Come scrivevo, era (o poteva essere) il 1986. Poi le cose sono cambiate ...


Francesco e Gelindo ora collaborano per DIADORA e una presentazione era capitata a proposito per ricordare alcuni incontri epici fra Pro Patria e GAAC Verona. Pochi anni dopo si ritrovarono in squadra assieme e ai Campionati di Società del 1991 e a Siena non rinunciarono a provare a vincere. Attacco, contrattacco, ma nessuno dei due si stacca. Si accordarono per un salomonico arrivo assieme: primo-secondo o secondo-primo non cambia la classifica per la società. Anche i rapporti fra Stefano MEI e la Pro Patria cambiarono, dopo che PANETTA e altri si erano allontanati (chi si ricorda COMELIT Bergamo?) e Alberto COVA non funzionava più come un tempo. Lo spezzino era pur sempre un uomo dai punti pesanti ai Campionati di Società su pista. Questo è il mondo rievocato da Giorgio RONDELLI ... nostalgia?

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