giovedì 5 aprile 2012

Storia, Immaginario e Rappresentazione: viva Dorando! viva Maria!

l'arrivo di Dorando PIETRI alle Olimpiadi di Londra 1908
Mi arrivano diverse newsletter via mail e una di quelle che sfoglio subito e volentieri è SPIRIDON, di cui si trova ampia collezione @pierogiacomelli.com. È prodotta da una congrega di grandi appassionati di atletica e ottimi giornalisti nostalgici che si dilettano a costruire questa rivista online e catturarono il mio indirizzo di posta anni or sono. Ogni numero ha la sua chicca, storica o attuale, che ha il pregio di essere documentata e ben raccontata. Oggi vi presento questo bel pezzo di Vanni Lòriga.

Carissimo Direttore,

ho ricevuto e ascoltate molte critiche  relative al recente sceneggiato televisivo dedicato a Dorando Pietri e intitolato “Il Sogno del Maratoneta”.
Non sono assolutamente d’accordo. Dalla poderosa realizzazione del regista Leone Pompucci ho appreso molte cose che non sapevo sulla storia della nostra atletica e, in senso più ampio, della società italiana e mondiale all'inizio del secolo ventesimo.
So che si tratta in definitiva di un’opera di fantasia liberamente tratta dal romanzo di Giuseppe Pederiali che, a sua volta, ha liberamente interpretato la vita di Dorando Pietri.
Ma da questa libertà di scrittura si apprendono, come ho anticipato, gustose notizie. Ne elenco qualcuna che forse tu stesso, caro Direttore, non conoscevi.

... seguono dieci punti da leggere a pagg.4-5 del nr.173 di SPIRIDON ...

Pagine & Pellicole - rassegna cinematografica
Forse in tutto questo, caro Direttore, si deve leggere qualche arcana metafora. Come quella della  piazza metafisica di Carpi sempre deserta, come il parto fra i filari di salici, come nelle signore “en plein air” che con i loro ombrellini sarebbero piaciute a Paul Durand Ruez. Forse. Il fatto certo è che il produttore Luca Barbareschi ha centrato il bersaglio, quello di distruggere un mito.
Per cui potrei concludere: “Quod non fecerunt Barbari, Barbareschi fecit!”. Anche se ho l’impressione che fra cento anni di Dorando si parlerà ancora. Di Luca, non so.

Non c'è bisogno di commenti, vero? Io mi sono addormentato nella seconda metà della seconda puntata. Ho fatto fatica ad arrivare con Dorando al traguardo. Poi sono crollato, anche senza stricnina. Più che la noia poté le stanchezza. Perché sto sceneggiato non si è fatto guardare? Viva Dorando!

Pagine & Pellicole - Cineforum con La Fucina Letteraria
È difficile trasporre in film un mito e se si parte da una libera interpretazione di una libera narrazione i risultati sono molto dubbi. Sabato sera Alberto ANGELA ha reso onore durante la sua trasmissione ULISSE al film TITANIC di James CAMERON come un'ottima ricostruzione della dinamica del disastro. Che strano! Una storia di pura invenzione ha rispettato l'impianto storico, mentre una storia reale ne esce completamente traballante, se non a picco almeno incagliata.

Semino nel post la brochure della rassegna cinematografica "Pagine & Pellicole, letteratura e cinema a confronto" tenuta a Marostica nella seconda metà dell'ottobre scorso. Gino CADORE, presidente del Gruppo Cineforum, ha speso molte parole per spiegare quanto sia difficile tradurre il linguaggio letterario in quello cinematografico e come il regista, a volte, scelga di tagliare o trasformare la narrazione.

nascita di Gesù in Maria di Nazaret
Arrivo allo sceneggiato "Maria di Nazaret": due settimane dopo Dorando, due puntate domenica-lunedì, proprio come "Il Sogno del Maratoneta". Qui il testo è ancora più difficile, perché trattasi di sacra scrittura da secoli trasposta in iconografie e rappresentazioni di ogni genere. Nei titoli di coda ho visto l'imprimatur dei monsignori e quindi c'è l'approvazione della Chiesa, la conferma dell'aderenza alla dottrina della fede. Comunque non mi è gradita l'interpretazione in soap opera dei Vangeli, con la Maddalena fin troppo protagonista insieme a Erodiade, perfettamente truccate e appena uscite dall'estetista. Sempre uguali, nella prima parte come nella seconda, pur essendo passati più di trent'anni, dall'Avvento alla Passione di Gesù. Solo qualche segno sotto gli occhi, mentre a Giuseppe sono concessi alcuni capelli bianchi.

Cristo Morto, Andrea MANTEGNA - 68x81cm
Maria e Maddalena con San Giovanni
Cosa non mi è proprio piaciuto? L'Annunciazione sembra una scena di Star Trek, come se l'incarnazione avvenisse nell'iperspazio, e l'incontro con Elisabetta e il successivo Magnificat sono parsi un'operetta. O forse è il mio senso del mistero divino a essere limitato? Mi sono piaciute le due scene successive: ovvero quando Zaccaria, riacquistata la parola, riconosce la superiorità di Maria nell'aver saputo accettare la volontà di Dio, mentre lui, sapiente dottore della fede, aveva dubitato e quindi era stato punito. Poi c'è il ritorno di Maria a Nazaret con la pancia: che scandalo! Sapeva che avrebbe rischiato la lapidazione, come la mamma di Maddalena trovata in flagranza di adulterio. Eppure in tutta semplicità ha confidato nella comprensione di Giuseppe che non l'avrebbe ripudiata (= fatta lapidare). Ci vuole tanta fede quanto il mondo!

Aggiungo altre due note narrative. Mi dispiace che la storia sia terminata con l'apparizione finale di Gesù dopo la resurrezione. Maria è stata successivamente il perno della prima comunità cristiana, anche se gli Atti degli Apostoli sfumano vieppiù la sua presenza. Invece mi piace che sia stato costantemente sottolineato il carattere che ha reso immensa la Madonna: vivere la sua vita come un destino segnato da Dio.

Paz VEGA (Maddalena) e Alissa JUNG (Maria)
Mi permetto una nota tecnica: forse un miglior utilizzo della luce naturale avrebbe potuto salvare il risultato e rendere il film meno fumettone. Proprio nella terza proposta della rassegna cinematografica già citata è stata evidenziata la scelta del regista di girare tutte le scene con la sola luce presente in quel momento, senza fonti artificiali. Non per questo Scarlett JOHANSSON è meno bella o convincente ne La ragazza con l'orecchino di perla. Se Peter WEBBER ha avuto così tanto rispetto dei quadri di VERMEER da seguire il maestro nelle sue convinzioni luminose, perché Giacomo CAMPIOTTI si è portato così lontano dalla crudezza della vita in Palestina di duemila anni fa? Anche nelle lapidazioni i sassi suonano di cartapesta.

Viva Maria! A questo punto potrebbe sembrare blasfemo, ma è proprio il titolo dell'ultimo libro di Alessandro ZALTRON (vd. presentazioni nei post 17/09/2011 @ Libriamo2011 / Vicenza e 10/12/2011 @ Palazzo Roberti / Bassano del Grappa) che ha dato voce a un personaggio delle nostre parti. Fra le stramberie della sua vita aveva avviato una redditizia coltivazione sulle pendici del monte Grappa. Ecco la pagina nel Giornale di Vicenza che invoglia alla lettura.

Viva Maria! di Alessandro ZALTRON
GdV 27/03/2012 - qui i testi pag. 48sx - 48dx
Un libro piacevole, da leggere tutto d'un fiato, divertente e ironico, scritto con garbo da Alessandro Zaltron, la cui produzione letteraria s'arricchisce anno dopo anno di nuovi titoli e successi. Stefano Zanchetta, raccontandosi in prima persona, riapre pagine di cronaca nostrana da rileggere con leggerezza e distacco, grazie a quel provinciale senso di disincanto che rende agile e scorrevole la penna di Zaltron. Sul filo del giornalismo prestato alla letteratura o, meglio, della letteratura prestata al giornalismo.

Dopo questa amenità locale, forse più diffusa di quanto si pensi, racconto un'altra storia di pance precoci, dopo quella di Maria di Nazaret. In quinta superiore la classe chiese al giovane insegnante di italiano/latino di accompagnarci in gita. Lui si rifiutò adducendo la valida scusa "no, no, no! quella volta che siamo andati a Roma all'ultimo anno del liceo dopo nove mesi a una mia compagna è nato un bambino ...". Che trauma deve essere stato per Igino BATTISTELLA! Ora come allora molto attivo nella catechesi (vd. libri @deastore). Chissà se a lui, esteta cerebrale, è piaciuta sta Maria di Nazaret. Io penso proprio di no.

Visto che l'atmosfera si è stemperata mi permetto un video leggero di una musica leggera, dove è più facile cantare Maria Maddalena di Maria di Nazaret: è più interessante una storia di redenzione, dopo lunga perdizione, che una di perfezione. Entrambe umane, tanto umane.


Per celebrare la perfezione di Maria di Nazaret abbiamo numerosi esempi, a cominciare dal sommo poeta al termine dell'immane fatica letteraria

Vergine Madre, figlia del tuo Figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,

tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo Fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Troppo dura? Ecco come suona in lingua originale e giusta scenografia.


BUONA PASQUA!

10 commenti:

Giuse ha detto...

Come sempre il tuo tocco è elegante e forbito... esattamente come la falcata di un top runner: veloce, elegante, silenziosa ma dannatamente efficace!

Mi piace moltissimo come sei scivolato tra i vari temi, mantenendo il filo conduttore, che per altro condivido pienamente!

Un fantastico post Pasquale... quindi tantissimi auguri di Buona Pasqua!

Ps: da oggi il mio facciotto compare nei "Lettori Fissi" assieme ad altre 64 persone! ;-)

Enrico VIVIAN ha detto...

grazie, UOMO! sei sempre molto gentile con me ... seguimi e non ti pentirai

ancora BUONA PASQUA a TUTTI!

Giuse ha detto...

L'unico modo che ho per seguirti da vicino è sul blog.. perchè su strada... potrei farlo solo su di una bicicletta!!!

Ps: in questi giorni mi è venuto una idea malsana per NYC 2013...

Enrico VIVIAN ha detto...

UOMO, per ora sono io che vado in bicicletta e sono io che faccio fatica a prendere la scia di chi mi supera su due ruote!

NYC 2013? perché procrastinare? vai col 2012! Io ho già prenotato per Berlino 2012 e in 5 settimane si può recuperare!

BUONA PASQUA!

Giuse ha detto...

Hehehe... guarda, in quei giorni del 2012, come dire... mi aspetta un grande appuntamento e non posso proprio prendere impegni!

Per NYC 2013... mi piacerebbe creare un bel gruppetto Ekis+CoachingBreak da portare a Verrazzano e fargli fare una corsetta di circa 42 km e 200 metri... forse qualcosina meno ;-)

Let's see

Enrico VIVIAN ha detto...

OK, se l'impegno si chiama Greta!

L'anno scorso hai preso le misure della città e dell'evento. Cominciando per tempo impacchetti [viaggio+alloggio+pettorale] a 1'500€.

(e qui inserisco una canzone di Enzo JANNACCI)

Giuse ha detto...

Diciamo ke non si chiama solo Greta... anzi ci sarà da scegliere un nome ;-)

In ogni caso, qualora si decidesse di fare la "pazzia" mi piacerebbe coinvolgerti in qualke modo... ancora non so COME... ma si dice che quando il PERCHE' E' FORTE, IL COME SI TROVA SEMPRE!

Enrico VIVIAN ha detto...

sincronizzati con l'orologio del ginecologo!

con Camilla era troppo in anticipo (penose le ultime 3 settimane), con Tommaso mi ha concesso la maratona di Berlino 2008 (margine 10 giorni)

pur avendo già scelto (perché lo so che hai già scelto!) non avere fretta di decidere: per NYC 2011 c'erano pettorali ovunque fino a metà settembre!

Giuse ha detto...

No no quest'anno niente NYC... ma per il 2013 ci sono grandi progetti!

Magari quest'anno potrei "omaggiare" la mia Reggio correndo la martona a dicembre!

E' vero ke NEMO PROFETA IN PATRIA... ma io non sono considerato un PROFETA... eh no ;-)

Enrico VIVIAN ha detto...

neanch'io ho mai corso la maratona di Venezia, se ti può consolare ...

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