giovedì 11 agosto 2016

Lo Sport del Doping, parola di presidente

Le sentenze non si commentano - le parole del presidente federale, Alfio Giomi - qualunque sia il loro segno. In più, a due giorni dall'avvio dei Giochi Olimpici, si impone anche il rispetto nei confronti di quanti, in maglia azzurra, saranno chiamati a rappresentare l’Atletica Italiana a Rio. La vicenda, però, è tale da imporre una riflessione, che arriverà a tempo debito, a Olimpiadi concluse. Al momento, l’unica cosa che mi sento di dire è che sarebbe stato meglio per tutti arrivare ad un esito in tempi diversi ...


L'uomo delle regole nazionali ha osservato quelle internazionali, visto che tutto sembra essere successo oltre i confini, solo il prelievo in terra di frontiera, lasciando giustiziare dalla IAAF - col beneplacito TAS - un atleta FIDAL. Per altre parole (tanto inutili quanto tardive) ci sarà tempo fra la fine dei giochi e la campagna elettorale.

Eppure costa poco il conforto umano, al di là di quello istituzionale ... Devo parlare di eccezioni positive. Il presidente del Coni, il segretario e il vicesegretario generale ci sono sempre stati vicini. Per il resto, nulla ... dice Sandro Donati: un comportamento che Giomi, buon elettore di Malagò (quante medaglie?), potrebbe imparare dal suo presidente. Non pervenuto invece l'altro suo presidente, Sebastian Coe, forse perché leggo poco e male. Qui la notizia e primi commenti raccolti da Valerio Piccioni, qui il pezzo di Gaia Piccardi in attesa di Marco Bonarrigo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Parole sante...quanti amici di conconi ancora godono di incarichi nell'atletica? Perché nessuno ha querelato donati per il suo libro?Perché èla verità? Ipocriti davanti al mondo quelli che ancora non vedono lo sporco sulla loro medaglia...

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo che ci fanno ancora dentro la federazione personaggi che dopo conconi di possibilità ne hanno avute e ne hanno ancora? Altro che scwazer...lui paga loro sono pagati!!

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